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Transcript

La pittura egizia non aveva come obiettivo una rappresentazione realistica del mondo naturale, ma piuttosto una visione simbolica e ideale della realtà, in cui gli aspetti fisici e spirituali della vita umana, del divino e della natura erano integrati. Le caratteristiche principali della pittura egizia includono:Semplicità e Frontale: le figure erano generalmente rappresentate in modo frontale, con corpi disegnati in posizioni rigide e convenzionali. La testa, il tronco e le gambe venivano viste da profilo, ma la parte superiore del corpo (specialmente per le figure umane) e il volto erano di solito rappresentati frontalmente.Prospettiva Convenzionale: l'arte egizia non utilizzava la prospettiva lineare come la conosciamo oggi, ma seguiva una "prospettiva convenzionale", in cui la dimensione di un oggetto era proporzionale alla sua importanza, piuttosto che alla sua distanza.Simbolismo: i colori e le forme erano scelti in base al loro significato simbolico. Per esempio, il colore verde rappresentava la fertilità e la rinascita, mentre il rosso e il giallo simboleggiavano la terra e il deserto.

I soggetti principali della pittura egizia erano tratti dalla vita quotidiana, dalla mitologia e dalla religione. Ecco alcuni dei temi più ricorrenti:Riti Funerari e Scene di Vita Quotidiana: le pitture delle tombe e delle piramidi spesso includevano scene di banchetti, cacce, agricoltura, e lavoro artigianale, per garantire che il defunto avesse tutto ciò che gli serviva nell'aldilà.Divinità Egizie: le divinità erano rappresentate con caratteristiche simboliche. Ad esempio, il dio Horus era spesso rappresentato come un falco o con una testa di falco, mentre Anubi, il dio delle mummie e dei funerali, era dipinto con la testa di un cane o uno sciacallo.Faraoni e Figure di Potere: i faraoni erano ritratti in modo ieratico, simbolizzando la loro potenza divina. Spesso li si vedeva fare offerte agli dei, partecipare a battaglie o in atti di grandezza per dimostrare il loro ruolo di mediatori tra gli esseri umani e il divino.

La pittura nell'Antico Egitto aveva principalmente una funzione religiosa e funeraria. Le scene dipinte sulle pareti delle tombe dovevano garantire la continuità dell'anima del defunto nell'aldilà. La pittura era una forma di "magia" che assicurava che la persona dipinta avesse successo nelle sue avventure nell'oltretomba.Tombe e Sepolcri: le pitture murali delle tombe, come quelle nella Valle dei Re, sono tra le più famose testimonianze dell'arte egizia. Raffiguravano scene quotidiane, rituali religiosi, divinità e paesaggi, con l'obiettivo di fornire al defunto cibo, bevande e protezione nell'aldilà.Tempio e Arte Religiosa: nelle pitture dei templi, venivano rappresentate cerimonie religiose, la divinità in varie forme, e le gesta dei faraoni, tutti con l’intento di celebrare la divinità e la regalità come rappresentazione di ordine cosmico.

Soggetti e tematiche

La funzione

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PITTURA EGIZIA

LA PITTURA EGIZIA

La pittura egizia veniva eseguita principalmente su pareti di tombe, templi, e papiri, con tecniche ben precise:Pigmenti Naturali: i pittori egizi utilizzavano pigmenti naturali derivati da minerali e piante. I colori più comuni erano il bianco (ottenuto dal gesso), il nero (carbone), il rosso (ocra rossa), il giallo (ocra gialla), il verde (malachite) e il blu (lapislazzuli). Questi colori erano mescolati con acqua e resine naturali per formare pitture durature.Tecniche di Applicazione: la pittura veniva applicata con pennelli o stili sottili, e talvolta con una tecnica di incavo per ottenere un effetto di rilievo. Le superfici venivano preparate con una base di gesso per garantire una buona aderenza del colore.

Nel corso delle dinastie egizie, la pittura subì alcune evoluzioni stilistiche, anche se i principi fondamentali rimasero pressoché invariati. Tra i periodi più significativi, possiamo individuare:Periodo Predinastico e Antico Regno: le pitture di questo periodo erano caratterizzate da linee dure e un uso schematico dei colori. Le figure erano rigide e molto convenzionali.Medio Regno: in questo periodo si assiste a una maggiore espressione dei tratti individuali e un'evoluzione nelle rappresentazioni di paesaggi e scene quotidiane.Nuovo Regno: durante questo periodo, la pittura raggiunse il suo apice, con una maggiore attenzione ai dettagli e l’introduzione di nuove tecniche artistiche. Le scene di battaglie, rituali religiosi e regali diventarono più dinamiche e complesse.

In Egitto, la pittura e la scrittura erano molto legate. Le immagini venivano spesso accompagnate da geroglifici che spiegavano o completavano il significato della scena. I geroglifici non erano solo un sistema di scrittura, ma anche un potente strumento simbolico che arricchiva le pitture, offrendo spiegazioni per i testi sacri o per le scene mitologiche.Testi Funerari: in molte tombe, come nella Tomba di Tutankhamon, oltre alle pitture erano presenti i "Libri dei Morti" o testi religiosi che accompagnavano il defunto nel viaggio nell’aldilà.Geroglifici e Immagini: le figure erano spesso etichettate o descritte da iscrizioni che le contestualizzavano. I geroglifici, sebbene rappresentassero simboli verbali, erano anche loro in un certo senso "pitture", in quanto avevano un forte valore visivo.

Evoluzione nel tempo

La pittura e la scrittura geroglifica

Tecniche e materiali

Ho scelto questo argomento perché trovo che la pittura egizia, soprattutto nelle scritture geroglifiche, sia una forma d'arte antica estremamente curiosa e misteriosa. Inoltre penso che sarebbe molto interessante visitare le sepolture o i monumenti che riportano queste pitture.E' incredibile come i colori di queste forme d'arte siano ancora così vivaci e intatti dopo così tanto anni, e ciò mi meraviglia.

Conclusione

Il lavoro non prevede un'esposizione orale