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Transcript

le donne della dinastia severa

Bogliacini Gaia, Carlevero Erika, Penna Elia

Argomenti

storia Giulia Domna

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biografia Giulia Domna

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numismatica

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Fulvia Plautilla

Il potere nella storia

Durante gli inizi del principato di Caracalla (211-217), la trascuratezza per gli affari interni e la gestione dello stato, dovuta agli interessi prevalentemente militari dell'imperatore, permise una sempre più diretta partecipazione dell'Augusta alla gestione del potere imperiale. La posizione primaria rivestita da Giulia Domna in ambito pubblico e giurisdizione emerge con evidenza dall'altisonante titolatura Iulia pia felix Augusta mater Augusti nostri et castrorum et senatus et patriae, attestata con certezza a partire dal 211, e così si è affermata come al di là del potere dietro al trono.

La prima a Roma ...

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  • Fu la prima augusta a presenziare alla cerimonia dei Ludi saeculares, nel 204 d.C.
  • L’origine orientale di Giulia potrebbe anche aver favorito la svolta autoritaria di Severo, a partire dal 195 d.C., dimostrandone quindi l’abilità dal punto di vista politico unita all’impegno nel campo culturale.

Giulia Domna

Biografia

Domna, di etnia berbera, nacque ad Emesa intorno al 170, ed era sorella di Giulia Mesa e figlia di Giulio Bassiano, gran sacerdote della divinità solare . Il suo stesso nome "Domna" è una parola dell'arabo arcaico che significa "nero", che secondo alcuni miti assunse la forma di una pietra nera..

Giulia Domna

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Proprio per via della posizione di grande prestigio rivestita dal padre, la famiglia di Domna possedeva enormi ricchezze, sia in termini di cariche politiche che di proprietà terriere, e venne anche promossa all'aristocrazia senatoria romana. Prima del suo matrimonio, Domna ereditò la tenuta del suo prozio paterno Giulio Agrippa, un ex centurione di spicco, eredità che la rese da giovanissima una donna potente e influente.

Matrimonio con Settimo Severo

Tra il 185 e il 187, la notizia di un oroscopo, che presagiva a Giulia Domna un futuro sposo regale, spinse Lucio Settimio Severo, ambizioso proconsole della Gallia Lugdunensis, già comandante della Legio IIII Scythica (179), a chiederla in moglie. Così i due si sposarono nell'estate del 187 a Lugdunum (l'odierna Lione), di cui Severo era il governatore.

Dal loro matrimonio vennero ben presto alla luce due figli maschi, Lucio Settimio Bassiano (divenuto, dal 195, Marco Aurelio Antonino Caracalla) e Publio Settimio Geta.

Nel 193, in occasione del conferimento ufficiale della dignità imperiale a Settimio Severo, acclamato imperatore dalle truppe di stanza in Pannonia, Giulia Domna ottenne il titolo di Augusta. Furono anche emesse molte monete a suo nome

Il potere e influenza

Tra il 202 e il 205, l'acceso contrasto con Plauziano, prefetto del pretorio e consigliere, sempre più influente, di Settimio Severo, determinò il temporaneo e parziale ritiro dell'Augusta dalla vita pubblica e politica. Il volontario allontanamento dall'ambiente di corte consentì a Giulia Domna di dedicarsi intensamente a studi filosofici e religiosi ed attorno alla sua figura venne formandosi un circolo di intellettuali, tra i quali si annoverano il medico Galeno e il filosofo Flavio Filostrato. Con la caduta e la morte di Plauziano, fu permesso a Giulia di tornare al potere ed espandere la sua influenza nella corte del marito, e da allora Giulia Domna Augusta, è stata l'unica ad assistere l'imperatore Settimio Severo nella gestione dell'impero.

Il declino

Nel 217, tuttavia, la sorte cambiò improvvisamente. Appresa la notizia dell'assassinio di Caracalla e dell'acclamazione imperiale di Opellio Macrino, Giulia Domna, presumibilmente già malata, si lasciò morire di fame ad Antiochia, dove soggiornava, nel medesimo anno. Secondo Cassio Dione, in un primo momento Giulia iniziò a immaginarsi come l'unica sovrana di Roma e ordinò un complotto per usurpare il potere imperiale da Macrino. Ciò non funzionò, poiché la notizia di questo complotto raggiunse Macrino, che ordinò a Giulia di lasciare Antiochia e Giulia rifiutò, e alla fine si suicidò per paura di perdere il suo potere imperiale. Alla sua morte fu divinizzata e sepolta nel Mausoleo di Adriano, assieme al consorte.

Nubismatica

La gran parte delle monete di Settimo Severo dedicate alla moglie Giulia Domna, non furono coniate solo come atto dovuto ma come riconoscimento genuino dei meriti di una donna eccezionale aveva fatto molto per l'Impero e per la nuova dinastia dei Severi.

Giulia Domna

La costante presenza della donna accanto al marito durante le spedizioni militari valse all’Augusta la concessione del titolo di mater castrorum. È sempre raffigurata con pettinature pesanti, arricchite da parrucche che coprono tutta la testa o con un grande chignon dietro alla nuca.

Nubismatica

Giulia Maesa

Elagabalo dedicò alla nonna, Giulia Maesa parecchie emissioni soprattutto di denari. In particolare voglio ricordare un denario con il busto di Giulia Maesa, il cui profilo è realisticamente spigoloso, e la personificazione della Pietas velata.

anagrafe

Fulvia Plautilla

Nel 200, per accordo dei rispettivi genitori, fu promessa in sposa a Caracalla, che sposò giovanissima nel 202 diventando "Augusta". Lo sposò', che all'epoca aveva quattordici anni. Era alquanto riluttante. Plauziano invece vi vedeva la realizzazione della sua carriera tanto che, come testimonia Cassio Dione, diede alla figlia una dote bastante per cinquanta donne di rango reale; il banchetto fu in stile imperiale e barbarico, in quanto agli invitati, tra cui c'era Cassio Dione, vennero serviti cibi crudi e vivi

Al potere... e la morte

Dopo un matrimonio infelice e senza figli, dato che il marito di Plautilla si era rifiutato di mangiare o dormire con lei, le cose precipitarono a causa del carattere altero e orgoglioso di Plautilla, che riferiva ogni faccenda del marito al padre, il cui potere ormai quasi eguagliava quello dell'imperatore. Caracalla divorziò da lei nel 205, a seguito della caduta in disgrazia e morte di Plauziano, accusato da Caracalla di congiura contro l'imperatore.

Per ordine di Caracalla, Plautilla fu mandata in esilio a Lipari col fratello Ortensiano; i due giovani, vennero trattati abbastanza bene per alcuni anni. Nel 212 però', dopo la morte di Settimio Severo, padre di Caracalla, vennero giustiziati per ordine dell'imperatore..Per la condanna alla "damnatio memoriae" tutti i titoli e nomi di Plautilla vennero erasi dai monumenti e dai suoi ritratti.

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  • 1 /2 su 6 : Devi ancora studiare un pò.......

  • da 3 in su : complimenti ora non rimane che ripassare!!!

  • 3/6 : ci sei quasi!

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Sitografia

  • https://www.panorama-numismatico.com/le-donne-della-dinastia-dei-severi/
  • https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giulia_Domna
  • https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/2024/05/23/dominae-e-moda-giulia-domna-il-lato-femminile-del-potere-dei-severi/

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

  • Nome completo: Publia Fulvia Plautilla
  • Altri titoli :Augusta
  • Nascita :182 circa
  • Morte: Lipari, 212
  • Dinastia :Severi
  • Padre :Gaio Fulvio Plauziano
  • Consorte: di Caracalla

dati anagrafici

All'anagrafe

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Altri titoli AugustaNascita Emesa, 170 circaMorte Antiochia di Siria, 217Dinastia SeveriPadre Gaio Giulio BassianoConsorte di Settimio SeveroFigli CaracallaGeta