i sin dell'Italia centrle
uras cristianmariofrancesco
Created on November 28, 2024
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Transcript
I SIN dell' Italia centrale
I sin sono dei luoghi con un alto tasso di inquinamento che si estendono per diversi ettari.
Presentazione di Cristian UrasII Aa.a. 2024/2025
I SIN dell'Italia centrale
Massa e CarraraPiombinoFalconara MarittimaTerniBacino del fiume Sacco
All’alba del 17 luglio del 1988, l’industria chimica di Massa e Carrara esplose e una nuvola velenosa oscurò il cielo sopra il Tirreno mentre migliaia di persone fuggivano terrorizzate. Le falde acquifere sono ancora avvelenate da cromo, benzene, arsenico, esavalente e magnanese. Le analisi sono state fatte su 149 pozzi e la maggior parte di questi hanno problemi di inquinamento a causa di altre industrie chimiche. Fino ad oggi non e ancora stato preso nessun provvedimento.
L’attività siderurgica è stata il settore industriale più rappresentativo in termini di fatturato, addetti e occupati dell’economia dell’area di Piombino.Nel dicembre 2012, la principale azienda del settore, la Società Lucchini S.p.A., dopo un periodo di difficoltà economica e finanziaria, è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria con l’obiettivo di rilanciarne l’attività imprenditoriale.
Nel 2009, il caso Api di Falconara è finito nel dossier di Legambiente “Mal Aria industriale". Il libro bianco sull’inquinamento atmosferico dalle attività produttive in Italia”. Nel 2011, in seguito alla richiesta dei residenti, attraverso una Petizione popolare sottoscritta da 3.500 persone, è stata fatta richiesta alla Regione Marche di avviare un’indagine epidemiologica. L’analisi è stata condotta dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano in base ai decessi causati dai tumori nel sangue.
Terni è tra i 54 capoluoghi di provincia che nel 2019 hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (Pm10) o per l’ozono (O3), stabiliti rispettivamente in 35 e 25 giorni nell’anno solare: 47, infatti, gli sforamenti dei limiti di legge proprio per quanto riguarda l’ozono, soprattutto nel periodo estivo, il 22° peggior piazzamento in Italia.
Martedì 16 gennaio è stata avviata la convenzione tra Regione Lazio, ARPA Lazio e Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di ricerca sulle acque (CNR-IRSA) per la definizione dei valori di fondo naturale delle acque sotterranee e dei suoli all’interno del sito di interesse nazionale (SIN) “Bacino del Fiume Sacco”. L’accordo è stato siglato da Wanda D’Ercole, responsabile della direzione bonifiche e ciclo rifiuti della Regione Lazio, Elisabetta Preziosi, prima ricercatrice del CNR, e da Tommaso Aureli, direttore generale dell’ARPA Lazio.
Il SIN di Massa e Carrara
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Nel seguente video i proprietari del bagno "Orizzonte" si lamentano perchè la spiaggia si sta ritirando. Fino a 40 anni fa c'erano 120 m di spiaggia, ad oggi solo 40/45 m. Il problema è dovuto al porto di Marina di Carrara che, a poco a poco, ha eroso le spiagge circostanti. a Marina di Massa sono stati posizionati degli scogli che hanno riportato un pò di spiaggia. Nel 2019 è stata eseguita un'opera di ripasciamento (ripristinare o incrementare il volume di sabbia sulle spiagge) di 6/8 m. Ancora oggi il problema non è stato risolto del tutto.
In questo articolo si parla delle analisi e degli inquinanti di Massa e Carrara . Il 17 luglio del 1988 è esplosa un'industria chimica e ha prodotto una nuvola velenosa che bloccava il cielo. Le analisi sono state fatte su 149 pozzi e un gran numero di essi avevano un problema di inquinamento provocati dall'esplosione e da altre industrie chimiche. Tra gli inquinanti c'erano diverse quantità di ammoniaca, parassiti, arsenico, benzene, cloruro di vinile, cromo, idrocarburi Total, magnese, para xilene, pcb, solfati e zinco.
Grazie per l'attenzione