STORIA IMMIGRAZIONI ED EMIGRAZIONI
Rosa Ciaravola
Created on November 29, 2024
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La storia dell'emigrazione e dell'immigrazione
La "Little Italy" a New York è un esempio emblematico della diaspora italiana negli USA.
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, milioni di italiani lasciarono il paese, in particolare dal Sud e dalle regioni più povere come Calabria, Sicilia e Campania. La spinta principale fu di natura economica: l'Italia, ancora prevalentemente agricola e arretrata, offriva scarse opportunità di lavoro e molte famiglie vivevano in condizioni di estrema povertà. Le mete principali furono gli Stati Uniti, il Brasile e l’Argentina, dove c’era richiesta di manodopera per la costruzione di infrastrutture, l’industria e l’agricoltura.Questo esodo portò alla formazione di grandi comunità italiane all’estero, note per aver mantenuto le tradizioni culturali e linguistiche del paese d’origine, ma spesso dovettero affrontare discriminazione e difficoltà di integrazione.
Esodo italiano verso le Americhe
Nel secondo dopoguerra, con la ricostruzione e il boom economico, l’Italia visse un massiccio fenomeno di migrazione interna. Migliaia di persone si spostarono dal Sud verso il Nord industrializzato, attratte dalle opportunità lavorative nelle fabbriche di città come Torino, Milano e Genova. Questo movimento portò a un profondo cambiamento sociale: se da un lato migliorò le condizioni economiche di molte famiglie, dall’altro generò tensioni culturali e sociali, poiché i migranti meridionali spesso venivano discriminati e considerati “diversi” rispetto alle popolazioni locali.
Emigrazione interna durante il boom economico (1950-1960)
Prima Guerra Mondiale: La popolazione civile fu spesso costretta a fuggire dalle zone di conflitto, come i profughi provenienti dal Nord-Est italiano dopo la disfatta di Caporetto. Seconda Guerra Mondiale: I genocidi e le persecuzioni naziste, tra cui l'Olocausto, portarono allo sfollamento e alla migrazione forzata di milioni di ebrei e altre minoranze. Dopo la guerra, i confini europei ridisegnati causarono ulteriori spostamenti di popolazioni, come l’espulsione dei tedeschi dai territori ceduti alla Polonia o i profughi dai Balcani.
Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, milioni di persone furono costrette a migrare per sfuggire a persecuzioni e distruzioni.
Storia dei rifugiati e delle guerre mondiali
Con la fine dei regimi coloniali nel secondo dopoguerra, molti ex cittadini delle colonie emigrarono nei paesi che li avevano colonizzati. Ad esempio:Dal Maghreb (Algeria, Tunisia, Marocco) alla Francia, dove cercarono lavoro in settori come l’edilizia, la manifattura e i servizi. Dall'India e dal Pakistan al Regno Unito, dove contribuirono a colmare la carenza di manodopera, soprattutto nei trasporti e nella sanità. Questi movimenti migratori crearono società più multiculturali, ma anche conflitti sociali legati al razzismo, alla marginalizzazione e all'integrazione. Episodi come le rivolte di Brixton a Londra o le tensioni nelle banlieues parigine riflettono queste dinamiche.
Immigrazione e colonizzazione nel XX secolo
SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ROSA CIARAVOLA