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Giovanni Boccaccio e il Decameron

Isabella Ramazzina

Created on March 4, 2025

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Transcript

Il laboratorio introduce Giovanni Boccaccio, un autore italiano nato nel 1313, che abbandonò la carriera mercantile per dedicarsi alla letteratura. Si concentra principalmente sulla sua opera "Decameron", una raccolta di cento novelle ambientate durante la peste del 1348. I dieci protagonisti si rifugiano dalla peste e narrano storie per passare il tempo. Le novelle, scritte in volgare, esplorano temi come l'amore, la fortuna e l'astuzia, con l'intento di intrattenere e offrire consolazione, specialmente alle donne.
Biografia di Boccaccio

Giovanni Boccaccio e il Decameron

Attività 1

Attività 2

Temi del Decameron

Il Decameron

Proemio

TEMI DEL DECAMERON I temi principali che si ritrovano in tutte le novelle sono tre: • l’amore, cioè il sentimento tra uomo e donna • la fortuna, intesa come accadimento che dipende dal fato (cioè dal caso), non necessariamente positivo come pensiamo oggi • l’astuzia cioè l’abilità di cambiare ciò che di negativo accade in situazioni favorevoli, quindi l’abilità di cavarsi dagli impicci.

IL DECAMERON Il Decameron (in greco significa “Dieci giornate”) è una raccolta di 100 novelle scritta in lingua volgare, cioè la lingua usata dal popolo. Le novelle sono tra loro tutte collegate con una sorte di cornice perché sono raccontate durante l’epidemia di peste che nel 1348 ha colpito Firenze. Boccaccio infatti immagina che dieci giovani, sette ragazze e tre ragazzi, per evitare il contagio si rifugino in una villa lontana dalla città e, per allietare il loro tempo, decidano di raccontare una novella ciascuno ogni giorno, per dieci giorni, che faccia riferimento ad un tema scelto al mattino (1 novella al giorno x10 ragazzi= 10 novelle x 10 giorni = 100 novelle). La novella è un breve racconto, scritto in prosa (cioè non in rima) allo scopo di intrattenere e divertire, con un numero limitato di personaggi.

Scrivi una pagina di diario seguendo la traccia suggerita Data: Inizia la pagina del diario con la data. Sei uno dei dieci giovani che si sono rifugiati in una villa per sfuggire alla peste. Luogo: Descrivi brevemente la villa fuori Firenze dove tu e i tuoi amici vi siete rifugiati. Umore: Esprimi i sentimenti e le emozioni del personaggio riguardo alla situazione attuale, la peste a Firenze e la decisione di rifugiarsi in campagna. Attività: Narra le attività che svolgerete durante la giornata, come raccontare novelle. Specifica i temi che affronterete raccontando le novelle come l'amore, la fortuna e l'astuzia. Riflessioni: Concludi la pagina del diario con una riflessione personale sulla giornata, sulla peste, su come vedi il futuro. Stile: Scrivi in prima persona, usando un linguaggio semplice e diretto, come se fossi realmente uno dei giovani del Decameron. Se hai bisogno di altri suggerimenti, collegati a questo link. Avrai così a disposizione un chatbot "opportunamente addestrato". Questo chatbot potrà rispondere a domande relative al Decameron, chiarire concetti chiave e fornire idee per la scrittura della pagina del diario.

GIOVANNI BOCCACCIO Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 a Certaldo o a Firenze. Il padre è un mercante fiorentino e la madre una nobildonna. Ancora molto giovane viene mandato a Napoli dal padre affinché impari il lavoro di mercante e di banchiere. A Napoli frequenta membri della corte angioina, nobili, borghesi ma anche gente del popolo e a loro si ispirerà nelle sue novelle. Sempre a Napoli, Boccaccio capisce di non voler diventare un mercante come il padre ma prova un forte interesse per la letteratura ed inizia a studiarla. Una delle sue opere più importanti è il Decameron o Decamerone.

Il Decameron si apre con un PROEMIO cioè un’introduzione in cui lo stesso Boccaccio spiega quali sono i motivi che lo hanno spinto a scrivere l’opera. Il motivo principale è quello di scrivere un libro che possa essere un mezzo di distrazione per le donne, alle quali è dedicata tutta la raccolta. L’Autore infatti ritiene che il pubblico femminile, esattamente come quello maschile, soffra le pene d’amore ma a differenza degli uomini le donne non hanno la possibilità di consolarsi ricorrendo alle amicizie, visto che non è concessa loro vita mondana. Nel libro, volutamente scritto in volgare per essere più comprensibile, possono trovare consolazione.