Penelope

Penelope

Di Claudia FAGONE E SOLE GIARDINA

INDEX

INTRODUZIONE

Penelope

Etimologia del nome Penelope

I suoi epiteti

L'ambiguità di Penelope

INTRODUZIONE

I poemi omerici sono il primo documento che permette di conoscere la condizione della donna in Grecia. L'ideale femminile era rappresentato da una donna bella dedita ai lavori domestici e sopratutto sottomessa al marito. La sposa omerica figura a capo di una gerarchia domestica che comprende ancelle ed altre eventuali donne, tra cui prigioniere di guerra e concubine. Infatti il concubinato era una pratica comune nell'antica Grecia legata alla naura della famiglia patrircale, in cui il marito poteva avere sia figli legittimi e figli ilegittimi. Esisteva indubbiamente una gerarchia che poneva la moglie in una posizione privilegiata rispetto alle altre donne ma tutte erano comunque tenute alla fedeltà e l'obbedienza nei confronti del padrone di casa.

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Una delle figure femminili più note nei poemi omerici è Penelope, Ma chi è Penelope?

PENELOPE

Penelope, nella mitologia greca, è la fedele moglie di Ulisse. Quando Ulisse partì per la guerra di Troia fu lasciata a Itaca col figlio Telemaco nato da poco, rimase presto sola padrona dei beni di Ulisse, essendo morta la madre Anticlea, mentre il padre Laerte si ritirava nei campi. Per vent’anni attese il ritorno dello sposo respingendo le domande di matrimonio dei Proci, che s’installarono nella sua casa dilapidandone i beni. Penelope promise allora che si sarebbe sposata quando avesse finito di tessere la veste funebre di Laerte, ma disfaceva di notte il lavoro del giorno, finché non fu tradita da una serva. Al suo ritorno, Ulisse, compiuta la strage dei Proci, le si rivelò e Penelope dopo molte esitazioni lo riconobbe.

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ETIMOLOGIA DEL NOME PENELOPE

Penelope (in greco antico: Πηνελόπεια, -ας?, Pēnelópeia, -as, poi Πηνελόπη, -ης; in latino Pēnĕlŏpe, -es) è una figura della mitologia greca, figlia di Icario e di Policaste (o di Peribea), moglie di Ulisse (Odisseo), regina di Itaca, madre di Telemaco, Poliporte e Arcesilao. Il nome Penelope deriva dal termine greco πηνέλοψ, anatra, simbolo frequente su coppe antiche e in sepolcri, che indica una dea protettrice. Tuttavia l'etimologia è dubbia: secondo altre ipotesi il nome sarebbe correlato al greco πηνη, che sta per filo o gomitolo + ωψ, occhio. Secondo altri potrebbe essere addirittura un nome pre-greco. Prende il nome per n mito riguardante la sua infanzia: quando nacque fu gettata in mare per ordine del padre e venne salvata da alcune anatre che, tenendola a galla, la portarono verso la spiaggia più vicina. Dopo questo evento, i genitori la ripresero con loro e le diedero il nome di Penelope (che significa appunto "anatra").

ULISSE E PENELOPE

Penelope rappresenta la fedeltà e lealtà per il marito. Ulisse sposa Penelope per motivi politici, oltre che per amore. Era consuetudine che le nobildonne andassero in sposa per consolidare i rapporti tra le famiglie. Ma anche in questo caso ci sono varie ipotesi riguardo il matrimonio fra i due. Esistono due versioni ufficiali. La prima è che Ulisse avesse vinto una gara di corsa e il premio fosse Penelope. La seconda ipotesi è grazie a Tindaro, desideroso di ricompensare Odisseo per un buon consiglio, che Icario acconsentì ad accordare la figlia in sposa all’eroe

EPITETI DI PENELOPE

Penelope è nota per essere una donna virtuosa e fedele al marito ma non solo. Lei è una donna astuta e inteligente che riesce a manipolare la gente intorno a lei, tutt’altro che sottomessa e passiva. Infatti, è in grado di governare da sola per vent’anni sull’isola di Itaca e respingere i proci che desiderano sposarla e prendere il trono.Nel corso del poema la sua astuzia viene dimostrata nel rimandare la scelta di un nuovo marito, promettendo di sposare uno dei pretendenti solo dopo aver terminato di tessere un sudario per Laerte, padre di Ulisse. Tuttavia, ogni notte disfa ciò che ha tessuto, guadagnando tempo e mantenendo viva la speranza del ritorno di Ulisse. Inoltre pianifica l’inganno della gara dell’arco, in cui promette di sposare colui che riesce a tendere l’arco di Ulisse e colpire il bersaglio. Questo stratagemma le permette di identificare Ulisse sotto mentite spoglie e riconoscerlo come suo marito.

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L'ambiguità di Penelope

Penelope sebbne sia diventata un simbolo di fedeltà coniugale, nel corso del poema avanzano dei dubbi rigarda a ciò. Penelope mostra il desiderio di risposarsi facendo promesse ad alcuni proci. A tal punto che Telemaco da Sparta, sotto consiglio di Atena, deve ritornare i patria perchè la madre è inaffidabile. Ma d'altra parte, in varie occasioni Penelope è citata come moglie esemplare. Quindi la figura di Penelope oltre a mostrarci una donna forte e indipendente ci descrive due tipi di modelli femminili. Il primo di una donna ubbidiente al marito e la seconda è una visione maschile sul potere seduttivo della donna.

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In conclusione, Penelope è un personaggio molto più complesso di una semplice donna sottomessa. La sua astuzia e intelligenza la rendono una figura potente e indipendente, capace di governare da sola e resistere alle pressioni dei pretendenti.

BIBLIOGRAFIA

01

Ancora tra noi (il nostro libro scolastico)

02

Iccivitella

03

Enciclopedia Treccani

Il grande libro della mitologia greca e romana autori: M. Stapleton, E. Schreiber 1979

GRAZIE!

EPITETI DI PENELOPE

Gli epiteti più noti di Penelope sono due.

• “perifron”, che significa scaltra o astuta. Questo epiteto evidenzia la sua intelligenza e la sua abilità nel tessere trame e manipolare gli altri personaggi intorno a lei.
• “metis”, che significa astuzia o saggezza pratica.

• Esisteva un altra Penelope, ninfa o divinità locale, che secondo certi mitografi era la madre del dio Pan e la figlia del dio Ermes.
• Il dio Pan era figlio di Ermes.Era Secondo la leggenda era brutto e alla nascita la madre stessa ne fu spaventata e prese la fuga. Ermes lo avvolse in una pelle di lepre e per presentarlo agli dei che a vederlo si diedero a grande risate.

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Omero grande poeta della Grecia antica, Omero è lo scrittore più celebre di tutta la letteratura greca. Ma non sappiamo quasi nulla della sua vita. Si pensa che Omero nacque a Chio e che sia vissuto nella Iona, l'ipotesi della sua nascita a Chio trova sostegno nella presenza di un gruppo di rapsodi detti Omeridi. Le sue più grandi opere sono Iliade e l'Odissea. I due poemi si basano su narrazioni eroiche baste sui rapsodi e rimodellate e messo per iscritto da Omero. Non si sa la vera identità si Omero, alcuni credono che sia stata una figura singola altri credono che erano un