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leonardo e michelangelo

Sofia Grande

Created on March 4, 2025

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leonardo e michelangelo

i giganti del rinascimento

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Leonardo da Vinci (1452-1519) e Michelangelo Buonarroti (1475-1564) vissero tra il XV e il XVI secolo, un'epoca di profondi cambiamenti politici e culturali. L'Italia era divisa in numerosi stati regionali, tra cui Firenze, Milano, Venezia, Roma e Napoli, spesso in conflitto tra loro. Firenze, sotto i Medici, divenne il centro nevralgico del Rinascimento, attirando artisti, scienziati e letterati. Roma, sotto il papato, divenne altrettanto importante, specialmente grazie ai mecenati come Papa Giulio II e Leone X, che commissionarono grandi opere.

contesto storico

Il Rinascimento è un periodo di straordinaria fioritura culturale che si sviluppò in Europa tra il XIV e il XVI secolo, con il suo apice tra il Quattrocento e il Cinquecento. Fu caratterizzato da una riscoperta dell'antichità classica e da un profondo rinnovamento nelle arti, nelle scienze e nel pensiero filosofico.

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Infanzia e Formazione (1452-1472) Il Periodo Fiorentino (1472-1482) Alla Corte di Milano (1482-1499) Ritorno a Firenze (1499-1506) Secondo Periodo Milanese e Viaggi (1506-1513) Ultimi Anni in Francia (1513-1519)

vita di leonardo

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3. Lo Sguardo e la Posizione del Corpo

Curiosità sulla Gioconda

2. Il Sorriso Misterioso

1. Tecnica e Stile

La Gioconda, conosciuta anche come Mona Lisa, è uno dei dipinti più celebri al mondo, realizzato da Leonardo da Vinci tra il 1503 e il 1506 (anche se alcuni ipotizzano che abbia continuato a lavorarci fino al 1517). Attualmente è esposta al Museo del Louvre a Parigi.

la gioconda

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"Uno di voi mi tradirà." (Vangelo di Giovanni, 13:21) Questa dichiarazione scatena una reazione tra gli apostoli, i cui volti ed espressioni trasmettono stupore, incredulità e agitazione.

Curiosità su l' ultima cena

1. Dati generali dell’operaTitolo originale: Il Cenacolo Autore: Leonardo da Vinci Anno di realizzazione: 1495-1498 Tecnica: Tempera e olio su intonaco secco (non un vero affresco) Dimensioni: 460 × 880 cm Luogo di conservazione: Convento di Santa Maria delle Grazie, Milano 2. Analisi della composizione 2.1 Il momento rappresentato L'opera raffigura il momento immediatamente successivo alla frase di Gesù:

l'ultima cena

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l'uomo vitruviano

Analisi dettagliata de L'Uomo Vitruviano 1. Dati generali dell’opera Titolo originale: Le proporzioni del corpo umano secondo Vitruvio Autore: Leonardo da Vinci Anno di realizzazione: circa 1490 Tecnica: Penna, inchiostro e acquerello su carta Dimensioni: 34,4 × 25,5 cm Luogo di conservazione: Gallerie dell’Accademia, Venezia 2. Analisi della composizione 2.1 La rappresentazione dell'uomo Il disegno raffigura un uomo nudo con le braccia e le gambe disposte in due posizioni sovrapposte, inscritto sia in un cerchio che in un quadrato. Questa rappresentazione visiva si basa sugli studi di Vitruvio, un architetto romano del I secolo a.C., il quale affermava che il corpo umano fosse perfettamente proporzionato e potesse essere inscritto in queste due figure geometriche.

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Infanzia e Formazione (1452-1472) Successi nella scultura Pittura e Cappella Sistina Architettura Ultimi anni e morte (1564)

vita di michelangelo

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3. Simbolo del Rinascimento

Curiosità e storia

2. Espressione e postura

1. Realismo e dettagli anatomici

Il David di Michelangelo è una delle sculture più famose della storia dell'arte. Realizzata tra il 1501 e il 1504, questa statua in marmo alta 5,17 metri rappresenta il giovane eroe biblico Davide prima di affrontare il gigante Golia.

david

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2. Muscolatura e dettagli anatomici

1. Espressione intensa e dinamismo

Curiosità e storia

Il Mosè di Michelangelo è una delle sue sculture più impressionanti, realizzata tra il 1513 e il 1515 circa. Si trova nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma ed è parte del monumento funebre di Papa Giulio II.

mosè

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Curiosità e storia

5. Controversie e modifiche

4. Elementi distintivi

3. Struttura

2. Dinamismo e drammaticità

1. Dimensioni imponenti

il giudizio universale

Il Giudizio Universale è uno degli affreschi più famosi di Michelangelo, realizzato tra il 1536 e il 1541 sulla parete dell'abside della Cappella Sistina in Vaticano.

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grazie per l'attenzione!

Il Mosè faceva parte di un progetto monumentale molto più grande per la tomba di Papa Giulio II, che inizialmente prevedeva decine di statue. Tuttavia, a causa di problemi politici e finanziari, il progetto fu ridimensionato. Secondo una leggenda, Michelangelo, colpito dalla straordinaria somiglianza della statua con un essere vivente, colpì il ginocchio di Mosè con un martello e gli disse: "Perché non parli?" Il Mosè è considerato un capolavoro del non-finito michelangiolesco, perché alcune parti del monumento funebre appaiono incomplete rispetto al progetto originale.

Curiosità e storia

Michelangelo inizialmente non voleva dipingere il Giudizio Universale, poiché si considerava più scultore che pittore. L'affresco subì un restauro tra il 1980 e il 1994, riportando alla luce i colori originali, molto più vivaci di quanto si pensasse.

Curiosità e storia

Gli occhi della Gioconda sembrano seguire chi la guarda, un effetto ottenuto grazie alla maestria di Leonardo nella prospettiva e nel chiaroscuro. Inoltre, la posizione del suo corpo è rivoluzionaria per l'epoca: è leggermente girata rispetto allo spettatore, con una posa più naturale rispetto ai ritratti rigidi del Quattrocento.

Lo Sguardo e la Posizione del Corpo

La statua fu commissionata all'inizio del Cinquecento dall'Opera del Duomo di Firenze e doveva essere collocata su uno dei contrafforti della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Tuttavia, una volta completata, fu considerata troppo bella per essere posta in alto e venne collocata davanti a Palazzo Vecchio, sede del governo fiorentino. Nel 1873 fu spostata nella Galleria dell'Accademia di Firenze per motivi di conservazione, e una copia fu posta in Piazza della Signoria. Il blocco di marmo utilizzato per scolpire il David era già stato parzialmente lavorato da altri artisti, ma Michelangelo riuscì a sfruttarlo al meglio, superando le difficoltà della pietra imperfetta.

Curiosità e storia

ALTRE OSSERVAZIONI

2.2 La struttura della scena Leonardo organizza gli apostoli in quattro gruppi di tre, creando una composizione bilanciata e armoniosa: Da sinistra a destra: Bartolomeo, Giacomo Minore e Andrea: sembrano sorpresi, con gesti di stupore. Giuda, Pietro e Giovanni: il gruppo più drammatico. Giuda è nell’ombra, con il volto incupito e il sacchetto dei soldi in mano. Pietro tiene un coltello (presagio della sua aggressione al soldato nel Getsemani), mentre Giovanni sembra rassegnato. Gesù al centro: isolato e calmo, con le braccia aperte a formare un triangolo perfetto, simbolo della Trinità. Tommaso, Giacomo Maggiore e Filippo: esprimono sconcerto e tensione, con Tommaso che punta il dito verso il cielo. Matteo, Taddeo e Simone: sembrano discutere tra loro, cercando di capire chi potrebbe tradire Gesù. 2.3 La prospettiva e la profondità Leonardo usa una prospettiva centrale perfetta: Il punto di fuga è situato dietro la testa di Gesù, che diventa il centro visivo dell’opera. Le linee del soffitto e delle pareti convergono verso di lui, guidando lo sguardo dello spettatore. Il tavolo separa lo spettatore dai personaggi, come se Leonardo volesse invitarci a osservare senza partecipare. 3. Tecniche e innovazioni Tecnica sperimentale Leonardo non usò la tradizionale tecnica dell’affresco, che richiede una rapida esecuzione su intonaco fresco. Optò per una tecnica a secco con tempera e olio, che permetteva dettagli più raffinati, ma si rivelò fragile: l’opera iniziò a deteriorarsi già pochi anni dopo il completamento. Leonardo rivoluzionò la rappresentazione dell’Ultima Cena, dando a ogni apostolo una reazione emotiva unica, rendendoli più umani e realistici. La luce proviene da una fonte naturale (le finestre sullo sfondo) e non da un'aureola, una scelta innovativa per l'epoca.

Chi è la donna ritratta? L’identità della Gioconda è incerta, ma l'ipotesi più accreditata è che si tratti di Lisa Gherardini, moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo. Da qui deriva il nome Gioconda. Osservando il dipinto da vicino, si nota che la Gioconda non ha sopracciglia né ciglia. Alcuni studiosi pensano che fossero dipinte ma siano sbiadite nel tempo, mentre altri ipotizzano che Leonardo non le abbia mai aggiunte per mantenere la purezza dei lineamenti. Nel 1911, La Gioconda fu rubata dal Louvre da un italiano, Vincenzo Peruggia, che voleva riportarla in Italia. Fu ritrovata due anni dopo a Firenze e restituita alla Francia. Questo furto contribuì a renderla ancora più famosa. Per un periodo, Napoleone Bonaparte fece appendere La Gioconda nella sua camera da letto, al Palazzo delle Tuileries. Nel corso del tempo, la Gioconda è stata bersaglio di diversi atti vandalici, tra cui un lancio di pietra e di vernice. Oggi è protetta da un vetro antiproiettile.Un dipinto "incompiuto" Si dice che Leonardo non abbia mai considerato il quadro realmente finito e che lo abbia portato con sé fino alla morte, continuando a perfezionarlo. La Gioconda è molto più di un semplice ritratto: è un capolavoro che incarna l’ingegno e il mistero di Leonardo da Vinci.

Curiosità sulla Gioconda

Il David è raffigurato in un momento di concentrazione, con lo sguardo rivolto verso un punto lontano, probabilmente immaginando il duello imminente. La posa, chiamata contrapposto, mostra un perfetto equilibrio tra tensione e rilassamento.

Espressione e postura

Nel 1508 Papa Giulio II gli commissionò la decorazione della Cappella Sistina, un’impresa monumentale che Michelangelo portò a termine nel 1512, dipingendo la volta con scene bibliche, tra cui la celebre Creazione di Adamo. Più tardi, nel 1536-1541, realizzò anche il Giudizio Universale sulla parete dell'altare.

Pittura e Cappella Sistina

Mosè è raffigurato in un momento di profonda tensione emotiva, con il corpo pronto a muoversi. Il suo sguardo fiero e penetrante sembra esprimere rabbia e delusione, probabilmente riferendosi al momento biblico in cui trova il popolo ebraico intento ad adorare il vitello d’oro.

Espressione intensa e dinamismo

L'affresco copre un'intera parete di circa 13,7 metri per 12,2 metri, con oltre 300 figure rappresentate in un vortice drammatico.

Dimensioni imponenti

Fin da subito, Michelangelo si distinse come scultore. Alcune delle sue opere più celebri includono: Pietà (1497-1499): realizzata per San Pietro in Vaticano, rappresenta la Vergine Maria con Cristo morto tra le braccia. David (1501-1504): capolavoro del Rinascimento, simbolo di forza e bellezza, oggi conservato alla Galleria dell'Accademia di Firenze.

Successi nella scultura

Nel 1513 si trasferì a Roma, dove lavorò per il Papa Leone X, ma trovò poco spazio per le sue idee. Nel 1516, accettò l’invito del re di Francia Francesco I e si trasferì al Castello di Clos-Lucé, vicino ad Amboise. Qui continuò i suoi studi fino alla sua morte, avvenuta il 2 maggio 1519.

Ultimi anni in Francia

L’affresco è diviso in tre livelli: Parte superiore: Gli angeli portano gli strumenti della Passione di Cristo. Centro: Cristo giudice domina la scena, con Maria al suo fianco. I santi attorno a lui (come Pietro, Bartolomeo, Lorenzo e Sebastiano) mostrano i simboli del loro martirio. Parte inferiore: I dannati vengono trascinati all’inferno dai demoni, mentre i beati salgono al cielo con l’aiuto degli angeli.

Struttura

Cristo possente e severo: Diverso dalle rappresentazioni tradizionali, Cristo non ha barba e appare giovane e atletico, con un gesto che determina la sorte dei dannati e dei salvati. San Bartolomeo e l'autoritratto di Michelangelo: Il santo tiene in mano la propria pelle scuoiata, che si dice contenga il volto di Michelangelo, forse un segno della sua angoscia interiore. Rappresentazione dell’inferno: Influenzata da La Divina Commedia di Dante, mostra corpi deformati e disperati, con il personaggio di Minosse (con le orecchie d’asino) che sembra avere il volto di Biagio da Cesena, un critico dell’opera.

Elementi distintivi

Oltre ad essere un capolavoro artistico, il David è diventato un simbolo di forza, coraggio e della libertà repubblicana di Firenze, che all’epoca si opponeva al dominio dei Medici.

Simbolo del Rinascimento

Leonardo ha utilizzato la tecnica dello sfumato, che consiste nella fusione delicata dei colori e delle ombre per creare transizioni morbide tra luce e ombra. Questo conferisce al volto della Gioconda un aspetto realistico e quasi vivo. L'uso della prospettiva aerea fa sì che il paesaggio sullo sfondo sembri allontanarsi gradualmente, dando profondità al dipinto. Il paesaggio stesso è misterioso e irreale, con montagne, fiumi e strade che sembrano appartenere a un mondo onirico.

Tecnica e stile

Il dipinto è caratterizzato da un forte senso di movimento, con i corpi in posizioni contorte e un’atmosfera carica di tensione.

Dinamismo e drammaticità

Giuda non è separato dagli altri Nella tradizione medievale, Giuda veniva spesso rappresentato isolato. Leonardo, invece, lo inserisce tra gli altri apostoli, distinguendolo solo con piccoli dettagli (l’ombra, il sacchetto con i soldi e il volto torvo). Non c’è il calice del vino Leonardo omette il Santo Graal, preferendo focalizzarsi sulle emozioni dei personaggi. Il deterioramento precoce Già nel 1517 l’opera risultava gravemente danneggiata. Vari restauri nel corso dei secoli hanno cercato di preservarla, ma oggi resta solo una parte del dipinto originale. L’ipotesi del codice nascosto Alcuni studiosi (e teorie complottiste come quelle del Codice da Vinci) ipotizzano che Giovanni possa essere in realtà una figura femminile (Maria Maddalena) e che Leonardo abbia nascosto messaggi segreti nell’opera. Tuttavia, non ci sono prove storiche di ciò. Napoleone usò la sala come stalla Durante l’occupazione francese, i soldati trasformarono il refettorio in una stalla, causando ulteriori danni all’opera. Il bombardamento della Seconda Guerra Mondiale Nel 1943, un bombardamento distrusse il tetto del convento, ma L’Ultima Cena si salvò grazie a protezioni di fortuna. Leonardo impiegò anni per dipingerla Si racconta che Leonardo passasse giorni senza dipingere e poi lavorasse intensamente per ore senza sosta, riflettendo profondamente su ogni dettaglio. 5. Significato e impatto storico L'Ultima Cena è molto più di una rappresentazione religiosa: è un capolavoro che unisce arte, scienza e psicologia. La sua innovativa composizione, l’espressività dei personaggi e l’uso della prospettiva hanno influenzato generazioni di artisti e reso quest'opera una delle più iconiche della storia dell’arte.

Curiosità su l'ultima cena

2.2 Il significato delle forme geometriche Il quadrato rappresenta il mondo materiale, la stabilità e la terra. Il cerchio simboleggia la perfezione, il divino e l’universo. L’uomo al centro collega i due elementi, suggerendo l’idea che l’essere umano sia il ponte tra il mondo fisico e quello spirituale. 2.3 Le proporzioni del corpo umano Leonardo riporta, in annotazioni scritte specularmente (leggibili solo con uno specchio), le proporzioni del corpo descritte da Vitruvio: La lunghezza delle braccia aperte è uguale all’altezza dell’uomo. Il volto misura un decimo dell’altezza totale. La testa è un ottavo del corpo. Il piede è un settimo del corpo. L’ombelico è il punto centrale del corpo e del cerchio. Queste proporzioni mostrano la simmetria e l’armonia della natura, evidenziando l’idea rinascimentale che l’uomo sia il modello perfetto dell’universo. 3. Tecniche e innovazioni Precisione anatomica Leonardo, grazie ai suoi studi di anatomia, ha reso il disegno incredibilmente realistico, con dettagli muscolari e ossei molto accurati. L’uso del cerchio e del quadrato non è casuale: le proporzioni perfette dell’uomo si integrano in queste forme geometriche, suggerendo un equilibrio armonioso tra corpo e spazio. Leonardo ha scritto le sue note in scrittura speculare, forse per motivi di riservatezza o per una questione di abitudine personale.

Caratteristiche dell'uomo vitruviano

Nel 1482 Leonardo lasciò Firenze per trasferirsi a Milano, alla corte di Ludovico il Moro, dove lavorò come ingegnere, scultore e pittore. Qui realizzò alcune delle sue opere più celebri: L'Ultima Cena (1495-1498), un capolavoro della prospettiva e dell’espressività umana, dipinto nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Il Cavallo di Leonardo, una gigantesca statua equestre mai completata a causa della guerra con i francesi. Durante il periodo milanese, Leonardo approfondì anche gli studi scientifici, realizzando progetti di macchine da guerra, sistemi idraulici e studi anatomici.

Alla corte di Milano

Michelangelo fu anche un grande architetto. Tra le sue opere spiccano: La Basilica di San Pietro in Vaticano, di cui progettò la cupola. La Sagrestia Nuova e la Biblioteca Laurenziana a Firenze.

Architettura

Leonardo da Vinci nacque il 15 aprile 1452 ad Anchiano, un piccolo borgo vicino a Vinci, in Toscana. Era figlio illegittimo di Ser Piero, un notaio fiorentino, e di Caterina, una contadina. Nonostante la sua nascita fuori dal matrimonio, il padre lo riconobbe e gli permise di ricevere un'educazione di base. Intorno ai 14 anni, Leonardo si trasferì a Firenze, dove entrò nella bottega di Andrea del Verrocchio, uno degli artisti più importanti dell'epoca. Qui imparò pittura, scultura, prospettiva e tecniche artistiche avanzate. Si dice che collaborò con il maestro nella realizzazione del dipinto "Il Battesimo di Cristo", e che la sua abilità fosse così grande che Verrocchio, impressionato dal talento del giovane, smise di dipingere.

Infanzia e formazione

Nato il 6 marzo 1475 a Caprese, in Toscana, Michelangelo crebbe a Firenze, centro della cultura rinascimentale. Da giovane entrò nella bottega del Ghirlandaio, apprendendo l’arte del disegno e della pittura. Successivamente fu accolto alla corte di Lorenzo de' Medici, dove entrò in contatto con importanti intellettuali e artisti dell'epoca.

Infanzia e formazione

L'affresco suscitò scandalo per la nudità dei personaggi. Dopo la morte di Michelangelo, nel 1565 furono aggiunti veli per coprirne le parti intime ("panneggi della vergogna", dipinti da Daniele da Volterra). Il Giudizio Universale segna un distacco dallo stile rinascimentale armonioso: Michelangelo, ormai anziano, esprime un senso di caos e inquietudine, tipico del Manierismo.

Controversie e modifiche

Prospettiva e Spazio Realistico Studio della Figura Umana Simmetria ed Equilibrio Influenza della Cultura Classica Differenze tra Primo e Alto Rinascimento Primo Rinascimento (1400-1490) Influenza gotica ancora presente. Uso delle proporzioni e della prospettiva in fase sperimentale. Artisti principali: Masaccio, Donatello, Brunelleschi. Alto Rinascimento (1490-1520) Massima espressione dell’equilibrio e della perfezione artistica. Opere monumentali e tecniche più sofisticate. Artisti principali: Leonardo, Michelangelo, Raffaello. Dopo il 1520, con la morte di Raffaello, l’arte rinascimentale lasciò il posto al Manierismo, caratterizzato da un’espressività più drammatica e da composizioni più complesse e dinamiche. L’arte rinascimentale non solo rivoluzionò il modo di rappresentare la realtà, ma gettò le basi dell’arte occidentale moderna, influenzando profondamente i secoli successivi.

Caratteristiche principali dell’arte rinascimentale

Come nel David, Michelangelo dimostra una straordinaria conoscenza dell'anatomia umana. Mosè ha braccia possenti, vene in rilievo e un movimento del corpo che suggerisce potenza e determinazione. Le celebri "corna": La statua presenta due piccole corna sulla testa di Mosè, dovute a un errore di traduzione della Bibbia latina (Vulgata), in cui il termine ebraico "karan" (raggiante) fu interpretato come "cornuto". Nel suo avambraccio destro è possibile notare un muscolo visibile solo quando il mignolo è sollevato

Muscolatura e dettagli anatomici

Nel 1472 Leonardo si iscrisse alla Compagnia di San Luca, la corporazione degli artisti fiorentini, e iniziò a lavorare come pittore indipendente. I suoi primi dipinti mostrano già una grande attenzione per la prospettiva e la luce, come si vede in Annunciazione e Adorazione dei Magi (opera rimasta incompiuta).

Il periodo fiorentino

4. Curiosità su L'Uomo Vitruviano Non è solo un disegno, ma una teoria universale, l’opera non è solo uno studio sulle proporzioni, ma un simbolo del legame tra arte, scienza e filosofia. È considerato un’icona dell’umanesimo Rappresenta il pensiero rinascimentale, che pone l’uomo al centro dell’universo (antropocentrismo). La doppia posizione del corpo è un’innovazione di Leonardo Vitruvio parlava solo di un uomo con le braccia aperte dentro un cerchio e un quadrato, ma Leonardo aggiunse la seconda posizione degli arti, rendendo il disegno più dinamico. Alcuni studiosi hanno notato che il centro del quadrato non coincide con il centro del cerchio. Questo ha portato a interpretazioni simboliche: forse Leonardo voleva mostrare che l’uomo è parte di due dimensioni distinte (terrena e divina). È stato usato su monete e loghi famosi l’Uomo Vitruviano è stato riprodotto in innumerevoli contesti, incluso il retro delle monete da 1 euro italiane. A causa della fragilità del disegno, L’Uomo Vitruviano viene esposto molto raramente al pubblico. 5. Significato e impatto storico L’Uomo Vitruviano non è solo un’illustrazione scientifica, ma un simbolo potente dell’armonia tra l’essere umano e l’universo. Leonardo dimostra che l’arte e la scienza non sono discipline separate, ma due modi complementari di esplorare la realtà. Quest’opera ha influenzato profondamente il pensiero moderno, dalla scienza all’architettura, e continua a essere una delle immagini più iconiche della cultura occidentale.

Nel 1506 Leonardo tornò a Milano, sotto il governo francese, e continuò i suoi studi scientifici e ingegneristici. Durante questi anni si dedicò soprattutto all'anatomia, sezionando cadaveri per studiare il corpo umano in dettaglio.

Secondo periodo milanese e viaggi

Uno degli aspetti più affascinanti del dipinto è il sorriso enigmatico della Gioconda. Grazie alla tecnica dello sfumato e all’uso della luce, il suo sorriso sembra cambiare a seconda dell’angolazione e della distanza dell’osservatore.

Un sorriso misterioso

Michelangelo, che aveva studiato l'anatomia umana dissezionando cadaveri, ha scolpito un corpo perfettamente proporzionato, con muscoli tesi e vene visibili, dando alla statua un aspetto estremamente realistico.

Realismo e dettagli anatomici

Rivalità con Leonardo

Michelangelo e Leonardo da Vinci furono grandi rivali nel Rinascimento, con personalità e visioni artistiche opposte: Leonardo era elegante e teorico, mentre Michelangelo era impulsivo e ossessionato dalla scultura. Nel 1504 furono incaricati di dipingere due affreschi nella Sala del Gran Consiglio a Firenze, ma nessuno dei due completò l'opera. Leonardo criticava l'approccio aggressivo di Michelangelo, mentre quest'ultimo disprezzava la dedizione di Leonardo alla teoria anziché alla pratica artistica. Inoltre, si scontravano sulla superiorità tra pittura e scultura. La loro rivalità si attenuò quando Michelangelo lasciò Firenze per Roma, ma il confronto tra i due resta una delle sfide artistiche più celebri della storia.

A livello europeo, era il tempo delle grandi esplorazioni (Cristoforo Colombo scoprì l’America nel 1492), della diffusione della stampa (invenzione di Gutenberg, 1453), della Riforma protestante di Martin Lutero (1517) e dell'inizio della centralizzazione del potere nelle monarchie nazionali, come in Francia e Spagna.

Negli ultimi anni si dedicò principalmente all'architettura e alla scultura, lasciando incompiuta la Pietà Rondanini. Morì il 18 febbraio 1564 a Roma, lasciando un'eredità artistica senza pari. Michelangelo è ricordato per il suo talento straordinario, la sua dedizione assoluta all'arte e il suo spirito tormentato, che lo rese un'icona del genio creativo.

Ultimi anni e morte

Nel 1499, con la caduta di Ludovico il Moro, Leonardo lasciò Milano e tornò a Firenze. Qui entrò in contatto con Michelangelo e Raffaello, con cui ebbe un rapporto di rivalità. Tra il 1503 e il 1506 lavorò alla Gioconda (Monna Lisa), il ritratto più famoso della storia dell’arte. Nello stesso periodo ricevette l’incarico di dipingere la Battaglia di Anghiari, un affresco per Palazzo Vecchio, che rimase incompiuto.

Ritorno a Firenze