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apparato tegumentario

Emanuele Soria

Created on February 22, 2025

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apparato tegumentario

angelica soria 2p

L'apparato tegumentario nei mammiferi comprende la pelle e gli annessi cutanei ovvero peli, unghie, capelli, ghiandole mammarie, ghiandole sudoripare e sebacee. L'apparato tegumentario è un insieme di organi e di strutture: la cute e la tela sottocutanea. La cute riveste il corpo esternamente, a essa sono annesse le cosiddette "produzioni cutanee", che sono peli, unghie, ghiandole sebacee, ghiandole sudoripare e ghiandole mammarie. La tela sottocutanea (derma), si estende al di sotto della cute. La cute/pelle è una membrana continua, elastica e distendibile; essa svolge funzione di protezione, di secrezione ed escrezione e inoltre, di termoregolazione attraverso la presenza di ghiandole sudoripare grazie alle quali la temperatura corporea riesce a mantenersi costante. La cute presenta colorito diverso in base all'etnia, ciò è dovuto a diversi fattori: la melanina, che determina il colorito sui toni scuri, il sangue, che dona la tonalità rossa, il carotene, che dà la sfumatura giallastra. La superficie esterna della cute presenta piccoli ma innumerevoli solchi: sono le fossette dei peli e gli orifizi di sbocco delle ghiandole sudoripare.

Cos'è?

La cute dei mammiferi è composta da tre strati principali: Epidermide L'epidermide è lo strato più superficiale della cute, che costituisce la barriera vera e propria della pelle. Da un punto di vista istologico è un epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato, dotato di lamina basale. Come tutti gli epiteli è avascolare e le cellule dei suoi strati più profondi si nutrono per diffusione delle sostanze nutritive dai capillari attraverso il derma. L'epidermide contiene diverse popolazioni cellulari: oltre a quella più rappresentativa, i cheratinociti, sono presenti le cellule di Merkel, con funzione di pressocettore, le cellule dell'epitelio pavimentoso e i melanociti, responsabili della colorazione della cute. L'epidermide vanta di differenti strati cellulari, dal più superficiale al più profondo: Strato corneo È formato da 20 a 30 lamine cellulari, ognuna di esse composta da cellule morte che assomigliano a scaglie sovrapposte. Lo strato corneo costituisce circa i tre quarti dell'epidermide. Ricca di cheratina, più la cellula è sottoposta a stress meccanico, più lo sarà lo strato corneo, per questa sua caratteristica ritroviamo lo strato più spesso nelle mani e nei piedi. Strato lucido Si trova fra lo strato granuloso e il corneo, in caso di epidermide molto sottile può anche non esserci. Il suo nome è dato dalla lucentezza delle cellule che lo compongono. Esse solitamente sono disposte in un'unica fila (doppia in particolari parti del corpo come la pianta del piede). Contengono eleidina. Le cellule dello strato lucido, come in tutti gli strati dell'epidermide dette "cheratinociti", in questo stadio differenziativo stanno perdendo il nucleo, per morire ed andare a formare lo strato corneo dell'epidermide.

Epidermide

Lo strato granuloso si trova fra lo strato lucido e quello spinoso il suo nome è dato dalla composizione dello strato: cheratinociti contenenti granuli dalle forme irregolari (granuli di cheratoialina). Viene formato da 3-5 file di cellule che risultano leggermente appiattite. Lo strato spinoso Si trova fra lo strato granuloso e quello basale, esso è formato da cellule poliedriche che tendono ad appiattirsi verso lo strato superiore. Il nome lo si deve alle numerose estroflessioni, dette ponti citoplasmatici, che fanno assumere alle cellule l'aspetto spinoso. Tali estroflessioni presentano numerosi desmosomi, che mettono le cellule in un rapporto di contiguità. Lo spessore dello strato spinoso varia da 4 a 10 strati di cellule. Lo strato germinativo (o basale) Si tratta della parte più profonda dell'epidermide, sotto lo strato chiamato spinoso. Le cellule che costituiscono lo strato basale sono posizionate in un'unica fila, hanno forma cubica con nucleo ovale e citoplasma basofilo e soprattutto sono cellule staminali dotate di intensa attività proliferativa. Presentano sulla superficie basale emidesmosomi che le ancorano al derma sottostante.

Il derma è lo strato immediatamente inferiore all'epidermide, dove è strettamente aderente, e consiste prevalentemente di tessuto connettivo, resistente a stiramenti e torsioni. Il derma contiene al suo interno terminazioni nervose libere e specializzate, a funzione recettoriale; contiene inoltre follicoli piliferi, ghiandole sudoripare (eccrine e apocrine) e sebacee, vasi sanguigni e linfatici. I vasi ematici provvedono al nutrimento non solo del derma ma anche del sovrastante strato basale dell'epidermide, e contribuiscono alla termoregolazione. Il derma è strutturalmente diviso in due porzioni: la regione papillare, più superficiale, costituita da connettivo lasso che si aggetta nell'epidermide formando le cosiddette papille; la regione reticolare, più profonda, responsabile delle caratteristiche meccaniche della pelle; in questa regione trovano accoglienza le diverse strutture menzionate sopra.

Derma

Le unghie sono formate da cellule morte ricche di cheratina. I peli sono una trasformazione dell'epidermide, formati da un follicolo (parte esterna), il fusto (parte retta interna) e alla base, il bulbo (unica parte viva del pelo). Il pelo viene sorretto da un muscolo chiamato erettore del pelo.

Produzioni cutanee

L'ipoderma

L'ipoderma (o tela sottocutanea) giace sotto il derma e ha la funzione di connettere il piano cutaneo al sottostante piano muscolare (o, a seconda della regione, direttamente osseo). Consiste di connettivo lasso collagene ed elastico e una gran quantità di tessuto adiposo (si stima circa il 50% del grasso corporeo), quest'ultimo con la funzione di isolante termico e riserva energetica.

La dermatite atopica è un’infiammazione della cute recidivante o cronica, che provoca un fastidioso prurito oltre che un arrossamento ben visibile. Può comportare un sensibile peggioramento della qualità della vita, per il paziente e per i suoi familiari, perché il prurito può disturbare il riposo notturno e ridurre la concentrazione sul lavoro o a scuola. Solitamente, infatti, la dermatite atopica colpisce le mani, i piedi, la piega interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia, polsi, caviglie, viso, collo, torace. È frequente anche la manifestazione intorno agli occhi. Nella sua forma infantile si manifesta sin dalla nascita (con una crosta lattea abbondante), o nei primi mesi/anni di vita del bambino, generalmente in maniera improvvisa. La comparsa improvvisa della dermatite atopica è un tratto comune anche nella popolazione adulta: in Italia, infatti, è interessato dalla dermatite atopica il 10-20% dei maggiorenni. In alcuni casi, quando la dermatite atopica si cronicizza o il paziente si gratta ripetutamente, la pelle può ispessirsi

Dermatite atopica

La dermatite atopica si manifesta con chiazze rosse su cute secca e pruriginosa. Le chiazze possono essere ricoperte di vescicole, abrasioni, croste. Il prurito può essere più o meno intenso e tende a peggiorare durante la notte. Le manifestazioni della dermatite atopica sono molto simili ai segni e ai sintomi della dermatite allergica da contatto, è importante dunque confrontarsi esclusivamente con lo specialista dermatologo che, a seguito di una visita di controllo, saprà determinare la tipologia di dermatite in atto.

Quali sono i sintomi?

La dermatite atopica è una malattia su base multifattoriale composta da fattori genetici, ambientali e immunologici. I soggetti affetti da dermatite atopica hanno una barriera cutanea difettosa per cui entrano in contatto con sostanze normalmente tenute all’esterno. Il cambiamento di stagione e lo stress psicofisico sono tra le maggiori cause di scatenamento della dermatite atopica. È solo una minoranza dei pazienti interessati da dermatite atopica a risentire dell’assunzione di alcuni alimenti con il peggioramento delle chiazze eritematose, e il rapporto diretto di causa-effetto tra gli allergeni alimentari e la patologia è considerato piuttosto raro.

Quali sono le cause?

  • Evitare indumenti in fibra sintetica ;
  • Esporsi al sole con criterio utilizzando filtri solari specifici;
  • Utilizzare quotidianamente creme idratanti-lenitive e detergenti delicati.

Si raccomanda di evitare bagni e lavaggi troppo lunghi e frequenti, perché la pulizia eccessiva e l’uso di saponi più o meno aggressivi finisce per impoverire la pelle degli strati esterni che la proteggono. È bene asciugare la pelle delicatamente, tamponando l’umidità in eccesso, piuttosto che sfregandola. È poi consigliabile:

Come prevenire la dermatite atopica

grazie per l' ascolto

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