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Apollo di Veio
Sofia Argnani
Created on March 2, 2025
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Apollo di Veio
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La scultura templare Etrusca
- Nella città di Veio sono rimaste solo due delle sculture che erano collocate sulla trave di colmo del tetto nel tempio di Minerva, di cui una è proprio questa
- È una statua in terracotta rappresentante il dio Apollo del 510 a.C., realizzata probabilmente dallo scultore etrusco Vulca
- Il personaggio è proteso in avanti, posa studiata per una visione laterale che evidenzia il dinamismo elevato dell'azione
- È presente un'evidente influenza della statuaria greca arcaica (sorriso, acconciatura...), tuttavia i tratti del volto sono più marcati data la grande distanza dalla quale doveva essere guardata e il panneggio della tunica, schiacciato in modo innaturale, è tipico della scultura etrusca
- La policromia della scultura composta da nero per i capelli, bruno per la pelle e ocra per la veste, mira a renderla il più verosimile possibile
Eracle VS Apollo
Il mito
La terza fatica che il re Euristeo impose ad Eracle fu la cattura della cerva di Cerinea: animale sacro alla dea Artemide che aveva magnifiche corna d'oro massiccio, motivo per cui era considerata intoccabile dagli uomini. La Cerva era incredibilmente veloce e agile, tanto che Eracle dovette inseguirla per un anno intero attraverso diverse regioni della Grecia, senza mai riuscire a catturarla. Dopo un anno di inseguimenti, riuscì finalmente a prenderla viva nei pressi del monte Artemisio, approfittando di un momento in cui l’animale era esausto: le trafisse con una freccia le zampe e la sollevò di peso ripercorrendo così la strada di ritorno. Artemide e il fratello Apollo si presentarono all’eroe per reclamare l’animale sacro mostrandosi infuriati per il trattamento che Eracle aveva riservato alla Cerva. L’eroe spiegò che stava agendo su ordine del re Euristeo, e non per desiderio personale e per offendere gli dèi. Artemide, placata dalla sincerità dell’eroe, lo lasciò portare la cerva a Micene, a condizione che fosse restituita illesa.