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Powerpoint di Storia

Gerardo Barbieri

Created on February 20, 2025

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Transcript

powerpoint di Storia

Powerpoint di Storia

Raccontiamo

Lavoro Svolto da:

Barbieri Gerardo

powerpoint di storia

Indice

  • La Prima Guerra Mondiale
  • Le Nuove Armi Della Grande Guerra
  • Una Pace Inarrestabile
  • La Rivoluzione Russa
  • Video
  • Conclusione

5 Agosto 1914

inizia la prima GuERRA mondiale

1918

una pace inarrestabile

LA LINEA DEL TEMPO

1915

Sterminio degli armeni

1917

Rivoluzione di febbraio

1928-1953

Dittatura di stalim

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La Prima Guerra Mondiale

La prima guerra mondiale fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l'11 novembre 1918. Inizialmente definita "guerra europea" dai contemporanei, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell'Impero britannico e di altri Paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti d'America e l'Impero giapponese, prese poi il nome di guerra mondiale o Grande guerra[1]: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla successiva seconda guerra mondiale[2]. Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca ed erede al trono Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano di Gavrilo Princip, studente bosniaco facente parte della Mano Nera (organizzazione terroristica serba). A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni del XIX secolo, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e le rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Impero tedesco, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall'altra gli Alleati, rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo (fino al 1917), Impero giapponese e Regno d'Italia (dal 1915). Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa), di cui oltre 9 milioni morirono; si registrarono anche milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra, ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie[3]. Le prime operazioni militari del conflitto videro la fulminea avanzata dell'esercito tedesco in Belgio e nel nord della Francia, azione fermata però dagli anglo-francesi nel corso della prima battaglia della Marna nel settembre 1914; il contemporaneo attacco dei russi da est infranse le speranze tedesche in una guerra breve e vittoriosa, e il conflitto degenerò in una logorante guerra di trincea, che si replicò su tutti i fronti e perdurò fino al termine delle ostilità. A mano a mano che procedeva, la guerra raggiunse una scala mondiale con la partecipazione di molte altre nazioni, come Giappone, Bulgaria, Romania, Portogallo e Grecia; determinante per l'esito finale fu, nel 1917, l'ingresso in guerra degli Stati Uniti d'America a fianco degli Alleati. La guerra si concluse definitivamente l'11 novembre 1918 quando la Germania, ultimo degli Imperi centrali a deporre le armi, firmò l'armistizio imposto dagli Alleati. Alcuni dei maggiori imperi esistenti al mondo (tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo) si estinsero, generando diversi stati nazionali che ridisegnarono completamente la geografia politica dell'Europa.

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Le nuove armi della Grande Guerra

La guerra che insanguinò il mondo per quattro lunghi anni, rappresentò, fin dalle prime battute, la svolta per quello che, fino al 1914, era considerato il tradizionale modo di combattere, tramutandosi, ben presto, nel primo conflitto dell’era contemporanea. Le sgargianti divise ottocentesche lasciarono il posto a tute mimetiche, i pittoreschi cappelli utilizzati fino ad allora, furono sostituiti da elmetti d’acciaio, sempre più necessari per ripararsi dal fuoco nemico; proprio per questo motivo l’esercito tedesco, nel 1916, fu costretto a pensionare il mitico "pickelhaube", l’elmo col chiodo di stampo prussiano, ormai antiquato ed assolutamente inadeguato alle esigenze dei combattimenti al fronte. Fecero la loro comparsa mitragliatrici, cannoni a lungo calibro, gas asfissianti, lanciafiamme, carri armati ed aerei da combattimento. L’impossibilità reciproca, per gli opposti schieramenti, di fronteggiare tali, devastanti, nuovi armamenti, stabilizzò, dopo le prime offensive, il fronte, determinando l’origine della tremenda e terrificante guerra di posizione. Per tutta la durata del conflitto i soldati dell’Intesa e degli Imperi centrali, si trovarono gli uni di fronte agli altri, seppelliti, tra atroci sofferenze, nelle trincee, immersi nel fango e devastati dal freddo, dall’umidità, dalle malattie e dal fuoco delle mitragliatrici. Sul fronte italiano addirittura, gli scontri ad alta quota, furono combattuti in condizioni climatiche disumane, ai limiti della sopportazione, talmente assurde da destare, tutt’oggi, stupore.

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Una Pace Inarrestabile

Finita la prima guerra mondiale ci furono un sacco di morti e feriti (15 milioni di caduti e 34 milioni di feriti). Verso il 1918 e il 1919 ci fu una violentissima epidemia chiamata ''febbre spagnola'' che causò 50 milioni di morti. I paesi vincitori si riunirono alla Conferenza di Parigi nel 1919 e il presidente americano Thomas Woodrow Wilson propose una soluzione per garantire una pace: l'autodeterminazione dei popoli. Con il Trattato di Versailles sempre nello stesso anno vengono imposte punizioni severe alla Germania e sono: 1. Restituire l'Alsazia e la Lorena, conquistate nel 1870 2. cedere tutte le sue colonie in Africa e in Asia 3.Consegnare la flotta e ridurre l'esercito 4. accettare una condivisione di territorio con la Francia per 15 anni 5.cedere la Cecoslovacchia 6.cedere alla Polonia la zona intorno la città di Dànzica 7.pagare i danni di guerra 8.doveva sottoscrivere una ''dichiarazione di colpevolezza''. L'Italia ottenne Trento, Trieste parte dell'Istria e il Sud Tirolo. Ma non la città di Fiume e la Dalmazia La Guerra e i successivi trattati di pace modificano la geografia facendo scomparire alcuni imperi come l'Impero Russo, l'Impero Austro-ungarico e l'Impero Turco-Ottomano. In Europa la Prima Guerra Mondiale causa morte e povertà, sia fra i popoli vinti e sia sui vincitori. Gli Stati Uniti hanno invece grandi vantaggi dalla guerra: tra il 1919 e il 1929 negli Stati uniti c'è un periodo di ricchezza chiamato "I Ruggenti anni Venti".

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La Rivoluzione Russa

Nel 1917 la situazione in Russia è disastrosa. In Febbraio a Pietrogrado il pane scarseggia e la più grande fabbrica della città licenzia gli operai. Per questo la città si ribella e si aggiungono anche i militari e la ribellione si trasforma in Rivoluzione. Tramite i Soviet, cioè comitati di lotta spontanei, operai, soldati e contadini ottengono più diritti e migliori condizioni di lavoro. Si inizia anche a discutere dell'uscita dalla guerra. Il Partito Socialdemocratico è diviso in due gruppi; - i menscevichi che vogliono un governo liberale e proseguire la guerra contro la Germania; -i bolscevichi guidati da Lenin e vogliono eliminare lo stato Borghese e creare la "Dittatura del proletariato".

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Stalin e il Comunismo

All'inizio sono al governo i menscevichi e decidono di continuare la guerra contro la Germania. Poi Lenin prende il potere con un colpo di Stato. Lo aiuta Trotzki che nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 1917 prende il controllo di Pietrogrado. Nel marzo 1918 Lenin firma la Pace di Brest-Litovsk: la Russia esce dalla guerra, ma perde molti territori, come l'Ucraina e formano, insieme ai menscevichi, le Armate bianche. Le Armate bianche si scontrano con l'Armata rossa, il nuovo esercito bolscevico guidato da Trotzki: inizia così una Guerra civile che finisce nel 1921 con la vittoria dell'Armata rossa. Durante la guerra civile, Lenin toglie potere ai soviet e dà vita alla Ceka, la polizia politica. La dittatura del proletariato diventa così dittatura del Partito bolscevico, chiamato in quegli anni Partito comunista sovietico. Nel 1928 Stalin prende potere e dà vita a una dittatura. Stalin vuole trasformare la Russia da Paese agricolo a Paese industriale. Inoltre Stalin cancella qualsiasi forma di proprietà e di commercio privati ed elimina gli oppositori. La dittatura di Stalin trasforma lo Stato socialista in Stato totalitario e provoca decine di milioni di morti.

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Tre Grandi Dittatori

(diciamo)
J.Stalin
A.Hitler

1.

B.Mussolini

2.

3.

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Biografia di Stalin

Iosif Vissarionovič Stalin (18 dicembre 1878 - 5 marzo 1953), fu un rivoluzionario e uomo di stato russo nato in Georgia, segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (1922-53), e dittatore dello Stato sovietico (1941-53). Per 25 anni Stalin esercitò sull’Unione Sovietica una leadership dittatoriale, trasformandola in una delle principali potenze globali. Il potere politico e personale di Stalin, esercitato con un proverbiale pugno di ferro, fu immenso. A lui si devono una veloce industrializzazione delle Repubbliche sovietiche ed una collettivizzazione forzata dell’agricoltura, che ebbero costi umani altissimi. Durante la Seconda guerra mondiale, il dittatore giocò inoltre un ruolo fondamentale nella sconfitta della Germania nazista. Oltre che per i risultati ottenuti, Stalin è ricordato per la sua efficiente ma spietata organizzazione politica, che limitò al massimo le libertà individuali in Russia, e che consolidò l’ideologia comunista sovietica in senso imperialistico.

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Biografia di Stalin

Iosif Vissarionovič Stalin (18 dicembre 1878 - 5 marzo 1953), fu un rivoluzionario e uomo di stato russo nato in Georgia, segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (1922-53), e dittatore dello Stato sovietico (1941-53). Per 25 anni Stalin esercitò sull’Unione Sovietica una leadership dittatoriale, trasformandola in una delle principali potenze globali. Il potere politico e personale di Stalin, esercitato con un proverbiale pugno di ferro, fu immenso. A lui si devono una veloce industrializzazione delle Repubbliche sovietiche ed una collettivizzazione forzata dell’agricoltura, che ebbero costi umani altissimi. Durante la Seconda guerra mondiale, il dittatore giocò inoltre un ruolo fondamentale nella sconfitta della Germania nazista. Oltre che per i risultati ottenuti, Stalin è ricordato per la sua efficiente ma spietata organizzazione politica, che limitò al massimo le libertà individuali in Russia, e che consolidò l’ideologia comunista sovietica in senso imperialistico.

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Biografia di Hitler

Adolf Hitler nasce nel 1889 a Braunau am Inn, un paesino a Nord dell’Austria. Figlio di un impiegato della dogana austriaca, da giovane sogna di diventare architetto ma non riesce ad entrare all’Accademia di Belle Arti di Vienna e per questo motivo si trasferisce a Monaco dove lavora come decoratore e come operario. È in questi anni che inizia a sviluppare il suo pensiero antisemita, antimarxista e razzista. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale Hitler si arruola come volontario nel reggimento tedesco, viene ferito e ottiene dei riconoscimenti. Conclusa la Prima guerra mondiale, Hitler è convinto che la sconfitta della Germania sia stata causata dal tradimento dei socialisti e degli ebrei. Con l’invasione della Polonia da parte della Germania, avvenuta il 1 settembre 1939, ha inizio la Seconda Guerra Mondiale. Dopo alcune vittorie tedesche la situazione si rovescia, la Germania accumula diverse sconfitte e Hitler subisce due attentati (nel 1942 e nel 1944). Quando la guerra sta per finire Hitler si ritira a Berlino dove si suicida il 30 aprile 1945, chiuso nel bunker del Palazzo della Cancelleria, insieme all’amante Eva Braun.

“Tutto ciò che è grande in questo mondo è frutto di un solo vincitore. I successi riportati da coalizioni portano già in sé il germe di futuri sgretolamenti.” Adolf Hitler

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Biografia di Mussolini

Benito Mussolini è stato il fondatore del partito fascista, politico, giornalista e dittatore italiano, Mussolini è nato a Dovia di Predappio (Forlì-Cesena) il 29 luglio 1883 e morto a Giulino di Mezzegra (Como) il 28 aprile 1945. Gli inizi della storia politica di Mussolini avvengono nel Partito Socialista, a cui si iscrive alla fine del 1900, sperando di poter trovare un compromesso tra il senso di ribellione verso la società e la ricerca di un ambiente in cui vivere. Mussolini viene chiamato a Trento, dove assume la carica di segretario della camera del lavoro e la direzione del settimanale socialista "L'avvenire". Nel 1909 torna a Forlì, dove nel 1915 sposa Rachele Guidi. Nel 1910 viene nominato segretario della sezione forlivese del Partito Socialista, di cui fonda e dirige l'organo di stampa, il settimanale "La lotta di classe". Il 1 dicembre 1912 viene nominato direttore dell'Avanti, organo ufficiale del partito, e si trasferisce a Milano. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Mussolini si schiera tra i neutralisti, ma nell'ottobre 1914 cambia atteggiamento, proclamando sull'Avanti prima la tesi del passaggio dalla neutralità assoluta a quella condizionata e poi la necessità dell'intervento a fianco dell'Intesa. La tesi non viene accolta dall'assemblea della sezione socialista di Milano del 24 novembre 1914 e Mussolini viene espulso dal partito.

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La Dichiarazione di Guerra di Benito Mussolini

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