Maurizio Cattelan

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Inizia la sua carriera da artista

Realizzato daFrancesco Giordano Di Loreto

Maurizio Cattelan nacque a Padova il 25 settembre del 1960 da una famiglia non abbiente e durante la sua adolescenza dovette aiutare i genitori economicamente per prendersi cura delle sue due sorelle minori. Tuttavia il suo spirito dissacratorio venne fuori molto presto tant'è vero che fu all'età di 14 anni che fu cacciato da una parrocchia perché scoperto disegnare baffi sulle statuine dei santi. All'età di 17 anni fu costretto a lasciare la scuola e iniziare a lavorare per guadagnare qualcosa di giorno e studiare ai corsi serali di sera.

Il suo esordio fu alla Neon di Bologna, la prima galleria d'arte che accettò di esporre le sue opere. Grande spinta gli è arrivata dall’aver conosciuto alcuni artisti di Forlì, dove ha mosso i suoi primi passi. Poi si è trasferito a Milano e ha dato vita ad una prolifica carriera d’artista contemporaneo che lo ha portato ad essere famoso in tutto il mondo. Non sono mancati i premi: è stato insignito del Premio alla Carriera nel 2008, gli è stata conferita la laurea honoris causa in sociologia dall'Università di Trento e nel 2013 fu chiamato a ritirare il premio Alinovi presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Prima di diventare artista

Un nuovo genere di artista

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Comedian

Il suo modo di fare arte

I mezzi con cui Cattelan realizza le sue opere sono i più svariati: da quelli tradizionali (per esempio le sculture che l’artista crea in collaborazione con laboratori specializzati), a quelli invece più lontani dalla tradizione, come le performance, le azioni provocatorie, la sua stessa partecipazione a determinati eventi. Sempre tenendo presente alcuni fattori imprescindibili per il lavoro dell’artista: abilità, motivazione e attitudine.

Le opere di Maurizio Cattelan sono una combinazione di scultura, performance e ironia. Attraverso le sue creazioni, l’artista affronta temi come il potere, la religione, le convenzioni sociali e i meccanismi economici, spesso con un approccio dissacrante che non lascia spazio a compromessi. Cattelan non teme di mettere in discussione i dogmi dell’arte e della società, utilizzando la provocazione come strumento per stimolare il pensiero critico e il dibattito.

Nel 2019, Comedian diventa un fenomeno globale. L’opera, una banana attaccata a una parete con del nastro adesivo, è una riflessione sulla globalizzazione rappresentata da un prodotto di cui si parla spesso in tale ottica (appunto, la banana). Presentata ad Art Basel Miami, la banana ha sollevato interrogativi sul rapporto tra oggetti quotidiani e creazioni artistiche.E' un’idea alla quale avrebbe lavorato per circa un anno, prima creando le versioni in bronzo e resina della banana. Poi un giorno si svegliò e disse: “La banana deve essere una banana”. Il gallerista francese Emmanuel Perrotin, che he ha acquistato un esemplare ha dichiarato alla CNN che l’opera avrebbe un significato doppio, che spiega anche il titolo: “Le banane sono un simbolo del commercio globale e un dispositivo classico dell’umorismo, e hanno quindi un doppio significato”

Realizzato da Francesco Giordano Di Loreto

L’interpretazione di questo ruolo iniziò per scherzo tanti anni fa, quando si conobbero nel 1998 in occasione di un’intervista per la rivista Flash Art. L’artista non amava parlare in pubblico. Così decise di chiedere al nuovo amico di prendere il suo posto. Il gioco funzionò e da allora questa sorta di performance è andata avanti.

Il suo alter ego

Il noto critico d’arte e direttore del New Museum di New York Massimiliano Gioni vestì i panni di Cattelan (e di se stesso) nel documentario come anche nella vita vera di Maurizio.

"hungry artist"

Nel dicembre del 2019 l’artista David Datuna si avvicinò all’opera di Cattelan staccando la banana dal muro e mangiandola. L’americano fu avvicinato dalla sicurezza perché non era un gesto concordato, poi spiegò che si trattava di una performance dal titolo “Hungry Artist”. Datuna si complimentò con Maurizio Cattelan, specificando: “Amo il suo lavoro e amo questa installazione”. Nel 2023 l’opera d’arte venne esposta a Seul dove uno studente la sbucciò e la mangiò, riattaccando poi la buccia al muro. Il gesto sorprese il mondo dell’arte, anche se come specificato, non fu il primo a compierlo.

La sua grande passione

Nell'adolescenza si appassiona alla radiotecnica grazie agli insegnamenti del padre di un suo compagno di scuola. Smontando e rimontando vecchi apparecchi radio e televisori, Cattelan acquisisce dimestichezza nell'assemblare, tagliare e saldare metalli, infatti, si iscrisse ad un istituto tecnico industriale e dal 1982 al 1985 fece parte di Magnetica Attrattive, un gruppo padovano con il quale sperimentò con l'utilizzo del video e l'elaborazione di immagini.

“un arte che assume come suo orizzonte teorico il regno delle interazioni umane e il suo contesto sociale, piuttosto che l’asserzione di uno spazio indipendente e privato”

L'arte relazionale

L’espressione “estetica relazionale” è stata adoperata per la prima volta nel 1996 dal critico Nicholas Bourriaud, che ha proprio indicato Cattelan come uno dei principali esponenti di quest’arte: secondo il francese, l’arte relazionale è

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