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Modulo Didattico Storia

Francesca Battigaglia

Created on November 28, 2024

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Transcript

La prima guerra mondiale

-desiderio di rivincita dei Francesi -rivalità tra Austria e Russia -Presenza di due schieramenti : Triplice Alleanza e Triplice Intesa.

POLITICHE

sono da ricercarsi nella politica militarista e nella corsa agli armamenti

MILITARI

-Rivalità economica tra Gran Bretagna e Germania .-c'era la necessità per tutte le potenze industriali di espandere il proprio mercato e garantirsi le materie prime.

ECONOMICHE

LE CAUSE

Unit 01

FRANCIAGRAN BRETAGNA RUSSIA

TRIPLICE INTESA

GERMANIAAUSTRIA ITALIA

TRIPLICE ALLEANZA

GLI SCHIERAMENTI

Unit 01

Il 28 giugno 1914, l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria, e sua moglie furono uccisi a Sarajevo dal nazionalista serbo Gavrilo Princip. L’attentato, organizzato a Belgrado, venne considerato dall’Austria un’occasione per aggredire la Serbia e risolvere le tensioni nei Balcani. Il 23 luglio, l’Austria inviò alla Serbia un ultimatum con richieste umilianti, tra cui la soppressione delle organizzazioni irredentistiche slave, il divieto di propaganda antiaustriaca e un’inchiesta condotta congiuntamente. La Serbia respinse le richieste per preservare la propria sovranità, e il 28 luglio 1914 l’Austria dichiarò guerra alla Serbia, dando inizio al conflitto.

LEARNING EXPERIENCE

La causa occasionale

Fronte orientale: • I tedeschi sconfiggono i russi a Tannenberg (25-30 agosto) e ai Laghi Masuri (4-10 settembre). • Anche qui si arriva a uno stallo. Espansione del conflitto: • 31 ottobre 1914: La Turchia entra in guerra con gli Imperi Centrali, aprendo nuovi fronti (Armenia, Mesopotamia, Egitto).

Guerra di posizione (autunno 1914): • Gli eserciti scavano trincee lungo un fronte di 800 km dal Mare del Nord alla Svizzera. • Mitragliatrici e artiglieria rendono inutili le avanzate.

Battaglia della Marna (6-12 settembre 1914): • I tedeschi avanzano fino a 55 km da Parigi. • La battaglia, con circa 500.000 vittime, si conclude in stallo.

Piano Schlieffen: • La Germania invade Belgio e Lussemburgo (paesi neutrali) per aggirare le difese francesi. • 4 agosto 1914: La Gran Bretagna entra in guerra contro la Germania.

Scoppio della guerra europea: • 29 luglio 1914: La Russia mobilita l’esercito (Triplice Intesa). • 1 agosto 1914: La Germania dichiara guerra alla Russia. • 3 agosto 1914: La Germania dichiara guerra alla Francia.

le prime fasi della guerra

La vita in trincea durante la Prima Guerra Mondiale era un continuo stress psicologico. Ogni giorno era una lotta contro la paura, la monotonia e il costante pericolo di morte. L’inizio della giornata, con l’“stand to” per prepararsi a un attacco, metteva subito sotto pressione i soldati. Il silenzio diurno era interrotto solo dal rumore dei bombardamenti e dai turni di guardia, che non lasciavano mai un attimo di respiro. La noia e la solitudine si mescolavano alla frustrazione di vivere in condizioni insalubri, tra ratti, fango e malattie. La paura era sempre presente, ma il vero nemico era anche l’incertezza: non sapere se si sarebbe sopravvissuti alla giornata o alla notte. La camaraderie tra i soldati, purtroppo, non sempre riusciva a mitigare l’angoscia, ma almeno offriva un sollievo temporaneo dalla solitudine mentale. La vita in trincea non era solo una battaglia contro il nemico, ma soprattutto una guerra psicologica contro il logoramento del corpo e della mente. Il rumore dei bombardamenti, la paura di essere colpiti e la frustrazione per la perdita di speranza rendevano ogni giorno una lotta disperata per non perdere la sanità mentale.

LA VITA IN TRINCEA

LE LETTERE DEI SOLDATI NELLE TRINCEE

Di sinistra: Democratici e socialisti come Mussolini, Salvemini e Bissolati, volevano schierarsi con l’Intesa contro le monarchie autoritarie. • Interventisti minoritari ma sostenuti dal re, dalla corte e dagli industriali.

Di destra: Nazionalisti e irredentisti (es. D’Annunzio), favorevoli alla guerra per liberare Trento e Trieste e accrescere il prestigio italiano.

Giovanni Giolitti proponeva di ottenere Trento e Trieste dall’Austria in cambio della neutralità.

Sostenuti dalla maggioranza della popolazione, parlamentari, socialisti, cattolici e papa Benedetto XV.

INTERVENTISTI

Dibattito interno: Neutralisti vs Interventisti

NEUTRALISTI

il governo Salandra proclama la neutralità dell’Italia, appellandosi alle clausole difensive della Triplice Alleanza. • L’Austria e la Germania erano aggressori, non aggrediti.

L'ITALIA TRA NEUTRALITA' ED INTERVENTO

PATTO DI LONDRA

Accordo segreto con l’Intesa, firmato dal ministro Sonnino senza consultare il Parlamento. • L’Italia si impegna a entrare in guerra entro un mese. • In caso di vittoria, l’Italia avrebbe ottenuto Trento, Trieste, il Sud Tirolo, l’Istria, la Dalmazia e altre concessioni territoriali in Albania, Turchia e colonie. . Ingresso in guerra: • L’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915 contro l’Austria-Ungheria.

1. Preparazione insufficiente dell’esercito italiano (24 maggio 1915): • Inefficienze organizzative, carenze di armamenti (artiglieria e aviazione) e mancanza di elmetti per molti ufficiali. • Linea del fronte difficile da difendere (dal passo dello Stelvio all’Isonzo), con un punto debole sull’altopiano di Asiago. 2. Comando di Luigi Cadorna: • Disciplina durissima, punizioni severe, incluse fucilazioni e decimazioni. • Strategia militare ottocentesca con attacchi frontali inefficaci. 3. Battaglie dell’Isonzo (giugno-dicembre 1915): • Quattro battaglie lungo l’Isonzo e il Carso, con migliaia di vittime ma nessun risultato significativo. • Il fronte rimase stabile per tutto il 1915. 4. Strafexpedition austriaca (giugno 1916): • Gli Austriaci penetrano sul fronte italiano fino ad Asiago, ma l’offensiva si arresta per la resistenza italiana e l’attacco russo sul fronte orientale. 5. Controffensiva italiana (1916): • Conquista dei monti San Michele e Sabotino. • Liberazione di Gorizia.

LA GRANDE GUERRA

Trattato di Brest-Litovsk (3 marzo 1918): • Pesanti concessioni russe: Germania ottiene Polonia e Paesi Baltici, Ucraina diventa indipendente.

1918

1917

Blocco navale e battaglia dello Jutland (maggio 1916): • La Gran Bretagna blocca i porti tedeschi. • La Germania infligge perdite agli inglesi, ma non ottiene il controllo dei mari. 4. Espansione degli Imperi Centrali (1916): • Conquista della Romania, fonte di petrolio e cibo. • Difficoltà per l’alleato turco, indebolito dalla rivolta araba sostenuta dagli inglesi (con il colonnello Lawrence).

Guerra sottomarina e ingresso degli USA (1917): • Intensificazione della guerra sottomarina tedesca. • Affondamento di navi, incluso il Lusitania (1915), provoca la reazione degli USA. • Gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco dell’Intesa (6 aprile 1917) per proteggere interessi economici. 6. Rivoluzioni in Russia (1917): • Marzo: Crollo del regime zarista, governo provvisorio decide di continuare la guerra. • Ottobre: Rivoluzione comunista, Lenin al potere, Russia esce dal conflitto.

Battaglie principali (1916): • Battaglia di Verdun (febbraio-luglio): Offensiva tedesca con 500.000 vittime. • Battaglia della Somme (giugno-settembre): Contrattacco anglo-francese, un milione di vittime. • Offensiva russa (giugno): Avanzata contro gli austriaci, 400.000 prigionieri.

1916

1915

Situazione favorevole agli Imperi Centrali (1915): • Occupazione di zone industriali in Francia e Belgio. • Vittoria tedesca nella seconda battaglia dei Laghi Masuri (febbraio 1915). • Crollo della Serbia dopo l’ingresso della Bulgaria (novembre 1915)

Disfatta di Caporetto (24 ottobre 1917): • Gli Austriaci e i Tedeschi sfondarono il fronte italiano a Caporetto. • L’esercito nemico penetrò in Italia per 150 km, causando circa 400.000 perdite (tra morti, feriti e prigionieri) e la perdita di armi e materiali. • Conseguenze politiche: • Nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando. • Sostituzione del generale Cadorna con Armando Diaz. Azioni di Diaz: • Nuova linea difensiva sul fiume Piave, dove il 12 novembre fu bloccata l’offensiva austriaca. • Meno disciplina rigida, migliore addestramento, evitati inutili sacrifici. Cause della disfatta: • Offensiva ben condotta dagli Austriaci. • Conformazione del terreno favorevole agli attaccanti. • Errori nella difesa e nella gestione della ritirata italiana. • Motivi profondi: • Sfiducia e logoramento tra i soldati: guerra di trincea, stragi, comando oppressivo, morte costante. • Reazioni dei soldati: diserzione, simulazione di malattie, autolesionismo, ammutinamenti. Impatto sul fronte interno: • Mobilitazione civile: Donne e uomini furono coinvolti per sostenere gli eserciti al fronte. • Peggioramento delle condizioni di vita: Razionamenti, lavoro intenso, rialzo dei prezzi, epidemie. • Scioperi e sommosse: • Francia: Ammutinamenti e rivolta pacifista (1917), nuovo governo di Georges Clemenceau. • Italia: Proteste a Torino (agosto 1917) per la mancanza di cibo, con decine di vittime. Opposizione alla guerra: • Crescente rifiuto del conflitto, nonostante la propaganda governativa. • Sostenitori della guerra accusavano i movimenti di disfattismo e sabotaggio.

CAPORETTO

Il ruolo delledonne in guerra

Fine della guerra: • Crollo degli Imperi centrali: • Bulgaria si arrese (29 settembre 1918). • Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia dichiararono l’indipendenza dall’Austria. • Vittoria italiana a Vittorio Veneto (29 ottobre 1918), armistizio di Villa Giusti (3 novembre). • Abdicazione dell’imperatore Carlo I d’Austria (11 novembre). • Germania: abdicazione di Guglielmo II (9 novembre), proclamazione della Repubblica, armistizio di Rethondes (11 novembre 1918). • Fine della guerra dopo oltre quattro anni e milioni di morti. Trattati di pace (1919-1920): • Conferenza di Parigi (18 gennaio 1919): • Protagonisti: Clemenceau (Francia), Lloyd George (Gran Bretagna), Wilson (USA), Orlando (Italia). • Contrasto tra ideali democratici di Wilson (autodeterminazione, equilibrio tra nazioni) e linea punitiva di Clemenceau (indebolire la Germania). • Prevalse la linea punitiva francese. Principali decisioni: • Nuovi Stati indipendenti: Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Lettonia, Lituania, Estonia. • Ridimensionamento territoriale: • Austria: perse 7/8 del territorio. • Turchia: mantenne solo Istanbul in Europa. • Germania (Trattato di Versailles, 28 giugno 1919): • Riconosciuta principale responsabile del conflitto. • Costretta a pagare danni di guerra, ridurre esercito e flotta, perdere colonie. • L’Alsazia e la Lorena tornarono alla Francia. • Altri territori ceduti a Polonia e Danimarca (creato il “corridoio polacco” con Danzica città libera). • Annullati gli accordi di Brest-Litovsk con la Russia. • Italia: Ottenne Trentino, Alto Adige, Venezia Giulia e Trieste, ma non i territori promessi nel Patto di Londra. Conseguenze: • Reazioni ai trattati: • Germania: forte risentimento per le dure condizioni. • Francia: insoddisfatta, sanzioni ritenute insufficienti. • Italia: delusa per il mancato rispetto delle promesse territoriali, cresce il malcontento tra nazionalisti. • Declino europeo: • Europa perde centralità economica e politica. • USA emergono come vincitori della guerra: principali creditori degli Stati europei, diventano prima potenza mondiale.

LA FINE DELLA GUERRA

Lavoro di Francesca Battigaglia