Giotto

Giotto

La Cappella degli Scrovegni Padova

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Sintesi dell'innovazione pittorica di Giotto

Sintesi della vita di Giotto

Cappella degli Scrovegni

cappella degli scrovegni

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Volta

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registro mediano

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Arco Trionfale

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La Volta

descrizione

Parete destra

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Parete sinistra

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Arco Trionfale

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Giudizio Universale

Porte del paradiso

Porte del paradiso

Schiere angeliche

Schiere angeliche

Apostoli

Apostoli

Dannati

Beati

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Storie di Maria

Lo sposalizio di Giuseppe e Maria

Giuseppe sta infilando l’anello all’amata. Il sommo sacerdote tiene la mano di Maria e consacra l’unione. Giuseppe tiene in mano il bastone fiorito, segno di essere stato scelto da Dio come sposo di Maria. Alle spalle di Giuseppe, un giovane spezza con il ginocchio il bastone rimasto secco, mentre un altro giovane solleva la mano destra: è il testimone chiamato a legittimare lo sposo.

Vizi

Ogni vizio è rappresentato come allegoria che conduce alla dannazione

Ira

Invidia

Disperazione

Ingiustizia

La figura è cieca, la lingua è un serpente e brucia ed bruciata da un fuoco.

La figura è un vecchio con spada e lancia. Ai suoi piedi sono rappresentati gli effetti di un cattivo governo: guerre, delitti, spoliazioni.

La figura è una donna che si straccia le vesti.

La figura rappresenta un suicidio e l’anima viene subito strappata dal corpo da un demonio.

Storie e miracoli di Cristo

Il battesimo di Cristo

L'infanzia di Cristo

La natività di Gesù

Storie di Gioacchino e Anna

La cacciata di Gioacchino dal tempio

Nella prima scena, il sacerdote, sulla porta del tempio di Gerusalemme, caccia Gioacchino umiliandolo mentre sta per compiere un sacrificio perché non ha generato figli. Le figure sono monumentali come sculture colorate, i gesti e i sentimenti sono resi con naturalezza.

L'incontro di Gioacchino e Anna

Gioacchino incontra Anna alle porte di Gerusalemme "Correndogli incontro gli gettò le braccia al collo ringraziando il Signore". Il bacio, quale atto simbolico della procreazione Assistiamo all’abbraccio dei due sposi davanti alla Porta d’oro di Gerusalemme.

Giotto di Bondone (1267 ca. – 1337) è stato un pittore e architetto fiorentino, considerato il padre della pittura moderna. Supera lo stile bizantino. Introdurre la prospettiva, il volume e il naturalismo, trasformando l'arte medievale. Le principali opere sono: Cappella degli Scrovegni a Padova (1303-1305), Basilica di San Francesco ad Assisi, affreschi a Firenze. Nominato capomastro del Duomo di Firenze nel 1334.

Passione e ressurezzione di Cristo

La Crocifissione è caratterizzata da un’intensa drammaticità e una struttura geometrica incentrata sulla croce, che divide la scena in tre parti. Il corpo disarticolato di Cristo, parzialmente coperto da un perizoma trasparente con bordi dorati, evidenzia la sua sofferenza umana. Un elemento simbolico centrale è la tunica rossa vuota, segno del corpo ormai privo di anima. Attorno a essa si radunano i personaggi coinvolti nell’evento: il centurione, i soldati e le donne dolenti.

La crocifissione

Il compianto sul cristo morto

Ascensione

Alcuni angeli, disperati, ruotano intorno alla croce strappandosi le vesti e allargando le braccia, mentre tre di loro raccolgono in coppe il sangue di Cristo dalle ferite.

Maria e i discepoli piangono il corpo di Gesù.

Gesù ascende al cielo davanti agli apostoli.

Questa scena è tra le più drammatiche del ciclo, con figure espressive e gesti simbolici. Il fulcro emotivo si sposta dal centro a un lato, nello sguardo intenso di Maria sul figlio morto, raccogliendo i sentimenti di tutti i personaggi. Giotto dimostra grande abilità nell’uso del colore, sovrapponendo velature e sfumature e sperimentando ombre colorate, come nella veste verde di Nicodemo, che presenta ombre rosse anziché scure.

Passione di Cristo

Lo sguardo di Cristo, così intenso e nobile da oltrepassare la storia; immondo lo sguardo e anche l’aspetto di Giuda: fronte bassa, occhi incavati e piccoli, barba incolta, testa incassata in un corpo senza collo. L’incontro dei due volti nella scena del tradimento esprime la tragicità del gesto di Giuda, amplificato dagli altri personaggi: a sinistra l’atto violento di Pietro, che taglia l’orecchio a Malco, il servo di Caifa; a destra, l’esagitata folla ebrea dei nemici. La concitazione è accresciuta dall’incrociarsi, sopra le teste dei soldati, di lance, torce e bastoni e dal balenio di luci che illuminano la notte, riflettendosi sui metalli delle armature.

Ultima cena

Il bacio di Giuda

La Cattura di Cristo Giuda abbraccia e bacia Gesù, rendendolo riconoscibile ai soldati che lo catturano.

Virtù

Ogni virtù è un’allegoria che conduce alla salvezza.

Fede

Carità

Speranza

Giustizia

La figura regge la croce e il cartiglio delle sacre scritture e, per contrappasso, calpesta i rotoli e le false scritture.

La figura offre a Dio il suo cuore e tiene in mano un cesto di fiori e di frutta, simbolo dell'amore. In contrappasso calpesta sacchetti con denaro.

La figura regge in mano la bilancia e pesa la buona azione, a destra, e la cattiva azione a sinistra

Rappresentata da una figura alata in volo che sta per ricevere tra le mani una corona.

Beati

Le anime dei giusti, guidate dagli angeli, salgono in Paradiso verso la città celeste. Enrico Scrovegni,: raffigurato inginocchiato tra i beati, offre la cappella alla Madonna in segno di devozione. Nel gruppo dei beati, la tradizione identifica un autoritratto dello stesso Giotto, riconoscibile per via della berretta gialla calata sulla testa. Dietro di lui, vestito di giallo e con una corona di alloro in testa, l’amico Dante Alighieri.

Dannati

Le anime dei peccatori vengono trascinate all’Inferno dai diavoli, mentre Satana, al centro, divora le anime in una scena di grande drammaticità. I dannati subiscono orribili tormenti: alcuni sono appesi per i capelli, la lingua o i genitali, altri impalati, segati in due o mutilati con tenaglie. A uno viene versato piombo fuso in bocca. In basso, Giuda appare impiccato e sventrato, con le viscere colanti. Al centro, Satana, mostruoso, divora un’anima mentre ne afferra altre due.

Giotto rivoluzionò l’arte medievale con una prospettiva intuitiva, creando profondità spaziale. La sua prospettiva “a spina di pesce” utilizza più punti di fuga lungo un asse. Le sue figure sono solide e tridimensionali grazie al chiaroscuro, con volti ed espressioni realistiche. Le scene sono chiare e drammatiche, con una forte centralità dell’uomo. Innovò anche nei colori, usando toni caldi e armoniosi con delicate sfumature.

Dio Padre circondato dagli angeli

Al centro dell’arco trionfale, Dio Padre benedice, circondato dagli angeli che ne esaltano la maestosità e il ruolo nella salvezza. Ai lati, Giotto ha affrescato coretti prospettici che creano un’illusione ottica di cappelle aperte, dimostrando la sua abilità nell’unire architettura reale e dipinta.

Annunciazione: Arcangelo Gabriele

Vergine annunciata : L'annuncio a Maria della nascita di Gesù