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L'inferno di Dante

Prof.ssa Esperedina

Created on March 2, 2025

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Transcript

L'inferno

Dante Alighieri

brainstorming

Il VIAGGIO

14 Aprile

1300

8 Aprile

7 Aprile

i canti

Canto I

“Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscuraché la diritta via era smarrita …”

Selva Oscura

“Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscuraché la diritta via era smarrita …”

all’inizio della Commedia, Dante, si trova smarrito in una Selva Oscura

Il colle

Dopo aver camminato per la selva impaurito, scorge un colle

Le tre fiere

Si parano improvvisamente di fronte a Dante tre fiere:

  • una lonza
  • un leone
  • una lupa

La lonza

una sorta di leopardo maculato in cui si riconosce, tradizionalmente, il peccato di lussuria

Il leone

a testa alta, criniera ritta, ferocemente affamato, che non si limita a impedire il passo a Dante, come l’agile lonza, ma gli viene proprio addosso

sembra che anche l’aria, intorno, ne abbia paura. È il secondo ostacolo, il secondo vizio, comunemente identificato con il peccato di superbia

La lupa

Ma il colpo di grazia è la comparsa di una lupa, il terzo e ultimo ostacolo all’ascesa di Dante verso la luce.

Magra, divorata dalla sua stessa avidità, abituata ad affliggere l’esistenza di tanta gente e paurosa all’aspetto, essa sgomenta tanto il nostro peccatore da fargli perdere del tutto la speranza di raggiungere il sommo del colle.

Virgilio

A Dante, impaurito, va in aiuto Virgilio

«Abbi pietà di me» io gli gridai, «chiunque tu sia, l’ombra d’un morto o un uomo ancora in vita!»

Inferno

«Lasciate ogni speranza voi ch’entrate...»

Inferno

si presenta come una voragine a forma di cono rovesciato a gradoni (i cerchi concentrici in cui sono posti i peccatori); si apre sotto la città di Gerusalemme collocata da Dante al centro dell’emisfero settentrionale della Terra.

Inferno

Il vertice coincide con il centro della Terra, dove si trova Lucifero.

Inferno

Lucifero è l’angelo ribelle punito da Dio, trasformato in uno spaventoso mostro con tre facce e sei enormi ali di pipistrello;

con le sue tre bocche, maciulla tre grandi traditori: Giuda (traditore di Cristo, fondatore della Chiesa), Bruto e Cassio, traditori di Giulio Cesare, fondatore (secondo Dante) dell’Impero di Roma.

Inferno

... è diviso in:

  • antinferno
  • 9 cerchi in cui sono distribuiti le anime dei dannati a seconda del loro peccato.
  • nel cerchio 8 "Malebolge" si trovano 10 bolge

I cerchio

Il primo cerchio è il Limbo (nel IV canto dell’Inferno). Qui si trovano coloro che non conobbero Dio: i bambini morti senza battesimo, gli antichi vissuti prima del cristianesimo ma che vissero virtuosamente. La loro pena è il desiderio eternamente insoddisfatto di vedere Dio.

II cerchio

All’ingresso del secondo cerchio (canto quinto), il giudice infernale Minosse stabilisce in quale cerchio dovranno essere sprofondati i peccatori. Nel secondo cerchio stanno i lussuriosi, travolti senza riposo da una continua bufera di vento. Tra loro Dante incontra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini.

III cerchio

Nel terzo cerchio (canto sesto) sono puniti i golosi; giacciono stesi a terra, flagellati da grandine, pioggia e neve; il custode è il cane Cerbero, mostro dalle tre teste. Qui Dante trova il fiorentino Ciacco, che gli predice le lotte tra le due fazioni guelfe a Firenze e la vittoria dei Neri con l’aiuto di papa Bonifacio VIII.

IV cerchio

Nel quarto cerchio (canto settimo) gli avari e i prodighi rotolano con il petto enormi massi e si insultano a vicenda; custode è il mostro Pluto, simbolo di ricchezza.

V cerchio

Nel quinto cerchio (canti VII, VIII e IX) gli iracondi e gli accidiosi sono immersi nel fango della palude Stige; infieriscono l’uno sull’altro sotto lo sguardo del traghettatore Flegias. Si entra poi nella città di Dite. Subito dopo le mura della città si entra nel sesto cerchio..

VI cerchio

Nel sesto cerchio (canti VIII, IX, X e XI) stanno in sepolcri infuocati gli eretici (negatori della divinità) e gli epicurei (negatori dell’immortalità dell’anima). Qui Dante incontra Farinata degli Uberti, ghibellino, che gli predice l’esilio e dialoga pure con Cavalcante, padre del poeta Guido Cavalcanti.

VII cerchio

diviso nei tre gironi dell Inferno. Nel settimo cerchio (canti XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII) sono puniti i violenti suddivisi in tre gironi. Nel primo girone dell'Inferno ci sono i violenti contro il prossimo (tiranni, assassini, ladroni); Il secondo girone dell Inferno invece ospita i violenti contro se stessi e i propri beni (suicidi e scialacquatori). Nel terzo girone sono posti i violenti contro Dio (bestemmiatori), natura (sodomiti) e arte (usurai)

VIII cerchio

I Bolgia (ruffiani e seduttori): sono frustati dai diavoli II Bolgia (adulatori): sono immersi nello sterco III Bolgia (simoniaci): sono conficcati dentro delle buche a testa in giù, con le piante dei piedi accese da fiammelle IV Bolgia (indovini): camminano con la testa rivoltata all'indietro V Bolgia (barattieri): sono immersi nella pece bollente, sorvegliati da demoni alati armati di bastoni uncinati (Malebranche) VI Bolgia (ipocriti): camminano con indosso una cappa di piombo dorata all'esterno VII Bolgia (ladri): hanno le mani legate dietro la schiena da serpenti e subiscono orribili metamorfosi VIII Bolgia (consiglieri fraudolenti): sono avvolti da una fiamma IX Bolgia (seminatori di discordia): sono tagliati e mutilati da un diavolo armato di spada X Bolgia (falsari): i falsari di metalli sono colpiti dalla scabbia; quelli di persone si addentano tra loro; quelli di monete sono colpiti da idropisia e tormentati dalla sete; quelli di parole sono colpiti da febbre altissima.

IX cerchio

diviso in quattro zone Nel nono cerchio (canti XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV) si trovano i traditori, immersi nel Cocito, il lago ghiacciato dal vento freddo prodotto dalle ali di Lucifero. Il nono cerchio è diviso in quattro zone concentriche, che prendono il nome da personaggi dell’antichità tristemente famosi:

  • Caina (da Caino, assassino di suo fratello Abele): qui ci sono i traditori dei parenti;
  • Antenora (da Antenore, l’eroe troiano che, secondo una leggenda medievale, avrebbe consegnato ai Greci il Palladio, la statua di Atena che garantiva la protezione della città): qui sono posti i traditori della patria;
  • Tolomea (da Tolomeo di Gerico, personaggio biblico che uccise alcuni parenti durante un banchetto; secondo altri Tolomeo re d’Egitto, che fece assassinare Pompeo, rifugiatosi presso di lui per sfuggire a Cesare): qui si trovano i traditori degli ospiti;
  • Giudecca (da Giuda Iscariota, traditore di Cristo): traditori dei benefattori. Al centro del Cocito, conficcato nel suolo, sta Lucifero, che ha tre facce e tre bocche, in ognuna delle quali maciulla dall’eternità i traditori per antonomasia: Bruto, Cassio, Giuda che tradirono le autorità supreme, cioè l’Impero (Giulio Cesare) e la Chiesa (Cristo).

Antinferno

nell' Antinferno vi sono gli ignavi, coloro che vissero senza mai prendere una posizione.

Legge del contrappasso

I supplizi che le anime dei dannati devono sopportare per l’eternità sono stati decisi secondo la legge del contrappasso.

Legge del contrappasso

Nell’Inferno di Dante, il contrappasso è applicato in due modi: per

  • analogia
  • contrasto

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Tant'è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v' ho scorte. Io non so ben ridir com'i' v'intrai, tant'era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai. Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, là dove terminava quella valle che m'avea di paura il cor compunto, guardai in alto e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle.

Versi

Versi

Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i' passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata, così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lasciò già mai persona viva. Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, ripresi via per la piaggia diserta, sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso. Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, una lonza leggera e presta molto, che di pel macolato era coverta;

Andiamo in missione...

Ragazzi ma cosa vi è capitato? Troppo tempo a studiare Dante avete passato? O troppo poco, chissà, meglio non investigar.... Il problema, però, è che vi siete addormentati, e ora una missione dovrete far!

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