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Transcript

Benedetti Giulia, Lorenzo Di Lallo, Malagesi Silvia, Elena Orlandi e Tanzi Giulia

Dalle monarchie assolute alla partecipazione popolare

Nel 1848, l'Impero austriaco aveva affronato un serie di rivolte popolari, tra cui quella ungherese, che avevano spinto l'Imperatore Francesco Giuseppe a concedere alcune riforme liberali. Tuttavia dopo aver sconfitto militarmente i ribelli e ristabilito l'ordine, l'Imperatore revocò la Costituzione e attuò una politica di neoassolutismo che riduceva le libertà e centralizzava il potere.Nel 1866 l'Austria aveva subito una clamorosa sconfitta da parte delle Prussia, che aveva ulteriomente indebolito al posizione dell'Austria in Europa. La sconfitta militarmente decisiva e il crescente malcontento interno nell'Impero favorirono la necessità di un acordo con l'Ungheria per evitare che l'Impero cadesse nel caos. Compromesso del 1867Il compromesso del 1867 rappresentò un accordo fra le richieste di autonomia dell'Ungheria e la necessità dell'Imperatore di mantenere l'integrità dell'Impero. Le principali caratteristiche dell'accordo furono:

Monarchia Dualistica degli Asburgo

Sistema Politico Asburgico

Durante questo periodo venne introdotto un sistema elettorale "per curie" basato sull'assegnazione del voto a categorie sociali o gruppi, piuttoso che ai singoli individui. In altre parole, il diritto di voto veniva attribuito ai ceti sociali o alle classi economiche, che a loro volta eleggevano i loro rappresentanti. Questo sistema rifletteva le gerarchie sociali e le disparità di potere tipiche dell'Impero. Questo sistema era fortemente sbilanciato a favore dei grandi proprietari terrieri poichè formato da aristocrazia e alta borghesia agricola il chè era quella più influente, poichè comprendeva individui con un notevole patrimonio di vasti terreni.Nel sistema Asburgico, c'era una separazione dei poteri, ma questa separazione era infuenzata dal potere del monarca. Per questo motivo la Monarchia Austriaca viene definita costituzionale e non parlamentare, poichè in quest'ultima il ruolo del sovrano è principalmente simbolico o cerimoniale, mentre il governo del paese è esercitato dal parlamento eletto democraticamente.

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Le riforme di Alessandro II

Dopo la sconfitta in Crimea, Alessandro II tentò alcune riforme per modernizzare il paese. Nel 1856 concesse un’amnistia a molti prigionieri politici e allentò la censura, ma mantenne una forte repressione verso i radicali, come il socialista Alexander Herzen e l’anarchico Michail Bakunin. La riforma più importante fu l’abolizione della servitù della gleba nel 1861, che liberò circa 20 milioni di contadini. Tuttavia, questa trasformazione non migliorò la loro condizione materiale: pur sollevati dall’obbligo di lavorare per i nobili, i contadini persero il diritto di utilizzare i beni comuni delle comunità di villaggio, peggiorando la loro situazione economica.

Nonostante le sue limitazioni, l’abolizione della servitù segnò un cambiamento nella mentalità della società russa, avviando il lento declino del feudalesimo. Tuttavia, il regime zarista continuò a essere fortemente repressivo, alimentando il malcontento e favorendo la nascita di movimenti rivoluzionari come i populisti. Il crescente clima di tensione culminò nell’assassinio di Alessandro II nel 1881, per mano di un anarchico, che evidenziò l’insostenibilità della repressione politica.

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La povertà nella Russia zarista

Eccezione russa

E i conflitti della società Industriale dell' ottocento

Nella seconda metà dell’Ottocento, l’Europa viveva un profondo processo di trasformazione politica e sociale. Si stava affermando un “sistema liberale” in molti paesi, con governi parlamentari e costituzionali ispirati ai principi del liberalismo. Tuttavia, la Russia rappresentava una grande eccezione, mantenendosi ancorata a un sistema arretrato, autoritario e feudale.

Nella miniera

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Donne e uomini in una miniera di carbone. La manodopera femminile era ampiamente utilizzata soprattutto per i suoi costi, poiché il salario corrisposto alle donne era inferiore a quello degli uomini.

I conflitti della società industriale europea

Nel frattempo, l’Europa occidentale stava vivendo la piena trasformazione verso una società borghese e industriale, che si rivelò però densa di conflitti. La borghesia industriale, che era emersa come classe dominante, cercava di imporre regole rigide alla classe operaia, in particolare al proletariato industriale, sempre più insofferente verso le condizioni di sfruttamento nelle fabbriche. Questo portò a un’esplosione di tensioni sociali, con la classe operaia che iniziava a rivendicare cambiamenti profondi nella struttura della società.Non tutti condividevano i valori promossi dalla borghesia, come il culto dell’individualismo e della proprietà privata. Idee alternative, come la collettivizzazione della proprietà e l’uguaglianza sociale, si fecero strada grazie ai movimenti socialisti, che miravano a sovvertire il sistema basato sul capitale e sulle disuguaglianze economiche.

Charles Fourier (1772-1837)

Falansterio ispirato alle idee di Fourier,New Jersey (US)

Socialismo utopistico

Il termine “socialisme” veniva usato in Francia nella prima metà dell’Ottocento,deriva dal termine “social” e indica l’ideologia che punta al superamento della società borghese.

Claude-Henri de Saint-Simon (1760-1825)

Robert Owen (1771-1858)

Manifesto

Il termine "utopistico" è stato usato da Marx, per fare riferimento al socialismo precedente alla sua teoria.

Socialismo scientifico

Negli anni 40 del XIX secolo,emerse il pensiero comunista di Karl Marx. Il filosofo, non credeva di poter affidare il cambiamento sociale alla politica o alla solidarietà tra le classi,ma esattamente l’opposto: il processo storico per lui doveva avvenire attraverso la lotta di classe. Cosi come i borghesi abbatterono in Francia e in America la società aristocratica, i proletari dovevano unirsi e abbattere il concetto di stato e di proprietà privata.

Le Prime Organizzazioni Operaie e l’Internazionale Socialista

  • Prime organizzazioni in Inghilterra: Società di mutuo soccorso e Trade Unions ovvero le prime forme di sindacato.
  • Legislazione sociale: riforme per migliorare le condizioni di lavoro.
  • Il movimento cartista (1838): prima associazione fautrice di istanze anche politiche, prende il suo nome dalla “Carta del popolo”, richiede suffragio universale e altre riforme politiche.
  • Primo Congresso Nazionale delle Trade Unions (1868)
  • L’Internazionale socialista (1864): Creazione di un’organizzazione internazionale per coordinare i movimenti socialisti.

Il Persistente Mondo Contadino e Aristocratico

  • Dominio rurale e aristocratico: La campagna e l’agricoltura dominano in molte nazioni europee fino agli anni Settanta. Si trattava di un mondo soltanto in parte lambito dalla modernità nelle sue strutture profonde contraddistinto da uno spirito profondamente conservatore e assolutamente refrattario agli ideali della società borghese.
  • Rapporto tra borghesia e aristocrazia: L’aristocrazia continua a essere egemone nel mondo agrario. Quasi dappertutto i nobili costituivano ancora il gruppo dominante del mondo agrario, un mondo che, a dispetto dei progressi della società industriale, manteneva nel continente un rilievo cospicuo.
  • Divergenze tra il mondo industriale e quello rurale.

I Confini del Liberalismo

  • Liberalismo classico (1850-1875): Introduzione di diritti individuali, progressiva attenuazione dei sistemi di potere autoritario propri dell'Antico regime; ma con leggi elettorali censitarie, la piena cittadinanza politica era riservata alla parte più ricca della popolazione maschile adulta.
  • Esclusione delle donne dal voto anche se dotate di patrimoni cospicui: paura di influenze familiari (dal padre o dal marito) o religiose (Chiesa ostile, in linea di principio, ai valori laici e secolarizzati propri della civiltà liberale.)
  • Dal liberalismo “stretto” si passa alla democrazia, suffragio maschile limitato: voto riservato alle classi più ricche.

L'Ampliamento del Suffraggioe la democratizzazione

Inghilterra

Le Riforme elettorali in Inghilterra portano al suffraggio universale, per cui tutti gli inglesi adulti di ambo i sessi furono abilitati indistintamente all'accesso alle urne

Francia e Germania

In Francia il Parlamento ottenne la piena titolarità del potere lgislativo ottenendo il suffraggio generale maschile nel 1848. Mentre in Germania quest'ultimo coincise con la fondazione del Reich del 1871.

Italia

Anche in Italia grazie a una serie di riforme elettorali aumentò il numero degli elettori.

Europa

L'espansione del suffraggio in Europa include principalmente Spagna, Paesi Bassi, Finlandia e Norvegia con l'estensione del voto anche alle donne in alcuni paesi.

Riforme elettorali

Conclusioni

  • All'inizio del Novecento in Europa si intraprese un lungo cammino del suffraggio universale per cui ogni nazione europea stava quindi camminando verso la democrazia;
  • Con la nascita della società di massa e con la seconda rivoluzione industriale ebbero luogo importanti trasformazioni sociali ed economiche;
  • La progressiva espansione dei diritti politici e l'emergere della democrazia segnò la fine definitiva dell'Antico Regime

Sitografia

  • Studenti.it
  • Treccani
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio_femminile
  • https://www.spgi.unipd.it/germania-18-gennaio-1871-nascita-del-ii-reich-e-avvento-di-una-potenza-globale
  • https://www.sba.unifi.it/p581.html#
Come nasce il socialismo?

La borghesia, protagonista dell'Ottocento,dovette lottare oltre che con la precedente classe dirigente dell'aristocrazia,anche con la classe operaia.I valori borghesi non erano in linea con i bisogni del proletariato industriale, e questo causò una forte contrapposizione tra le due classi: da una parte c’era il culto dell’individuo, della proprietà privata e del capitale, dall’altra era potente il pensiero della collettività, della proprietà comune e del lavoro salariato.Di questi obiettivi si fece interprete il movimento socialista, con l’aspirazione di raggiungere un eguaglianza delle condizioni sociali tra una classe e l’altra.

La storia della borghesia secondo Marx ed Engels

Nel 1848 Karl Marx e Friedrich Engels pubblicarono un testo nel quale delineavano i punti fondamentali del programma comunista: l'abolizione della proprietà privata e la costruzione di una società egualitaria.A quel testo veniva anteposta un'interpretazione della storia dei secoli passati come un'ininterrotta lotta tra le classi, nella quale di volta in volta l'una aveva abbattuto il dominio della precedente per sostituirvi un nuovo modo di produrre e un nuovo modello politico. Proprio secondo quest'ottica essi lessero la vicenda storica della borghesia e il suo ruolo.

Differenza con i governi di Inghilterra e Italia

Le Monarchie parlamentari di Inghilterra e Italia hanno avuto sviluppi storici diversi, ma entrambe condividevano una struttura di governo in cui il monarca aveva un ruolo simbolico mentre il potere esecutivo era esercitato dal parlamento e dal governo.

  • In Inghilterra: La sua monarchia è uno degli esempi più noti di questo sistema e si è sviluppato nel corso dei secoli. Già a partire dal Medioevo concretizzandosi definitivamente nel seicento.
  • In Italia: Ha caratterizzato il paese dal 1861, anno dell'unificazione fino al 1946, quando l'Italia divene una Repubblica. La Monarchia venne stabilita sulla base dello Statuto Albertino del 1848 che limitava il potere del monarca e stabiliva un sistema parlamentare.

Fu costituita a Londra nel 1864, per coordinare lo sviluppo del movimento operaio. Il programma e lo statuto furono stesi da K. Marx che ne dettò pure i principi costitutivi ispirati alla solidarietà internazionale nella lotta per la liberazione dal dominio del capitale, approvati nel congresso di Ginevra (1866).

Caratteristiche dell'accordo

1 Creazione della Monarchia Dualistica: L'Impero Austriaco si trasformo in una monarchia duale, con due stati separati e autonomi sotto un unico monarca: Francesco Giuseppe. Da un lato c'era l'Austria ,dall'altro l'Ungheria, ciascuna con il proprio governo, parlamento e sistema legistrativo. 2 Autonomia per l'Ungheria: L'Ungheria ottenne una Costituzione separata e un governo proprio,con un parlamento ungherese che poteva legiferare su tutte le questioni interne, come le leggi civili e sociali. L'Ungheria ottenne anche il controllo delle proprie forze armate, pur restando sotto il comado del generale Imperatore.3 Politiche comuni: Nonostante la separazione, l'Austria e l'Ungheria avevano alcuni aspetti di governo in comune:- Politica estera - Difesa - Moneta4 Governo separato delle minoranze: La risoluzione del compromesso non risolse completamente le problematiche relative alle minoranze etniche che vivevano all'interno dell'Impero. Mentre l'Ungheria guadagnava autonomia, le altre nazionalità continuavano a rivendicare diritti e i riconoscimenti. Tuttavia non ci furono grandi concessioni per loro in questo accordo.

  • Il potere legislativo aveva un certo grado di indipendenza, ma non poteva contrastare direttamente il potere esecutivo concentrato nelle mani dell'Imperatore, che aveva un influenza forte sul processo legislativo e sull'amministrazione del governo.
  • Il sistema dell'Impero non prevedeva un controllo parlamentare effetivo sul potere esecutivo, dato dal fatto che era sotto il controllo dell'Imperatore.
  • L'imperatore aveva inoltre libertà di azione in politica estera e militare, prendendo decisioni senza l'obbligo di consultare o ottenere l'approvazione del parlamento.
  • Nel 1884 sotto la pressione dell’ala radicale dei liberali, viene approvato, con il governo liberale Gladstone, un Third Reform Act. Questo porterà l'elettorato a 5 milioni, arrivando ad includere tutti i maschi maggiorenni a capo di un nucleo familiare.
  • Nel 1918, conclusa la Prima Guerra mondiale, con il Fourth Reform Act si assistette all'introduzione del suffraggio generale maschile e la concessione del diritto di voto alle donne capofamiglia o quantomeno mogli di capofamiglia.
  • Nel 1928 furono soppresse le condizioni di proprietà previste per l’elettorato femminile, sancendo così il suffragio universale uniforme per uomini e donne

Riforme dell'Inghilterra

A livello politico il Liberalismo nasce dunque come un movimento per riconoscere all’individuo un valore autonomo all’interno della società e per limitarvi l’azione dello Stato. Ecco perché nell’Ottocento si oppone all’assolutismo dinastico. Il Liberalismo inglese, infatti, nasce proprio come espressione della nuova classe in ascesa per l’espansione commerciale e industriale del paese. Intorno a ciascun individuo aleggiava una sfera di assoluta libertà, su cui né altri individui, né la collettività stessa potevano esercitare un controllo.

Intellettuali russi che si ponevano l'obiettivo di "andare al popolo", Ossia di accostarsi ai problemi delle classi subalterne attraverso la loro educazione, e di creare una nuova società basata sul socialismo agrario. Molti populisti, all'inizio del Novecento, confluirono nel Partito socialista rivoluzionario russo, che si caratterizzava per la centralità assegnata ai contadini nel processo di rivoluzione sociale.

Populisti

Sul piano politico, come su quello economico, i grandi processi di trasformazione sono già avviati quando Vittoria viene incoronata. Nel 1832 il primo Reform Act estende di circa un terzo il numero degli elettori, attraverso la riforma e la ridefinizione dei collegi elettorali, attribuendo un maggiore rilievo ai centri urbani e sottraendo all’aristocrazia terriera il tradizionale controllo sulle candidature. Nel 1867 raddoppierà il numero degli aventi diritto al voto, includendovi per la prima volta importanti quote di lavoratori. Il Reform Act del 1884 e il Redistribution Act del 1885 triplicano il numero degli elettori, includendovi la maggior parte dei contadini e degli operai: il suffragio universale maschile arriverà però solo nel 1918 e quello femminile nel 1928.

È stato un filosofo, rivoluzionario e teorico politico russo, considerato uno dei padri dell’anarchismo moderno e un’importante figura nella tradizione socialista libertaria. Conosciuto per la sua opposizione a ogni forma di autorità, inclusi lo Stato, la religione e il capitalismo, Bakunin giocò un ruolo centrale nei movimenti rivoluzionari europei del XIX secolo.

Michail Bakunin

è stato un importante pensatore, scrittore e attivista politico russo, considerato uno dei padri del populismo russo e un influente critico del regime zarista. È noto soprattutto per il suo impegno nel promuovere la libertà individuale e per il suo ruolo dell'opposizione politica in esilio.

Alexander Herzen

  • Nel 1882 una riforma elettorale allargò il suffraggio al 7% della popolazione includendo cittadini italiani di sesso maschile che avessero compiuto il ventunesimo anno d'età, sapessero leggere e scrivere, avessero superato l’esame di seconda elementare, o in alternativa, pagassero annualmente un’imposta diretta di almeno 19,80 lire.
  • Nel 1912 una nuova legge elettorale, promulgata da Giovanni Giolitti, avrebbe concesso agli analfabeti il diritto di voto, purché avessero compiuto 30 anni o prestato il servizio militare. Tale riforma portò la percentuale relativa a più del 23%.

Sotto lo zar Nicola I, salito al trono nel 1825, la Russia era rimasta in una condizione di immobilismo. La maggior parte della popolazione, il 90%, viveva nelle campagne ed era soggetta alla servitù della gleba, un sistema che legava i contadini alla terra e ai nobili proprietari. Il potere era centralizzato nelle mani dello zar e dell’aristocrazia terriera, mentre mancavano istituzioni rappresentative. Sul piano internazionale, Nicola I tentò di espandere l’influenza russa ai danni dell’Impero Ottomano, ma la sconfitta nella Guerra di Crimea (1854-1856) contro un’alleanza di Gran Bretagna, Francia, Austria e Piemonte dimostrò l’arretratezza militare ed economica del paese. Durante il conflitto, Nicola I morì e il trono passò ad Alessandro II.

L'arretratezza della Russia imperiale

Lo straordinario processo di sviluppo industriale, che accelera la crescita generale della ricchezza del Paese, ha infatti i suoi lati oscuri. Le drammatiche condizioni di vita e lavoro nei grandi centri industriali, Manchester innanzitutto, la “ciminiera del mondo”, lasciano sbigottiti tutti gli osservatori e viaggiatori dell’epoca: i più favorevoli alle trasformazioni in corso condanneranno le carenze sanitarie e igieniche o di istruzione dei poveri, separando la loro condizione dalle responsabilità del processo industriale; altri come Charles Dickens, Thomas Carlyle, Benjamin Disraeli, non avranno dubbi nell’individuare il nesso tra industria e condizioni di vita dei lavoratori

Conseguenze

Gli obiettivi delle prime lotte operaie erano l'aumento dei salari, la riduzione della giornata lavorativa, ma anche il diritto di associazione.

Le società di mutuo soccorso: ossia gruppi di lavoratori che, sul modello delle antiche corporazioni artigiane si prestavano reciproca assistenza. Videro la luce per sopperire alle carenze dello stato sociale ed aiutare così i lavoratori a darsi un primo apparato di difesa, trasferendo il rischio di eventi dannosi (come gli incidenti sul lavoro, la malattia o la perdita del posto di lavoro).

Trade Unions: associazioni sorte per iniziativa di lavoratori specializzati, associatisi allo scopo di difendere le proprie prerogative professionali, minacciate dallo sviluppo del sistema di fabbrica. Inizialmente a carattere locale e con funzioni puramente assistenziali, nel corso dell’Ottocento si trasformarono in organizzazioni nazionali di categoria volte a sostenere le rivendicazioni salariali e normative del movimento operaio.

  • Nel 1890 entrò in vigore il suffraggio generale maschile in Spagna;
  • Nel 1896 nei Paesi Bassi venne adottata una versione minimamente limitativa, come aveva già fatto il Belgio tre anni prima;
  • Nel 1907 la Finlandia e la Norvegia furono in Europa le prime due Nazioni in Europa ad osare l'Estensione del diritto di voto alle donne, come avevano già fatto la l'Australia e la Nuova Zelanda nel 1900.

La prima estensione del diritto di voto nel 1832 apre le porte allo sviluppo di una intensa propaganda per il suffragio universale, che dal 1836 si trasforma in un movimento interclassista in cui le rivendicazioni delle classi medie e degli operai si uniscono nella richiesta dell’approvazione di una “Carta”, o petizione, che chiede al parlamento di accogliere sei richieste, la più importante delle quali è il diritto di voto esteso a tutti i cittadini maschi. Considerato da alcuni storici una risposta emotiva alle trasformazioni in corso, fondata sulla convinzione utopistica che il diritto di voto avrebbe di per se stesso portato alla soluzione delle drammatiche contraddizioni sociali del Regno Unito, il movimento cartista promuove una crescente mobilitazione politica, che si esprime in enormi manifestazioni, frustrata dalle ripetute bocciature delle sue richieste da parte del parlamento.

Anche Charles Fourier, criticò la proprietà privata e cercò di realizzare un modello di utopia comunitaria nei falansteri, edifici dove ciascuno poteva scegliere il proprio lavoro secondo la propria disposizione e vivere in comunità.I falansteri erano formati da un palazzo principale di tre piani con due ali laterali, destinate ai lavori artigianali. Al contrario di Owen, Fourier credeva che il senso di comunità doveva essere presente anche nella disposizione degli appartamenti e delle stanze,e quindi divise gli abitanti in base all’età: gli anziani erano al primo piano, gli adulti al secondo e i bambini al terzo. Visto che ogni individuo era sia produttore che consumatore, all’interno del falanstero erano presenti tutti e tre i fattori della produzione:capitale, lavoro e talento. Per l'economista infatti,questi tre fattori erano indispensabili per un economia stabile,e credeva che ogni fattore non potesse esistere se non insieme agli altri due.

Questa incisione del 1853 intitolata "Gli effetti dell'emancipazione femminile" mostra donne (e uomini) nell'atto di votare per il «candidato più bello»

Germania

In Germania il suffraggio generale maschile venne adottato per le elezioni che designavano la Camera dei deputati federale. Inoltre il Baden, la Baviera e il Württemberg adottarono lo stesso sistema per la formazione dei rispettivi Parlamenti.

Francia

Dopo la caduta di Luigi Napoleone nel 1870 il Parlamento ottenne la piena titolarità del potere legislativo, la cui compisizione era determinata dalle elezioni a suffraggio generale maschile.

Kafka
La metamorfosi

Le conseguenze nefaste della massificazione sono ben esemplificate attraverso un’immagine letteraria che per molti è la fotografia di un’epoca: ‹‹Gregor Samsa, svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo›› (Franz Kafka, La metamorfosi, 1915)

Karl Marx è stato un filosofo, economista, storico e teorico sociale tedesco, noto principalmente per la sua analisi del capitalismo e per lo sviluppo della teoria del materialismo storico. È celebre per le sue opere fondamentali, tra cui il Manifesto del Partito Comunista (1848), scritto insieme a Friedrich Engels, e Il Capitale (1867).Nel Manifesto, Marx e Engels chiamano i lavoratori di tutto il mondo a unirsi per abbattere il sistema capitalistico e instaurare una nuova società basata sulla proprietà comune dei mezzi di produzione. Nel Capitale, Marx analizza in profondità il modo in cui il capitalismo produce valore attraverso il lavoro umano e come le disuguaglianze economiche derivanti da questo sistema siano inevitabili.

Karl Marx(1818-1883)

Una doppia crisi

Mentre l’Occidente affrontava i conflitti interni della modernità industriale, l’Impero russo restava bloccato tra un passato feudale che stava crollando e una modernità che faticava ad affermarsi. Da una parte, i movimenti socialisti europei mettevano in discussione i fondamenti della società borghese; dall’altra, i movimenti rivoluzionari russi sfidavano l’autoritarismo zarista. Questi processi, pur distinti, segnavano un secolo di profonde trasformazioni e lotte sociali destinate a cambiare l’Europa.