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FEDERICO GALLO E GIOELE TRABONA

ARTICOLI 10,11,12 DELLA COSTITUZIONE

Questo articolo stabilisce che l'ordinamento giuridico italiano deve adeguarsi ai principi e alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciuti. Rappresenta un'apertura dell'Italia verso la comunità internazionale e ne garantisce l'integrazione nel contesto globale. Inoltre, tutela i diritti degli stranieri, riconoscendo il diritto di asilo a chiunque, nel proprio paese, sia impedito nell'esercizio delle libertà democratiche. Infine, regola l'estradizione, escludendola per reati politici.

ARTICOLO 10

Apertura internazionalE

Questo articolo è considerato uno dei più innovativi della Costituzione, poiché permette all'Italia di armonizzare il proprio sistema giuridico con il diritto internazionale. È una caratteristica unica che non tutti gli ordinamenti prevedono con tale chiarezza.

Il diritto di asilo viene garantito solo per chi fugge da situazioni che ledono le libertà democratiche. Questo criterio è più restrittivo rispetto ad altre forme di protezione come quelle previste dal diritto internazionale.

L'estradizione per reati politici è vietata, un principio che tutela anche i dissidenti politici. Tuttavia, ci sono eccezioni, come i crimini di terrorismo internazionale.

Diritto di asilo

ESTRADIZIONELIMITATA

Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU)

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo per risolvere le controversie internazionali. Questo principio riflette la volontà di pace emersa dopo il dramma della Seconda Guerra Mondiale. L'articolo permette limitazioni della sovranità nazionale in favore di organizzazioni internazionali, come l'ONU o l'Unione Europea, che promuovono la pace e la giustizia tra le nazioni.

ARTICOLO 11

Pacifismo post-bellico

Questo articolo è stato fortemente influenzato dall’esperienza della Seconda Guerra Mondiale e dal fascismo. Esprime una netta presa di posizione contro l’uso della guerra per scopi offensivi.

La possibilità di limitare la sovranità ha aperto la strada all’adesione dell’Italia a organizzazioni sovranazionali come la NATO, l’ONU e l’Unione Europea.

Sebbene l’Italia ripudi la guerra, ha partecipato a missioni militari internazionali. Queste sono giustificate come “interventi per la pace”, ma suscitano dibattiti sulla coerenza con l’articolo 11.

Fondamento per l’Europa

Contraddizioni moderne?

Questo articolo definisce la bandiera della Repubblica Italiana: il tricolore verde, bianco e rosso, con bande verticali di uguali dimensioni. Essa rappresenta l'identità nazionale, l'unità e la storia del paese, riprendendo il disegno nato nel periodo delle lotte per l'indipendenza e l'unificazione italiana.

ARTICOLO 12

Origine del tricolore

La bandiera italiana nasce durante il periodo napoleonico, ispirandosi al tricolore francese. Le prime versioni risalgono al 1797 nella Repubblica Cispadana.

I colori verde, bianco e rosso non hanno un significato ufficiale nella Costituzione, ma nella tradizione popolare rappresentano:

  • Verde: le pianure e la natura.
  • Bianco: le Alpi innevate.
  • Rosso: il sangue dei patrioti.

Durante il Regno d'Italia, il tricolore includeva lo stemma dei Savoia al centro. Con la nascita della Repubblica, nel 1946, fu eliminato per sottolineare il distacco dalla monarchia.

Simbolismo dei colori

Cambiamenti storici

7 gennaio

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