Presentazione Cascate
Giuliana Rapisarda
Created on November 28, 2024
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Transcript
il geosistema
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Marzia Ciciulla, Irene Di Mauro, Federica Mangano, Nooemi Maccarrone, Giuliana Rapisarda
geosistema
Il geosistema è un modo per descrivere come tutte le parti della Terra lavorano insieme. È come un grande puzzle fatto di atmosfera (l’aria), idrosfera (l’acqua), litosfera (le rocce) e biosfera (gli esseri viventi). Tutte queste parti sono collegate e si influenzano a vicenda. Per esempio, i vulcani possono cambiare il clima, e i cambiamenti nel clima possono influire sugli animali e sulle piante.
La Terra è un pianeta speciale perché ha le condizioni giuste per la vita: aria con ossigeno, acqua, un clima moderato e un campo magnetico che ci protegge dai raggi del Sole. La superficie è coperta in gran parte dagli oceani (71%) e il resto sono terre emerse (29%). La Terra ha un sistema che regola tutto, ma gli esseri umani, con attività come il taglio delle foreste e l’inquinamento, stanno rompendo questo equilibrio.Per capire meglio la Terra e proteggerla, gli scienziati usano strumenti moderni, come i satelliti, che osservano i cambiamenti sulla superficie e nel clima. Questo aiuta a prevedere e affrontare problemi come il riscaldamento globale e i fenomeni naturali estremi.
climi e biomi
I climi terrestri possono essere classificati in cinque principali categorie: 1. Climi caldo-umidi: Caratterizzati da alte temperature e abbondanti precipitazioni. Includono il clima equatoriale (foreste pluviali) e monsonico (giungle), caratterizzati da un’elevata biodiversità. 2. Climi aridi: Presenti in deserti caldi (Sahara) e freddi (Gobi). Sono definiti dalla scarsità di precipitazioni, con flora e fauna adattate a condizioni estreme. 3. Climi temperati: Alternanza di stagioni ben definite, ospitano biomi come foreste temperate (latifoglie, sempreverdi) e praterie (pampa, steppe). 4. Climi freddi: Caratteristici delle zone oltre i Circoli Polari, includono tundra e banchisa, dove le temperature rigide limitano la biodiversità. 5. Climi polari: Dominati da ghiacciai e permafrost, si trovano in Antartide e Artide, con ecosistemi fragili e unici.
Ogni tipo di clima corrisponde a specifici biomi: • Foreste pluviali tropicali: Clima caldo-umido, elevata biodiversità. • Deserti: Clima arido, con piante succulente e animali resistenti alla siccità. • Praterie e savane: Zone di transizione tra foreste e deserti, caratterizzate da erbe alte e alberi isolati (baobab, acacie). • Taiga (foresta boreale): Climi freddi, dominate da conifere (abeti, pini). • Tundra: Assenza di alberi, permafrost, muschi e licheni predominanti.Impatto dei cambiamenti climaticiIl riscaldamento globale sta alterando i biomi, riducendo la biodiversità e i servizi ecosistemici come il sequestro di CO₂. La deforestazione tropicale, ad esempio, riduce la piovosità globale e accelera il cambiamento climatico. Per mitigare questi effetti, è essenziale adottare pratiche sostenibili come il rimboschimento e la protezione delle aree naturali.
il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico, causato principalmente dalle attività umane come la combustione di combustibili fossili e la deforestazione, sta provocando un aumento delle temperature globali, innalzamento del livello del mare e eventi climatici estremi. Le sue conseguenze colpiscono in particolare le comunità più povere e vulnerabili, aggravando la disuguaglianza globale. Per contrastarlo, è essenziale ridurre le emissioni di gas serra, promuovere energie rinnovabili, proteggere le foreste e adottare strategie di adattamento alle nuove condizioni climatiche. Le politiche internazionali, come l’Accordo di Parigi, sono cruciali, ma ogni azione, anche a livello individuale, è fondamentale per garantire un futuro sostenibile.
risorse rinnovabili e non rinnovabili
Le risorse rinnovabili sono quelle che la natura può rigenerare in tempi relativamente brevi, quindi non si esauriscono facilmente, a meno che non vengano sfruttate in modo eccessivo. Immagina una pianta che cresce ogni anno: se la coltivi bene, puoi raccoglierla senza distruggere l'ambiente.Esempi principali:Sole: L'energia solare è una delle risorse rinnovabili più potenti. Il sole è sempre lì, e possiamo catturare la sua energia attraverso pannelli solari.Vento: L'energia eolica sfrutta il vento per generare elettricità. Come le pale di un mulino, le turbine eoliche girano quando c'è vento.Acqua: I fiumi, i laghi e gli oceani offrono energia idroelettrica. Inoltre, l’acqua è anche fondamentale per la crescita di piante e alberi.Biomassa: Materiali organici, come il legno o i residui agricoli, che possono essere bruciati per produrre energia.Geotermia: Il calore che proviene dalle profondità della Terra può essere utilizzato per generare energia.La cosa bella delle risorse rinnovabili è che non si esauriscono nel tempo, a meno che non vengano usate troppo velocemente. Ma se le gestiamo bene, possono durare per sempre
Risorse Non RinnovabiliLe risorse non rinnovabili, al contrario, sono quelle che, una volta esaurite, non possono essere rigenerate in tempi utili per l'uomo. Sono risorse limitate che possiamo usare solo una volta.Esempi principali:Carbone: È un combustibile fossile che si forma in milioni di anni dalla decomposizione di piante e animali. Quando lo bruciamo, liberiamo energia, ma anche inquinamento.Petrolio: Anche questo è un combustibile fossile, ed è usato per produrre benzina, gasolio e anche plastica. Ma le riserve di petrolio sono destinate a finire.Gas naturale: Simile al petrolio, è un’altra risorsa che una volta esaurita non potrà essere riprodotta in tempi brevi.Minerali: Come il ferro, l’oro, il rame, che vengono estratti dalla Terra e non si rigenerano velocemente.Perché è importante fare attenzione?Le risorse rinnovabili sono fondamentali per un futuro sostenibile perché, se ben gestite, possono essere utilizzate senza esaurirsi. Al contrario, le risorse non rinnovabili sono limitate, e se continuiamo a usarle senza cercare alternative, un giorno potrebbero non essere più disponibili.Molti scienziati e ingegneri stanno lavorando per trovare nuovi modi di sfruttare le energie rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua, in modo più efficiente. Questo ci permette di ridurre la nostra dipendenza da risorse non rinnovabili e proteggere l'ambiente.
casi di studio
L’innalzamento del livello del mare è uno degli effetti più preoccupanti e tangibili del cambiamento climatico. Si verifica principalmente a causa di due processi principali: 1. Riscaldamento termico degli oceani: L’acqua si espande quando si riscalda, un fenomeno noto come “dilatazione termica”. Poiché la temperatura media globale sta aumentando, anche le acque degli oceani si stanno riscaldando, causando un’espansione del volume dell’acqua. 2. Meltwater dai ghiacci e dalle calotte glaciali: L’aumento delle temperature sta accelerando il processo di fusione dei ghiacciai e delle calotte polari, in particolare in Antartide e Groenlandia. Questo contributo ai livelli del mare è particolarmente allarmante, poiché questi ghiacciai contengono enormi quantità di acqua congelata. La fusione di solo una parte di questi ghiacci potrebbe portare a un significativo innalzamento del livello del mare.Velocità e proiezioni futureNegli ultimi decenni, il livello medio del mare è aumentato a una velocità di circa 3 millimetri all’anno, con una tendenza accelerata a partire dagli anni ’90. Le proiezioni future dipendono da vari fattori, inclusi i livelli di emissioni di gas serra, ma si stima che entro la fine del secolo il livello del mare possa aumentare tra 0,3 e 1 metro, con impatti molto diversi a seconda della regione.Le proiezioni più pessimistiche, che considerano un riscaldamento globale di 4°C o più, suggeriscono che l’innalzamento potrebbe essere anche maggiore, con gravi conseguenze per le zone costiere.
ImpattiL’innalzamento del livello del mare ha una serie di effetti negativi: 1. Inondazioni delle zone costiere: Le città e le infrastrutture situate vicino al mare, come le isole, le città costiere e i delta fluviali, sono particolarmente vulnerabili. Le inondazioni sono già un problema crescente in molte regioni, come nelle isole del Pacifico, nelle aree basse dei Paesi Bassi e in città come Miami, New York, Venezia e Bangkok. 2. Erosione delle coste: L’aumento dei livelli marini accelera il processo di erosione costiera, che distrugge le spiagge, le scogliere e le terre agricole, riducendo gli habitat naturali e mettendo a rischio le risorse economiche. 3. Salinizzazione delle falde acquifere: L’acqua salata può infiltrarsi nelle falde acquifere sotterranee, contaminando le riserve di acqua dolce, essenziali per l’irrigazione agricola e il consumo umano. 4. Migrazioni forzate: Le persone che vivono in aree costiere a rischio di inondazioni o di erosione potrebbero essere costrette a spostarsi, creando “rifugiati climatici”. Le isole del Pacifico, come le Maldive e le Isole Marshall, sono esempi emblematici di luoghi che potrebbero diventare inabitabili a causa dell’innalzamento del livello del mare.
Soluzioni e rispostePer contrastare gli effetti dell’innalzamento del livello del mare, sono necessarie politiche globali di mitigazione del cambiamento climatico. Alcuni approcci includono: • Ridurre le emissioni di gas serra: La limitazione del riscaldamento globale attraverso la decarbonizzazione delle economie, l’adozione di energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica è essenziale per rallentare il processo. • Protezione delle coste: In alcune aree, si stanno costruendo barriere contro le inondazioni, dighe e sistemi di drenaggio per proteggere le città costiere. Tuttavia, queste soluzioni sono costose e possono avere impatti negativi sugli ecosistemi locali. • Restauro degli ecosistemi naturali: La protezione e il ripristino delle paludi, delle mangrovie e delle barriere coralline possono agire come “paratoie naturali” per attenuare l’erosione e ridurre l’impatto delle onde. • Adattamento delle infrastrutture: Le città devono essere progettate per adattarsi all’innalzamento del livello del mare, con infrastrutture elevate, sistemi di drenaggio e piani di evacuazione per i residenti delle zone più vulnerabili.In sintesi, l’innalzamento del livello del mare è una delle conseguenze più visibili e preoccupanti del cambiamento climatico. Combatterlo richiede non solo l’impegno a ridurre le emissioni di gas serra, ma anche investimenti nell’adattamento delle comunità costiere e nella protezione degli ecosistemi vulnerabili.