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diadumeno

Greta Vitullo

Created on February 14, 2025

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Transcript

diadumeno

GRETA VITULLO 3ASU

indice

Dati identificativi
Iconografia
Analisi stilistica
Il canone di Policleto
Contesto storico
Conservazione e restauro
Fonti

DATI IDENTIFICATIVI

  • Autore
  • Dimesnioni
  • Datazione
  • Provenienza
  • Materiali e tecniche
  • Collocazione attuale

ICONOGRAFIA

La statua presenta come tema una figura atletica ideale della Grecia classica, che rappresenta la perfezione della bellezza fisica ed etica, virtù della kalokagathia.

+ info

ANALISI STILISTICA

VOLUME

PROPORZIONI

COMPOSIZIONE

ESPRESSIVITÀ

MOVIMENTO

SUPERFICIE

FONTI

analisidellopera.it
capitolini.info
skuola.net
treccani.it
it.wikipedia.org
youtube.com
doc.studenti.it
affascinarte.altervista.org

Il movimento maestoso e misurato esprime equilibrio, armonia e celebrazione della gloria raggiunta con disciplina e abilità.

espressione

Giovane atleta nell'atto di cingersi il capo con una benda di vittoria, detto diadema, simbolo del trionfo sportivo.

soggetto

Il corpo atletico è perfettamente proporzionato e la benda rappresenta il simbolo del riconoscimento pubblico della vittoria.

attributi

Dopo aver misurato un certo numero di uomini ed aver ricavato delle misure medie, scrive le leggi per il proporzionamento ideale del corpo umano, fondandole su precisi rapporti numerici. In particolare la testa, che doveva essere circa 1/8 del corpo umano, il busto doveva corrispondere a tre teste e le gambe a quattro. Ma per altri critici il canone di Policleto corrisponde alla proporzione 1\7 della testa nel corpo.

Il Canone di Policleto è un trattato teorico in cui lo scultore definiva le proporzioni ideali del corpo umano nell'arte greca. Secondo questo principio, la bellezza deriva dall'armonia matematica tra le parti del corpo, basata su rapporti misurabili. Questo modello ha influenzato sia l'arte classica che quella rinascimentale sottolineando il connubio tra bellezza fisica e significato simbolico.

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Il Diadumeno di Policleto è datato intorno al 430-420 a.C., nel pieno periodo classico dell'arte greca. Questa datazione si basa su confronti stilistici con altre opere dello scultore, come il Doriforo, e sull'evoluzione delle proporzioni e del canone.

Il Diadumeno di Policleto ha origine nella Grecia del V secolo a.C. ed era originariamente una statua in bronzo. Probabilmente fu realizzata ad Argo, città natale dello scultore, o a Olimpia, importante centro atletico e religioso. L’opera potrebbe essere stata commissionata per un santuario dedicato agli dei o per celebrare un vincitore atletico.

Policleto fu un importante scultore greco del V secolo a.C., famoso per il suo canone, ovvero un insieme di regole per rappresentare il corpo umano in modo ideale. Una delle sue opere più celebri è il Diadumeno, che mostra un giovane atleta mentre si cinge la testa con una benda, seguendo il perfetto equilibrio delle forme. Inoltre, non esistono ritratti certi di Policleto, ma alcune raffigurazioni idealizzate, simili a quelle di altri artisti greci, potrebbero rappresentarlo.

L’opera si colloca nel periodo della massima fioritura della scultura classica greca, in un’epoca in cui Atene era il centro culturale del mondo greco, ma la scultura di Policleto si sviluppa nel Peloponneso, in particolare ad Argo. Il Diadumeno segue i principi della scuola policletea. Lo scultore teorizzò questi principi nel suo trattato "Kanon", questa concezione si riflette anche nel Doriforo, un’altra sua celebre opera, dove il canone viene applicato in modo esemplare.

il Diadumeno di Policleto era una scultura in bronzo realizzata con la tecnica della fusione a cera persa. L'originale è andato perduto e oggi conosciamo l'opera solo attraverso copie marmoree romane. Policleto utilizzava il chiasmo, un equilibrio armonico tra le parti del corpo, e applicava il suo canone di proporzioni ideali.

Il Diadumeno di Policleto è attualmente esposto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La scultura si trova in una delle sale dedicate alla scultura greca, dove i visitatori possono ammirarla insieme ad altre opere di rilievo. Quest'opera, in copia romana, è collocato in un ambiente che ne esalta la bellezza e la perfezione formale. La sua presenza al museo contribuisce a valorizzare l’importanza dell’arte ellenistica e classica.

Il Diadumeno di Policleto è una statua alta circa 1,80 metri. Rappresenta un giovane atleta nell’atto di cingersi il capo con una benda, simbolo della vittoria.

Il Diadumeno di Policleto è noto solo attraverso copie romane in marmo, poiché l’originale in bronzo è andato perduto. La sua conservazione e restauro sono mirate all'evitare l’erosione del marmo, alle integrazioni moderne e alla fedeltà alle forme originali. Gli interventi mirano a stabilizzare la scultura, rimuovere impurità e, se necessario, reintegrare parti mancanti rispettando l’estetica classica. L’obiettivo è preservare l’equilibrio e la perfezione delle proporzioni canoniche di Policleto, essenziali per comprendere l’arte greca del V secolo a.C.