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Venti di pace... (ripudio della guerra)

Silvia Maria Tagliente

Created on March 9, 2025

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Transcript

Venti di pace... (ripudio della guerra)

Realizzato da Claudio Cossu, Silvia Maria Tagliente e Alessandro Massimo Viola.
Scienze Giuridiche ed Economiche

Artt. 11. 52, 78, 87 della Costituzione italiana

Italiano

Ungaretti e le liriche di guerra

Greco

Lo sterminio tedesco della Comunità ebraica di Salonicco.

Latino

Tacito: le ragioni dei vinti

Filosofia

E. Kant: Per la pace perpetuatua, Hegel: il diritto internazionale e la guerra

Storia

La grande guerra e le paci di Versailles

Manifesto Russel Einstein, Organizzazione Pugwash, CERN di Ginevra, Acceleratore Sesame

Fisica

War Poets

Inglese

La prevenzione dello sfruttamento ambientale in situazioni di guerra e conflitto

Scienze Naturali

Pablo Picasso - Guernica e altre testimonianze di rotte migratorie

Storia dell'Arte

01

02

03

04

05

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07

08

09

Indice

10

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Scienze Giuridiche ed Economiche:

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Articolo 11

Articolo 52

Articolo 78

Articolo 87

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La formazione culturale si lega alla poesia simbolista francese e alla della Prima Guerra Mondiale (come soldato sul Carso), che segnerà un cambiamento nel suo modo di scrivere e di concepire la vita. L'esperienza bellica sarà centrale nella sua poetica, così come un linguaggio nuovo per esprimere il dramma della guerra

Ungaretti e le liriche di guerra

L'intervista a Giuseppe Ungaretti, letta dal Professor Pullini, si apre con una riflessione su vita e carriera del poeta, mettendo in risalto le tappe significative del percorso umano e letterario.

Ungaretti è uno degli autori più importanti del Novecento italiano, noto per la sua poesia essenziale e densa di significato. In questa intervista, Ungaretti viene interrogato sul suo contributo innovativo alla letteratura e ci offre una visione profonda e personale della sua poetica.

Ungaretti descrive come la sua scrittura si distingua per l'essenzialità e la capacità di condensare il significato in pochi versi. Spiega che la sua poetica nasce dal desiderio di liberarsi dalle strutture della poesia ottocentesca e di restituire la realtà attraverso un linguaggio che fosse puro e diretto, usando versi brevi ed incisivi.

Attualità del messaggio di TacitoLe osservazioni di Tacito sulla “pax romana” sono ancora rilevanti oggi. La sua critica all’imposizione della pace attraverso la guerra ci invita a considerare le implicazioni etiche delle azioni militari e a promuovere una pace autentica, basata sul rispetto e sulla giustizia, piuttosto che sulla mera assenza di conflitto ottenuta con la forza.In conclusione, l’opera di Tacito fornisce una lente attraverso cui esaminare le dinamiche di potere, la moralità delle guerre di conquista e il vero significato della pace. La sua critica alla “pax romana” ci spinge a riflettere su come costruire una pace duratura che ripudi la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti.

Riflessione sulla decadenza morale di RomaTacito collega la brutalità delle guerre di conquista alla decadenza morale della società romana. Nell’opera “Germania”, contrappone la corruzione dei costumi romani alla purezza delle popolazioni germaniche, mettendo in guardia sul pericolo rappresentato da questi popoli “dai costumi sani e primitivi”. Questa contrapposizione invita a riflettere su come la violenza e l’oppressione possano corrompere sia i conquistatori che i conquistati.

Tacito e la prospettiva sulla "Pax romana",

mettendo in luce le contraddizioni e le conseguenze delle conquiste imperiali

Critica della “pax romana”Tacito evidenzia come la “pax romana” fosse spesso imposta attraverso la violenza e la distruzione. Nell’opera “Agricola”, attribuisce al capo caledone Calgaco una celebre frase: “Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant”, che significa “Dove fanno il deserto, lo chiamano pace”. Questa espressione sottolinea l’ipocrisia di una pace ottenuta annientando intere popolazioni e territori.

Empatia verso i popoli sottomessiA differenza di altri storici romani, Tacito mostra empatia verso i popoli conquistati. Nell’Agricola, descrive il discorso di Calgaco, che denuncia l’avidità e la brutalità dei Romani, presentandoli come “predoni del mondo” che, dopo aver devastato tutto, cercano nuove terre da distruggere. Questo punto di vista offre una riflessione sulla legittimità morale delle conquiste e sulla sofferenza inflitta ai vinti.

Articoli definitivi:

Nel suo saggio, Kant propone un progetto per raggiungere una pace duratura tra gli Stati. La sua visione si basa su tre articoli preliminari e tre articoli definitivi: Articoli preliminari: Kant suggerisce misure immediate come l'abolizione degli eserciti permanenti, la proibizione di trattati segreti che possano portare a guerre future e l'evitamento di debiti nazionali destinati a scopi bellici.

Per la pace perpetua

Kant enfatizza l'importanza della repubblica civile come fondamento per una pace stabile, sostenendo che le repubbliche sono più propense a evitare conflitti grazie alla partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche. La sua idea di una federazione di Stati liberi anticipa concetti moderni di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite. Tuttavia, la sua visione potrebbe essere vista come idealistica, considerando le sfide pratiche nell'attuazione di tali principi.

Immanuel Kant: "Per la pace perpetua" (1795)

Hegel offre una prospettiva diversa, focalizzandosi sulla dialettica tra guerra e pace nel contesto del diritto internazionale. Egli vede la guerra come un mezzo attraverso il quale gli Stati affermano la loro sovranità e identità. Secondo Hegel, il conflitto è intrinseco alla natura umana e alle relazioni internazionali, contribuendo allo sviluppo e al riconoscimento reciproco tra le nazioni. La sua visione implica che la pace non sia un dato permanente, ma un equilibrio dinamico che emerge attraverso il conflitto e la riconciliazione. Questo approccio può sembrare cinico, ma offre una comprensione profonda delle tensioni che caratterizzano le relazioni internazionali.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel: "Il diritto internazionale e la guerra"

KANT

HEGEL

Kant considera la guerra come un male da evitare, proponendo soluzioni per eliminarla attraverso la cooperazione internazionale e la creazione di istituzioni.

NATURA DELLA GUERRA

Hegel, al contrario, vede la guerra come una componente inevitabile e necessaria della storia e dello sviluppo degli Stati.

Kant enfatizza la creazione di una federazione di Stati e l'adozione di costituzioni repubblicane come fondamenti per la pace..

SOLUZIONI PRORPOSTE

Hegel si concentra sul riconoscimento reciproco tra gli Stati attraverso il conflitto e la dialettica storica.

Kant ha una visione ottimistica, credendo nella possibilità di superare la guerra attraverso la ragione e la cooperazione.

VISIONE DELLA NATURA UMANA

Hegel adotta una visione più realistica, riconoscendo che la guerra è radicata nella natura umana e nelle strutture sociali.

La Grande Guerra

l'importanza della pace e il ripudio della guerra

Durante e dopo la Prima Guerra Mondiale, si svilupparono movimenti e riflessioni che evidenziarono l’importanza della pace e il ripudio della guerra. Il conflitto, con il suo bilancio devastante di oltre 16 milioni di morti, spinse molti intellettuali, politici e attivisti a cercare soluzioni per evitare future guerre. Tuttavia, la pace imposta dai vincitori si rivelò problematica e non riuscì a garantire la stabilità internazionale.

1916-1917
1918
1919
28 giugno 1919
1920

Fisica

Manifesto Russell-Einstein

Il Manifesto Russell-Einstein è un documento firmato nel 1955 da Albert Einstein e Bertrand Russell, insieme ad altri nove scienziati e intellettuali di fama mondiale. Il manifesto metteva in guardia contro i pericoli delle armi nucleari e chiedeva ai leader mondiali di cercare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali. Il documento ha avuto un impatto significativo sul movimento per il disarmo nucleare.

Organizzazione Pugwash

L'Organizzazione Pugwash è un'associazione internazionale di scienziati e studiosi che promuove la pace e la sicurezza globale attraverso il dialogo e la cooperazione scientifica. Fondata nel 1957, prende il nome dalla località di Pugwash, in Canada, dove si tenne la prima conferenza. L'organizzazione ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1995 per i suoi sforzi nel disarmo nucleare.

CERN di Ginevra

Il CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) è un'organizzazione europea per la ricerca nucleare situata vicino a Ginevra, in Svizzera. Fondato nel 1954, il CERN ospita alcuni dei più avanzati acceleratori di particelle al mondo, tra cui il Large Hadron Collider (LHC). Gli scienziati del CERN studiano le particelle fondamentali che costituiscono l'universo e le forze che le governano.

Acceleratore SESAME

SESAME (Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East) è un acceleratore di particelle situato in Giordania. È il primo grande centro di ricerca scientifica nel Medio Oriente e mira a promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica tra i paesi della regione. SESAME utilizza la luce di sincrotrone per una vasta gamma di ricerche in campi come la biologia, la chimica, la fisica e l'archeologia.

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Trama e tematicheIl film segue la storia d’amore tra Giorgos, un giovane ebreo, e Estrea, una ragazza cristiana. La relazione è ostacolata non solo dall’occupazione nazista, ma anche dai pregiudizi e dalle divisioni della società greca del tempo. Il loro amore rappresenta la speranza e l’umanità che cercano di resistere in un mondo travolto dalla violenza.Al centro della narrazione vi è l’Uzerì Tsitsanis, una taverna dove il celebre musicista Vassilis Tsitsanis suona il rebetiko, un genere musicale popolare che mescola influenze greche, ottomane ed ebraiche. La taverna diventa un simbolo della convivenza tra culture diverse e della forza dell’arte nel mantenere viva l’identità di un popolo, anche nei momenti più bui.

Il contesto storicoSalonicco, città greca con una numerosa e fiorente comunità ebraica, venne occupata dalle forze naziste nel 1941. Nel 1943, la comunità ebraica della città fu deportata ad Auschwitz, con oltre 50.000 persone che trovarono la morte nei campi di concentramento. Il film si inserisce in questo contesto, raccontando l’orrore della persecuzione e il ruolo della musica come rifugio e simbolo di resistenza culturale.

Lo sterminio tedesco della Comunità ebraica di Salonicco

“Ουζερί Τσιτσάνης (Uzerì Tsitsanis)"

In 1915, after visiting a hospital for wounded soldiers, he decided to enlist and in 1916 he was sent to France, on the Somme, where he was hit by a shell and diagnosed with shell shock soon after. He returned to the front in August 1918 and was killed on November 4th in a German machine gun attack. The preface of "Disabled and Other Poems" makes understand his works and ideas: he hopes that, with his poetry, the next generations will know that war is wrong and they should do everything to avoid it. His works are considered shocking because of their hard descriptions of events and victims, using assonances, alliterations and pararhymes to enhance discordance and disharmony.

Wilfred Owen (1893-1918)

Rupert Brooke (1887-1915)

He was born in a wealthy family, had a high-level education at the King's College and was also an athlete. When WWI broke out, he enlisted in the Royal Navy, with little combat because he died in 1915 for septicemia. His best-known work is "1914 and Other Poems", claiming that war was clean and cleansing and that dying in war was honourable and a reward.

When World War One broke out, thousands of young men volunteered for military service, because they saw the conflict as a noble adventure. It was not until the Battle of the Somme in 1916, where thousands of British soldiers died, that pride and exhilaration were replaced by doubts and disillusionment. The common soldiers improvised rough verses that did not reach the literate people. There was also a group of poets that fought and died in the conflict but managed to represent the horrors of the war in an awakening way. This group is known as the War Poets and the most influential ones were Rupert Brook, Wilfred Owen, Siegfried Sassoon and Isaac Rosenberg.

War poets

La protezione dell'ambiente durante guerre e conflitti è un aspetto fondamentale del diritto internazionale umanitario.

Scienze

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ENMOD

Convenzione ENMOD (Environmental Modification Convention), adottata nel 1977 e in vigore dal 1978, che vieta l'uso militare e ogni altro utilizzo ostile delle tecniche di modifica ambientale con effetti estesi, duraturi o severi.

Protocollo III della Convenzione di Ginevra

Riguarda l'uso di bandiere protette, come quella della Croce Rossa, per evitare danni alle strutture civili e ambientali..

Principi di Sanremo

Linee guida che enfatizzano la necessità di distinguere tra obiettivi militari e civili, proteggendo le risorse ambientali durante le operazioni militari.

Dichiarazione di Stoccolma (1972)

Sottolinea l'importanza di evitare l'uso di armi che possano causare danni ambientali e promuove la responsabilità internazionale nella gestione delle risorse naturali durante i conflitti.

Ancora oggi, Guernica è un’icona dell’arte contro la guerra. Il suo impatto visivo e il suo messaggio restano attuali di fronte ai conflitti moderni, ricordando la necessità di promuovere la pace e il ripudio della guerra come strumento politico.

Il 26 aprile 1937, durante la Guerra Civile Spagnola (1936-1939), la città basca di Guernica fu bombardata dall’aviazione nazista tedesca e fascista italiana, alleate del generale Francisco Franco. L’attacco, ordinato per terrorizzare la popolazione civile e favorire l’avanzata franchista, distrusse gran parte della città e causò centinaia di vittime.La notizia del bombardamento sconvolse l’opinione pubblica e spinse Picasso, allora in esilio a Parigi, a realizzare un’opera destinata al padiglione spagnolo dell’Esposizione Universale di Parigi del 1937, con lo scopo di denunciare la violenza e la sofferenza provocate dalla guerra.

Guernica non è solo una denuncia del bombardamento dell’omonima città, ma una condanna universale della guerra e delle sue atrocità. L’opera, priva di riferimenti espliciti a un tempo o a un luogo specifico, assume un valore simbolico che trascende il singolo evento, rappresentando la sofferenza umana in ogni conflitto.Picasso rifiutò di vendere l’opera alla Spagna fino alla fine del regime franchista. Solo nel 1981, sei anni dopo la morte di Franco, Guernica fu trasferita nel suo paese d’origine, diventando un simbolo della rinascita democratica spagnola.

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GRAZIE PER LA VISIONE

- Claudio Cossu, Silvia Maria Tagliente e Alessandro Massimo Viola

"...consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni"

"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;"

Articolo 11

L'Italia rinuncia all'uso della guerra come mezzo per ledere la libertà di altri popoli o per risolvere dispute internazionali e promuove un impegno verso la pace e la risoluzione pacifica dei conflitti.

L'Italia accetta di limitare la propria sovranità, purché ciò avvenga in condizioni di parità con altri Stati, al fine di partecipare a un ordinamento internazionale che garantisca la pace e la giustizia tra le nazioni.

Infine l'Italia si impegna a sostenere e favorire le organizzazioni internazionali che hanno come obiettivo la promozione della pace e della giustizia, come le Nazioni Unite e l'Unione Europea.

L'adempimento del servizio militare non deve compromettere la posizione lavorativa del cittadino né i suoi diritti politici, come il voto.

"Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici."

"Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge."

"La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino."

Articolo 52

La Costituzione stabilisce che ogni cittadino ha il sacro dovere di difendere la Patria, quindi richiede una partecipazione attiva dei cittadini nella protezione del Paese e dei suoi valori.

Il servizio militare è obbligatorio per i cittadini, ma le modalità e i limiti di questo obbligo sono stabiliti dalla legge e regolamentati dal Parlamento.

Per concludere l'organizzazione delle Forze armate deve essere improntata ai principi democratici della Repubblica, quindi devono operare nel rispetto dei valori democratici, della legalità e dei diritti fondamentali dei cittadini.

Con l’intensificarsi del conflitto, l’opposizione alla guerra si manifestò in diversi Paesi. Già nel 1916, il deputato socialista Karl Liebknecht organizzò una manifestazione a Berlino contro la guerra, venendo arrestato. Nel 1917, scioperi e proteste per la fine del conflitto si verificarono in molte città europee, tra cui Berlino, Parigi, Torino e Milano. In Russia, il malcontento popolare contribuì alla Rivoluzione del 1917 e all’uscita del Paese dalla guerra con la Pace di Brest-Litovsk (1918).

"La dichiarazione di guerra è decisa dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna di esse."

"Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.

Articolo 78

Le Camere del Parlamento (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica) hanno il potere di deliberare lo stato di guerra. Una volta dichiarato lo stato di guerra, il Parlamento conferisce al Governo i poteri necessari per affrontare la situazione, ad esempio misure straordinarie per la difesa del Paese e la gestione delle risorse.

La dichiarazione di guerra deve essere approvata da entrambe le Camere con una maggioranza assoluta dei loro componenti, ovvero il voto favorevole della metà più uno dei membri di ciascuna Camera.

L’esperienza della Grande Guerra e le difficoltà del dopoguerra evidenziarono la necessità di un nuovo approccio alla pace, non basato sulla punizione dei vinti, ma sulla cooperazione internazionale. La creazione della Società delle Nazioni nel 1920 fu un primo tentativo in questa direzione, anche se si rivelò insufficiente a prevenire un nuovo conflitto mondiale.

Conseguenze

Molti contemporanei criticarono il trattato, ritenendolo eccessivamente punitivo e incapace di garantire una pace duratura. John Maynard Keynes, economista britannico, lo definì un “trattato di vendetta” che avrebbe portato solo instabilità economica e sociale. La Germania visse il trattato come un’umiliazione e il risentimento popolare fu sfruttato dai movimenti nazionalisti, tra cui quello guidato da Adolf Hitler. Già negli anni ’20, il trattato era considerato un fallimento, tanto che nel 1935 la Germania violò apertamente le sue clausole riarmandosi, senza una forte reazione da parte delle potenze europee.

Il Trattato di Versailles, firmato il 28 giugno 1919, pose ufficialmente fine alla Prima Guerra Mondiale, imponendo condizioni durissime alla Germania. Tra le clausole principali: • Responsabilità della guerra: la Germania fu dichiarata unica responsabile del conflitto (Articolo 231). • Riparazioni economiche: la Germania fu obbligata a pagare enormi somme di denaro ai Paesi vincitori, causando una grave crisi economica. • Perdite territoriali: la Germania perse territori a favore di Francia, Polonia, Belgio e Danimarca. • Limitazioni militari: l’esercito tedesco fu ridotto a 100.000 uomini, con il divieto di avere aviazione e marina da guerra.

Attualità del film

Nonostante sia ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il messaggio del film è estremamente attuale. In un mondo ancora segnato da conflitti, discriminazioni e nazionalismi, Uzerì Tsitsanis ricorda l’importanza della memoria storica e della difesa della pace.In conclusione, il film di Manusàkis si inserisce perfettamente nel tema “Venti di pace, ripudio della guerra”, mostrando come l’amore, la musica e la cultura possano essere strumenti di resistenza contro la violenza e l’odio. L’opera invita a riflettere sulla necessità di costruire un mondo basato sul rispetto e sulla convivenza pacifica, affinché tragedie come quella di Salonicco non si ripetano mai più.

Messaggio pacifista e ripudio della guerra

Il film denuncia l’orrore dell’antisemitismo e della guerra, mettendo in luce le atrocità compiute dai nazisti e il destino tragico della comunità ebraica di Salonicco. Tuttavia, non si limita a raccontare la violenza: attraverso la musica e l’amore proibito tra i protagonisti, Uzerì Tsitsanis esalta i valori della tolleranza, della convivenza e della resistenza culturale.La figura di Vassilis Tsitsanis, con la sua musica, rappresenta la capacità dell’arte di superare le divisioni e di dare voce a chi non ne ha più. La taverna diventa uno spazio di libertà in un’epoca di oppressione, dimostrando come la cultura possa essere un atto di resistenza contro la barbarie della guerra.

Guernica (3,49 × 7,76 m) è un enorme dipinto realizzato in bianco, nero e grigio, una scelta cromatica che richiama le immagini dei giornali e accentua il dramma dell’evento. Il dipinto presenta una composizione caotica e spezzata, popolata da figure contorte e sofferenti: • Il toro (a sinistra): simbolo della brutalità e della violenza, rappresenta forse la Spagna stessa o la forza cieca della guerra. • La madre con il bambino morto: una figura straziata dal dolore, eco della Pietà cristiana, incarna il lutto e l’innocenza spezzata. • Il cavallo ferito: al centro del dipinto, simbolo del popolo martoriato, trafitto da una lancia. • La lampada e la luce elettrica: elementi che rappresentano sia la rivelazione della verità sia il progresso tecnico, ambiguamente legato alla distruzione. • Il soldato caduto: frammentato e con una spada spezzata, mostra un gesto di resistenza e speranza attraverso un piccolo fiore. • Le donne urlanti e in fuga: incarnano la disperazione della popolazione civile, vittima inerme della guerra.

Scopo: La Convenzione proibisce l'uso di tecniche che manipolano deliberatamente l'ambiente per scopi militari o ostili, se queste causano cambiamenti estesi, duraturi o severi nella dinamica, composizione o struttura della Terra, inclusi biosfera, litosfera, idrosfera e atmosfera. Ambito di applicazione: Si applica esclusivamente ai conflitti internazionali tra Stati che hanno ratificato il trattato. Non copre conflitti interni o attività di ricerca scientifica. Esempi storici: Durante la Guerra del Golfo, l'Iraq drenò le zone umide della Mesopotamia per colpire le minoranze sciite, un atto che, sebbene violasse l'intento della Convenzione, non costituiva una violazione diretta poiché l'Iraq non l'aveva ratificata.

Nel 1919, al secondo congresso internazionale a Zurigo, la WILPF criticò apertamente i trattati di pace firmati a Parigi, sostenendo che fossero basati su un desiderio di vendetta più che su un reale intento di costruire un mondo pacifico. Questa posizione si rivelò profetica: le condizioni imposte alla Germania avrebbero alimentato il risentimento e il nazionalismo, contribuendo allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Un esempio significativo di attivismo pacifista fu la fondazione della Lega Internazionale delle Donne per la Pace e la Libertà nel 1915, durante il Congresso Internazionale delle Donne all’Aia. L’organizzazione riunì donne da Paesi belligeranti e neutrali per protestare contro la guerra e promuovere metodi per prevenirne altre in futuro. La sua prima presidentessa fu Jane Addams, attivista statunitense e fondatrice del Partito delle Donne per la Pace.

  • accredita e riceve i rappresentanti diplomatici e ratifica i trattati internazionali, previa autorizzazione delle Camere quando necessario
  • ha il comando delle Forze armate e presiede il Consiglio supremo di difesa. Dichiarare lo stato di guerra è una sua prerogativa, ma solo dopo che le Camere hanno deliberato in tal senso.

Articolo 87

Il Presidente della Repubblica è la massima carica dello Stato e rappresenta l'unità del Paese, fondamentale per la coesione nazionale.L'articolo mostra tutti i vari compiti che svolge all'interno dello Stato ma in particolare:

Il Consiglio supremo di difesa fu istituito nel 1950 ed è costituito da: il capo dello Stato, il presidente del Consiglio, il ministro della difesa, il capo di Stato maggiore della difesa, i ministri di: interno, esteri, economia e finanze sviluppo economico.

Le liriche di Ungaretti

Nel corso dell'intervista, Ungaretti legge alcuni dei suoi componimenti più significativi, che offrono uno spunto per comprendere la sua visione poetica e la sua rivoluzione letteraria.

"Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. Può inviare messaggi alle Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato. Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere. Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Può concedere grazia e commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica."