Giacomo Leopardi
L'INFINITO
L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest ermo colle
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete lo nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura
E come il ventoodo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando
E mi sovvien l'eterno,e le morte stagioni, e la presente e viva,e il suon di lei ,
Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare
PIETRO VARONE 2D
GRAZIE PER L'ATTENZIONE