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L'infinito

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Created on December 19, 2024

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Transcript

L'infinito

CHRISTIAN ACCURSO3ªA Istituto Comprensivo "Virgilio IV" A.S. 2024/2025

Indice

Scienze-L'universo

Italiano-Giacomo Leopardi

Storia-La corsa allo Spazio

Musica-Wagner e la melodia infinita

Geografia-Il deserto del Sahara

Scienze motorie-La preparazione degli astronauti

Francese-Victor Hugo et le concept d’ infini

Arte-Kandinsky-Alcuni cerchi

Inglese-Stephan Haking

Religione-Chiesa della resurrezione

Matematica-I numeri periodici

Ed.Civica-Il riciclo

Tecnologia-Lavoro pratico

Ho scelto il tema dell’infinito perché è qualcosa che mi affascina profondamente e mi trasmette un senso di scoperta continua, un po’ come il viaggio, che è una delle mie più grandi passioni. L’infinito non è solo qualcosa di astratto o irraggiungibile, ma per me rappresenta il desiderio umano di andare oltre i propri limiti, di conoscere ciò che non si vede, di esplorare l’ignoto. In particolare, ho sentito questo tema molto vicino quando ho letto “L’infinito” di Leopardi: ho capito quanto l’uomo possa sentirsi piccolo davanti a ciò che non conosce, ma è proprio questa paura che spesso ci spinge a cercare, a pensare, a immaginare, a scoprire nuovi orizzonti. Anche osservando la natura, il cielo, il mare, il deserto – mi capita spesso di chiedermi come sia possibile che esista tanta bellezza, potenza e immensità. In questo senso, l’infinito per me è anche qualcosa di personale: è quella sensazione che provo quando mi trovo davanti a qualcosa di troppo grande per essere spiegato.

Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi è stato uno dei più grandi poeti italiani dell'Ottocento. Nato a Recanati nel 1798, visse una vita segnata dalla solitudine e da problemi di salute, ma anche da una enorme passione per lo studio e la scrittura. Nelle sue poesia affronta temi profondi come l'amore, il dolore, l'infelicità umana, l'illusione, l'eternità e l'infinito. Tra le sue opere più famose, c'è l'Infinito, un breve ma intenso componimento, in cui descrive una siepe che gli impedisce la vista dell'orizzonte. Invece di sentirsi ostacolato dalla siepe, decide di usare l'immaginazione per andare oltre e riflettere sull'eternità, sul tempo che passa, sul senso dell'esistenza. La siepe diventa così il simbolo di ciò che l'uomo non può conoscere, ma solo immaginare. Con parole semplici ma intense, il poeta ci invita a fermarci, ad ascoltae il silenzio e a guardare dentro di noi.

La corsa allo Spazio

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante il periodo della Guerra Fredda, gli Stati Uniti e l' Unione Serietica iniziarono una grande sfida chiamata "Corsa allo Spazio". Non era solo una gara scientifica e tecnologica, ma anche una competizione politica: ognuno dei due Paesi voleva dimostrare di essere il più forte, anche fuori dalla Terra. Nel 1957, l' Unione Sovietica lanciò il primo satelite artificiale nello spazio, chiamato Sputmik 1. Solo quattro anni dopo, nel 1961, il russo Jurij Gagarin fu il primo vomo a compiere un viaggio nello Spazio. Gli Stati Uniti risposero nel 1969 con un'impresa incredibile: l'Apollo 1 portò il primo uomo sulla Luua: Neil Armstrong. La corsa allo Spazio ha cambiato il mondo: ha spinto l'uomo a superare i propri limiti, ha accesso la voglia di esplorare l'universo e di capire cosa c'è oltre il nostro pianeta.

Il Sahara:il deserto infinito

Il Sahara è il più vasto destesrto caldo del mondo. Si estende attraverso l'intero continente africano dall'Atlantico al Mar Rosso, attraversando paesi come Algeria, Libia, Egitto, Tunisia,Mauritania e Marocco. Il paesaggio è fatto di dune altissime, rocce, oasi e distese di sabbia che sembrano non finire mai. Guardando l'orizzonte, il cielo e la sabbia si confondono: tutto appare immenso e silenzioso. Nel Sahara vivono animali speciali abituati al caldo estremo, come il dromedario, il fennec (una piccola volpe con grandi orecchie) e il serpente delle sabbie. Anche gli uomini vivono qui: i Tuareg, popolo nomade, che da secoli si sposta con i cammelli, commerciando e allevando animali. In passato, il Sahara era attraversato da importanti rotte commerciali che collegavano l' Africa all'Europa. Oggi, a causa della desertificazione, il deserto si sta espandendo, ma resta un luogo affascinante e fondamentale per studiare il clima e i cambiamenti ambientali.

Victor Hugo et le concept d’ infini

Victor Hugo né en 1802 en France est l’un des plus grands écrivains du romantisme. Il a écrit des chefs-d'œuvre comme Les Misérables et Notre-Dame de Paris. L'infini chez Hugo ne se limite pas à l'immensité de l'univers mais devient aussi une réflexion sur l'existence humaine, la liberté et la créativité. L'infini n'est pas seulement extérieur, c'est aussi une quête intérieure pour comprendre notre place dans le monde, la vie et le destin. L'infini et la spiritualité : Hugo associe l’infini à une vision spirituelle représentant une force supérieure qui donne du sens à l'univers et à la vie humaine. L'infini dans Les Contemplations : Hugo invite à une méditation profonde sur la vie, le destin et la recherche de vérité, faisant de l'infini un concept central dans sa pensée. Pour Hugo, l’infini est une quête de sens, une exploration infinie du monde extérieur et intérieur.

Stephan Hawking

Born on January 8, 1942, in England, Stephen Hawking became one of the most brilliant minds in modern science. Diagnosed with ALS at 21, he was given only a few years to live, but defied the odds and continued his groundbreaking work. Hawking's key contribution was the discovery of Hawking Radiation, showing that black holes emit energy. Despite losing the ability to move and speak, he communicated through technology and authored books like A Brief History of Time. Hawking’s legacy reminds us that with determination, no obstacle is too great to overcome.

I numeri periodici

Simon Stevin John Napier
I numeri periodici sono numeri decimali che presentano una sequenza di cifre che si ripete all'infinito. Esistono due tipi di numeri periodici: i numeri periodici semplici, dove si ripete una sola cifra, e i numeri periodici composti, dove si ripetono più cifre. Un esempio di numero periodico semplice è 1,6666..., che si scrive come 1,6 periodico, mentre un esempio di numero periodico composto è 0,142857, che si scrive come 0,142857 periodico. Ogni numero periodico può essere scritto come frazione. Ad esempio, 1,6 periodico equivale a 5/3. I numeri periodici sono numeri razionali, poiché sono sempre rappresentabili come frazioni.
La regola per trasformali in frazione
Chi li ha scoperti

L 'universo

Big Bang (13,8 miliardi di anni fa): L'universo ha avuto origine da un'esplosione che ha dato inizio all'espansione e alla formazione di particelle, stelle e galassie. Galassie e Sistema Solare: Le galassie sono enormi strutture contenenti miliardi di stelle. La nostra galassia, la Via Lattea, ospita il sistema solare con otto pianeti. La Terra è l'unico pianeta noto che supporta la vita. Il Sole: Il Sole è una stella che fornisce luce ed energia alla Terra grazie alla fusione nucleare. Fenomeni Celesti Misteriosi: L'universo contiene buchi neri e materia oscura. I buchi neri hanno gravità così forte che nemmeno la luce può sfuggirne, mentre la materia oscura costituisce gran parte della massa dell'universo, ma la sua natura è sconosciuta. Espansione dell'Universo: Le galassie si allontanano l'una dall'altra a causa dell'espansione dell'universo, scoperta da Hubble nel 1929. L'universo continua a espandersi all'infinito. L'universo è misterioso e in continua evoluzione, pieno di segreti da scoprire. La ricerca scientifica continua a svelare nuovi aspetti della sua natura.

La preparazione degli astronauti

L'allenamento è necessario per affrontare l'assenza di gravità e per mantenere i muscoli e le ossa forti. Ci sono quattro tipi di allenamento: quello cardiovascolare e di resistenza (corsa, nuoto, palestra), le simulazioni in acqua (microgravità), le centrifughe (resistenza alle accelerazioni) e la preparazione per le emergenze. Esercitazioni su riparazioni e lavoro di squadra e simulazioni in ambienti estremi. L'obiettivo è garantire la sicurezza e il successo delle missioni spaziali.

Wagner e La melodia infinita

Wagner nacque nel 1813 a Lipsia, in Germania. Fu un compositore, librettista, regista e scenografo. Il suo obiettivo era quello di creare un’arte totale, unendo musica, poesia, teatro e arti visive. La Melodia Infinita rivoluzionò l’opera lirica eliminando le arie e i recitativi tradizionali, creando così un flusso musicale continuo e senza interruzioni. Questo approccio permette una più intensa espressione delle emozioni dei personaggi.Il Leitmotiv consiste in brevi temi musicali associati a personaggi, oggetti o idee; tali temi si ripetono e si trasformano durante l’opera, rafforzando la narrazione. Un esempio famoso è rappresentato da "Tristano e Isotta", dove viene utilizzata la melodia infinita per generare tensione e desiderio.L' eredItà di Wagner ha avuto un’influenza duratura sulla musica e sul teatro; le sue opere sono ancora oggi rappresentate nei principali teatri di tutto il mondo. Wagner ha cambiato per sempre il modo di concepire la musica e l’opera lirica

Kandisky-Alcuni cerchi

Una delle sue opere più emblematiche è ‘‘Alcuni cerchi‘‘ (in tedesco ‘‘Einige Kreise‘‘), un dipinto che è considerato un esempio importante della sua evoluzione verso l'arte astratta. I cerchi, che sono una delle forme geometriche più semplici, per Kandinsky non erano solo un elemento visivo, ma portavano con sé un forte significato simbolico. Questa scelta di usare forme geometriche semplici come i cerchi riflette una delle idee centrali della pittura di Kandinsky: l'arte non doveva più essere legata alla rappresentazione di oggetti riconoscibili, ma doveva trasmettere una sensazione, un'energia. ‘‘Alcuni cerchi‘‘ è un perfetto esempio di come Kandinsky abbia cercato di trasmettere una percezione più intima e profonda della realtà, usando solo forme e colori. Kandinsky è considerato uno dei padri dell'arte astratta, e le sue opere come ‘‘Alcuni cerchi‘‘ sono fondamentali per capire come l'arte sia evoluta verso nuove forme di espressione.

La Chiesa della Resurrezione

La Chiesa della Resurrezione di Scampia e il significato dell’Infinito. La Chiesa della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo si trova nel quartiere di Scampia, a Napoli. Questo luogo, spesso associato a difficoltà sociali e degrado, è diventato con il tempo un simbolo di rinascita e di speranza. L’architettura moderna e luminosa della chiesa la rende visibile da lontano, come un faro che guarda verso l’alto, verso qualcosa di più grande. Il legame con il tema dell’Infinito è profondo: in questo caso, l’infinito non è solo un concetto astratto, ma è qualcosa che si può toccare con mano. È la speranza che non finisce, è la fede che va oltre ogni limite umano, è la possibilità concreta di cambiare e di rinascere. La chiesa, quindi, rappresenta un infinito che si vive ogni giorno: nelle persone, nella comunità e nella volontà di rialzarsi. Anche nei luoghi più difficili, può nascere qualcosa di bello, vero e duraturo. “Anche dove tutto sembra perduto, può sempre esserci una resurrezione.”

Il riciclo

Percentuale di riciclo per tipo di materiale in Europa

Il riciclo è il processo attraverso cui materiali di scarto vengono trasformati in nuove risorse, riducendo la quantità di rifiuti e l’uso di materie prime. È una delle pratiche fondamentali dell’economia circolare, un modello sostenibile in cui ogni prodotto, al termine del suo utilizzo, viene reintegrato nel ciclo produttivo. In Europa, ad esempio, circa il 42% dei rifiuti urbani viene riciclato. Per quanto riguarda la plastica, il tasso di riciclo è più basso ma in crescita: si stima che circa il 20% della plastica raccolta venga effettivamente riciclata in nuovi prodotti. Anche materiali come vetro, carta e metalli raggiungono tassi di riciclo superiori al 60-70%, evidenziando l’importanza di una gestione efficiente dei rifiuti. Questa ciclicità rende il riciclo un esempio concreto di riutilizzo potenzialmente infinito: i materiali non vengono eliminati, ma trasformati e reimmessi nel sistema. In questo senso, il riciclo rappresenta un simbolo dell’infinito applicato alla vita quotidiana e al rispetto per l’ambiente. Promuove la responsabilità individuale e collettiva verso il pianeta, con l’obiettivo di costruire un futuro più sostenibile.

Le 4 erre

Lavoro Pratico

Oggetti utilizzati
  • Lastra di legno 30x30 che ho utilizzato per creare la box
  • 1 specchio 30x40 per creare il riflesso
  • luci led per dare atmosfera
  • cassa bluetooth per dare maggiore serenita
  • colori acrilici per fare i vari disegni e frasipresenti sulle lastre
  • bombolette spray per colorare le lastre all interno e quella frantale
  • pennarello acrilico bianco per creare le costellazioni

L infinito riflesso

Lo scopo della box L’infinito riflesso è coinvolgere tutti i sensi. Con questa scatola voglio esprimere come ognuno di noi dovrebbe vivere la vita con infinita serenità e spensieratezza. Questa box rappresenta quel momento della giornata in cui ritorni a casa, ti metti sul letto e ti perdi in viaggi di fantasia, per dimenticare tutto ciò che si è passato in quella giornata. La musica è la prima porta da aprire per entrare in un mondo di fantasia.

Come le stelle nel cielo e le onde del mare, il nostro percorso scolastico è stato un viaggio ricco di scoperte, emozioni e crescita che continua ad aprirsi a nuove opportunità. Ringraziamo sinceramente voi professori e professoresse, che mi avete guidato nell'esplorazione del sapere e fatto avere sempre più nella fiducia nelle mie capacità. Un grazie va anche ai compagni di classe, con i quali ho condiviso momenti sia positivi che negativi, trasformando ogni giorno in un'esperienza da vivere insieme. Questo percorso non rappresenta una conclusione, ma un trampolino verso nuovi orizzonti, poiché la conoscenza e i sogni non conoscono limiti, proprio come l'infinito. Grazie a tutti per aver reso questo viaggio così significativo.

In questa immagine vediamo una clessidra speciale, fatta di stelle e pianeti. Non misura il tempo come una normale clessidra, ma ci fa pensare all’universo e alla sua grandezza. L’infinito qui non ha forma precisa: è qualcosa che scorre ma non finisce mai. Guardarla fa venire voglia di fermarsi e sognare.

In questa immagine vediamo un cielo pieno di stelle, galassie e costellazioni. Ci fa capire quanto è grande l’universo e quanto siamo piccoli noi. Ma proprio per questo ci viene voglia di sapere, di scoprire, di andare oltre. L’infinito ci affascina, perché sembra nascondere tutte le risposte che cerchiamo.

In questo disegno ho voluto rappresentare il tema della resurrezione. Questa parola non vuol dire solo tornare in vita, ma anche ricominciare, cambiare e rinascere dopo un momento difficile. È come se una parte di noi trovasse una nuova forza per andare avanti. La resurrezione si collega all’infinito perché parla di qualcosa che non finisce mai: la speranza, l’amore, il coraggio. L’infinito è tutto ciò che non ha fine, come le emozioni vere o i valori importanti. Per questo, resurrezione e infinito sono legati: entrambi ci parlano di qualcosa che continua, che va oltre i limiti.

In questa immagine un razzo parte verso il cielo. Non conta solo dove va, ma il fatto che ha il coraggio di partire. L’infinito qui è un sogno, un desiderio di superare i limiti. Quando guardiamo in alto, ci ricordiamo che anche noi possiamo provare ad andare oltre ciò che conosciamo.

La frase esprime il momento in cui la mente dell’uomo, di fronte a qualcosa di immensamente grande come il cielo, il tempo, lo spazio, il silenzio, si perde. Il pensiero si dissolve, smette di cercare risposte, e si lascia andare. È un’esperienza quasi mistica, in cui il limite dell’umano si incontra con ciò che non ha confini. Questa riflessione tocca il concetto di infinito come esperienza interiore: non è solo uno spazio senza fine, ma una condizione in cui l’uomo si misura con ciò che non può comprendere del tutto. Di fronte all’infinito sia esso l’universo, l’eternità, Dio, o l’amore il pensiero razionale si “annega”, perché non può contenere ciò che non ha confini. Ma proprio in questo smarrimento c’è una dolcezza: come se l’anima trovasse pace nel non dover più spiegare tutto, nel lasciarsi andare all’immensità del senso e del mistero.