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ESPRESSIONISMO FRANCESE- SOLITO E FERRARA

Giulia Solito

Created on January 28, 2025

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ESPRESSIONISMO FRANCESE

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SOLITO GIULIA & FERRARA FABIO

L'Espressionismo è la prima avanguardia del ‘900, caratterizzata da un’arte intensa e drammatica che esprime emozioni piuttosto che rappresentare la realtà oggettiva. Nasce come reazione all’Impressionismo, che si basava sulla percezione retinica della realtà, mentre l’Espressionismo rovescia il processo: gli artisti non si limitano a osservare la realtà, ma la vivono e la trasformano attraverso le loro emozioni. Le sue radici si trovano nelle opere di Van Gogh, Gauguin e Munch, che anticipano il movimento con l’uso espressivo del colore e la deformazione della realtà. L’Espressionismo si distingue per: - ritorno all’arte primitiva e gotica, - valorizzazione dell’arte popolare e folkloristica, - uso libero e intenso del colore, - distorsione delle forme, - eliminazione della prospettiva tradizionale, - rappresentazione simbolica e panteistica della natura.

espressionismo

I Fauves furono un gruppo di artisti francesi che, a differenza degli espressionisti tedeschi, non formarono movimenti organizzati né redassero manifesti. Il loro obiettivo principale era il rinnovamento dell’Impressionismo, in particolare attraverso l’uso di colori più accesi e puri. Il termine "Fauves" (belve) venne coniato nel 1905 durante il Salon d’Automne, dove i principali artisti del tempo esposero le loro opere dai colori violenti e accesi. Il pubblico e la critica più conservatrice reagirono con sdegno, definendo le loro tele caotiche e prive di forma. Tuttavia, mercanti come Ambroise Vollard compresero il valore innovativo del movimento e lo sostennero. L’esperienza Fauve durò poco: nel 1907, una grande retrospettiva su Cézanne spinse molti artisti a orientarsi verso il Cubismo, segnando la fine del Fauvismo come movimento collettivo.

ESPRESSIONISMO FRANCESE: IL FAUVISMO

In Francia gli artisti avevano già conquistato la libertà espressiva fin dalla metà dell’800, in un contesto più aperto e favorevole all’innovazione. Per questo l’Espressionismo francese è meno focalizzato sulla critica sociale e più orientato al rinnovamento del linguaggio pittorico, con una rappresentazione della realtà secondo uno stato d'animo che ricercava la goia di vivere. Il colore, acceso e puro, diventa il principale mezzo espressivo, mentre le forme si semplificano per condensare l’emozione senza disperderla.

In Germania, l’inizio del ‘900 è segnato da un clima repressivo e nazionalista, con una forte rigidità sociale e politica che limita la libertà artistica. Questo porta gli artisti a una ribellione radicale contro l’arte ufficiale, esprimendosi con un’estetica aggressiva, colori violenti e un forte impatto emotivo. L’Espressionismo tedesco ha quindi un carattere provocatorio e una forte carica di denuncia sociale. I pittori utilizzano colori spenti stesi per grandi superfici.

espressionismo tedesco

espressionismo francese

VS

Le sue ispirazioni non si limitarono all’arte occidentale: trasse spunti anche dall’arte africana, islamica e giapponese, che influenzarono profondamente il suo linguaggio artistico.

Tra il 1897 e il 1898, dopo aver incontrato John Peter Russell, Matisse scoprì l'Impressionismo e l'arte di Van Gogh, trasformando il suo stile e mettendo il colore al centro della sua espressione artistica.

Matisse ebbe molti modelli: da giovane Russel gli insegnò l’uso del colore, la sintesi di Cézanne, la linea di Gauguin, la pennellata di Van Gogh e l’accostamento cromatico di Paul Signac.

Henri Matisse (1869-1954) fu un pittore, incisore, illustratore e scultore francese. Fu l’esponente più importante della breve esperienza avanguardistica dei Fauves.

HENRI MATISSE: VITA E OPERE

Il pittore usa colori vivaci e non realistici, come verde, blu e giallo, per dipingere la pelle, creando un effetto surreale.

La donna sfoggia un enorme cappello ed un vestito borghese tradizionale. La mano destra, coperta da un guanto, tiene un ventaglio.

La figura è delineata con pennellate ampie e fluide, senza contorni netti, con i colori che si mescolano tra loro, enfatizzando l'emotività

Al centro del dipinto c’è la moglie Amélie, di tre quarti, che con lo sguardo enigmatico rivolto all’osservatore

DONNA CON CAPPELLO

La sedia impagliata in basso a sinistra da un senso di profondità alla scena

Non c’è un punto focale nella scena su cui possiamo concentrare l’attenzione Ogni particolare nell’opera non ha contorni marcati ma un minimo di differenza è data dalle sagome accennate e dall’uso di colori contrastanti

In alto a sinistra c’è una finestra dalla quale si scorge un ambiente naturale e pacifico, in netto contrasto con l’enorme stanza rossa avvolta nel caos

La stanza rossa di Matisse ritrae una camera dove il colore rosso ed arabeschi dominano l’ambiente, rendendolo molto confuso; questa stanza potrebbe simboleggiare la mente caotica dell’artista. Matisse utilizza colori contrastanti, come blu e giallo, per far risaltare la figura. L'opera è caratterizzata da pennellate ampie e fluide, con un’assenza di contorni netti, dando un senso di astrazione e intimità. Il rosso evoca emozioni come passione e concentrazione, mentre la composizione non convenzionale sfida la prospettiva tradizionale, puntando a esprimere emozioni piuttosto che riprodurre la realtà in modo realistico.

A destra, una figura femminile è seduta su una poltrona, intenta a posare qualcosa sul tavolo imbandito

stanza rossa

L'opera simboleggia armonia, vitalità e connessione con la natura, ispirandosi a rituali antichi. I ballerini danzano insieme, nudi, al ritmo di una musica felice. La nudità rappresenta, probabilmente, il ritorno ad una natura priva di sensi di colpa.

La ballerina in primo piano girata di schiena si è staccata dal gruppo e cerca di afferrare la mano della compagna di sinistra.

I corpi sono sbilanciati e in torsione per assecondare il movimento rotatorio.

Raffigura cinque fanciulle nude che danzano in cerchio su una collina verde, con un cielo blu intenso sullo sfondo. Spiccano i corpi tendenti all'arancio in contrasto con lo sfondo.

danza

Negli ultimi anni della sua vita, per la sua salute era spesso ospite in un monastero di domenicane di Vence, in Francia. Le suore invitarono Matisse a progettare e realizzare per loro la Chapelle du Saint Marie du Rosaire. L’artista accettò e abbellì la cappella anche con diverse vetrate

Le vetrate della cappella presentano una palette ridotta ma intensa, con il blu, il verde e il giallo come protagonisti, creando un'atmosfera di spiritualità e serenità. Matisse usa motivi ispirati alla natura, come foglie e rami stilizzati, con un linguaggio visivo essenziale e dinamico. La luce naturale, filtrata attraverso le vetrate, trasforma l'interno della cappella, proiettando colori vibranti sulle pareti bianche e creando un effetto mistico. Oltre alla Cappella di Vence, Matisse ha lavorato su altri progetti di vetrate, applicando la sua tecnica del "découpage" (ritaglio di forme colorate) per concepire composizioni che si adattavano perfettamente alla trasparenza del vetro.

LE VETRATE DI HENRI MATISSE

Le opere di Maurice de Vlaminck sono caratterizzate da pennellate violente, in grado di racchiudere l’istinto, la rabbia, l’inquietudine dell’artista

Dopo il 1907, risentendo in particolare dell'influenza di Cézanne, si orientò più verso paesaggi e di nature morte dai colori meno accesi giungendo, nel primo dopoguerra a una pittura di paesaggio dai toni smorzati e dolorosi, atmosfere più inquietanti e drammatiche e una rappresentazione della natura minacciosa e ostile.

Figlio di musicisti, giovanissimo si dedicò allo studio del violino per poi volgersi, dopo l'incontro con A. Derain a Chatou, alla pittura. Formatosi da autodidatta, esordì con opere d'accentuato espressionismo profondamente ispirate alle soluzioni di V. van Gogh e di H. Matisse

MAURICE DE VLAMINCK: vita e opere

Il tronco e la riva, in primo piano, sono illuminati dalla luce del sole arancione e gialla. L’acqua e le ombre delle fronde sono blu mentre il bosco della riva opposta è dipinto con una varia gamma di verdi. Infine, anche il cielo azzurro è attraversato da grandi nuvole chiare.

Sulla riva opposta un edificio pare incastonato tra alcuni alberi.

Un rimorchiatore giunge da destra e avanza passando dietro all’albero della riva. Sull’imbarcazione sembrano comparire due sagome umane.

Il tronco di un grande albero traversa il dipinto verticalmente in primo piano.

L’opera è dominata da contrasti cromatici accesi, un cielo movimentato e una composizione dinamica che enfatizza l’energia della scena. Influenzato da Van Gogh e Cézanne, Vlaminck usa il colore in modo espressivo, più che realistico, per trasmettere emozioni e vitalità.

IL RIMORCHIATORE

gli alberi rossi

L'opera è caratterizzata da colori intensi e pennellate energiche. Il dipinto raffigura un paesaggio con alberi dai tronchi rossi accesi, in forte contrasto con il cielo e il terreno, che presentano tonalità vivaci come blu, giallo e verde. Lo stile espressivo e dinamico, con colori puri e tratti spontanei, riflette l'intento emotivo dell'artista più che una rappresentazione realistica. L'opera trasmette energia e vitalità, incarnando lo spirito del Fauvismo, in cui il colore diventa il principale mezzo di espressione artistica.

Al centro si intravede, dietro ai tronchi, un piccolo nucleo di abitazioni e, poi, il cielo.

Dietro di essi, poi, altra natura, alberi e cespugli.

Sul bordo sottile si erge una fila di alberi alti dei quali si vede solo il tronco.

immediatamente, lungo il bordo inferiore del dipinto si coglie la superficie di una strada o di un canale.

Vlaminck combinò i colori primari del blu e del rosso con il bianco, applicandoli direttamente dal tubo in tamponamenti e vortici di pigmento.

L’opera caratterizzata da colori intensi e pennellate espressive, raffigura il fiume Senna nei pressi di Chatou, un piccolo sobborgo di Parigi. Di fronte si trova l'Île de Chatou, una lunga e stretta distesa di terra al centro del fiume. La scena qui mostrata sembra essere stata osservata da un punto dell'isola di fronte al villaggio di Chatou, con barche, case dai tetti rossi e una natura rigogliosa. Vlaminck usa tonalità vivaci e contrastanti, come il blu intenso per l’acqua e il cielo, e il verde acceso per la vegetazione, senza preoccuparsi della fedeltà realistica.

LA SENNA A CHATOU

GRAZIE PER L'ATTENZIONE