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Cosa e'

Karolina Vasyltsiv

Created on March 7, 2025

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Eventi principali:

• 1938: Gli scienziati Otto Hahn e Fritz Strassmann scoprono come rompere gli atomi (fissione nucleare). • 1942-1945: Negli Stati Uniti nasce il Progetto Manhattan per creare la prima bomba atomica. • 16 luglio 1945: Gli USA testano la prima bomba nucleare nel deserto del New Mexico (Trinity Test). • 6 e 9 agosto 1945: Gli USA lanciano bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Muoiono più di 200.000 persone. • 1949: L’Unione Sovietica (URSS) testa la sua prima bomba atomica. Inizia la gara tra USA e URSS per avere più armi. • 1952-1953: USA e URSS creano la bomba all’idrogeno, più potente della bomba atomica. • 1962: La crisi dei missili di Cuba. USA e URSS quasi iniziano una guerra nucleare.

Cosa e'

DEFINIZIONE:L’era atomica è il periodo in cui le persone hanno scoperto e usato l’energia nucleare, soprattutto per fare armi.

l'era atomica

-NUCLEARE: una minaccia per tutti...solo il disarmo garantisce il futuro.-

nuclei leggeri (come deuterio e trizio, isotopi dell’idrogeno) si uniscono formando un nucleo più pesante, con un rilascio di energia ancora maggiore rispetto alla fissione. È il principio delle bombe all’idrogeno e dell’energia delle stelle

FUSIONE NUCLEARE

Un nucleo atomico pesante (come uranio-235 ) si divide in nuclei più piccoli, rilasciando energia. Questo processo avviene nelle bombe atomiche e nei reattori nucleari.

FISSIONE NUCLEARE

Sfruttano l'energia derivante dalle reazioni nucleari ossia la fissione e fusione

Le armi nucleari sono dispositivi esplosivi

ARMI NUCLEARI

Modificate per massimizzare l’emissione di neutroni, causando maggiori danni biologici rispetto a quelli materiali. Utilizzate teoricamente per colpire personale militare senza distruggere infrastrutture.

SSC-X-9 Skyfall (Russia)

Esempio:B61 Mod 3, 4 e 10 (USA) ,

Molto più potenti delle bombe a fissione. Esempio: la bomba “Tsar Bomba” testata dall’URSS (50 megaton).

.Sfruttano la fusione di isotopi di idrogeno (deuterio e trizio), innescata dall’esplosione di una bomba a fissione.

Esempi: le bombe di Hiroshima (“Little Boy”, uranio) e Nagasaki (“Fat Man”, plutonio).

Fissione di atomi di uranio-235 o plutonio-239, che rilasciano un’enorme quantità di energia.

BOMBE ATOMICHE

H-BOMB

ARMI NUCLEARI TATTICHE

Più piccole e progettate per essere usate sul campo di battaglia, con potenza inferiore rispetto alle bombe strategiche.

ARMI NUCLEARI A NEUTRONI

  • Distruzione da onda d’urto: palazzi rasi al suolo, veicoli distrutti.
  • Incendi da calore intenso: edifici e vegetazione in fiamme.
  • Contaminazione radioattiva: rende inutilizzabili intere aree per anni.
  • Danneggiamento di reti elettriche e comunicazioni (EMP): blackout e malfunzionamenti tecnologici.
DANNI MATERIALI

Nel 1962, il test nucleare americano "Starfish Prime" (a circa 400 km di quota) causò blackout a 1.400 km di distanza nelle Hawaii, danneggiando apparecchiature elettroniche.

  • Esposizione a radiazioni: causa ustioni, avvelenamento da radiazioni, tumori e mutazioni genetiche.
  • Onda d’urto e calore: uccide immediatamente persone e animali nelle vicinanze.
  • Fallout radioattivo: contamina l’ambiente e provoca malattie a lungo termine.
  • Impulso elettromagnetico (EMP): può influenzare dispositivi medici vitali.

EFFETTI ARMI NUCLEARI

DANNI BIOLOGICI

SALT 1 E SALT 2

I trattati SALT (Strategic Arms Limitation Talks) sono due importanti accordi bilaterali tra Stati Uniti e Unione Sovietica che miravano a limitare la proliferazione degli armamenti nucleari durante la Guerra Fredda.

i trattati SALT rappresentarono uno sforzo importante per frenare la corsa agli armamenti nucleari, contribuendo a stabilire una base per successivi accordi di disarmo nucleare come il trattato START (Strategic Arms Reduction Treaty).

SALT I (1972): Il trattato SALT I fu firmato il 26 maggio 1972 a Mosca, il suo obiettivo principale era quello di limitare la quantità di missili balistici intercontinentali (ICBM) e missili balistici a raggio medio (MRBM) posseduti dalle due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica. L'accordo prevedeva due componenti principali: Il trattato ABM (Anti-Ballistic Missile): Limitava il numero di sistemi di difesa missilistica che ciascun paese poteva schierare. Ogni paese poteva avere un solo sistema di difesa missilistica per la protezione di una città, al fine di ridurre la possibilità di uno scudo difensivo totale che avrebbe reso inutili gli attacchi nucleari reciproci. L'accordo sui missili strategici (ICBM e MRBM): Imponeva un congelamento del numero di missili balistici intercontinentali e missili balistici a raggio medio esistenti, limitando ulteriormente la crescita degli arsenali nucleari.

SALT 1

Il trattato SALT II fu negoziato e firmato il 18 giugno 1979 dal presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter e dal segretario generale dell'Unione Sovietica Leonid Brezhnev. Questo trattato mirava a ridurre ulteriormente e limitare gli armamenti strategici, stabilendo limiti specifici sul numero di missili nucleari e testate nucleari. Le principali disposizioni di SALT II includevano:1. Limiti ai missili balistici intercontinentali (ICBM): Il trattato imponeva un tetto sul numero di ICBM, missili balistici a raggio medio e missili lanciati da sottomarini. 2. Verifica reciproca: Una parte importante del trattato era il sistema di monitoraggio e verifica che permetteva alle due nazioni di controllare il rispetto degli impegni assunti, attraverso ispezioni e scambi di dati. 3. Limiti sugli impianti di produzione: Veniva imposto un limite sulla costruzione di nuovi impianti di produzione di missili strategici e testate nucleari. Tuttavia, SALT II non fu mai ratificato dal Senato degli Stati Uniti, a causa di preoccupazioni politiche interne, in particolare per l'invasione sovietica dell'Afghanistan nel dicembre 1979, che portò a una distensione nelle relazioni tra le due potenze. Nonostante ciò, entrambi i paesi rispettarono gran parte degli impegni contenuti nel trattato, anche se non era legalmente vincolante.

SALT 2

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Diritto alla guerra

Un punto di svolta fondamentale è stato il 1945, con l’adozione della Carta delle Nazioni Unite, che ha sancito il divieto generale dell’uso della forza tra gli Stati. Tuttavia, la Carta ONU prevede due eccezioni:

Il concetto di Ius ad bellum si riferisce all’insieme di norme giuridiche internazionali che stabiliscono in quali circostanze uno Stato può legittimamente ricorrere alla guerra. Nel corso della storia, le guerre erano spesso considerate strumenti legittimi della politica estera, ma nel XX secolo il diritto internazionale ha progressivamente limitato questa possibilità.

Autodifesa

  • Uno Stato può usare la forza armata solo se è attaccato e deve difendersi.
  • L’uso della forza deve essere proporzionato e necessario.
  • Deve essere notificato immediatamente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Mandato del Consiglio di Sicurezza ONU

  • Il Consiglio di Sicurezza può autorizzare l’uso della forza per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
  • Questo accade, ad esempio, nelle missioni militari internazionali approvate dall’ONU, come quelle in Iraq o nei Balcani.

Le armi nucleari sono legali?

Le armi nucleari rappresentano una sfida particolare nel diritto internazionale. Non esiste un trattato universale che le vieti completamente, ma ci sono diversi strumenti giuridici che ne limitano l’uso e la proliferazione:
  • Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP, 1968): limita il numero di Stati con armi nucleari e promuove il disarmo.
  • Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW, 2017): vieta completamente le armi nucleari, ma non è stato firmato dalle potenze nucleari.
Un’importante sentenza sulla questione è stata emessa nel 1996 dalla Corte Internazionale di Giustizia (CIG). La Corte ha stabilito che l’uso delle armi nucleari è generalmente contrario al diritto internazionale, in particolare alle norme umanitarie che vietano armi che causano sofferenze inutili. Tuttavia, non ha escluso del tutto la possibilità di usarle in situazioni estreme di autodifesa, lasciando un margine di ambiguità legale.

Tuttavia, la MAD si basa su un presupposto critico: la capacità di rilevare un attacco in tempo utile e reagire prima che l'arsenale venga distrutto. Durante la Guerra Fredda, ad esempio, un missile sovietico avrebbe potuto colpire Londra in appena quattro minuti , lasciando pochissimo margine di decisione. Il rischio di errore o di una reazione affrettata ha spinto le potenze nucleari a sviluppare strategie più flessibili.

La teoria della Mutual Asssured Destruction (MAD) , o Distruzione Reciproca Assicurata, è il pilastro della deterrenza tra superpotenze. Se due Stati possiedono arsenali in grado di annientarsi una vicenda, nessuno avrà interesse a iniziare una guerra, poiché il risultato sarebbe la distruzione totale di entrambe le parti. Questo equilibrio ha caratterizzato la Guerra Fredda tra USA e URSS, prevenendo un conflitto diretto tra le due potenze.

Mutua distruzione assicurata (MAD): l'Equilibrio del Terrore

I PRINCIPI DELLA DETERRENZA NUCLEARE

La deterrenza nucleare è una strategia militare fondata sulla minaccia di ritorsione: un Paese possiede armi nucleari non per impiegarle, ma per dissuadere eventuali attacchi. Il principio chiave è che il potenziale distruttivo di queste armi rende qualsiasi conflitto nucleare impensabile. Tuttavia, la deterrenza si basa su un equilibrio precario, in cui errori di calcolo, escalation improvvisata e proliferazione nucleare rappresentano costanti minacce alla sicurezza globale.
Second Strike (Secondo Attacco):
First Strike (Primo Attacco):
prevede un attacco preventivo per neutralizzare la capacità di risposta del nemico. Tuttavia, questa strategia è rischiosa, perché se anche solo una parte dell'arsenale avversario sopravvive, la rappresaglia sarebbe devastante.

First Strike e Second Strike: l'importanza della ritorsione

Due concetti fondamentali della deterrenza nucleare sono il First Strike e il Second Strike :
è la capacità di rispondere a un attacco nucleare anche dopo aver subito una devastazione iniziale. Questa capacità è essenziale per la deterrenza: se un nemico sa che la sua aggressione porterà comunque a una ritorsione, sarà meno propenso a lanciare un First Strike .

Alcuni Paesi, come Cina e India, hanno adottato il principio del No First Use (NFU) , impegnandosi a non usare ami nucleari per primi in un conflitto. Al contrario, altre potenzialità, come USA e Russia, mantengono l'opzione di primo utilizzo in caso di minaccia esistente. Questa ambiguità strategica serve a incoraggiare non solo attacchi nucleari, ma anche aggressioni convenzionali su larga scala.

No First Use (NFU): una Politica Contestata

I rischi della deterrenza nucleare

L'efficacia della deterrenza dipende dalla capacità di identificare con certezza un attacco in corso. Tuttavia, la storia ha dimostrato che errori tecnici o valutazioni errate possono portare a situazioni critiche. Un caso emblematico è quello del 1983 , quando l'ufficiale sovietico Stanislav Petrov evitò una guerra nucleare riconoscendo che un presunto attacco missilistico degli USA era in realtà un errore del sistema di allerta sovietico. Incidenti simili dimostrano quanto sia fragile l'equilibrio su cui si basa la deterrenza.

Errori di Calcolo e Incidenti

Minaccia Terroristica

Ulteriori pericoli

Proliferazione nucleare

L'accesso alle armi nucleari non è più limitato alle superpotenze. Sempre più paesi cercano di dotarsi di arsenali nucleari per rafforzare la propria sicurezza, aumentando il rischio di conflitti regionali. Esempi recenti sono: Corea del Nord , che ha sviluppato testate nucleari nonostante le sanzioni internazionali. Iran , il cui programma nucleare continua ad essere motivo di tensione internazionale. Questa proliferazione crea un ambiente geopolitico più instabile, dove un numero crescente di attori può minacciare l'equilibrio globale.

Uno dei pericoli più gravi legati alla deterrenza nucleare è la possibilità che i gruppi terroristici riescano a ottenere materiali fissili per costruire ordigni nucleari o "bombe sporche" (dispositivi che diffondono materiale radioattivo). A differenza degli Stati, i terroristi non possono essere dissuasi dalla logica della MAD , poiché non hanno territori o popolazioni da proteggere. Questo rende cruciale il controllo internazionale sui materiali nucleari. Per prevenire tali minacce, esistono accordi internazionali come il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) e iniziative per la sicurezza nucleare volte a impedire il traffico illecito di materiali radioattivi. Tuttavia, il rischio non può essere completamente eliminato.

-stima aggiornata delle testate nucleari possedute dalle principali nazioni-

Il Nucleare e i Diritti Umani

1. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948)

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, stabilisce principi fondamentali per la dignità e la sicurezza delle persone. Tra questi, l’Articolo 3 afferma che "ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona". Tuttavia, l'esistenza e il possibile utilizzo delle armi nucleari rappresentano una grave minaccia a questi diritti, ponendo a rischio la sopravvivenza dell'intera umanità.

Le armi nucleari, con il loro potenziale distruttivo, possono causare devastazioni di massa e la scomparsa di intere civiltà. Un conflitto nucleare su larga scala potrebbe portare a una catastrofe climatica e a un inverno nucleare, mettendo in pericolo la sopravvivenza della specie umana. Inoltre, la proliferazione nucleare aumenta il rischio che queste armi finiscano nelle mani di gruppi estremisti o regimi instabili.

2. Le armi nucleari minacciano la sopravvivenza dell’umanità
3. Effetti sanitari delle armi nucleari
  • Radiazioni ereditabili: Le mutazioni genetiche possono influenzare il DNA umano per molte generazioni, aumentando il rischio di malattie genetiche.
  • Malformazioni congenite: I danni genetici possono essere trasmessi alle generazioni successive, causando nascite con malformazioni.
  • Tumori e leucemie: L'aumento dei casi di cancro è una delle conseguenze più documentate dell'esposizione alle radiazioni.

L'esposizione alle radiazioni nucleari ha conseguenze gravi e a lungo termine sulla salute umana. Gli effetti principali includono:

4.Conseguenze sociali delle armi nucleari

Distruzione delle infrastrutture: Ospedali, scuole, reti idriche ed elettriche vengono annientate, rendendo impossibile la vita normale per i sopravvissuti.

Collasso economico e instabilità politica: Gli stati colpiti da attacchi nucleari o incidenti radioattivi affrontano crisi economiche e politiche durature.

Sfollamenti di massa: Le popolazioni colpite devono abbandonare le proprie case e terre, diventando rifugiati.

Prevenire la proliferazione nucleare, verificando che i paesi rispettino gli accordi internazionali.

Promuovere la sicurezza nucleare, fornendo linee guida e assistenza tecnica per evitare incidenti come Chernobyl e Fukushima.

5. Il ruolo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA)

L'AIEA è un'agenzia delle Nazioni Unite (1957) con l'obiettivo di promuovere l'uso sicuro e pacifico dell'energia nucleare. Data la crescente diffusione della tecnologia nucleare, il suo ruolo è diventato sempre più centrale nella prevenzione di abusi e incidenti.

Monitorare l'uso pacifico dell'energia nucleare, assicurandosi che gli impianti nucleari siano utilizzati per scopi civili e non militari.

6. L’ONU e le campagne per il disarmo nucleare

L'ONU combatte la proliferazione nucleare attraverso trattati come il TNP, che limita il numero di paesi con armi nucleari, e il TPNW, adottato nel 2017 per eliminarle completamente. Impone sanzioni a chi sviluppa armi nucleari illegalmente, come la Corea del Nord, e promuove campagne di sensibilizzazione, sostenendo movimenti come ICAN, vincitore del Nobel per la Pace nel 2017 per il suo impegno nel disarmo.

• Paesi con armi nucleari (2024): USA, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, India, Pakistan, Israele (non ufficialmente), Corea del Nord. • Tensioni geopolitiche: rischio di nuove corse agli armamenti (es. USA-Cina, India-Pakistan). • Minaccia nucleare non statale: possibilità che gruppi terroristici ottengano materiali nucleari.

Sfide attuali

Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP)

Step 1. AUMENTARE IL CONTROLLO

Rafforzare il ruolo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) con ispezioni più frequenti e approfondite.Migliorare i meccanismi di verifica e trasparenza, obbligando gli Stati a dichiarare e controllare i loro arsenali nucleari. Prevenire lo sviluppo di nuove tecnologie nucleari militari attraverso accordi più restrittivi.

Step 2. PROMUOVERE IL DISARMO

Favorire trattati come il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), che punta all'eliminazione totale di queste armi.Incrementare la cooperazione internazionale, coinvolgendo anche le potenze nucleari riluttanti al disarmo.

Step 3. PRESSIONE PUBBLICA

Sensibilizzare la popolazione sui pericoli delle armi nucleari attraverso campagne informative e movimenti pacifisti.Sostenere organizzazioni come ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) per mobilitare i cittadini contro le politiche di proliferazione. Utilizzare media e social network per diffondere messaggi di pace e coinvolgere i governi nel processo di disarmo.

'Now I am become Death, the destroyer of worlds.'

- J. Robert Oppenheimer, citando il Bhagavad Gita dopo il primo test atomico nel 1945.