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Fenici in Sicilia

Andrea Bonsignore

Created on February 25, 2025

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Transcript

I fenici in Sicilia

Fonti storeografiche di Tucidide

Lavoro realizzato da Aiello, Bonsignore, Borrello, Bruno

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Introduzione

I Fenici, abili navigatori e commercianti originari dell’attuale Libano, fondarono importanti colonie nel Mediterraneo, tra cui Mozia, Solunto e Palermo in Sicilia. L’isola, teatro strategico e conteso tra diverse potenze, fu cruciale durante la spedizione ateniese contro Siracusa (415-413 a.C.). In questo contesto, Tucidide, nel Libro VII della sua opera, menziona i Fenici come potenziali alleati navali dei Siracusani, evidenziando l’influenza delle grandi potenze nel conflitto

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indice

Chi erano i Fenici.

I Fenici nella Guerra del Peloponneso.

Sicilia e contesto della guerra.

Tre importanti città Fenicie in Sicilia.

Chi era Tucidide.

Conclusione.

Chi erano i Fenici

I Fenici erano un popolo di abili navigatori e commercianti originario delle coste dell’attuale Libano. La loro civiltà si sviluppò tra il II e il I millennio a.C., diventando una delle principali potenze marittime del Mediterraneo. Fondarono numerose colonie lungo le coste dell’Africa, della Spagna e della Sicilia, tra cui Mozia, Solunto e Palermo. Grazie alla loro avanzata tecnica navale e alla loro vasta rete commerciale, controllavano le rotte marittime e scambiavano beni come porpora, metalli e vetri lavorati. La loro influenza si estese fino al Mediterraneo occidentale, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della regione

Sicilia e contesto della guerra

La Sicilia era un'isola strategica contesa tra Greci, Cartaginesi e popolazioni locali. Le città greche siciliane, tra cui Siracusa, erano coinvolte nelle lotte di potere tra Atene e Sparta durante la Guerra del Peloponneso. Atene, desiderosa di espandere la sua influenza nel Mediterraneo occidentale, inviò nel 415 a.C. una grande spedizione militare per conquistare Sircusa. Tuttavia, questa campagna si trasformò in un disastro per gli Ateniesi, segnando una svolta nel conflitto.

chi era tucidide

Tucidide (circa 460-395 a.C.) fu uno storico e militare ateniese, autore della Guerra del Peloponneso, un’opera che narra il lungo conflitto tra Atene e Sparta. Considerato tra i primi storici ad adottare un approccio analitico e oggettivo, evitò interpretazioni mitologiche e si concentrò su cause politiche e strategiche. Nel Libro VII, Tucidide descrive la fallimentare spedizione ateniese in Sicilia e menziona il possibile intervento dei Fenici nel conflitto.

"La guerra del Peloponneso", Tucidide

I fenici nella guerra del peloponneso

Nel Libro VII della Guerra del Peloponneso, Tucidide menziona i Fenici come possibili alleati di Siracusa. Gli Spartani speravano nel loro aiuto per contrastare la flotta ateniese, ma la loro partecipazione non fu determinante, dimostrando il delicato equilibrio delle alleanze nel Mediterraneo.

TRE IMPORTANTI CITTà FENICIE in sicilia

Panormo (Palermo) Panormo, l'attuale Palermo, era uno dei principali empori fenici. La sua posizione favoriva diverse rotte commerciali.

Mozia Importante centro commerciale e militare, sorgeva su un'isola vicino a Marsala. Grazie alla sua posizione strategica, favoriva anche lei diverse rotte commerciali.

Solunto Situatasulla costa settentrionale della Sicilia, Solunto era un emporio fenicio fondamentale per il commercio con le popolazioni locali o altre colonie.

FINE!

I Fenici non furono protagonisti diretti della Guerra del Peloponneso, ma il loro possibile intervento dimostra quanto il conflitto avesse implicazioni internazionali. la Sicilia si rivelò un punto strategico fondamentale, e la mancata partecipazione attiva della flotta fenici influenzò l'andamentio della guerra. Tucidide, con la sua narrazione, ci offre una prospettiva ampia sul peso delle alleanze e sugli equilibri di potere del Mediterraneo antico.
Lavoro realizzato da Aiello, Bonsignore, Borrello, Bruno. 1M-liceo Einstein Palermo

FINE!

Testimonianze archeologiche Fenicie

La presenza fenicia a Palermo è testimoniata da numerosi reperti archeologici, tra cui resti di edifici, mura, strutture portuali e sarcofagi. Un’importante testimonianza è la Necropoli Punica, che ha restituito molte tombe fenicie contenenti oggetti preziosi, ceramiche e monete. I principali reperti sono conservati nel Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”, dove si trovano sarcofagi in marmo del V secolo a.C., iscrizioni fenicie e manufatti che evidenziano l’influenza di questa civiltà. Oltre al museo, la Necropoli Punica di Palermo fornisce preziose informazioni sulle pratiche funerarie fenicie e sulla loro presenza nella regione.

le monete dei fenici

I Fenici basavano inizialmente il commercio sul baratto e sull'uso di lingotti di metallo, come attestano le fonti archeologiche. Tra il V e il IV secolo a.C., secondo Erodoto e le fonti numismatiche, iniziarono a coniare monete a Tiro, Sidonee Arado, raffigurando simboli marittimi e divinità come Malqart. Anche nelle colonie Siciliane, come Mozia e a Palermo, furono emesse monete, come testimoniato dai ritrovamenti numismatici. Svilupparono un sistema monetario più strutturato, documentato da Tito Livio e Polibio, ma il commercio fenicio continuò a basarsi sugli scambi diretti e sull'uso di metalli preziosi, come evidenziano iscrizioni e i documenti commerciali.

Dieta dei fenici

Le informazioni sulla dieta del Fenici provengono da fonti storiche, archeologiche e documenti commerciali. Erodoto, Plinio Il Vecchio, Strabone e Diodoro Siculo descrissero il loro commercio di vino, olio d'oliva, frutti di mare e spezie. Le scoperte archeologiche nelle città di Byblos, Tiro e Sidone hsnno rilevato resti di pesce, carne di capra e pecora, cereali (grano e orzo), frutta (fichi, uva, datteri) e verdure ( cipolle lattuga, cetrioli). Questi prodotti oltre a mangiarli li commerciavano, come dimostrano anche i racconti biblici.

Carne

Riso, legumi

Frutta, ortaggi