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1924-25

Marco Carini

Created on February 25, 2025

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Transcript

1924-25

2024-25

da 100 anni il Romagnosi è in Via Cavour ,45

Via Milano nel 1908 Il Romagnosi non c'è ancora

1908

Via Milano. Diventerà Viale Risorgimento e Via Cavour.

Gli inizi

1908 1912

1908

primo progetto dell'edificio (non sara' realizzato)

Costo dell'edificio: 650.000 Lire

Via Cavour ancora senza il Romagnosi

1912

1911

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Creazione di una commissione per la sistemazione della scuola normale (maestre) che era ospitata in Via Mazzini

Progetto Ing. Burgazzi

1912

1910

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La costruzione

1914 1920

gli anni '10 e 20 del secolo scorso
planimetria piano terra

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Romagnosi Deco' Futurista
La costruzione procede

1914

1914

1917

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La costruzione procede
La consegna dei lavori

1916

1914

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Gli anni della Scuola Normale

1920 1924

1922

1920

articolo di Libertà del 9 novembre 1920
articolo di Libertà del 7 novembre 1920

Mostra d'arte nella scuola normale

2 foto dell'edificio completato

leggi l'articolo

LEGGI L'ARTICOLO

1920

articolo 3/09/22

1920

articolo 2/09/22

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1920

clicca sulla foto per ingrandire

Il Romagnosi entra nell'edificio di Via Cavour

1924

ROMAGNOSI E LICEO SCIENTIFICO in via cavour (il liceo VI RIMARRA' FINO AL 1947)
articolo di Libertà 9/11/1924

1924

Il Romagnosi senza gli ampliamenti degli anni '50

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L'ingresso con la cancellata

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+leggi articolo

Il Preside scrive al Provveditore
lo scalone a tenaglia

1924

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13 dicembre 1924

Dal primo dopoguerra alla seconda guerra mondiale

1925 1940

Purtroppo, i documenti ritrovati nei vari archivi che abbiamo consultato raccontano molto poco sulla storia strutturale del Romagnosi negli anni dal 1925 allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Le poche informazioni sulla scuola si ricavano dalla Strenna dell’anno XII dell’era fascista;in quell’anno vi erano complessivamente 16 classi con 370 studenti e 30 insegnanti

la strenna del 1934 dove si parla del romagnosi

1940

esercitazione vigili del fuoco
la cancellata viente tolta nell'ambito della raccolta del ferro per la guerra

1934

1930

1933

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una manifestazione fascista
ufficio di presidenza

1934

1938

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Gli anni della seconda guerra mondiale

1940 1943

non ci sono foto - riportiamo alcune osservazioni tratte dal libro "romagnosi- una lunga giovane storia" e dai documenti in archivio. l' didattica non venne mai interrotta, eccezion fatta per temporanee sospensioni in caso di incursioni aeree.
9 aprile 1941 26 novembre 1941
27 luglio 1943
9 giugno 1940
Rimozione dei ritratti di Mussolini dalle aule del Romagnosi

telegramma del Preside al Duce

Le scuole diventano anche ricoveri

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24 ottobre 1941

“Duce Mussolini, Roma. Professori e alunni del R° Istituto Tecnico Romagnosi, chiudendo l’anno scolastico, inneggiano a Voi, Duce, sempre pronti dovunque ai vostri ordini per le maggiori fortune della Patria. Preside Conti”.I professori approvano la proposta con acclamazioni.

7 maggio 1942
il ministro dell'educazione Bottai a Piacenza

il ferro alla patria la raccolta del materiale per la produzione bellica

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Gli anni della seconda guerra mondiale

1944 1947

il Romagnosi che diventa pronto soccorso deve trasferirsi al collegio San Vincenzo

1947

i danni della guerra
Gli sfollati della ex GIL protestano

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la situazione nel 1945
il liceo scientifico lascia l'edificio di via Cavour e si trasferisce in via Genova (ex GIL)

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1947

Gli anni '50 del novecento

1950 1960

i primi cambiamenti strutturali - primo ampliamento

Si conclude il primo ampliamento e viene costruita la nuova sala professori

1950

Si passa al metano !

il Preside chiede la sopraelevazione della palestra - l'intervento sarà effettuato nel 1955

1954

1955

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+vedi sala professori

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1956

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1954

Sistemazione giardinetto Via Gregorio X - oggi ospita una colonia felina

Inizia il primo ampliamento Via Gregorio X

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Gli anni '60 del novecento

1960 1970

La chiusura delle scaffe di via della ferma
Il Preside Midili chiede un nuovo ampliamento in Via Gregorio ma la Provincia ripiega su un altro intervento:la chiusura delle scaffe in via della Ferma

1967

terminati i lavori in via della Ferma
Le nuove aule ricavate nelle "scaffe"

1968

1968

1964

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settembre - iniziano i lavori di chiusura delle scaffe

le scaffe sono sparite

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1967

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Il secondo ampliamento del 1972

1972

viene costruito il cosiddetto "palazzo di vetro"

1976

1972

articolo di Libertà del 20 ottobre 1972

I geometri lasciano l'edificio di Via Cavour

Lavori anche nel cortile interno

1972

+articolo del 17/9/76

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1972

Viene costruito il cosiddetto "Palazzo di vetro"

La nuova costruita in Via Gregorio X

1972

Gli anni '80 del novecento

1980 1990

gli anni in cui arriva l'informatica

Boom di iscrizioni al Romagnosi che è costretto ad aprire una sede staccata alla scuola elementare Don Minzoni e a Pontedell'olio

1984

nasce il corso dei ragionieri Programmatori

1981

IL ROMAGNOSI HA BISOGNO DI CURE

1988

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+articolo del 6/3/1984

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+sala server+

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dismessa l'aula di chimica per far posto alla palestra
viene ricavata al primo piano la "sala server" e arriva il primo calcolatore

1986

1982

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Dal boom di iscrizioni alla crisi di fine secolo

19972003

Il Romagnosi cambia nome e da ITC (istituto tecnico commerciale" diventa "ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE"

crisi delle iscrizioni L'istituto einaudi accorpato al romagnosi

2003

1997

Proteste al Romagnosi

2000

articolo di liberta' del 24/09/2003

articolo di liberta del 06/04/1997

+articolo di liberta del 7/09/2000

L'istituto casali viene accorpato al Romagnosi

articolo di liberta' del 10/09/2002

1999

Il Romagnosi cede aule al Liceo Gioia

2002

+articolo di liberta' del 03/09/1999

La riforma dei tecnici - i nuovi indirizzi di studio - la ripresa delle iscrizioni

20102017

2010

La riforma dei Tecnici

Si consolida la ripresa delle iscrizioni

il Romagnosi celebra i 150 anni dalla fondazione

2010

2017

+forte aumento di iscrizioni

+la riqualificazione del seminterrato

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articolo di liberta' del 12/12/2010

Viene pubblicato il libro celebrativo

il Romagnosi celebra i 150 anni dalla fondazione

2010

2010

dal 2016 ad oggi

20162025

2022

2016

iniziano i lavori di miglioramento antisismico

Viene inaugurato il bar interno alla scuola

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Nell'anno del centenario, le ultime 3 aule occupate dal Liceo Gioia vengono restituite. Il Romagnosi riprende quindi la disponibilità di tutto l'edificio di Via Cavour, 45

festadi fine anno nel cortile

2016

2025

Le nuove aule ricavate nelle scaffe si riconoscono dal pavimento. Le aule originali sono quelle con il pavimento con le mattonelle esagonali . Le nuove aule hanno il pavimento rosso con quadrettini bianchi. Le nuove aule inizialmente mantennero anche le vecchie finestre per cui queste aule possedevano due pareti finestrate. Una con le finestre che affacciavano sulla strada e una che affacciava sul corridoio interno al quale forniva luce. Chi percorreva il corridoio poteva vedere le classi al lavoro. Dato che a volte qualche studente esuberante rompeva il vetro delle finestre interne, l'Amministrazione Provinciale sostituì le finestre interne con paretine di cartongesso. Nel 2020, nell'ambito dei lavori di miglioramento antisismico le paretine di cartongesso sono state sostuiite da pareti effettive in muratura.

aule nuove aule originali

1945

I danni della seconda guerra mondiale

Rilevanti furono i danni subiti dall’edificio a causa dell’intensificarsi delle incursioni aeree degli Alleati tra il luglio del 1944 e l’aprile del 1945. Il preside facente funzioni Amsicora Cherchi riferisce di 49 vetri rotti il 16 luglio 1944, Midili di 25 vetri e di una porta scardinata nell’ingresso l’11 marzo 1945, per concludere con altri 29 vetri rotti e diverse altre porte scardinate, “alcune staccate dalle pareti in cui erano infisse”, il 18 aprile 1945. 15 maggio. il Comando alleato requisì l’edificio di via Cavour “per l’istituzione di un pronto soccorso e per ospitare un contingente di truppe brasiliane”, come si legge in una lettera di Midili datata 15 maggio 1945. Il Romagnosi si trasferì dunque nel Collegio San Vincenzo per circa un mese e mezzo, per poi riprendere possesso della sua sede entro l’inizio del mese di luglio.

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Sul fianco dell’istituto tecnico «Romagnosi», verso via della Ferma, è stata eretta in questi giorni una palizzata. Come si vede nella foto, alcuni operai hanno anche aggredito a colpi di piccone i muretti di cinta che delimitavano le piccole aree verdi esistenti fra le rientranze formate dall’edificio. Con questi lavori si è dato il via al progettato ampliamento della sede scolastica, ampliamento che in questi ultimi anni è divenuto sempre più urgente per il crescente numero degli allievi. Ad ogni ripresa autunnale delle lezioni, infatti, risulta aumentata non di poco la popolazione scolastica di questo istituto che prepara i futuri geometri e ragionieri piacentini. E’ stato annunciato proprio nei giorni scorsi che del problema si occuperà lunedì prossimo il Consiglio provinciale a cui viene proposta la ratifica del progetto. Nell’attesa che le procedure di rito siano perfezionate, la Giunta ha comunicato che ottenuto l’autorizzazione ad appaltare subito i lavori data l’urgenza di adattare l’edificio al numero degli allievi. Le aule sorgeranno in corrispondenza delle rientranze, i cui vuoti saranno appunto riempiti da nuove parti di fabbricato. I nuovi locali dovrebbero essere pronti per il prossimo autunno: si rischierebbe altrimenti di non poter accogliere tutte le iscrizioni.

articolo del 5 settembre 1967

1914

palestra

Per quanto riguarda la collocazione degli ambienti, al piano terra è collocato il giardino dell’infanzia, le classi elementari di tirocinio e l’alloggio del custode. Al primo piano le classi complementari, , la direzione, la segreteria, , la biblioteca, la sala insegnanti. Al secondo piano sono previste le classi normali, la sala per il canto, la sala di disegno, e l’aula per l’insegnamento della geografia e delle scienze. Due sono gli ingressi: il principale in via Cavour serve per la scuola normale e per il giardino dell’infanzia. Quello verso piazza Cittadella è ad uso delle classi elementari di tirocinio.

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1990

'Inaugurazione del nuovo Palazzo delle Scuole Normali Domenica mattina, come era stato annunciato, si inaugurò solennemente il nuovo Palazzo delle Scuole Normali, fatto costruire dalla Provincia. L’ampio, bellissimo edificio era stato, per la circostanza, aperto agli invitati, al pubblico che in gran folla si recò ad ammirare le spaziose, ben arieggiate aule scolastiche – ricche di aria e di luce- e tutti gli altri locali ben distribuiti , ben disposti e tutti ebbero parole di elogio per l'autore del disegno - Ing. Burgazzi - e per i costruttori. Alle 10, in un’ampia sala, ebbe luogo la cerimonia inaugurale. Erano presenti le autorità cittadine. Notammo il Prefetto comm. Bertone, col segretario di gabinetto avv. Carati, il Senatore comm. Capelli, l'avv. comm. Boscarelli, il Presidente del Tribunale avv. cav. Bruzzi, don Alessandro Bersani in rappresentanza di Mons. Vicario Capitolare, il Provveditore agli Studi cav. Colombo, il Commissario prefettizio Ansaldo, il segretario generale dell’Ente Provincia cav. Avv. Alberici, e il Sindaco cav. Gabriele de' Gabriele, l'avv. Alberici, questore, il dott. Mazza Direttore dell’ufficio d'Igiene , il conte Dionigi Barattieri. l'Ingegnere Capo della Provincia e molti altri. Tutto il corpo insegnante era largamente rappresentato. Erano presenti bandiere di tutte le scuole ed istituti della città. Il Collegio Sant'Agostino aveva mandato una sua rappresentanza. Il discorso inaugurale venne tenuto dal Provveditore agli studi cav. Colombo, il quale lesse anche il discorso del Ministro della Pubblica Istruzione che era rappresentato dai ministri Rava e Fusinato. Parlò pure la Direttrice della scuola, professoressa Lolli, il prof. Santi e il senatore Capelli. "Tutti gli oratori, molto efficaci, furono calorosamente applauditi. Fecero servizio d'onore durante la cerimonia i sorveglianti comunali, agli ordini del loro ispettore sig. Poppi, ed i carabinieri in alta uniforme. La visita seguita ai locali dette la migliore impressione. Ecco le adesioni degli on. Raneri e Pallastrelli. "Signor Presidente della Deputazione Provinciale di Piacenza, La ringrazio della lettera in data 28 u.s., con la quale Ella ha voluto cortesemente invitarmi a nome dell'On.ma Deputazione ad intervenire alla cerimonia inaugurale della nuova sede della Scuola Normale di Piacenza e sono proprio dolente di non poter accettare il gradito invito perché doveri di ufficio mi impongono di essere a Piacenza per il 7 del c.m. mese. La prego di volersi rendere interprete dei miei sentimenti presso i Membri della Deputazione Provinciale e gradire all'occasione gli atti rinnovati della mia più distinta considerazione. G. Pallastrelli." “Spiacemi che imprescrittibili impegni di Governo non mi consentano presenziare inaugurazione nuova sede Scuola Normale che per merito ed iniziativa degli Enti locali viene ad accrescere il decoro della Città ed a dare incremento agli studi. — Ministro Terre Liberate: Raineri. Il Giardino d'Infanzia Il giorno 10 corr. mese si apre il Giardino d'Infanzia annesso alla R. Scuola Normale nei nuovi locali in via Milano.

1922

Questa sera s’inaugura la III Mostra d’Arte Questa sera verrà inaugurata la III Mostra d’Arte e la Sala Landiana che si apre nei fastosi locali del Palazzo delle Scuole Normali in via Cavour. Vennero diramati largamente inviti alle autorità cittadine e alle personalità artistiche locali, perché prendano parte a questo avvenimento di sommo interesse intellettuale della città. Così pure tutti i soci potranno assistere alla inaugurazione presentando la loro tessera personale all’ingresso. Infine, gli artisti espositori si troveranno nelle sale per la presentazione alle autorità stesse. I locali della Mostra, ampi e ben illuminati, sono stati trasformati in ricche sale adorne di piante verdi, di tappezzerie, e sulle pareti si allineano con grazia e bell’effetto, numerosissime tele e opere degli espositori. Di sera specialmente la Mostra formerà un ritrovo gradito e simpatico, tanto più che avremo al giovedì, al sabato e alla domenica dei concerti serali che rallegreranno la esposizione. Questa sera stessa, dopo la visita delle autorità, si inizieranno le entrate a pagamento, che verranno riprese poi domani e domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19 e alla sera dalle ore 20 alle ore 22. La Mostra d’arte è inaugurata da ieri sera. Ne parleremo ampiamente. Ora vogliamo dare una rapida, anzi rapidissima impressione, fugacissima, per oggi, come può concedercelo il ricordo della prima visita. Ritroviamo Richetti, Arrigoni, Giacobbi, e un altro giovane, il Martini. Del resto, tutto un gruppo di giovanissimi d’aria rinnovata. Del Cavaglieri nel peristilio vi sono alcune tele che preludono al corridoio e alla sala a lui riservata al piano superiore. Ma prima di indulgere alcun poco fra i lavori di questo fantasioso colorista al I piano, bisogna portare il nostro ossequio ad un maestro, al Landi. A tout seigneur tout honneur. Come han fatto gli «Amici dell’arte » che hanno ornato con civetteria la sala d’arancio giallo. E’ una stanza interessante, per la copia e l’insieme delle tele raccolte. Ci sono quelle tutto latte e miele del Gazzola, ma c’è altresì una serie di ritratti che veramente ci danno la misura del valore di questo pittore, troppo immeritatamente conosciuto dal volgo per quelle sue accademie del Civico Museo. E primo tra tutti l’autoritratto sostanzioso, robusto lavoro che ne prova lo scrupolo d’assistere l’evoluzione della tecnica e la dignità espressiva che ne fa più larga e più caratteristica. Ma è una rapida e tumultuosa rassegna che si può dare di questo giudizio d’arte. Vi torneremo sopra con il rispetto che merita.

1970

Il Romagnosi in origine senza gli ampliamenti di Via Gregorio X

1972

progetto di intervento nel cortile interno

1954

l’Amministrazione Provinciale si mosse e tra l’estate del 1954 e quella del 1955 fu dato l’avvio ai lavori per l’allargamento dell’edifico in via Gregorio X che furono completati entro l’8 settembre 1955, come testimonia l’articolo di Libertà in cui si riferisce la soddisfazione del Consiglio di Istituto per il termine dei lavori. L’intervento, con un prolungamento di 14,40 metri lineari, aveva permesso non solo di ricavare almeno una parte delle tanto desiderate aule, ma anche di sopraelevare la palestra e di costruire una nuova e ampia sala professori.

1986

21 Marzo. Piuttosto grave è la situazione dei locali adibiti a palestra che consentono alle classi lo svolgimento di Educazione Fisica solo nella misura del 50%, mentre il resto delle classi – tempo permettendo – va al Campo Daturi. L’Amministrazione Provinciale si dichiara disponibile ad una eventuale, agibile trasformazione in palestra dell’attuale gabinetto di chimica in disuso, sito al 1° piano del corpo di fabbrica del cortile interno dell’Istituto

2016

Nel mese di settembre 2016 viene inaugurato l'UNDERBAR, il bar interno nel seminterrato della scuola. E' presente anche una saletta con libreria.

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Planimetria

Pose a dramatic question; it is the essential ingredient to maintain the audience's attention. It is usually subtly posed at the beginning of the story to intrigue the audience and is resolved at the end. Visual content is a universal, transversal language, like music. We are able to understand images from millions of years ago, even from other cultures.

2010

Contextualize your topic with a subtitle

1956

Sistemazione del Giardinetto di Via Gregorio X

Nel febbraio 1956 si considerò anche l’aspetto estetico della nuova ala di via Gregorio X con preghiera di voler dare disposizioni perché sia provveduto alla sistemazione del terreno di Via Ferma e di Via Gregorio X, già recintati nel mese di ottobre del decorso anno e alla messa a dimora di alcune piantine.

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1954

Articolo di Libertà del 28 febbraio 1954

Il Preside Midili nel gennaio 1953 aveva scritto che “è opportuno che una delle caldaie alimenti l’ala dell’edificio ove hanno sede gli uffici di presi-denza e segreteria, la biblioteca e la sala professori (...) perché sia assicurato il riscaldamento degli uffici anche durante il periodo di sospensione delle lezioni”

6 marzo 1984 L’EDIFICIO CHE OSPITA L’ULTRACENTENARIO ISTITUTO HA MOLTE MAGAGNE Il «Romagnosi» ha bisogno di cure L’edificio che ospita l’ultracentenario istituto tecnico commerciale «Romagnosi» in via Cavour ha evidenziato parecchie magagne. Nei mesi scorsi, tra l’altro, si è reso inutilizzabile un'aula del terzo piano verso via della Ferma , a causa di infiltrazione di acqua piovana dal tetto e la scolaresca che vi era alloggiata è stata costretta , con disagio, a far lezione nello scantinato. Come abbiamo riferito giorni fa , l’anno scorso, ll' amministrazione Provinciale (cui è affidata la gestione dell'edificio ) ha deliberato la richiesta di un mutuo da 800 milioni per rifare il tetto, sostituire i serramenti e adeguare l'impianto di riscaldamento. A detta di molti docenti, studenti e genitori l'intervento di manutezione straordinaria e di risanamento era ulteriormente procrastinabile. Oltre a questo è in programma la ristrutturazione generale dell’edificio con l'allestimento di una palestra dove attualmente è ubicato il laboratorio di chimica (che forse verrà soppresso in quanto non viene più utilizzato da diversi anni). I lavori dovrebbero iniziare la prossima estate non si preannunciano certo di facile esecuzione : potrebbero infatti sorgere problemi ad esempio lo svolgimento degli esami di stato che eventualmente potrebbero essere svolti in un'altra sede . Come istituto il «Romagnosi» ha compiuto 122 anni, lo scorso13 gennaio; fu creato come istituto tecnico polivalente ed inizialmente era costituito da quattro inirizzi di studio: uno amministrativo commerciale, uno chimico, uno di agronomia e e uno fisico-matematico. Per ottenere il diploma erano necessari quattro anni di corso (tre per la sezione fisico-matematica). Gli studenti iscritti erano 23: le funzioni di Preside furono affidate all' Avv. Carlo Fioruzzi, nobile figura di patriota piacentino. La sezione di chimica, mancando totalmente gli iscritti, fu soppressa lo stesso anno in cui fu istituita e copì pure quella fisico-matematica fu sostituita, seppure per pochi anni con quella di costruzioni e meccanica. Il regio istituto «Romagnosi», quando iniziò la propria attività, trovò sede nell'omonima via dove ora si trova la media "Faustini"; successivamente si trasferì nell’attuale sede solo nel 1924, ma allora i locali erano ritenuti insifficienti. (come è desumible da alcuni documenti ritrovati nell'archivio della scuola) perché nello stesso edificio era sistemato anche il Liceo Scientifico (trasferitosi nell'attuale sede solo nel 1947) che aveva ingresso da via della Ferma. Nel 1955 l’amministrazione provinciale costruì una nuova ala della scuola, quella che dà su via Gregorio X e successivamente nel 1975 furono ultimati i l lavori della parte che dà sul cortile interno. Ricordiamo che nell'edificio del Romagnosi fu ospitato anche l'Istituto per geometri "Tramello" diventato scuola autonoma nel 1969 (mentre prima esisteva un corso di studi per geometri istituito nel 1933 presso il Romagnosi stesso) e successivamente trasferitosi dal 1976 al "campus" della Via Agazzana. All'Istituto Tecnico Romagnosi che vanta una certa tradizione anche nelle provincie limitrofe si sono diplomati quasi tutti i ragionieri piacentini(ricordiamo che dall'anno scolastico 1975/76 funziona anche il tecnico commerciale "Einaudi" nato da uno sdoppiamento del Romagnosi); attualmente sono presenti nell'Istituto tre indirizzi di studio, tutti di durata quinquennale: quello commerciale per ragionieri, quello per periti aziendali e corrispondenti in lingue estere (sorto nel 1965) e quello più giovane istituito nel 1981 al passo con l'avvento dell'era dei "computers", per ragionieri programmatori. In totale gli allievi sono 1472 e i professori 137. Dal 1970 funziona anche la sezione serale per studenti lavoratori.

1908

Viale Po (Via Milano) nel 1908

non ci sono ancora ne' il romagnosi (1920) NE' IL GIOIA (1936)

1940-41

la legge firmata a San Rossore il 19/7/1940 da Vittorio Emanuele III, da Mussolini, dal Guardasigilli Dino Grandi e dal ministro delle corporazioni Renato Ricci prevedeva la consegna del ferro di recupero. A Piacenza, come nelle altre provincie italiane, si procedette anche alla rimozione delle cancellate in ferro che decoravano gli edifici pubblici e privati, ad eccezione di quelle opere di indubbio valore storico artistico. Tra queste, in città si ricordao le inferriate dell’Istituto tecnico G.D. Romagnosi terminato durante la prima guerra mondiale.

2010

nel mese di dicembre del 2010 iniziano le celebrazioni dei 150 anni dalla fondazione dell'istituto

1911

1941

Nella mattinata di domani 25 sarà nella nostra Città il Ministro dell’Educazione Nazionale, Eccellenza GIUSEPPE BOTTAI. Egli presenzierà ad alcune manifestazioni scolastiche. Dopo la presentazione delle Autorità a Casa Littoria e dopo aver reso omaggio al Sacrario dei Caduti per la Causa Fascista, il Ministro Bottai presenzierà alla R. Scuola Tecnica Industriale «Coppellotti» all’inaugurazione del Corso di perfezionamento per maestranze addette alla perforazione del suolo. Alle ore 10 verrà inaugurato a Gragnano Trebbiense il nuovo edificio scolastico. La rituale benedizione verrà impartita dal Vescovo di Piacenza. Dopo aver partecipato ad una riunione che si terrà presso la Prefettura per l’esame dei problemi dell’edilizia scolastica, il Ministro visiterà il Liceo Civico «G. N. Niccolini» dove, in un modesto ma significativo omaggio, gli verrà offerto un concerto sinfonico. Infine, alle ore 12.15, presso il Teatro Municipale, l’Ecc. Bottai terrà un rapporto agli insegnanti di ogni ordine e grado della Città.

1972

Il secondo ampliamento lato via Gregorio X - la nuova ala è praticamente attaccata all casa ex-Savini di proprietà dell'Amministrazione Provinciale

Nel febbraio del 1972 aveva indetto la gara per la costruzione della nuova ala e l’appalto era stato vinto dall’impresa Giorgio Bisotti con un ribasso del 7,25%. In ottobre si sperava che i lavori si potessero ultimare entro gennaio o febnel febbraio del 1972 aveva indetto la gara per la costruzione della nuova ala e l’appalto era stato vinto dall’impresa Giorgio Bisotti con un ribasso del 7,25%. In ottobre si sperava che i lavori si potessero ultimare entro gennaio o febbraio

1988 1989

1988 -Il Romagnosi è ancora in crescita e deve aprire una sezione staccata presso la scuola elementare Don Minzoni nella foto una delle classi trasferite

Vengono date le disposizioni relative al funzionamento delle lezioni in occasione della visita dell’Eccellenza Bottai; è raccomandata la divisa agli alunni ogni sabato e l’uso del distintivo della GIL. Per i giorni 28 e nella scuola e fatto il divieto assoluto di inscenare dimostrazioni per qualsiasi motivo.

La storica sala dei Professori cablata negli anni 2000 per collegarla alla rete informatica della scuola

Un anno dopo l'avvio del corso "Ragionieri Programmatori" venne ricavato tra due aule un locale chiamato dagli addetti ai lavori "tramezza" nel quale fu collocato l'ingombrante calcolatore "Sperry Univac V77". Il pavimento del locale venne rialzato per posare i voluminosi cavi e insonorizzato per il rumore prodotto dalle apparecchiature. Oggi ospita un grosso Rack che distribuisce la fibra ottica alla scuola. Sono presenti due server, uno che gestisce la didattica e uno che gestisce la segreteria.

la sala server oggi

1976

L'istituto per geometri lascia l'edificio di Via Cavour e si trasferisce nella nuova sede, il "campus" sulla strada Agazzana

1968

Due istituti medi superiori della città avranno a disposizione nuove aule con il prossimo anno scolastico. Si tratta del liceo scientifico «Respighi» di piazzale Genova e dell’istituto tecnico «Romagnosi» di via Cavour. Il liceo avrà precisamente quattro nuove aule normali, fatte costruire dall’Amministrazione provinciale in un’ala di fabbricato aggiunta sul retro dell’edificio già esistente. Al «Romagnosi», invece, le nuove aule saranno nove e si aggiungeranno alle altre sei già allestite nei mesi scorsi, prima della chiusura delle scuole. Le sei aule preparate in precedenza erano state ricavate da trasformazioni e adattamenti operati all’interno del vecchio stabile (il Museo di scienze naturali è stato spostato nel seminterrato e si è proceduto alla divisione di ambienti inutilmente troppo larghi). I nuovi locali che si renderanno ora disponibili, invece, sono stati ricavati nell’ala costruita sul fronte di via della Ferma e più precisamente nelle porzioni di fabbricato con le quali sono state eliminate le rientranze che l’edificio scolastico formava verso tale strada.

articolo del 18 settembre 1968

1914

1° dicembre 1914

consegna dei lavori alle ditte bosisio e ronchi

La documentazione conservata presso l’archivio tecnico del Comune, parte moderna (dal 1905), documenta la consegna dei lavori il 1° dicembre 1914, che erano stati assegnati alle imprese milanesi di Luciano Bosisio e Carlo Ronchi con sede a Milano in via Mario Pagano 19 e via Canova 9 e succursale di Piacenza in piazza Cavalli 66. Il progetto sarebbe riconducibile all’ing. Camillo Chiappa, ingegnere capo dell’Amministrazione Provinciale7, che farà parte nel 1932 della commissione giudicatrice per il concorso per il piano regolatore di Piacenza. Fausto Fiorentini ricorda che l’edificio viene portato a termine tra il 1913-1914, ma completato nel 1919-1920 e inaugurato il 7 novembre 1920. La scuola normale rimane in questa sede dal 1920 al 1924. L’ingresso verso via Bacciocchi era previsto per il liceo Scientifico. Nelle Scuole Normali (attuale istituto Romagnosi), concluse nel 1914, si può individuare l’adesione alle ricerche del déco futurista

1916

Cantiere
Il Cantiere sullo sfondo

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La richiesta di sopraelevazione della palestra

2016

La festa nel cortile del Romagnosi giugno 2016

1922

La III Mostra d’Arte e la Sala Landiana Domani sera avverrà dunque la inaugurazione della riuscitissima III Mostra d’Arte e Sala Landiana, organizzata ottimamente dagli Amici dell’Arte nell’ elegante edificio delle Scuole Normali di Corso Milano. Questo avvenimento artistico trova fin d’ora la più viva e larga simpatia, in quanto oltre che aver avuto il più largo appoggio delle autorità artistiche nazionali, in specie per la raccolta richiestissima dei ritratti di Gaspare Landi, anche trova il più vivo consenso tra noi, in una nobile gara di collaborazione, per la riuscita migliore. La Giuria di accettazione delle opere ha già passato in attento esame tutte le presentate facendo opportuna scelta, pur non disponendosi più di larghi confronti attraverso le varie scuole e le varie tendenze seguite dagli artisti espositori. Le Sale che raggiungono il rilevante numero di 14 sono ormai tutte completate, e si va dando gli ultimi tocchi ai corridoi di collegamento. Anche la Sala del pittore Rossi di Torino, è riuscita interessante nella bella raccolta di oltre trenta tele, e specialmente sono ammirate le impressioni del Cairo, nella suggestione dei colori e nella ottima esecuzione. La Sala del Landi è pur essa ormai ultimata e non attende che poche tele che verranno collocate domani, in quanto non si è potuto prima provvedere al trasporto. Ma certamente la mostra di questo illustre nostro pittore, ha superato ogni aspettativa, per il numero delle opere che si sono potute raccogliere. E tornerà questo un avvenimento di vivo interesse nazionale. Si ricorda che alla inaugurazione potranno liberamente intervenire tutti i Soci della Associazione, oltre le Autorità invitate e gli artisti espositori.

1947

il Liceo Scientifico lascia i locali di Via Cavour, 45

Finalmente, il 15 febbraio 1947 il preside Tarozzi avvisò Midili che avrebbe iniziato a trasferire le classi del Liceo collocate al primo piano entro il giorno 20. Nonostante restasse occupato il piano terra la soddisfazione all’Istituto Tecnico fu grande perché finalmente si sarebbero potute ripristinare le ore da 60 minuti, con grande beneficio per la didattica e la preparazione professionale degli studenti. La situazione andava dunque normalizzandosi dopo ben ventidue anni di forzata convivenza fra i due Istituti, ma al Romagnosi mancavano ancora le otto aule occupate dallo Scientifico al piano terreno prima che potesse affermare di essere finalmente nella “casa” che gli era stata assegnata nel 1924.

L’attesa del preside terminò il 17 ottobre 1947 quando la Deputazione provinciale gli restitutì l’intero edificio di via Cavour, ma le sue tribolazioni non erano ancora terminate perché gli venne contestualmente chiesto di cedere in via del tutto provvisoria 3 aule all’Istituto Tecnico Agrario, affinché potesse avviare la prima classe.

Poi, sabato 22 marzo 1947 Angelo Tarozzi salì in sella alla sua bicicletta e guidò gli studenti del Liceo nella loro nuova scuola.

1910

Creazione di una commissione perla sistemazione della scuola Normale (maestre) che era ospitata in Via Mazzini

2010

viene pubblicato il libro celebrativo

2017

dopo la riforma dei tecnici si verifica una forte ripresa delle iscrizioni

l'articolo di liberta' dell'8 febbraio 2017

1934

1940

TELEGRAMMA INVIATO A MUSSOLINI

“Duce Mussolini, Roma. Professori e alunni del R° Istituto Tecnico Romagnosi, chiudendo l’anno scolastico, inneggiano a Voi, Duce, sempre pronti dovunque ai vostri ordini per le maggiori fortune della Patria. Preside Conti”. I professori approvano la proposta con acclamazioni.

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L'ala del Romagnosi in via della Ferma (oggi via Bacciocchi) senza le scaffe originarie

1942

Raccolta di materiale per la produzione bellica

7 maggio 1942 . Una circolare della Regia Prefettura di Piacenza, ricorda la richiesta della Produzione bellica di effettuare la rimozione e sostituzione di tutte le maniglie, dei pomi [pomoli] e delle targhe di rame, sue leghe, ecc.… “negli edifici di Enti Pubblici”; a questoproposito viene sollecitato anche l’Istituto Tecnico Romagnosi.

Il preside Conti comunica al Ministero dell’Educazione Nazionale il 26 maggio di aver provveduto alla rimozione di 85 maniglie doppie per porte interne, 230 maniglie semplici per finestre e 8 maniglioni lunghi per porte a molla. Il dirigente aggiunge di essere in attesa del “materiale autarchico” per la sostituzione.

R. Istituto Tecnico “G. D. Romagnosi” Il nostro Istituto Tecnico sorse in virtù del Decreto 11 febbraio 1860 di L. C. Farini, Governatore delle Provincie emiliane; ma cominciò a funzionare solo il 13 gennaio 1862 - Preside il prof. Carlo Fioruzzi - con le tre sezioni Commercio, Agronomia e Fisico-matematica, le quali negli anni successivi ebbero particolare riassetto e denominazioni. In seguito alle recenti riforme dell’istruzione tecnica, il nostro Istituto comprende ora un doppio Corso inferiore, di 4 anni, e un doppio Corso superiore, pure di 4 anni, e cioè un Corso commerciale per i Ragionieri e un Corso per i Geometri; in tutto 16 classi, con 370 alunni e 30 professori. L’Istituto occupa dal 1924 un decoroso e, apparentemente, grandioso edificio in Via Cavour, ma di fatto insufficiente alle esigenze della Scuola e alla aumentata popolazione scolastica. L’arredamento dell’Istituto è abbastanza buono; i Gabinetti scientifici sono, in generale, ben provveduti, specie il Museo di Storia Naturale. La Biblioteca dei professori è ricca di oltre 4000 opere di cultura e scientifiche, e quella degli alunni possiede circa 1300 libri di letture istruttive ed amene. La Cassa scolastica “Italo Giacomelli” svolge la sua azione d’assistenza e mutualità scolastica, possedendo un capitale di L. 43.500. Inoltre la Fondazione “Elda Ballerini” con un capitale di 44 mila lire, assegna una borsa annua di L. 2000 a favore di un ex alunno per la continuazione degli studi di Commercio e Ragioneria. Da vari anni si assegnano ai migliori alunni dei premi per valore complessivo di L. 10.000, concessi generosamente in memoria dell’ex alunno Enrico Ferrini. Nell’Istituto una lapide ricorda ben 63 alunni caduti nella guerra. La nostra Scuola, come non mancò nel passato, non mancherà nell’avvenire al proprio compito di educazione e d’istruzione della gioventù piacentina. Eugenio Maccaferri

1934

1943

27 luglio 1943

Rimozione dei ritratti di mussolini da tutte le aule del romagnosi

27 luglio 19743 . In relazione agli avvenimenti che hanno ridato agli Italiani la libertà, il Preside assente da Piacenza, invia una lettera urgente alla Segreteria con le seguenti disposizioni: 1. “Sia tolto immediatamente dalla sala dei professori il ritratto di Mussolini; quello del Re sia appeso al centro, sulla tenda dietro al posto della presidenza, sotto il Crocefisso . 2. Lo stesso ritratto di Mussolini sia subito tolto da tutte le aule e dagli altri locali; quello del Re sia anche in essi messo al centro sotto il Crocefisso. 3. I quadri levati siano collocati in via provvisoria in un angolo dell’Archivio per conservare le cornici e i vetri. 4. Siano immediatamente cancellati sui muri lungo lo scalone, nella sala dei professori, nei corridoi e dovunque, le frasi che vi si trovano; il lavoro deve essere ordinato al decoratore Morisi e da lui eseguito in modo che delle frasi non resti neppure l’ombra e che la sistemazione conseguente delle pareti sia decorosa; potrà curare il lavoro il prof. Cascione. 5. Nelle lettere d'ufficio dovrà badarsi che non vi sia traccia dell’anno fascista, cancellando bene a macchina ciò che sui fogli è stampato in alto a destra della data.

2025

E la storia continua.....

1914

1920 7 novembre

'Si inaugura stamane alle ore 10. Sarà una semplice e pura eloquente cerimonia inaugurale alla quale presenzieranno due autorevolissimi uomini nostri rappresentanti di quelle Amministrazioni che vollero il palazzo delle Normali e lo condussero a termine compiendo un voto legittimo della città e provincia: il Senatore Cipelli e il Comm. Boscarelli, rispettivamente quali Presidente del Consiglio Provinciale e della Deputazione Provinciale. Il nuovo Palazzo che accoglierà da domani gli studi di Magistero si sarebbe dovuto inaugurare già da almeno cinque anni – ché da tanto tempo è costruito-se appena ultimatone la costruzione non fosse venuta la guerra: e di qui la requisizione che il Governo fece di molti edifici compreso quello nuovissimo destinato alle Normali. Della nuova costruzione – che onora assai quanti la idearono e condussero a compimento, e onora la città nostra, diamo qui alcuni dati sommari. Il Palazzo, nelle sue linee esterne sobrie e belle, fa ottima impressione sia a chi lo guarda da Corso Milano su cui si estende per circa 60 metri, come da chi lo osservi da Via della Ferma nella quale continua per altrettanti metri. E’ a due piani, oltre il terreno, e sul Corso Milano guarda con circa 78 finestre, sulla via della Ferma con circa 120. Non si potrà dire che luce ed aria fanno difetto. Ha due entrate: la prima in via Milano servirà per le alunne della scuola Normale e l’asilo, l’altra in via della Ferma per le scuole elementari e il tirocinio. Il pianterreno è rialzato: una scala, larga circa 3 metri, annette a un atrio di metri 10,90 per 6,20. A sinistra l’alloggio del custode, un’aula di m.8,85 per 6,95, le latrine all’angolo, le quali occupano circa 9 metri per 6. A destra, dopo una stanza riservata ai parenti delle alunne, una sala per le maestre, l’aula dell’Asilo (metri 6,85 per 6,40) , lo spogliatoio, il refettorio (metri 6,85 per 6,40), la cucina, le latrine, camera di servizio. Un corridoio di metri 24 per 3 separa l’asilo dal ricreatorio (m. 10,40 per 6,85) , dal museo (m. 5,70 per 3,10). Alle scuole elementari si accede da Via della Ferma per una gradinata larga circa 3 metri, salita la quale ci si presenta un atrio di m.10,90 per 3,70. A sinistra un’aula per le maestre e altre due di m. 10 per 8,10 l’una e di m. 8,40 per 7,45 l’altra. A destra una sala d’aspetto, un’altra aula di m. 10 per 8, Dall’atrio si passa a un corridoio di m.47 per 3 e qui vi sono altre quatto aule ciascuna di m. 8,90 per 6,85. In fronte al corridoio, a destra, altre latrine, il passaggio alla palestra ginnastica che misura m. 21 per 9, al di là della quale ancora un’aula per le maestre, locali di servizio e latrine. Attorno un vasto cortile. Al primo piano si accede per un immenso e magnifico scalone a tenaglia, il quale prospetta l’entrata di Via Milano. Si hanno qui i locali adibiti a sala dei Professori, Direzione, Segreteria, sala di Canto, di lavoro ed aule scolastiche per il corso complementare e normale A, il quale occupa tutto il primo piano, come il secondo è riservato al corso B. Sappiamo di non avere dato con queste note affrettate che una sommaria espressione di quello che è il nuovo Palazzo delle Normali. Aggiungeremo che esso è certamente oggi il più bello degli edifici scolastici di Piacenza e deve essere anche tra i primi di quanti L’Italia ne vanta per gli studi di Magistero. Come altro dato di interesse diremo così di cronaca aggiungeremo che il palazzo, costruito quasi tutto nel periodo anteguerra, è costato circa un milione, escluso l’arredamento che non vi è ancora stato opportunamente adattato, servendosi per ora la scuola Normale dell’arredamento tolto alla vecchia sede. Abbiamo già detto che per questo magnifico palazzo degli studi donde nuovamente si adorna Piacenza, meriti ed elogi tornano alle Amministrazioni che hanno in quest’ultimo decennio retto le sorti della Provincia, aggiungiamo che meritata lode va data all’Ufficio Tecnico Provinciale, cui è capo l’ing. Cav. Chiappa, come grandissima parte della sua attività vi dette il Segretario Generale della Provincia cav. Uff. avv. Alberici. Collaboratrice degna fu anche la Ditta costruttrice Bosisio e C. di Milano. Per la cerimonia inaugurale che si compirà stamane resterà riaffermato ancora una volta il fatto-che molto onora la nostra città- e per il quale Piacenza seppe e volle sempre essere in prima linea nel favorire lo sviluppo delle scuole e degli studi. zia Il giorno 10 corr. mese si apre il Giardino d'Infanzia annesso alla R. Scuola Normale nei nuovi locali in via Milano.

2010

la riforma dei Tecnici

l'Istuto tecnico commerciale viene riformato con l'introduzione dei nuovi indirizzi di studio

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1934

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1947

Sabato scorso verso le 17.30 si presentava nell’ufficio del Preside del locale Liceo Scientifico, prof. Angelo Tarozzi, tale Guido Galvani, accompagnato dal sig. Edoardo Colombari, segretario dell’Anpi Comunale, chiedendo di essere ricevuto. Il Galvani abita tuttora nell’edificio dell’ex-Casa Gil a Barriera Genova, dove ora si è trasferita la sede del Liceo Scientifico, e nonostante fosse stato da tempo e ripetutamente avvertito al riguardo, si era sempre rifiutato di lasciare gli uffici alla Scuola e i locali occupati. Nella Presidenza, dove i visitatori sono stati ricevuti, si è accesa ben presto vivacissima discussione nel corso della quale il Galvani scese a vie di fatto contro il prof. Tarozzi. Alla colluttazione rimasero estranei il Colombari, il quale anzi pare abbia tentato di frenare il compagno. Il prof. Tarozzi, che ha riportato diverse contusioni al capo e al viso, ha sporto regolare denuncia contro il violento. Nella mattinata di ieri tutti gli studenti e i professori del Liceo Scientifico, in segno di solidarietà verso il Preside, hanno abbandonato le lezioni e si sono recati al Provveditorato e in Prefettura, dove una rappresentanza, composta da insegnanti e da alcuni della commissione interscolastica, è stata ricevuta dal Provveditore e da S. E. il Prefetto, al quale è stato denunciato l’inconveniente fatto. Gli studenti del Liceo Scientifico di Piacenza hanno formulato la seguente protesta: «Risentiti per l’aggressione subita dal loro Preside e biasimando questi metodi violenti, gli studenti del L. S. protestano perché, oltre la persona, si lesi anche la dignità della Scuola. Fiduciosi che vengano presi provvedimenti del caso, chiedono che venga facilitato l’installamento completo del Liceo Scientifico nella nuova sede».

1982

2002

Nei primi anni duemila il Romagnosi, in crisi di iscrizioni, arriverà a cedere ben 18 aule al Liceo Gioia

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1954 1955

l’Amministrazione Provinciale si mosse e tra l’estate del 1954 e quella del 1955 fu dato l’avvio ai lavori per l’allargamento dell’edifico in via Gregorio X che furono completati entro l’8 settembre 1955, come testimonia l’articolo di Libertà in cui si riferisce la soddisfazione del Consiglio di Istituto per il termine dei lavori. L’intervento, con un prolungamento di 14,40 metri lineari, aveva permesso non solo di ricavare almeno una parte delle tanto desiderate aule, ma anche di sopraelevare la palestra e di costruire una nuova e ampia sala professori.

2022

Nel 2022 l'Amministrazione Provinciale effettua un importante lavoro di miglioramento antismico una imponente gru, soprannominata "Colosso di Rodi" staziona per un anno nel cortile del Romagnosi

1920

Notare le sporgenze e le rientranze di via della Ferma. Saranno successivamente chiuse per ricavare nuove aule

1945

il Romagnosi rientra in via Cavour

il 30 aprile 1945 il Romagnosi rientra nei locali di Via Cavour, 45

1999

1941

le scuole adibite a ricoveri di guerra

9 aprile 1941 Provveditorato agli studi di Piacenza comunica che il Ministero dell’Interno “ha disposto che nelle ore diurne e notturne in cui le scuole restano chiuse, i loro ricoveri vengano messi a disposizione della popolazione civile e funzionino come ricoveri pubblici veri e propri”

26 Novembre 1941 . “I ricoveri scolastici siano messi a disposizione del pubblico nelle ore serali e notturne e nei giorni festivi, cioè quando gli alunni non sono in classe. Si invia il cartello segnalante il ricovero [antiaereo] di questa scuola perché sia esposto al pubblico onde portarlo lavora a maglia anche per soldati al fronte. g 29 ottobre è comandata la divisa fascista anche p p p p tarlo a conoscenza del caso sopra citato”.

Cambiamento di Sede negli Istituti Medi Scolastici Il nostro R. Istituto Tecnico sta trasferendosi nel locale scolastico di via Cavour fin qui occupato dall’Istituto Magistrale. La grave questione che tormentava da anni il nostro Istituto Tecnico — inerente alla insufficienza dei suoi vecchi edifici — è stata dunque dal Ministero della P. I. e dall’Autorità della provincia risolta nel modo che si disse: uno scambio cioè di sedi fra l’Istituto Magistrale, la cui popolazione scolastica è in diminuzione, e l’Istituto Tecnico che si è arricchito, secondo la riforma Gentile, del Corso inferiore di quattro anni. I vecchi locali di via Romagnosi non erano più sufficienti ai bisogni della Scuola mentre gli ampi locali dell’Ex-Scuola Normale servivano ad esuberanza allo scopo di allogare l’Istituto Magistrale. Si aggiunga che la istituzione a Piacenza del R. Liceo Scientifico poneva il problema della sede per quest’autonoma scuola. Ora il Liceo Scientifico potrà essere collocato nello stesso palazzo dell’Istituto Tecnico: avrà l’uso di tutto o quasi il piano terreno, mentre due piani superiori saranno per l’Istituto Tecnico inferiore e superiore. Temporaneamente, per quest’anno appena iniziato, tiene la sede anche il Giardino d’infanzia.

9 novembre 1924

1938

non c'è più la cancellata

1945

i danni della seconda guerra mondiale

Ma è la relazione di luglio a restituirci un’immagine quasi fotografica della scuola: le finestre danneggiate e le porte scardinate durante i bombardamenti non sono state riparate, i banchi, le cattedre e i Gabinetti scientifici sono in “tristissime condizioni” e molti impianti idrici, di illuminazione e i “gabinetti di decenza” sono fuori uso. La relazione continua sottolineando che la sporcizia degli ambienti è tale da far pensare che la Provincia non abbia mai investito nella pulizia dell’Istituto dal momento della sua costruzione. Analogo sospetto è suscitato dalla presenza di materiale didattico e di strumenti scientifici rotti che non sono mai stati riparati, né sostituiti. Oltre a chiedere un aumento del contributo finanziario della Provincia, alla cui scarsità sarebbe imputabile la mancanza di mezzi finanziari dell’Istituto, il preside preme per l’acquisito di nuove tende per le aule e gli Uffici di Presidenza e Segreteria, “poiché quelle vecchie si sono eliminate per consunzione”.

1972

Il cosiddetto "Palazzo di vetro"

1917

Non ci sono ancora i serramenti

1981

"Dal prossimo settembre, a inizio dell'anno scolastico 1981-82 all'Istituto commerciale di Stato "Romagnosi" della nostra città, comincerà a funzionare il corso per ragionieri programmatori. Ne ha dato notizia il ministro Bodrato con un telegramma di questi giorni. Il ragioniere, perito commerciale e programmatore , dovrà essere in grado di assolvere ai compiti propri del ragioniere, e un tecnico orientato al trattamento automatico dei dati. Ha una padronanza dell'informatica tale da permettergli di tradurre le analisi svolte in termini di programmi eseguibili su elaboratori di cui conosce le caratteristiche tecnologiche principali. Deve inoltre raggiungere la formazione e le conoscenze necessarie per partecipare alla progettazione di sistemi informativi aziendali automatizzati. Tali compiti gli derivano dall'approccio interdisciplinare a problemi di natura prevalentemente gestionale, affrontati e analizzati in modo unitario nelle loro strutture logiche fondamentali. L'istituzione del corso di studi per ragionieri programmatori era stata richiesta il 30 maggio 1980 dal collegio dei docenti dell'Istituto "Romagnosi", collegio che aveva fatto proprie le istanze di studenti e famiglie.

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1917

L'edificio durante la guerra viene requisito dal governo per esigenze militari. Ne fu completata la finitura negli anni 1919 e 1920. Viene ufficialmente inaugurato nel novembre 1920 come sede della scuola normale (scuola per le maestre).

2010

L'amministrazione Provinciale riqualifica il seminterrato

1920

1912

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1924

13 dicembre 1924 Il Preside scrive al provveditore dell'avvenuto trasferimento