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I giocatori di carte
Federica Zanzi
Created on February 24, 2025
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Transcript
FEDERICA ZANZI
I giocatori di carte
Il gioco come metafora della vita un viaggio interdisciplinare attraverso l'arte, la filosofia, la scienza e la letteratura
Filosofia - - - Caso, Scelta e Libertà
Letteratura Italiana - - - Il Gioco come Motivo Narrativo
I GIOCATORI DI CARTE
Il gioco come simbolo di scelte, rischio e strategia nella vita umana
Storia - - - Il Gioco come Strumento di Potere e Controllo
Biologia- - - Evoluzione e Selezione Naturale
Siamo realmente padroni delle nostre mosse e delle nostre scelte?
MATEMATICA - - -Probabilità e caso nei giochi di carte
Lingua Inglese - - - Il Gioco nella Cultura Britannica
I GIOCATORI DI CARTE
Tecnica e composizione: Colori sobri, atmosfera statica, concentrazione dei personaggi
Simbolismo: Il tavolo come metafora del campo di vita Le carte = scelte e casualità I giocatori = figure introspettive che riflettono l’interiorità umana Il tavolo diventa spazio simbolico, un microcosmo della vita dove si intrecciano rischio e razionalità.
Rottura con la tradizione: Cézanne elimina il dramma e la tensione, puntando sulla riflessione Cézanne elimina ogni dinamismo: i giocatori sono assorti, quasi congelati nel momento della scelta.
La luce e i colori caldi creano una tensione tra quiete e concentrazione.
I giocatori di carte è parte di una serie di cinque dipinti realizzati tra il 1890 e il 1895.
Filosofia - - - Caso, Scelta e Libertà
KIERKEGAARD
SHOPENOHUR
SHOPENOHUR
Arthur Schopenhauer – Il Caso e la Volontà: La vita è dominata dalla volontà cieca e irrazionale. → Nel gioco di carte il caso prevale, ma l’uomo tenta comunque di razionalizzarlo.
KIERKEGAARD
Søren Kierkegaard – L’angoscia della Scelta: L’uomo è libero ma soffre dell’angoscia della possibilità infinita. La carta da giocare rappresenta la scelta esistenziale. “L’angoscia è il vertiginoso sentimento della libertà.” → Il giocatore riflette l’uomo che vive il peso delle sue decisioni.
ITALIANO Il tema del gioco d'azzardo è un quacosa che emerge anche in ambito letterario Nel Fu Mattia Pascal ad esempio, Al''inizio del romanzo sarà proprio il protagonista ad anddare in un casinò e a iniziare a giocare Questo sarà l'inizio a tutto il percorso di scissione di sé stesso passando a essere da Adriano Meis a Mattia pascal è proprio il gioco che gli permette di illudersi di poter vivere la sua vita come mattia pascal e di sopravvivere in questo dualismo della realtà L'idea di dualismo è presente anche nell'opera i giocatori di carte nella quale si può vedere un'evidente chiasmo cromatico per quanto riguarda i vestiti, inoltre le due figure sono simmetriche e c'è un netto contrasto tra l'espressione e i sentimenti provati da uno e dall'altro come a rappresentare il dualismo della doppia personalità di Adriano Meis
Il gioco d'azzardo, soprattutto nel XIX secolo, non era soltanto un passatempo ma un riflesso delle profonde dinamiche sociali dell'epoca. Con l’avvento della rivoluzione industriale e la crescita delle grandi città, le classi più deboli si trovarono spesso relegate ai margini della società, vittime di alienazione e povertà. In questo contesto, il gioco d'azzardo divenne una sorta di rifugio, un tentativo illusorio di riscatto sociale. Le sale da gioco e i caffè divennero luoghi simbolo di questo fenomeno, dove il caso sembrava l’unica via d'uscita per chi si sentiva escluso dai meccanismi del potere economico. Cézanne, con I giocatori di carte, sembra catturare proprio questa dimensione: i protagonisti, uomini del popolo, sono assorti nel gioco, chiusi in un microcosmo in cui la posta in palio non è solo una somma di denaro, ma il desiderio di un cambiamento di status. Nel XX secolo, la dinamica del gioco si trasforma in una metafora ancora più profonda: l’uomo diventa pedina nei giochi di potere orchestrati dai regimi totalitari. In questo periodo, la propaganda e la manipolazione delle masse assumono un ruolo centrale. I cittadini vengono spogliati della loro autonomia decisionale e spinti a muoversi secondo strategie imposte dall’alto. L'individuo perde la sua soggettività, ridotto a semplice ingranaggio di una macchina più grande, proprio come una pedina su una scacchiera. Il legame con l’opera di Cézanne è sottile ma presente: l’atmosfera silenziosa e concentrata del quadro cela una tensione sotterranea, come se dietro ogni mossa si celasse una strategia più grande di quanto i giocatori stessi possano immaginare. Questa dimensione strategica diventa esplicita durante la Guerra Fredda, quando la politica internazionale si trasforma in una partita complessa dominata dalla Teoria dei Giochi. Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica si trovano coinvolti in un equilibrio instabile noto come equilibrio del terrore, in cui ogni mossa deve essere calcolata per evitare l'annientamento reciproco. Il principio alla base di questa logica è quello del dilemma del prigioniero, dove la cooperazione è la soluzione ottimale ma la sfiducia reciproca spinge verso la competizione. Ancora una volta, I giocatori di carte di Cézanne può essere letto attraverso questa lente: i giocatori, pur sedendo allo stesso tavolo, sono avversari impegnati in un duello silenzioso, dove ogni scelta pesa e ogni esitazione potrebbe decretare la sconfitta. Cézanne, dunque, non rappresenta semplicemente un momento di svago, ma cristallizza in un'immagine senza tempo la tensione tra caso e strategia, tra libertà e costrizione, elementi che hanno sempre caratterizzato la storia umana. I suoi giocatori, immobili e riflessivi, diventano simboli universali di una condizione che va oltre il semplice gioco di carte: sono metafora della vita stessa, intesa come un continuo equilibrio tra scelta e necessità.
Laprobabilità di un evento è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli all’evento e il numero dei casi possibili
Il calcolo della probabilità trova applicazione in diversi ambiti della vita quotidiana, dalla determinazione dei premi per le lotterie alla valutazione del rischio di danno aoggetti o persone nelle assicurazioni
Il poker è una famiglia di giochi di carte nella quale le modalità di gioco sono classificabili come gioco d'azzardo
Il gioco d'azzardo è un tipo di gioco il cui fine è il lucro e in cui la vittoria o la perdita è aleatoria, in quanto l'abilità soggettiva ha importanza trascurabile. Dunque, si scommette una somma di denaro, o altri preziosi, su un evento lasciato al caso. Il gioco si basa sulla probabilità: generalmente quella di perdere è diverse migliaia di volte maggiore di quella di vincere. Per non essere abbindolati da false promesse di ricchezza, è importante, quando si gioca, conoscere le proprie reali probabilità di vittoria
Le leggi dell'ereditarietà, formulate da Gregor Mendel nel XIX secolo, si basano su principi probabilistici che regolano il passaggio dei caratteri genetici da una generazione all'altra. Secondo Mendel, i geni si trasmettono in modo prevedibile attraverso unità discrete chiamate alleli, e la combinazione casuale di questi alleli durante la riproduzione determina le caratteristiche di un individuo. Questo processo può essere paragonato a un vero e proprio "lancio di dadi", dove il risultato finale – il patrimonio genetico del nuovo organismo – dipende dalla combinazione di elementi ereditati dai genitori. Tuttavia, il meccanismo ereditario è ancora più complesso se si considera la natura del DNA. Il DNA, costituito da una sequenza di basi azotate (adenina, timina, citosina e guanina), funziona come un codice che determina le caratteristiche biologiche degli organismi. Durante la replicazione del DNA e il processo di meiosi – in cui le cellule sessuali si formano – possono avvenire mutazioni genetiche, ovvero cambiamenti casuali nella sequenza del DNA. Le mutazioni possono avvenire per diversi motivi: Errori nella replicazione del DNA durante la divisione cellulare. Agenti esterni come radiazioni, sostanze chimiche o virus che possono alterare la struttura del DNA. Eventi spontanei legati all’instabilità genetica naturale. Queste mutazioni introducono una componente di imprevedibilità nell’eredità genetica. Sebbene molte mutazioni siano neutre o dannose, alcune possono conferire vantaggi evolutivi e diventare parte stabile del patrimonio genetico di una popolazione. Questo fenomeno è alla base della selezione naturale descritta da Darwin, dove il caso (le mutazioni) e la necessità (l’adattamento all’ambiente) si combinano per modellare l’evoluzione delle specie. Il concetto di "lancio di dadi" diventa ancora più potente se si considera che l'intero processo evolutivo dipende da infinite combinazioni casuali che avvengono nel corso del tempo. In questo senso, la vita stessa si sviluppa come un grande gioco probabilistico, dove le regole sono dettate dalla biologia, ma il risultato finale è imprevedibile. Connessione con l'opera di Cézanne: Così come il giocatore di carte non può controllare completamente l'esito della partita, ma può solo agire strategicamente sulle carte che ha ricevuto, allo stesso modo gli organismi viventi sono il risultato di combinazioni genetiche casuali su cui agiscono poi selezione e adattamento. Il gioco della vita, proprio come una mano di carte, è una continua tensione tra caso e strategia.
In The Picture of Dorian Gray di Oscar Wilde, il tema della scelta e del controllo del cambiamento è centrale. Dorian Gray, giovane di straordinaria bellezza, ottiene il dono – o la condanna – di mantenere intatto il proprio aspetto esteriore mentre il suo ritratto assorbe i segni del tempo e delle sue colpe morali. In apparenza, Dorian sembra padrone del proprio destino: sceglie deliberatamente una vita di edonismo e corruzione, libero dalle conseguenze visibili delle sue azioni. Tuttavia, il quadro, che registra ogni sfumatura del suo degrado interiore, diventa il simbolo di una realtà ineluttabile: anche se il cambiamento non si manifesta esternamente, esso avviene comunque, sotterraneo e incontrollabile. Questa riflessione si intreccia con il concetto di caso e determinismo presente nell'opera di Cézanne, I giocatori di carte. I due uomini, seduti uno di fronte all'altro, sono immersi in un duello silenzioso in cui la logica e la strategia si scontrano con la casualità del mazzo. Ogni mossa sembra ponderata, eppure è condizionata dalla mano di carte ricevuta, elemento che l'individuo non può controllare. In questo senso, il quadro diventa una metafora della condizione umana: siamo liberi di compiere delle scelte, ma queste sono sempre vincolate da variabili esterne – il caso, le circostanze, le “carte” che la vita ci distribuisce. Il parallelo con Dorian Gray si amplifica se consideriamo l'illusione del controllo. Dorian crede di poter dominare la propria immagine pubblica e sfuggire alle conseguenze morali delle sue scelte, ma il quadro testimonia che il cambiamento avviene comunque, anche se nascosto. Analogamente, nei Giocatori di carte, i protagonisti possono scegliere come giocare, ma non quali carte ricevere: la loro libertà è parziale, racchiusa entro i confini del caso. Questo tema si riflette anche nella biologia. Nella genetica, ad esempio, l’ereditarietà segue leggi probabilistiche, eppure i risultati concreti – i tratti fisici, le predisposizioni genetiche – sono oltre il controllo dell'individuo. Le mutazioni genetiche, casuali ma determinanti, influenzano l'evoluzione delle specie senza un disegno cosciente. Riflessione finale: Sia Wilde che Cézanne pongono la stessa domanda esistenziale: quanto controllo abbiamo realmente sulla nostra vita e sui cambiamenti che ci plasmano? In entrambi i casi emerge una visione ambigua. Possiamo agire, scegliere, calcolare le mosse – come il giocatore di carte – o inseguire l’illusione dell’eternità e della perfezione, come Dorian Gray. Tuttavia, il caso, il tempo o le forze invisibili (che siano genetiche, sociali o morali) agiscono in profondità, spesso al di fuori della nostra portata. Alla fine, l’uomo si trova in bilico tra la libertà di scelta e la prigionia di variabili incontrollabili. E forse, come Dorian davanti al suo ritratto o i giocatori davanti al tavolo, l’unico vero errore è fingere che quel cambiamento non esista o che sia del tutto sotto il nostro dominio.
Slide 10: Conclusioni – Il Gioco della Vita Il gioco come metafora universale: rischio, strategia, casualità In I giocatori di carte, Cézanne ci mostra che anche nell’immobilità si gioca il senso della vita Riflessione finale: “Siamo giocatori, spettatori o pedine?”