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La cittadinanza digitale e la violenza in rete
ROMANO DAVIDE
Created on November 27, 2024
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Transcript
Davide Romano
La cittadinanza digitale
Cos'è
Perchè
Il diritto di accesso a internet
L'identità privata e privacy
I dati relativi a una persona
La sicurezza informatica
La regolamentazione del web
Chi ha la cittadinanza digitale
Davide Romano
La violenza contro le donne in rete
Siti e gruppi chiusi sui social dediti alla violenza misogina
La violenza contro le donne in rete
Statistiche
Cyber violenza di genere
Statistiche
- In Europa, già nel 2014, una donna su dieci aveva già subito cyberviolenza prima di aver compiuto 15 anni e il 5% delle donne aveva subito stalking online.
- Sette donne su dieci, vittime di violenza online, hanno anche subito almeno una forma di violenza fisica/sessuale da parte del partner o dell’ex partner.
- Allo stesso modo, il 71% degli autori di violenza domestica controlla il computer della partner e il 54% ne traccia i cellulari con software appositi.
- Nel 2019 Kaspersky ha rilevato un aumento del 67% su base annua dell’utilizzo di stalkerware sui dispositivi mobili dei propri utenti a livello globale. I paesi europei più colpiti sono Germania, Italia e Francia. Negli Stati Uniti la situazione appare ancora peggiore: già nel 2014 una giovane donna su quattro subiva stalking o molestie sessuali e solo in tempi recenti
Perchè la cittadinanza digitale
Di questi ultimi tempi è diventato necessario stabilire cosa deve essere disponibile in rete e come. Quali conoscienze bisogna avere per girare correttamente nel web, nella rete, allo stesso tempo norme che garantiscono di poter muoversi nella rete. Di conseguenza norme che servino a rispettare diritti e doveri. Come la cittadinanza normale, anche la digitale comporta a questo.
È un fenomeno relativamente nuovo e in costante evoluzione. è fortemente connotato dall’uso delle tecnologie che sono entrate nella vita quotidiana in modo molto diffuso, incidendo anche sui fenomeni di violenza contro le donne.
Cyberviolenza di genere
Che cos'è la cittadinanza digitale
La “cittadinanza digitale” è quell’insieme di diritti/doveri che, grazie al supporto di una serie di strumenti (l’identità, il domicilio, le firme digitali) e servizi, punta a semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione tramite le tecnologie digitali.
Internet e gli strumenti digitali hanno acquisito una consistente presenza nella nostra vita e hanno modificato le nostre abitudini: molte azioni che prima si svolgevano offline (informarsi, comunicare con altre persone, ma anche pagare servizi pubblici o privati), adesso si compiono attraverso la rete. Vivere l'internet e gli stumenti digitali comporta ad essere cittadini digitali e a vantare di diritti e doveri.
Chi ha la cittadinanza digitale
Il diritto di accesso a internet
La cittadinanza digitale comporta per ogni cittadino il diritto di accesso alla comunità virtuale, in cui vengono prese decisioni, conosciu- te persone, condivise conoscenze, avviati lavori, prodotta economia. Esserne fuori non significa soltanto perdere opportunità, ma venire lesi nei propri diritti. In alcune condizioni politiche, non avere accesso a Internet significa non poter disporre di informazioni o esprimere la propria opinione. Il diritto di accesso a Internet è quin- di da considerare un diritto fondamentale che favorisce l’esercizio di altri diritti fondamentali
La regolamentazione del web
Non è semplice creare una legislazione che prenda in carico i diritti e i doveri dei cittadini digitali, innanzitutto perché Internet è uno strumento sovranazionale: una persona può in pochi secondi accedere a contenuti provenienti da ogni parte del mondo. Vi è il Regolamento UE sull’accesso a Internet e sui diritti degli utenti del 2015 dove, oltre a enunciare i diritti dei singoli cittadini digitali, sono affrontate tematiche di carattere più generale, come quelle sulla sostenibilità della gestione del traffico e alla trasparenza nel trattamento dei dati.
La sicurezza informatica
La sicurezza informatica o cybersicurezza è l'insieme dei mezzi, delle tecnologie e delle procedure riguardanti la protezione dei sistemi informatici. Sicurezza informatica, in questo caso, significa protezione dei propri strumenti digitali affinché nessun altro li usi e possa trarne informazioni su di noi o sui nostri contatti, per esempio attraverso l’uso di password sicure.
I dati relativi a una persona
- anagrafici (nome e cognome, indirizzo mail, indirizzo di residenza e domicilio, numero di telefono ecc.);
- finanziari (codice fiscale, conto corrente, numero di carta di credito ecc.);
- identificativi (fotografie, video ecc.);
- sensibili (informazioni su nazionalità, opinioni politiche, convinzioni religiose ecc.);
- giudiziari (processi, denunce ecc.).
L'identità digitale e privacy
Accedere al web, oltre che un nostro diritto, è una responsabilità: esistono infatti doveri e norme che regolano la presenza e la comunicazione in Internet. Una di queste è l’identità digitale, ovvero l’insieme di tutte le informazioni e i dati presenti in rete che ci riguardano, inseriti da noi o da terzi, che comunicano un’immagine di noi stessi. D'altra parte abbiamo il diritto di conoscere le informazioni su di noi che lo Stato o un’azienda privata possiede.
La violenza contro le donne in rete
Se da un lato la rete sembra in grado di offrire tantissimo a coloro che ne fanno uso, spazi di libertà, lavoro, opportunità e tantissimo altro ancora, dall’altro la violenza in rete è sempre più frequente con caratteristiche che si differenziano nel tempo. La dimensione digitale della violenza contro le donne riguarda tantissimi atti commessi online o tramite strumenti tecnologici che sono parte del "continuum di violenza" che donne e ragazze subiscono per motivi legati al loro genere, anche nel contesco domestico. Nessuna delle definizioni di cui si parla ha la capacità di coprire l’intera gamma dei fenomeni e di contenere i grandi significati di un fenomeno così complesso. Ad esempio, la questione del revenge porn, che è spesso inteso come "la distribuzione non consensuale d’immagini private e sessuali (da parte, spesso, di un ex partner maligno)".
Sul web è possibile trovare un numero indefinito ma grande di siti e gruppi chiusi in cui uomini di ogni età e background sociale si scambiano foto e video di donne generalmente ignare (amiche, fidanzate, amanti, parenti o anche estranee), che vengono utilizzate come bersagli di specifiche violenze misogine. Sono comunità in cui uomini “normali”, che spesso si nascondono dietro l’anonimato, condividono immagini di donne trovate su Internet o trapelate da situazioni private o pubbliche (a casa, in spiaggia, in treno), che vengono ritratte sia in pose di vita quotidiana che sessualmente esplicite.