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il teatro greco

Alessia Gargiulo

Created on November 29, 2024

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Transcript

IL TEATRO GRECO

LAVORO DI SVEVA COSENTINO,ALESSIA GARGIULO, MARIA MANZI, GAIA PALUMBO
costumi
gli attori greci
rappresentazioni
struttura

MAppa

Il teatro greco

TRECCANI

Il significato della parola

s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare orazioni]. – 1. a. Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche

‘Including quotes always strengthens our presentation. Break the monotony.’

La struttura

le rappresentazioni Greche si dividono in

  • tragedie
  • commedie
  • drammi satireaschi
  • e il coro

LE RAPPRESENTAZIONI

L' attore doveva essere dotato di voce forte, versatile nei toni e nei timbri, buona preparazione musicale, e ancora di abilità nel movimento e nella gestualità. E come tramite tra pubblico e attori, il coro, composto da dodici, poi quindici persone per la tragedia e per il dramma satiresco, mentre ventiquattro sono i componenti del coro della commedia. Erano esclusivamente uomini, i quali interpretavano anche ruoli famminili.

UN CLUB PER UOMINI

Nel teatro greco antico, i costumi e le maschere erano elementi cruciali per la rappresentazione teatrale, specialmente nelle tragedie. Gli attori indossavano tuniche chiamate "chitoni", spesso lunghe e decorate con ricami e colori che riflettevano il personaggio interpretato. Queste tuniche erano ispirate agli abiti cerimoniali in onore di Dioniso, il dio del teatro e del vino.Le rappresentazioni teatrali avvenivano ad Atene in occasione di tre feste in onore di Dioniso (dio del teatro, nonché dell'estasi, del vino e della liberazione dei sensi) che si tenevano nel corso dell'anno: le Grandi Dionisie, le Lenee e le Dionisie rurali. Il teatro, dato il suo vasto seguito, divenne veicolo di diffusione di idee e problematiche nella vita politica e culturale della Atene democratica.

Costumi e usanze

GRAZIE PER L'ATTENZONE

La tragedia greca rappresenta una vicenda, quasi sempre presa dalla mitologia, riguardante uno o più uomini o semidei ,lo scopo della tragedia è suscitare negli spettatori sentimenti di pietà e paura.

Theatron (θέατρον), la parte destinata al pubblico. A forma di semicerchio, era sopraelevata perché poggiava su un rilievo naturale dell'Acropoli. Aveva una capienza di 15-20 mila spettatori, quindi ben superiore rispetto ai teatri moderni.

L'Orchestra (ὀρχήστρα) è la piattaforma circolare che si trovava al centro del teatro, sulla quale era posto un altare. Qui si svolgeva l'azione del coro, ma si suppone che, in epoca arcaica, vi trovassero posto anche gli attori, prima che la struttura fosse dotata di un edificio di sfondo.

Skēné (σκηνή)era l'edificio di sfondo, collocato di fronte al theatron e tangente all'orchestra. In origine era una tenda dietro la quale gli attori si cambiavano di costume. Con il tempo, questo edificio diventò parecchio ingombrante, poiché iniziò a inglobare anche un magazzino e uno spogliatoio.

IParodoi (πάροδοι) ossia dei passaggi laterali collocati tra il theatron e la skēné, consentivano al coro di accedere all'orchestra.

Proskénion (προσκήνιον) o logheion (λογεῖον) era un palcoscenico sopraelevato che fu però introdotto solo più tardi, nel IV secolo a.C., dopo la scomparsa del coro.

Nelle città si erano inoltre sviluppate forme di spettacolo burlesche, come le farse di Megara, composte di danze e scherzi. Tuttavia tali testi non ci sono pervenuti, rendendo quindi impossibile un giudizio su di essi.

Il dramma satiresco era una rappresentazione di tipo comico, di solito messa in scena dopo le tragedie, allo scopo di risollevare l'animo degli spettatori. Autori dei drammi satireschi erano di solito gli autori di tragedie e non di commedie.

Il coro era presente in tutti e tre i generi teatrali dell'antica Grecia, rappresenta un personaggio collettivo, che partecipa alla vicenda tanto quanto gli attori stessi.