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L'ENERGIA DALL'OCEANO
MORENA NINA FIENGO
Created on March 8, 2025
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Transcript
L'ENERGIA DALL'OCEANO
L'oceano è il cuore blu del nostro pianeta e proteggerlo è proteggere la vita stessa
indice
cos'è
progetto pelamis
progetto owc
progetto ceto
progetto wave dragon
pro e contro
L'energia dell'oceano è una forma di energia rinnovabile che sfrutta il movimento delle acque oceaniche per produrre elettricità. Ci sono diverse tecnologie per raccogliere questa energia, tra cui: 1. Energia dalle onde: Utilizza il movimento delle onde superficiali per generare energia. I dispositivi possono essere galleggianti o sottomarini e trasformano il movimento ondoso in energia meccanica, che viene poi convertita in elettricità. 2. Energia dalle maree: Si basa sul movimento dell'acqua causato dall'attrazione gravitazionale della luna e del sole. Le turbine installate in zone costiere sfruttano l'alternanza tra alta e bassa marea per produrre energia. 3. Energia termica oceanica (OTEC): Utilizza la differenza di temperatura tra le acque superficiali calde e quelle più fredde in profondità per generare energia attraverso un ciclo termodinamico. 4. Energia dalle correnti marine: Sfrutta il movimento delle correnti sottomarine per far girare turbine e generare elettricità. L'energia oceanica è vista come una promettente fonte rinnovabile, poiché l'oceano offre un grande potenziale energetico, ma la tecnologia è ancora in fase di sviluppo e presenta sfide come costi elevati e difficoltà tecniche.
energia dell'oceano
Il progetto OWC (Oscillating Water Column) è una tecnologia per la produzione di energia dalle onde marine. Si basa su una struttura galleggiante che sfrutta il movimento delle onde per comprimere e decomprimere l'aria all'interno di una camera, facendo muovere una turbina collegata a un generatore per produrre elettricità. Questo tipo di tecnologia è stato testato in vari progetti pilota e ha il vantaggio di essere relativamente semplice e robusto, ma anche qui le sfide principali riguardano costi e durabilità a lungo termine.
Il progetto Pelamis mirava a produrre energia elettrica dalle onde marine utilizzando un dispositivo galleggiante a forma di serpente marino. Il sistema convertiva il movimento delle onde in energia meccanica, poi trasformata in elettricità. Nonostante il suo potenziale, il progetto ha incontrato problemi tecnici e finanziari e, a causa dei costi elevati e delle sfide nella manutenzione, la compagnia ha dichiarato bancarotta nel 2014, mettendo fine al progetto.
PTROGETTO PELAMIS E OWC
Il **progetto Wave Dragon** è una tecnologia per la produzione di energia dalle onde marine, sviluppata da un'azienda danese. Si tratta di una struttura galleggiante a forma di drago che cattura l'energia delle onde tramite una rampa inclinata. Le onde spingono l'acqua su questa rampa, facendo girare una turbina per produrre elettricità. Il progetto ha visto diversi test pilota, ma ha dovuto affrontare sfide tecniche e finanziarie, come la durabilità e i costi di manutenzione.
Il progetto CETO è una tecnologia per la produzione di energia dalle onde, sviluppata da Carnegie Clean Energy. Il sistema utilizza una serie di dispositivi subacquei che oscillano con il movimento delle onde, generando energia meccanica che viene poi convertita in elettricità. A differenza di altre tecnologie, i dispositivi CETO sono ancorati al fondo marino, evitando la necessità di strutture galleggianti. Il progetto è stato testato principalmente in Australia, ma ha affrontato sfide legate ai costi e alla scalabilità.
PROGETTO CETO E WAVE DRAGON
L'energia oceanica offre numerosi vantaggi, come la sua natura rinnovabile e pulita, che contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e l'inquinamento. Inoltre, è una fonte relativamente prevedibile, grazie alla costanza delle maree e delle onde, e può garantire una produzione continua di energia, 24 ore su 24. Inoltre, l'oceano rappresenta una vasta risorsa con un elevato potenziale energetico. Tuttavia, ci sono anche diverse sfide associate a questa tecnologia. I costi di costruzione e manutenzione degli impianti sono ancora molto elevati, rendendo difficile la competitività rispetto ad altre fonti rinnovabili. La manutenzione è ulteriormente complicata dalle condizioni marine difficili e corrosive. Inoltre, gli impianti marini possono avere impatti negativi sugli ecosistemi locali, alterando la fauna e la flora marine. Infine, l'accessibilità geografica è limitata, poiché solo alcune aree del mondo, con particolari condizioni di onde o maree, sono adatte a sfruttare questa tecnologia. Hai detto:
pro e contro
dati in italia
L'Italia si posiziona come leader nel panorama europeo per quanto riguarda lo sfruttamento dell'energia marina. Nel 2019, ha investito circa 5 milioni di euro in questa tecnologia, risultando al primo posto tra i Paesi mediterranei e al secondo in Europa, subito dopo il Regno Unito. WWW2.ENEA.IT Le zone del Mediterraneo con il maggiore potenziale per l'energia dalle onde includono le coste occidentali della Sardegna e della Corsica, il Canale di Sicilia, nonché le aree costiere di Algeria e Tunisia
l'energia dalle maree
Utilizzare l’energia mareomotrice in Italia, a un primo sguardo, potrebbe essere una prospettiva davvero interessante. Il nostro Paese, infatti, possiede circa 8mila km di coste, un dato che potrebbe consacrarsi come uno dei leader per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie marine. Tuttavia, il fatto che il Mar Mediterraneo, che bagna le nostre coste, non presenti un dislivello mareale di grande entità, fa sì che il potenziale energetico generato dal movimento delle maree sia piuttosto basso, proprio a causa del fatto che il moto ondoso può non essere sufficiente a generare energia. Nonostante ciò gli scienziati hanno reso possibile lo sfruttamento di queste energia grazie allo sviluppo di nuove tecnologie mirate. Un esempio di centrale mareomotrice si può trovare a Ganzirri, una frazione di Messina , è stata costruita la turbina di Kobold, ancorata al fondale marino; è costituita da tre pale collegate all’albero di trasmissione tramite sei bracci. La turbina è connessa alla rete elettrica nazionale ed ha una potenza di circa 25 kW.
in italia
Info
Il progetto CETO è una tecnologia per la produzione di energia dalle onde, sviluppata da Carnegie Clean Energy. Il sistema utilizza una serie di dispositivi subacquei che oscillano con il movimento delle onde, generando energia meccanica che viene poi convertita in elettricità. A differenza di altre tecnologie, i dispositivi CETO sono ancorati al fondo marino, evitando la necessità di strutture galleggianti. Il progetto è stato testato principalmente in Australia, ma ha affrontato sfide legate ai costi e alla scalabilità.
progetto ceto
Il progetto Pelamis mirava a produrre energia elettrica dalle onde marine utilizzando un dispositivo galleggiante a forma di serpente marino. Il sistema convertiva il movimento delle onde in energia meccanica, poi trasformata in elettricità. Nonostante il suo potenziale, il progetto ha incontrato problemi tecnici e finanziari e, a causa dei costi elevati e delle sfide nella manutenzione, la compagnia ha dichiarato bancarotta nel 2014, mettendo fine al progetto.
progetto pelamis
Il progetto Wave Dragon è una tecnologia per la produzione di energia dalle onde marine, sviluppata da un'azienda danese. Si tratta di una struttura galleggiante a forma di drago che cattura l'energia delle onde tramite una rampa inclinata. Le onde spingono l'acqua su questa rampa, facendo girare una turbina per produrre elettricità. Il progetto ha visto diversi test pilota, ma ha dovuto affrontare sfide tecniche e finanziarie, come la durabilità e i costi di manutenzione.
wave dragon
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cos'è
Con energia marina, energia oceanica o energia pelagica si intende l'energia racchiusa in varie forme nei mari e negli oceani. «Pensate al movimento delle onde, al flusso e riflusso, all'andirivieni delle maree. Che cos'è l'oceano? Una enorme forza perduta.
Il progetto OWC (Oscillating Water Column) è una tecnologia per la produzione di energia dalle onde marine. Si basa su una struttura galleggiante che sfrutta il movimento delle onde per comprimere e decomprimere l'aria all'interno di una camera, facendo muovere una turbina collegata a un generatore per produrre elettricità. Questo tipo di tecnologia è stato testato in vari progetti pilota e ha il vantaggio di essere relativamente semplice e robusto, ma anche qui le sfide principali riguardano costi e durabilità a lungo termine.
progetto owc
Impatto ambientale locale: La costruzione di impianti marini può alterare gli ecosistemi locali e influire sulla fauna marina. Limitata accessibilità geografica: Non tutte le aree del mondo sono adatte a sfruttare efficacemente l'energia oceanica, limitando la sua applicabilità globale. Hai detto: i contro : I contro dell'energia oceanica includono: Costi elevati: La costruzione, l'installazione e la manutenzione degli impianti oceanici sono molto costosi, rendendo questa tecnologia ancora poco competitiva rispetto ad altre fonti rinnovabili. Manutenzione difficile: Gli impianti sono esposti a condizioni marine difficili (come l'acqua salata e le tempeste), il che rende la manutenzione complessa e costosa
pro e contro
La maree sono uno dei fenomeni naturali più interessanti. Si ripetono almeno due volte al giorno ma la difficoltà nel capire come si originino è dovuta alla molteplicità di fattori che la determinano. Le maree sono il mutamento nel livello delle acque. Non solo le acque salate di mari e oceani, ma anche quelle dolci di laghi e fiumi, dove però il cambiamento di livello è meno visibile per via delle ridotte quantità di acqua presente. A causare il il flusso delle maree (quando le acque si alzano, alta marea) e il loro riflusso (quando si abbassano, bassa marea), sono la Luna , il Sole e la rotazione terrestre . A imporre maggiormente il suo influsso è la Luna. Nonostante le dimensioni molto superiori del Sole, la vicinanza alla Terra rende la massa della Luna più importante per i movimenti del livello delle acque terrestri
L'energia ricavata dalle maree è una fonte di energia rinnovabile ottenuta dallo sfruttamento del naturale spostamento delle masse d'acqua oceaniche (energia idroelettrica) ed è quindi un’alternativa alle fonti fossili. È anche detta energia mareomotrice, veniva utilizzata anche nell’antichità, dai mulini a marea. Il principio di funzionamento è lo stesso di una centrale idroelettrica ma si basa, prevalentemente, sullo spostamento orizzontale delle grandi masse d'acqua dovuto all'effetto gravitazionale della Luna e del Sole sul nostro pianeta.
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Il **progetto OTEC (Ocean Thermal Energy Conversion)** è una tecnologia che sfrutta la differenza di temperatura tra le acque superficiali calde e le acque più fredde in profondità nell'oceano per generare energia elettrica. Il processo si basa sul principio della termodinamica: l'acqua calda in superficie viene utilizzata per vaporizzare un fluido a basso punto di ebollizione (come l'ammoniaca), che aziona una turbina per produrre energia. Successivamente, il vapore viene condensato utilizzando l'acqua fredda in profondità, completando il ciclo. OTEC è una forma di energia rinnovabile, sostenibile e potenzialmente continua, poiché gli oceani mantengono una temperatura costante per tutto l'anno, ma la sua applicazione su larga scala è ancora limitata da costi e tecnologie in fase di sviluppo.
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L'**energia mareomotrice** in Europa è una forma di energia rinnovabile che sfrutta il movimento delle maree per generare elettricità. Alcuni paesi europei, con coste adatte e forti variazioni di marea, stanno investendo in tecnologie per sfruttare questa risorsa. Paesi leader in Europa: 1. **Francia**: La **centrale mareomotrice di Rance**, situata sulla costa della Bretagna, è una delle più grandi e più vecchie al mondo. È operativa dal 1966 e sfrutta la differenza di marea tra alta e bassa marea per produrre energia elettrica. 2. **Regno Unito**: Il Regno Unito ha un grande potenziale per l'energia mareomotrice, soprattutto nelle zone della Scozia e del Galles. Diversi progetti pilota sono in fase di sviluppo, come il **Pentland Firth** in Scozia, che potrebbe diventare uno dei maggiori impianti al mondo. 3. **Portogallo**: Il Portogallo ha avviato ricerche e progetti per sfruttare l'energia delle maree, come quello nella **Baia di São Jorge**, che sta studiando il potenziale di impianti a marea. ### Sfide e opportunità: Anche se l'energia mareomotrice ha un enorme potenziale in Europa, la tecnologia è ancora in fase di sviluppo, e i costi elevati, l'impatto ambientale e le difficoltà di installazione su larga scala sono alcune delle sfide principali. Tuttavia, con i progressi tecnologici e l'interesse crescente per le fonti di energia rinnovabile, l'energia mareomotrice potrebbe giocare un ruolo sempre più importante nel mix energetico europeo.