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orte map
Irene Milillo
Created on December 7, 2024
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Transcript
mappa di comunita' di orte
Chiesa di S.Franceco
Panorama
Monumento a Filoteo Alberini
La Rocca
Concerti
TitoBernardini
Piazza della Libertà
Chiesa di S. Maria Assunta
Porta d elVascellaro
L'OttavaMedievale
Museo Diocesano
Intervistaa nonna
Chiesa di S.Biagiio
Casa diGiuda
Piazza S.Agostino
Panorama
SirtoSacchetti
Monumento ai Caduti
piccoli e grandi tesori nascosti
Il carciofoOrtano
panorama aereo di orte
piazza della liberta'
La Concattedrale di Santa Maria Assunta è una basilica minore, chiesa principale del Comune di Orte. Ricostruita sulla precedente chiesa romanica del IX secolo e aperta nel 1721 sotto il pontificato di Innocenzo III. L’edificio, ornato a stucchi con un pregevole stile rococò, è costruito sul progetto dell’architetto Carlo Francesco Bizzacchero, con la direzione di padre Castrachini.
Da questa piazza si accede alla fontana Ipogea, l'ingresso di Orte Sotterranea
IIl Palazzo dell'Orologio è un palazzo di Podestà costriuto nell XVII secolo
Ieri
piazza della liberta'
La Concattedrale di Santa Maria Assunta è una basilica minore, chiesa principale del Comune di Orte. Ricostruita sulla precedente chiesa romanica del IX secolo e aperta nel 1721 sotto il pontificato di Innocenzo III. L’edificio, ornato a stucchi con un pregevole stile rococò, è costruito sul progetto dell’architetto Carlo Francesco Bizzacchero, con la direzione di padre Castrachini.
Da questa piazza si accede alla fontana Ipogea, l'ingresso di Orte Sotterranea
IIl Palazzo dell'Orologio è un palazzo di Podestà costriuto nell XVII secolo
Ieri
palazzo dell'orologio
DALL'ARCHIVIO STORICO Il Palazzo del Governatore di Orte è stato realizzato nel corso del Seicento. In foto, i prospetti per l’innalzamento del Palazzo e la costruzione della torre dell’orologio, datati 1874. Come si può notare, la struttura dell’attuale Palazzo dell’Orologio è rimasta piuttosto fedele al disegno ottocentesco, ad eccezione della torre, che doveva essere molto più alta.
l'interno della chiesa
L' altare monumentale (XVIII secolo) Coro ligneo dietro l'altare
Scrigno battesimale L’organo a canne, oggetto di prestigio.
chiesa di s.biagio
L'altare Il Crocifisso
Museo Diffuso delle Confraternite. Seconda tappa. Sede di S.Biagio L'assistenza ai malati
FATTI UN GIRO
monumento ai caduti
Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra. Si tratta di una colonna in marmo con posizionato davanti un fante in bronzo e sulla sommità un angelo di pietra con le ali chiuse. Ai lati si trovano due piante di ulivo, simbolo di pace. Il monumento si trova all'ingresso del centro storico.
piazza filoteo alberini
Questa piazza si trova dietro il Cinema Alberini ed èd dedicata al famoso inventore e cineasta Filoteo Alberini. Osserviamo l'opera d'ate conemporanea creata da Roberto Joppolo nel 2017
Per conoscere meglio Filoteo Alberini clicca qui
l'inventore del cinema
museo diocesano
Opere d'arte sacra esposte nell'ex chiesa di San Silvestro. Dipinti dei secoli VIII–XVI
museo diocesano
La prima sede del Museo Diffuso delle Confraternite, nell'ex Chiesa di S.Agostino. La Processione del Cristo Morto
L'altare della piccola chiesa
CHIESA DI SAN SILVESTRO La chiesa di San Silvestro, della metà dell’XI secolo, chiusa al culto dai primi del Novecento e restaurata nelle sue primitive forme romaniche negli anni Sessanta per ospitare la raccolta d’arte diocesana. La chiesa a navata unica, costruita quasi interamente in blocchi di tufo, presenta nella parete sud due grandi archi murati che in origine la collegavano a una navata laterale nella quale insisteva la base del pregevole campanile oggi isolato di fianco all’edificio religioso.
Porta del Vascellaro
L'Arco del Vascellaro è un'antica porta della città chiamata così perché prima questa zona era occupata dai bottegai dei vasi, chiamati in dialetto "vascellari". Sopra all'arco c'è lo stemma papale. Appena varcato l'arco, sulla destra, c'è l'ex chiesa di San Gregorio. Sotto questa c'è "l'Ipogeo del vascellaro" un ambiente sotterraneo utilizzato, in tempi più recenti, per la produzione del vino. L'arco si trova in prossimità di un punto molto panoramico: si possono osservare la valle del Rio Paranza e i colli di San Bernardino e delle Grazie. Il colle di San Bernardino ospita la chiesa semi-rupestre della Santissima Trinità, edificata nel XIV secolo, e una necropoli etrusca che, nonostante saccheggiata nel corso dei secoli, ci ha lasciato una collezione archeologica prestigiosa, conservata ora nel museo civico. Sul colle delle Grazie sono visibili Palazzo Nuzzi e l’attuale convento delle monache benedettine di clausura, edificato nel 1599 accanto alla preesistente cappella di Santa Maria delle Grazie.
Organo importante costruito da Domenico Densi, nel 1721, con l’utilizzo del materiale fonico di quello precedente del 1528.
Grande scrigno battesimale alto circa 1.5 metri presente all'ingresso della chiesa.
Croce portatile del 1700. Statua della Madonna Addolorata del 1900.
La Fontana Ipogea all'ingresso di Orte sotterranea
Coro ligneo
Modellino tridimensionale del monumento a Filoteo Alberini. Opera d’arte d’acciaio contemporanea del 2017 di Roberto Joppolo.
Concerti in cattedrale
Omaggio a Tito Bernardini da Luigi Tagliaferri 3D
La Fontana Ipogea all'ingresso di Orte sotterranea Se vuoi visitare Orte Sotterranea clicca qui È un lavoro della 2A del 2022-'23
La storia della casa di Giuda
Questo edificio si trova in un piazza molto caratteristica del paese. La forma quadrata della piazza, i palazzi che vi si affacciano, con gli archi, le scalinate, i fiori che spesso la decorano e il bellissimo panorama che si intravede a pochi metri di distanza, hanno reso questo luogo una tappa obbligata da visitare. La "casa di Giuda" rievoca un passato fatto di tradimenti , denuncie e fughe appartenenti a una Orte che ormai non c'è più.
Foto di Veronica Carullo
La Rocca
L'antica porta della città
Piazza S.Agostino
Gli abiti delle dame della festa
Disegni di Bianca 3D
Il Carciofo Ortano
Il Carciofo Ortano è una varietà di carciofo che cresce esclusivamente nelle pianure che costeggiano il Tevere all’altezza di Orte. Si tratta di un prodotto di eccellenza, da sempre molto diffuso per le sue caratteristiche qualitative (è più grande, ha un cuore più tenero e presenta meno scarti). Con l'avvento dell'industralizzazione di massa, avvenuto intorno agli anni '70, il Carciofo Ortano ha perso rilevanza fino a rischiare di scomparire. Negli ultimi anni c'è. stato "il Rilancio del Carciofo Ortano" , una serie di iniziative proposte dai produttori locali per valorizzare questo ortaggio e le tradizioni dei rodotti locali
CHIESA DI S. FRANCESCO. Facciata della Chiesa Seconda tappa del Museo Delle Confraternite L'estrema unzione Modellino tridimensionale del busto del Cardinale Ferdinando Nuzzi, presente all'interno della Chiesa
Ricostruzione dell'ospedale dei pellegrini e convalescenti della confraternita della SS. Trinità. Seconda metà del 1600
Altare Monumentale del XVIII secolo Conserva le Reliquie dei Santi Martiri Comparatori.
Monumento ai caduti della Grande Guerra
Nel 1923 gli ex combattenti e reduci di guerra costituirono un "Comitato ortano per le onoranze ai caduti gloriosamente per la Patria". In effetti la città diede un contributo di sangue molto alto: ben 105 ortani morirono in guerra. La progettazione del monumento venne affidata allo scultore Guido Calori. Nel gennaio 1924 il bozzetto venne esposto al pubblico. Secondo il cronista del settimanale "Il Lazio" (20 gennaio), rappresentava "una vigorosa figura di combattente in atto di lanciare una bomba a mano e la vittoria romana, come quella recentemente trovata negli scavi di Ostia". Il bozzetto da lui descritto subì un notevole cambiamento: il posto del soldato combattente fu preso dal soldato vigilante. Probabilmente lo stesso articolista redasse il 23 agosto 1925 il pezzo sull'imminente inaugurazione del 31 agosto, in cui diede preziose indicazioni sul monumento: "Il monumento …, [che] sorge all'ingresso della città, rappresenta il fante romano che sta a custode della vittoria latina, appoggiata sul clipeo, dopo le gesta gloriose delle armi italiane". Qualche anno dopo fu posta la cancellata in ferro battuto con l'orgogliosa targa "SPQHO", ovvero Senato e Popolo Ortano, trafitta da un gladio che fu poi donata alla patria quando questa lo richiese (1941) e quindi ripristinata. Il Monumento nel suo insieme ha un carattere preciso e una potenza di impaginazione e forza espressiva notevole. Le fattezze realistiche del fante, infatti, contrastano con l'immobilità monolitica della Vittoria alata, che si veste, per l'occasione, degli attributi della dea guerriera Minerva, il cimiero e lo scudo con la testa di Medusa
Gli stemmi delle 7 Contrade
Nicole e.... 3D
Questo è uno dei panorami più amati dagli ortani. Le colline lungo il Tevere