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Transcript

lavoro autonomo occasionale e prestazione di lavoro occasionale

Colzi Martina e Vettori Chiara

CHE COS'E'?

LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE
PRESTAZIONE DI LAVORO OCCASIONALE

La prestazione di lavoro occasionale è una forma contrattuale che non rientra nella tipologia giuridica del lavoro dipendente né in quella del lavoro autonomo e che consente l’impiego di lavoratori per attività non continuative, senza instaurare un rapporto subordinato con il datore di lavoro. Si applica a lavori di breve durata e con limiti economici e temporali ben definiti, in settori specifici e con precise categorie di lavoratori.

Il lavoro autonomo occasionale è una forma di collaborazione in cui una persona svolge un’attività in modo non continuativo, con lavoro prevalentemente proprio e senza subordinazione né obbligo di aprire una Partita IVA. È disciplinato dall’articolo 2222 del Codice Civile e si basa su un accordo tra prestatore e committente per il compimento di un’opera o servizio senza continuità e vincoli organizzativi .

Durata e limiti economici: massimo 280 ore di lavoro annue per singolo datore di lavoro, con un limite di 5.000 euro di compensi complessivi per ciascun lavoratore. Il limite per singolo datore è 2.500 euro annui.

Autonomia: il lavoratore decide tempi e modalità di svolgimento del lavoro.

Occasionalità: le prestazioni non devono essere continuative.

Assenza di subordinazione: il lavoratore non è vincolato da gerarchie aziendali, ma segue indicazioni generali per l’esecuzione dell’incarico.

Assenza di subordinazione: il committente non può dirigere il lavoro.

Tutele previdenziali: sono previsti contributi INPS (33%) e assicurazione INAIL (3,5%), a carico del datore di lavoro.

Compenso con ricevuta: il lavoratore emette una ricevuta fiscale che può includere una ritenuta d’acconto del 20%.

Soglia reddituale: fino a 5.000 euro lordi annui, i contributi previdenziali non sono obbligatori; oltre tale soglia, è necessario iscriversi alla Gestione Separata INPS .

Obblighi comunicativi: il datore deve registrare l’accordo sulla piattaforma INPS e, in alcuni casi, avvisare l’Ispettorato del lavoro.

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA

LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE

PRESTAZIONE DI LAVORO OCCASIONALE

Decreto Dignità (2018): è stato introdotto dal governo italiano, il quale volge la sua attenzione alla lotta contro la precarietà con l'obbiettivo di ridurla favorendo contratti più stabili e continuativi. Questo decredo ha apportato delle modifiche mirate a regolare meglio questa tipologia contrattuale per limitarne l'uso improprio. gli impatti che questa legge ha avuto su questa tipologia contrattuale sono: - restrizioni per i datori di lavoro - limiti settoriali - regolarizzazione amministrativa

Nel 2022, sono stati introdotti nuovi obblighi per ridurre gli abusi di questa forma contrattuale:

Comunicazione preventiva: il committente deve informare l’Ispettorato Territoriale del Lavoro prima dell’inizio della prestazione. La mancata comunicazione comporta sanzioni fino a 2.500 euro.

Legge di Bilancio 2023: ha eliminato l’uso della prestazione occasionale in agricoltura e modificato i limiti dimensionali per le imprese, escludendo quelle con più di 10 dipendenti a tempo indeterminato.

Controlli più rigidi: l’utilizzo improprio del lavoro autonomo occasionale può essere considerato lavoro subordinato mascherato .

Nel 2024 le regole delle prestazioni occasionali restano identiche alle regole del 2023, ovvero i prestatori non posso superare i 5000 euro l’anno senno dovranno iscriversi alla Gestione Separata INPS per i versamenti previdenziali, mentre i committenti non possono superare i 10000 euro l’anno sommando le ricevute di tutti i prestatori.

Decreto 2023: ha aggiornato i compensi massimi per specifici settori, come ad esempio le fiere.

VANTAGGI SVANTAGGI

LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE

DAL PUNTO DI VISTA DEL LAVORATORE:

Mancanza di tutele previdenziali e assistenziali stabili.

Flessibilità nei tempi e modalità di lavoro.

Obbligo di iscrizione alla Gestione Separata per compensi sopra i 5.000 euro.

Esenzione dall’apertura della Partita IVA per prestazioni non continuative.

Tassazione ridotta per redditi sotto i 4.800 euro annui.

Difficoltà a costruire una carriera professionale stabile.

DAL PUNTO DI VISTA DEL DATORE DI LAVORO:

Costi contenuti rispetto a contratti subordinati.

Obblighi di comunicazione preventiva e rischio di sanzioni.

Assenza di obblighi continuativi e minori vincoli burocratici per prestazioni occasionali.

PRESTAZIONE DI LAVORO OCCASIONALE

DAL PUNTO DI VISTA DEL LAVORATORE:

mancanza di continuità lavorativa e limitazioni sui compensi massimi.

possibilità di integrare il reddito, esenzione fiscale sui compensi, cumulabilità con pensioni o sussidi.

DAL PUNTO DI VISTA DEL DATORE DI LAVORO:

flessibilità, semplicità di gestione contrattuale, e minori costi rispetto a contratti subordinati.

rischio di sanzioni per eventuali violazioni.

ESEMPI

LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE

PRESTAZIONE DI LAVORO OCCASIONALE

Traduzioni o interpretariato

Con Libretto Famiglia: per lavori domestici (baby-sitting, giardinaggio, pulizie), assistenza a persone fragili, o lezioni private.

Ripetizioni private o tutoraggio

Lavori artigianali su commissione

In altri ambiti: steward per eventi sportivi, incarichi temporanei in fiere, e attività specifiche nel turismo.

Progetti grafici a breve termine.