Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

DARK CORPORATE PRESENTATION

espositogenny007

Created on November 27, 2024

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Transcript

La storia geologica

della terra e dell'italia

START

section 01

lezione 1i fossili ricostruire la storia

Charles Lyell principio dell'attualismo

"I processi naturali di oggi spiegano quelli del passato"

I fossili sono resti o tracce di organismi vissuti in passato, conservati grazie a particolari processi naturali. Nonostante la loro rarità, rappresentano una delle principali fonti di conoscenza sullo sviluppo della vita e sugli ambienti terrestri del passato.

Tracce Fossili

Fossili Corporei

Fossili Vegetali

Cosa sono i fossili?

  • gusci
  • ossa e denti
  • parti molli
  • Tronchi
  • foglie
  • semi o pollini
  • Impronte
  • gallerie di scavo
  • coproliti

+ info

+ info

+ info

+ info

La fossilizzazione è un processo straordinario che avviene quando i resti di un organismo vengono rapidamente protetti dalla decomposizione grazie alla copertura con sedimenti (fango, sabbia, cenere vulcanica, ecc.). Questo preserva parti dell’organismo nel tempo. Condizioni ideali per la fossilizzazione: Parti dure: hanno più probabilità di fossilizzarsi rispetto a tessuti molli. Ambienti sedimentari: sono più favorevoli rispetto a terreni asciutti.

cos'è e come avviene?

Il Processo di Fossilizzazione

Esposizione
Compattazione e mineralizzazione
Fasi principali
Deposizione nei sedimenti
Morte dell’organismo

tempo geologico

Suddivisioni ulteriori, come Giurassico (dinosauri), Quaternario (comparsa dell’uomo).

PERIODI

Sottodivisioni degli eoni; esempi includono Paleozoico, Mesozoico (era dei dinosauri) e Cenozoico (era dei mammiferi).

ERE

La suddivisione temporale più ampia, come Precambriano (88% della storia della Terra) e Fanerozoico (gli ultimi 541 milioni di anni).

EONI

Formulato da Charles Lyell, l’attualismo afferma che i processi geologici attuali (come erosione e sedimentazione) sono gli stessi che avvenivano nel passato. Questo principio consente di studiare la Terra moderna per interpretare il passato.

COSA AFFErmA?

IL PRINCIPIO DELL'ATTUALISMO

Datazione Relativa

Datazione Assoluta

Determina se un fossile o una roccia è più "giovane" o "antica" rispetto ad altri.
  • Principio di sovrapposizione: Gli strati più profondi sono più antichi di quelli superficiali.
  • Correlazione stratigrafica: Identifica somiglianze tra strati di diverse aree geografiche.
Misura l’età in anni grazie al decadimento di isotopi radioattivi.
  • Carbonio-14: Efficace per resti recenti (fino a 50.000 anni).
  • Potassio-40 e Uranio-238: Usati per rocce e fossili molto antichi, fino a miliardi di anni.

METODI DI DATAZIONE

Precambriano (4600-541 milioni di anni fa)

Copre circa l'88% della storia terrestre

bREVE STORIA DELLA TERRA

Cenozoico(66 milioni di anni fa - presente)

L'era attuale

Mesozoico (252-66 milioni di anni fa)

Conosciuto come l’“Era dei Dinosauri”

Paleozoico (541-252 milioni di anni fa)

caratterizzato da una straordinaria diversificazione della vita

section 02

lezione 2l'italia nel mesozoico

(Giovanni et al., 2015)

Il processo geologico che ha plasmato il Mediterraneo e la sua configurazione attuale si sviluppa attraverso eventi tettonici che hanno dato forma alle catene montuose e agli oceani, influenzando profondamente la regione mediterranea.

Fine del Triassico La Pangea, il supercontinente che univa quasi tutta la Terra, inizia a dividersi. Le fratture che si formano separano l'Africa dall'America settentrionale, e iniziano a creare i margini delle future placche continentali. Giurassico medio La divisione prosegue, portando alla formazione dell'Oceano Atlantico centrale e dell'Oceano Ligure-Piemontese. Questi oceani sono cruciali per la successiva configurazione geologica dell'Europa e dell'Italia. Formazione dei margini continentali La divisione della Pangea crea due margini continenti principali:

  • Il margine orientale, che era legato alla placca africana, è noto come Adria e comprende gran parte dell'Italia e dei Balcani.
  • Il margine occidentale, che include la Penisola Iberica, la Sardegna, la Corsica e altre zone europee, diventa un importante punto di riferimento nella formazione del paesaggio attuale.

cosa accade?

La divisione della pangea

L'Evoluzione dei Mari e la Forma della Penisola Italiana

L'espansione degli oceani raggiunse una larghezza di circa 800-1000 km, ridisegnando la configurazione geografica delle terre emerse e aprendo nuovi spazi per l'evoluzione della vita.

Cretaceo medio

Durante il Cretaceo, l'area che diventerà la penisola italiana era dominata da mari profondi e banchetti corallini tropicali, simili a quelli delle attuali Maldive e Bahamas. La fauna marina dell'epoca era ricca e variegata, con la presenza di coralli e altre forme di vita marina.

Un paesaggio tropicale

Con l'espansione dell'Atlantico centrale e dell'Oceano Ligure-Piemontese, la velocità di separazione delle placche era di circa 2 cm all'anno. Questo continuo allargamento degli oceani porta alla creazione di mari e zone costiere.

Cretaceo inferiore

La Collisione tra Africa ed Europa e la Formazione delle Alpi

La collisione tra le due placche dà origine a catene montuose come le Alpi, che si estendono dalla Spagna alla Germania. In questo processo si formano anche la Cordigliera Betica, la Corsica e le Baleari. Questi eventi geologici segnano la fine dell'Oceano Ligure-Piemontese e l'inizio di una nuova fase nella geologia della regione.

Formazione delle Alpi e della Cordigliera Betica

In corrispondenza dell'area mediterranea, i movimenti di separazione iniziano a trasformarsi in movimenti di convergenza. Questo porta alla chiusura dell'Oceano Ligure-Piemontese e alla collisione tra la placca africana (Adria) e quella europea.

La convergenza delle placche

Durante questo periodo, i movimenti delle placche terrestri causano la separazione dell'Africa dal Sudamerica e il distacco del blocco iberico dal Nordamerica e dalla Francia. Questi spostamenti portano alla formazione di nuove aree oceaniche come l'Atlantico meridionale e il Golfo di Biscaglia.

Cretaceo superiore

section 02

lezione 3l'italia nel CENOZOIco

Nell'Oligocene, circa 30 milioni di anni fa, esisteva una vasta catena montuosa che si estendeva dalla Spagna meridionale a Vienna, comprendendo Alpi, parte della Corsica settentrionale, le Baleari, la Cordigliera Betica, e aree della Calabria e della Sicilia. Questa catena, che includeva la sutura dell'Oceano Ligure-Piemontese scomparso, si estendeva dalla Corsica a Vienna. Le ofioliti, che sono resti di crosta oceanica, testimoniano l'esistenza di questo "oceano perduto" e si trovano oggi in Liguria, nelle Alpi Occidentali e nel nord della Corsica.

IL MEDITERRANEO OCCIDENTALE AGLI INIZI DELL'OLIGOCENE

La rotazione del blocco Sardo-Corso, in uno spezzone di una trasmissione di rai 3 alcuni fa

L'Essiccamento del Mediterraneo e il Riaprirsi dello Stretto di Gibilterra

  • 6,4-6,5 milioni di anni fa: Lo Stretto di Gibilterra si chiude a causa di movimenti tettonici legati alla collisione tra Africa ed Europa, isolando il Mediterraneo. Questo porta a una massiccia evaporazione e alla formazione di depositi salini sul fondo marino, con spessori fino a 2500 metri.
  • Durante questo periodo, il Mediterraneo assomigliava a grandi depressioni subdesertiche, simili a quelle del Nevada o della California.
  • 4,8 milioni di anni fa: Lo Stretto di Gibilterra si riapre, permettendo all'acqua dell'Atlantico di fluire nei bacini mediterranei, che si riempiono rapidamente. Questo evento di inondazione è testimoniato dai sedimenti di mare profondo sopra i depositi salini.
  • Durante l'essiccamento, si stava aprendo il Mar Tirreno e i margini orientali del Mediterraneo si sollevavano, contribuendo alla formazione degli Appennini.

La Formazione degli Appennini e l'Apertura del Tirreno

  • Circa 16-18 milioni di anni fa: La Corsica e la Sardegna completano il loro movimento rotazionale, formando il primo abbozzo degli Appennini ancestrali.
  • Questa area era ancora parzialmente sommersa, con strati di crosta oceanica e continentale accumulati durante la subduzione di Adria sotto il blocco sardo-corso.
  • La subduzione prosegue dopo il movimento rotatorio, con fenomeni vulcanici che persistono in Sardegna fino a circa 13 milioni di anni fa.
  • 7-8 milioni di anni fa: L'apertura del Mar Tirreno provoca il sollevamento delle terre occidentali di Adria, completando la catena degli Appennini.
  • Questo processo è testimoniato dalla formazione di flysch e da un'intensificata attività vulcanica nel Tirreno e sulla dorsale appenninica.
  • Durante il Pliocene, l'apertura del Tirreno causa il collasso tettonico di alcune aree della Toscana e del Lazio, creando graben che evolvono in valli fluviali e laghi (come l'Arno, il Tevere e il Lago Trasimeno).

section 04

lezione 4 l'italia ATTUALMENTE E NEL FUTURO?

L'Italia è geologicamente in una fase di attiva evoluzione, situata al centro del Mediterraneo, dove due megaplacche, l'Eurasia e l'Africa, si avvicinano progressivamente. Questo spiega l'elevata sismicità e la presenza di numerosi vulcani, sia attivi che quiescenti, in tutta l'area, tra cui Turchia, Grecia, Balcani e Italia meridionale. L'orogenesi da collisione continente-continente è in fase finale, con la subduzione della Placca Africana sotto quella europea nel Mediterraneo orientale e nello Ionio. Le aree a crosta oceanica sono presenti in diverse zone, tra cui il Bacino algero-provenzale e il Tirreno, dove il mare si sta aprendo a una velocità di circa 19 cm/anno. L'attività geodinamica in corso, che include terremoti, vulcani e instabilità crostale, rende il Mediterraneo una regione geologicamente complessa, con divergenze tra i ricercatori sull'interpretazione dei fenomeni. Il territorio italiano presenta una geologia complessa, influenzata da fenomeni di collisione e subduzione tra le placche tettoniche africana ed euroasiatica.

cosa accade?

L'ITALIA ATTUALMENTE

appenini

alpi

  • Formazione legata alla subduzione della Placca Adriatica sotto la placca europea.
  • Struttura ancora attiva con terremoti recenti e attività vulcanica.
  • Catena continua che si estende da nord a sud, con variazioni geologiche da est a ovest.
  • La catena appenninica continua a spostarsi verso nord-est a causa della subduzione della Placca Adriatica.
  • La crosta sta subendo estensione, visibile nei graben (valli di sprofondamento) e in attività vulcaniche (Toscana Lazio) (Maremma Napoli)
  • Terremoti e attività vulcanica più frequenti
  • Risultato della collisione tra la placca africana e quella europea
  • Attività geologica attenuata, tranne nel Friuli dove si registrano deboli fenomeni di subduzione
  • Divisa in Alpi vere e proprie e Alpi meridionali, separate dalla Linea Insubrica
  • Faglie e movimenti meno evidenti rispetto agli Appennini, ma con alcune aree di subduzione residue.
  • Piuttosto stabili, con solo lievi fenomeni di subduzione nel Friuli.
  • Piuttosto limitati rispetto agli Appennini, ma in alcune zone come il Friuli possono verificarsi lievi terremoti.

aLPI ED APPENINI

La Calabria: La Calabria è la regione italiana che presenta la maggiore attività geologica. Questo primato è legato alla sua posizione geografica unica, situata al centro di due dinamiche geologiche significative: da un lato, l'espansione del Mar Tirreno, e dall'altro, la subduzione della litosfera africana sotto l'arco calabro nel Mar Ionio. Questo processo causa un movimento della Calabria verso nord-est e della Sicilia verso nord-ovest, con una velocità di circa 1 cm all'anno, che corrisponde a un totale di circa un metro ogni secolo.

Pianura Padana: La Pianura Padana è una vasta area pianeggiante situata nel nord Italia, che si estende tra le Alpi e gli Appennini. è caratterizzata da una superficie morfologicamente semplice alla quale si contrappone perfettamente la complessità geologica del sottosuolo dove esistono i fronti della catena alpina e appenninica.

Il geofisico Christopher Scotese ha proposto due scenari per il futuro geologico della Terra. Tra 50 milioni di anni, il Mediterraneo scomparirà e l'Oceano Atlantico continuerà ad allargarsi. In 250 milioni di anni, l'Atlantico scomparirà, con la formazione di un nuovo supercontinente, la Nuova Pangea, unendo Australia, Antartide e Asia. Per l'Italia, tra 2 milioni di anni, la collisione finale tra Africa ed Europa darà origine a una catena montuosa che si estenderà dalla Sicilia al Libano, facendo scomparire il Mar Egeo e il Mediterraneo orientale. La penisola italiana si unirà con Croazia, Albania e Grecia, mentre il Mar Adriatico scomparirà. Il Mar Tirreno, più a ovest, potrebbe esistere come area depressa, ma tra 4-5 milioni di anni sarà in gran parte prosciugato. Le Alpi e gli Appennini diventeranno colline, la Pianura Padana scomparirà e la Sardegna e la Corsica non saranno più isole, ma collegate alla Liguria e alla Tunisia, isolando un mare algero-provenzale in via di essiccamento.

Il futuro

Got an idea?

Use this space to add awesome interactivity. Include text, images, videos, tables, PDFs... even interactive questions! Premium tip: Get information on how your audience interacts with your creation:

  • Visit the Analytics settings;
  • Activate user tracking;
  • Let the communication flow!

Got an idea?

Use this space to add awesome interactivity. Include text, images, videos, tables, PDFs... even interactive questions! Premium tip: Get information on how your audience interacts with your creation:

  • Visit the Analytics settings;
  • Activate user tracking;
  • Let the communication flow!

Got an idea?

Use this space to add awesome interactivity. Include text, images, videos, tables, PDFs... even interactive questions! Premium tip: Get information on how your audience interacts with your creation:

  • Visit the Analytics settings;
  • Activate user tracking;
  • Let the communication flow!

Il Precambriano copre circa l'88% della storia della Terra e comprende tre ere: Adeano, Archeano e Proterozoico. Durante questo eone:

Il precambriano

(4600-541 milioni di anni fa)
  • Si formò la crosta terrestre circa 4,6 miliardi di anni fa.
  • Comparvero i primi organismi viventi, procarioti (3,5 miliardi di anni fa), seguiti dagli eucarioti (1,2 miliardi di anni fa).
  • Si formarono i primi supercontinenti, come Rodinia, e si registrarono le prime grandi glaciazioni.
  • L’atmosfera terrestre si arricchì di ossigeno grazie alla fotosintesi svolta dai cianobatteri, evento noto come la Grande Ossidazione.

Paleozoico

541-252 milioni di anni fa

Il Paleozoico è caratterizzato da una straordinaria diversificazione della vita e comprende sei periodi: Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano.

  • Cambriano: "Esplosione Cambriana", con la comparsa di molteplici organismi pluricellulari e dei primi scheletri rigidi
  • Ordoviciano e Siluriano: Sviluppo della vita marina e delle prime piante terrestri.
  • Devoniano: Apparizione dei primi anfibi e di piante più complesse come le felci arboree.

  • Carbonifero: Grandi foreste paludose, da cui si formarono i giacimenti di carbone; comparvero i rettili.
  • Permiano: Massima estensione di Pangea e una grande estinzione di massa alla fine del periodo, che eliminò il 90% delle specie
  • Triassico: Ricomparsa della vita dopo l’estinzione del Permiano; comparsa dei primi dinosauri e mammiferi primitivi.
  • Giurassico: Espansione dei dinosauri e apparizione dei primi uccelli come l’Archaeopteryx.
  • Cretaceo: Evoluzione delle angiosperme (piante a fiore) e dei grandi dinosauri predatori. Si concluse con un’altra estinzione di massa, probabilmente causata dall’impatto di un asteroide, che portò alla scomparsa dei dinosauri non aviari.
Mesozoico (252-66 milioni di anni fa)

Conosciuto come l’“Era dei Dinosauri”, il Mesozoico comprende tre periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo.

Cenozoico

(66 milioni di anni fa - presente)

Il Cenozoico è l’era attuale, nota come “Era dei Mammiferi”, e comprende due periodi: Paleogene e Neogene (a cui si aggiunge l’Olocene nell’Antropocene moderno).

  • Paleogene: Dopo l’estinzione dei dinosauri, si ebbe la rapida diffusione dei mammiferi e degli uccelli. Comparvero le prime foreste tropicali.
  • Neogene: Evoluzione dei grandi erbivori e carnivori, nonché l’espansione delle praterie. Comparvero i primi ominidi (4-6 milioni di anni fa).

  • Olocene: Lo sviluppo della specie umana e l’inizio della civiltà circa 10.000 anni fa.
Questa evoluzione ha modellato la Terra così come la conosciamo oggi, influenzando la distribuzione dei continenti, degli oceani e delle forme di vita che popolano il pianeta.