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IL DUO ARTISTICO:

Martina

Created on March 5, 2025

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Transcript

SILENZI

Dipinti

quando il genio femminile resta nell’ombra
Sofonisba Anguissola; Opere; Oscuramento del suo ingegno:

donna artista:

Regista visionario e collezionista; Influenze e omaggi.

TIM BURTON:

IL DUO ARTISTICO:

Margaret Keane; Il plagio di Walter Keane.

Margaret Keane è stata una pittrice americana, nota per i suoi caratteristici ritratti di bambini dagli occhi enormi.Sin dagli anni 50, Kean dipinse soprattutto donne, bambini e animali con occhi sproporzionalmente grandi. Le sue opere spesso soprannominate “big high waifs” (orfanelli dagli occhi grandi) ottennero enorme successo, infatti milioni di persone in America acquistavano queste immagini. Tuttavia la critica disprezzava apertamente questo tipo di arte popolare.

MARGARET KEANE

IL PLAGIO DI WALTER KEANE

+ Info

Quando Margaret iniziò a guadagnare un certo successo con la sua arte, Walter Keane, già celebre pittore degli anni ’50, si rese conto che il suo potenziale commerciale era enorme decidendo di prendersi il merito del lavoro di sua moglie.Walter cominciò a presentarsi come l'autore delle opere, dicendo che erano sue e non di Margaret. Per molti anni, mantenne questa facciata, riuscendo a convincere il pubblico. Margaret, purtroppo, si trovò intrappolata in una relazione tossica e in una situazione di totale controllo da parte di Walter accettando di non rivelare mai la sua identità come pittrice, soprattutto per evitare conflitti domestici con Walter, che spesso si mostrava violento e manipolatorio.

TIM BURTON, REGISTA VISIONARIO E COLLEZIONISTA

Tim Burton, regista e artista noto per il suo stile gotico e surreale, ha creato film leggendari come Beetlejuice, Edward Scissorhands e Nightmare Before Christmas. Sin da giovane, Burton ha sviluppato uno stile unico, contrapposto tra l’innocenza infantile e tinte macabre. Un elemento ricorrente nei suoi film è l'uso di personaggi con occhi grandi ed espressivi, come si vede in pellicole come La sposa cadavere e Frankenweenie. Questo tratto stilistico è ispirato all'arte di Margaret Keane, una pittrice famosa per i suoi dipinti di bambini con occhi enormi. Burton è stato influenzato dai dipinti di Keane sin da bambino, quando li vedeva ovunque. Questi occhi spalancati hanno suscitato in lui una sensazione di inquietudine e malinconia, e, anni dopo, Burton ha riconosciuto l'impatto che avevano avuto sul suo immaginario visivo. Da adulto, Burton è diventato collezionista delle opere di Keane e, nel 2014, ha diretto Big Eyes, un film biografico che racconta la storia di Margaret Keane e del suo compagno Walter Keane, che si era preso il merito delle sue opere. Burton si è sentito personalmente coinvolto nel progetto, avendo sempre ammirato il lavoro di Kean.

INFLUENZE E OMAGGI

L’arte di Margeret, con i suoi occhi grandi e malinconici, ha avuto un impatto visivo diretto sui personaggi di Burton, che spesso presentano occhi sproporzionati. Tuttavia, l'influenza si estende anche ai temi dei suoi film, come l’idea dell'artista incompreso. Keane, infatti, ha visto le sue opere amate dal pubblico ma derise dalla critica, una situazione simile a quella vissuta da Burton, il cui stile eccentrico è stato talvolta criticato. Questo parallelismo ha spinto Burton a dedicarsi con passione al progetto Big Eyes, non solo per raccontare la storia di Keane, ma anche per riflettere sul riconoscimento e sul valore artistico. Nel film, Burton omaggia esplicitamente l'arte di Keane, ricreando le sue opere visivamente e inserendo anche riferimenti simbolici. In questo modo, Burton ha creato un tributo alla giustizia e alla verità nell'arte.

Dopo aver lasciato la corte spagnola nel 1573, visse a Palermo, dove sposò il nobile Orazio Lomellino. Continuò a dipingere per il resto della sua vita e fu ammirata da numerosi artisti, tra cui Anthony van Dyck, che la incontrò nel 1624 e ne fece un ritratto in età avanzata. Morì nel 1625, lasciando un’eredità artistica che, sebbene dimenticata, ha influenzato profondamente la storia dell’arte

Già nei suoi primi lavori dimostrò una grande padronanza della tecnica e una spiccata sensibilità per la resa psicologica dei soggetti. Il suo talento le permise di essere notata a livello internazionale, tanto che nel 1559 fu invitata alla corte di Filippo II di Spagna come pittrice ufficiale. In questo ruolo, dipinse ritratti della famiglia reale e contribuì allo sviluppo del ritratto di corte spagnolo. Inoltre, divenne una sorta di mentore per le giovani nobildonne spagnole, insegnando loro l’arte della pittura.

Le sue opere

sofonisbaanguissola

Sofonisba Anguissola nacque a Cremona nel 1532, in una famiglia nobile ma non ricca. Fu educata secondo i principi umanistici e, caso raro per una donna dell’epoca, ricevette una formazione artistica formale sotto la guida dei pittori Bernardino Campi e Bernardino Gatti. A differenza della maggior parte delle donne del suo tempo, a cui era precluso l’accesso alle botteghe artistiche, Sofonisba riuscì a emergere grazie al sostegno della sua famiglia, che incoraggiò la sua passione per la pittura.

LE OPERE DI SOFONISBA ANGUISSOLA

  • Data: 1555
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 72 × 97 cm
  • Collocazione: Museo Nazionale di Poznań, Polonia

PARTITA A SCACCHI

  • Data: 1556 circa
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: Variano a seconda della versione (sono noti diversi autoritratti dell’artista)
  • Collocazione: Vari musei, tra cui il Museo di Łańcut in Polonia

AUTORITRATTO

  • Data: 1561 -1565
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 205×123 cm
  • Collocazione:Museo del Prado, Madrid
RITRATTO DI ELISABETTA DI VALOIS
RITRATTO DI FILIPPO II DI SPAGNA
  • Data: 1565-1570 circa
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 85 × 66 cm (varia a seconda delle versioni)
  • Collocazione: Museo del Prado, Madrid (esistono altre versioni in diverse collezioni)

LE OPERE DI SOFONISBA ANGUISSOLA

L'OSCURAMENTO DI SONOFISBA ANGUISSOLA

Nonostante il successo ottenuto durante la sua vita, Sofonisba Anguissola fu in gran parte dimenticata nei secoli successivi. Ciò avvenne per diverse ragioni:

  • L’impossibilità di firmare le opere reali: Essendo una donna e una pittrice di corte, molti dei suoi ritratti furono attribuiti ad artisti uomini, come Alonso Sánchez Coello e Juan Pantoja de la Cruz. Il mancato riconoscimento ufficiale della sua autorialità contribuì all'oscuramento del suo nome.
  • La percezione della pittura come un'arte maschile: Nel Rinascimento, le donne erano viste come muse ispiratrici piuttosto che come artiste autonome. Anche quando riuscivano a emergere, la loro eredità veniva spesso minimizzata o attribuita agli uomini.
  • L’assenza di un’opera monumentale: A differenza di artisti come Michelangelo o Caravaggio, che dipinsero affreschi o grandi pale d’altare, Sofonisba si concentrò principalmente sui ritratti, un genere considerato minore dalla critica dell’epoca.

Presentazione di:

  • Cantalini Martina;
  • Caratelli Gabriele;
  • Dragomir Marius Alessio;
  • Mastrostefano Filippo.

grazie per l'attenzione

L’ambientazione è all’aperto, con uno sfondo paesaggistico che contribuisce a dare profondità alla scena. Le protagoniste sono disposte in modo naturale attorno al tavolo da gioco, creando una composizione armoniosa e dinamica. L'uso della prospettiva e la disposizione dei personaggi guidano lo sguardo dello spettatore lungo la scena, soffermandosi sui gesti e sugli sguardi che esprimono emozioni diverse: soddisfazione, divertimento e sorpresa.

L’opera rappresenta un momento intimo e quotidiano della vita familiare, mostrando le sorelle dell’artista immerse in una partita di scacchi, mentre una governante osserva la scena con uno sguardo affettuoso. Quest’opera è di particolare interesse perché rompe con la tradizione rinascimentale dei ritratti femminili, che solitamente mostravano le donne in pose statiche e idealizzate. Qui, invece, Anguissola dà vita a una scena ricca di dinamismo, espressioni vivaci e interazione tra i personaggi, ponendo l'accento sull'intelligenza e l’arguzia delle giovani protagoniste.

Nel dipinto vediamo l’artista che si autorappresenta mentre è intenta a dipingere un’iconica Madonna con Bambino, un soggetto sacro molto diffuso nel Cinquecento. L’autoritratto è un modo per affermare la sua identità di pittrice e la sua maestria tecnica, elementi non scontati in un'epoca in cui l'arte era dominata da uomini. Sofonisba si ritrae con un abito scuro, molto sobrio. Il suo volto è illuminato da una luce delicata che ne esalta i tratti, trasmettendo un senso di calma e concentrazione. Lo sfondo è scuro e neutro, permettendo all’osservatore di focalizzarsi sulla figura dell’artista e sulla tela che sta dipingendo. L'inquadratura è ravvicinata, ponendo in evidenza il volto dell'artista e i suoi strumenti di lavoro, come la tavolozza e il pennello. Il dettaglio della Madonna con Bambino all’interno del quadro dipinto all'interno della scena crea un raffinato gioco di rappresentazione nella rappresentazione, mostrando la sua capacità di dipingere soggetti religiosi.

Questo dipinto è uno dei ritratti ufficiali più celebri di Filippo II di Spagna, re tra i più potenti del XVI secolo. Il dipinto segue i canoni della ritrattistica ufficiale spagnola, caratterizzata da uno stile sobrio, austero e imponente. Filippo II è rappresentato con un abbigliamento scuro, simbolo della rigidità e del cerimoniale della corte spagnola. I dettagli, come il colletto in pizzo e la catena d’oro, mostrano la ricchezza e il potere del sovrano. Il re è raffigurato con un’espressione fredda e distaccata, simbolo della sua autorità. La sua postura è rigida e composta, con una mano poggiata su un oggetto e l’altra che tiene un rosario, un dettaglio che sottolinea la sua profonda religiosità. Lo sfondo neutro mette in risalto la figura senza distrazioni, conferendo al ritratto un’aura di solennità e imponenza.

La verità

La verità venne a galla quando, nel 1970, i due coniugi Keane divorziarono e, finalmente, Margaret decise di raccontare la sua verità, portando il caso in tribunale, nel 1986, per mezzo di una causa legale tra i due ex coniugi, in cui Walter, per difendere la sua reputazione, sfidando Margaret a dipingere davanti a tutto il tribunale per provare che fosse davvero lei l'autrice.In queesto famoso processo, Margaret Keane dipinse in diretta, che era lei la vera artista. Quando la sua identità fu finalmente riconosciuta, l'industria artistica e il pubblico furono sorpresi e la verità su come Walter avesse rubato il suo merito emerse completamente. Il caso Keane resta un esempio eclatante del plagio intellettuale e frode artistica. Margaret Keane dopo aver vinto la causa, continuò a dipingere con il proprio nome e ad avere seguaci in tutto il mondo.

Il dipinto raffigura Elisabetta di Valois, figlia di Enrico II di Francia e Caterina de’ Medici, che divenne regina di Spagna dopo il matrimonio con Filippo II. La regina è rappresentata con un’eleganza raffinata e una compostezza tipica della ritrattistica di corte, con una postura regale e un’espressione serena, ma al tempo stesso enigmatica. L’abbigliamento di Elisabetta di Valois è sontuoso e dettagliato, riflettendo la ricchezza e il fasto della corte spagnola. Indossa un abito tipicamente spagnolo, probabilmente in velluto scuro, riccamente decorato con ricami in oro e pietre preziose. Il colletto alto e inamidato, elemento distintivo della moda spagnola del tempo, incornicia il volto della regina, enfatizzandone la purezza e la nobiltà. Le maniche sono decorate con elaborate perle e ricami, mentre le mani, sono raffigurate con estrema grazia e naturalezza, elemento che contribuisce a umanizzare la figura. Lo sfondo del dipinto è sobrio, come era consuetudine nei ritratti di corte, in modo da non distogliere l’attenzione dalla figura principale.