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La principessa Mononoke

Ludovico Famà

Created on November 28, 2024

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Transcript

Kiara Leghisi Ludovico Famà Miriam Ferrini Nikolas Cianci Emma Bini Elettra manzi

La principessa Mononoke

‘’Principessa Mononoke" è un film d'animazione di Hayao Miyazaki del 1997, ambientato in un Giappone medievale in conflitto tra forze della natura e industrializzazione. Il protagonista, Ashitaka, è un giovane principe colpito da una maledizione che parte in cerca di una cura. Lungo il cammino incontra San, o Principessa Mononoke, una ragazza cresciuta dai lupi che combatte per proteggere la foresta dagli umani. Ashitaka cerca di promuovere la pace tra le due fazioni, affrontando temi come la coesistenza e le conseguenze delle azioni umane.

Trama

Contesto storico

1.⁠ ⁠Contesto temporale: Occidente: Inizia nel 476 d.C. con la caduta dell'Impero Romano e si estende fino al 1492. Giappone: Inizia nel XII secolo e dura fino al XVI secolo, con la fine tradizionalmente segnata dal 1603. 2.⁠ ⁠Struttura politica e sociale: Occidente: Società feudale con monarchie e un forte potere della Chiesa cattolica, che dominava la vita spirituale e politica. Giappone: Sistema feudale con shogunati e una classe guerriera di samurai, mentre l’imperatore aveva un potere simbolico.

3.⁠ ⁠Sviluppo tecnologico e scientifico:Occidente: Lente innovazioni, con un progresso legato alla filosofia greco-romana e cristiana.Giappone: Avanzamenti nelle tecniche di guerra, metallurgia e architettura, ma progresso scientifico più limitato. 4.⁠ ⁠Ruolo della guerra e della società militare:Occidente: Le guerre erano legate alla politica feudale, con cavalieri come protagonisti.Giappone: I samurai erano al centro della vita sociale, con guerre tra clan e una forte cultura guerriera basata sul bushidō.

Durante il periodo Muromachi (1336-1573), la cultura giapponese fiorisce. Il buddismo, più in particolare il buddismo zen, influisce sulla filosofia di vita dei samurai, mentre forme artistiche come il teatro Nō e la cerimonia del tè diventano importanti espressioni della cultura. Le città, come Kyoto e Kamakura diventano centri commerciali vitali, dove i mercanti svolgono un ruolo cruciale, nonostante la loro posizione sociale inferiore rispetto ai samurai. L'architettura medievale giapponese è fortemente infulenzata da quella cinese, con castelli e templi che simboleggiano il potere e la spiritualità. Il periodo Sengoku (1467-1603) segna un'epoca di conflitti tra i daimyō e vede l'emergere di figure storiche come Oda Nobunaga e Tokugawa Ieyasu, che alla fine stabiliscono lo shogunato Tokugawa, portando stabilità.

Medioevo Giapponese

Il medioevo giapponese, che si estende dal XII al XVI secolo, è un periodo di trasformazione storica e culturale cruciale per il Giappone. Questo periodo segna la nascita del sistema feudale, con il potere effettivo che passa dai sovrani imperiali ai leader militari (shōgun), e ai nobili feudatari (daimyō). Lo shogunato Kamakura (1192-1333) rappresenta la prima forma di governo militare, mentre il bushido, il codice d'onore dei samurai, diventa centrale nella società. Le invasioni mongole del 1274 e 1281, respinte dai samurai, rafforzano l'identità nazionale giapponese.

al servizio di un signore feudale, ma con una gerarchia che li includeva anche tra i più alti ceti sociali. I samurai erano noti per la loro abilità nell'uso della spada, in particolare la katana. • Addestramento e Preparazione. Cavalieri: I giovani nobili venivano addestrati fin dalla tenera età nel combattimento. Un giovane diventava cavaliere attraverso una cerimonia formale. I cavalieri usavano armature pesanti, lance, spade e scudi, e combattevano principalmente a cavallo. Samurai: I samurai venivano addestrati fin da giovani nell'uso della spada (katana), nell'arte della lotta (jūjutsu). L'educazione non era solo fisica, ma anche mentale, per formare guerrieri saggi e disciplinati. La katana era l'arma principale, lance e altre armi. Le loro armature erano più leggere e flessibili.

I cavalieri medievali e i samurai giapponesi sono due figure tradizionali guerriere che hanno caratterizzato rispettivamente l'Europa medievale e il Giappone feudale. Simboli di onore, lealtà e abilità marziali. Nonostante le differenze culturali e geografiche, vi sono somiglianze nelle loro vite. • Per quanto riguarda il contesto storico e sociale: Cavalieri: Medievali Medioevo, principalmente tra l'11° e il 15° secolo. Fanno parte della nobiltà guerriera al servizio del re o di un signore feudale. I cavalieri erano professionisti della guerra. Samurai: Giapponesi Feudalismo giapponese, tra il 12° e il 19° secolo. Guerrieri di alta classe,

Cavalieri Medievali vs Samurai Giapponesi: Un Confronto Storico e Culturale

Il titolo di cavaliere era spesso ereditario, ed era simbolo di prestigio sociale. Samurai: Servivano come soldati e amministratori per i daimyō (signori feudali giapponesi). Non solo erano guerrieri, ma anche funzionari pubblici, educatori e leader locali.La classe samurai aveva una posizione elevata nella gerarchia sociale. • Declino Cavalieri: Con l'invenzione delle armi da fuoco e l'evoluzione delle tattiche militari, il ruolo dei cavalieri diminuì durante il Rinascimento. Samurai: La fine del sistema feudale giapponese e l'introduzione della modernizzazione nell'era Meiji portarono alla scomparsa della classe samurai.

• Codice di Onore Cavalleria: Il cavaliere doveva dimostrare lealtà al suo signore, combattere per la giustizia e proteggere i deboli (codice di cavalleria). Il codice cavalleresco prevedeva l'aiuto reciproco tra pari, la difesa della cristianità e la condotta onorevole in battaglia e fuori da essa. Bushido: La lealtà verso il proprio padrone era fondamentale, così come l'importanza di mantenere l'onore personale e della famiglia. Il disonore, come la sconfitta o il tradimento, poteva portare al suicidio rituale. • Ruolo Militare e Sociale. Cavalieri: Ruolo di difesa nei confronti di invasori, partecipando a crociate, guerre locali e battaglie.

Signora della Città del Ferro. Sotto la sua guida gli abitanti della città estraggono il ferro dalle montagne, distruggendo a poco a poco la foresta. Eboshi non è puramente malvagia. Purtroppo non capisce l'importanza della foresta, né capisce quanto il Dio della Foresta che la abita sia necessario anche per il benessere degli umani.

Eboshi

San

Soprannominata la "ragazza-spettro", è una giovane donna che, perse i genitori quando la famiglia fu attaccata da Moro, fu cresciuta da quest'ultima come una figlia. Lei si considera un lupo, e come la madre odia profondamente gli umani per il loro comportamento irrispettoso nei confronti della foresta.Come il resto degli animali, crede anche lei che uccidere Eboshi sarà sufficiente per scacciare gli umani. Col tempo si innamora anche lei di Ashitaka, ma questo non cambierà la sua visione della razza umana.

Yakul ha una natura gentile e vigile. È fedele ad Ashitaka e rifiuta di lasciare la sua parte in molte occasioni.Yakul è un grande serow (o alce rosso) con corporatura da renna, le corna di uno stambecco e lunghe gambe di cervo.

Yakul

Protagonista del film, è un giovane principe della tribù Emishi, un guerriero coraggioso e profondamente legato alla natura.Nel tentativo di proteggere il suo villaggio da un dio cinghiale impazzito, viene maledetto e intraprende un lungo viaggio alla ricerca di una cura. Durante questo percorso, si trova coinvolto in un conflitto tra gli umani e gli dei della foresta. La sua maledizione si manifestava spesso come un'aura viola e nera luminosa sul braccio destro. Occasionalmente causava un aumento momentaneo della massa muscolare del braccio e del corpo causandogli un forte dolore. L'aura stessa appariva simile alla maledizione del demone.

Ashitaka

Personaggi

Appare per la prima volta come alleato, ma in seguito viene rivelato essere l'antagonista nascosto, che vuole presentare la testa del Shinshigami all'imperatore in modo che potesse essere pagato profumatamente. Si dice che la sua testa abbia il potere dell'eterna giovinezza. Ottiene l'appoggio di Lady Eboshi per aiutarlo ad uccidere lo Shinshigami.

È la dea dei lupi di trecento anni che possiede il potere e l'intelligenza divini, oltre ad essere in grado di comprendere e parlare le lingue umane. È un personaggio forte che conosce le cattive intenzioni degli umani. È il capo della tribù dei lupi e la madre di San. Moro si presenta minaccioso nei confronti dell'Ashitaka, ma capisce il suo profondo affetto per San.

Jigo

Moro

SHINSHIGAMI: è L'antagonsita del film infatti esso è una divinita simile ad un cervo ma con l'espressione umana è in grado di dare la vita e la morte. Per questo motivo è una divinità che rappresenta fedelmente la natura, né buona né cattiva. KODAMA: queste piccole figure sono chiamate "kodama" uno spirito che dimora negli alberi ma, contemporaneamente, è l’albero stesso al cui interno dimora questo spirito; albero e spirito sono in simbiosi, per cui il kodama non ha bisogno di nutrirsi in quanto la sua sopravvivenza è completamente legata alla vita dell’albero, ma anche viceversa, quindi se lo spirito muore l’albero morirà con lui. kodama si prendono cura non solo dell’albero in cui vivono, ma anche della zona circostante, degli altri alberi e dell’intera foresta; si manifestano agli occhi umani sia come sfere di luce sia come mini entità antropomorfe. NEGO: Nego è il capo del clan dei cinghiali ed è colui che compare all’inizio di Principessa Mononoke, ovvero il cinghiale posseduto in cerca di vendetta, che infetta il braccio del principe Ashitaka prima di morire per mano di quest’ultimo.

Grazie dell'attenzione