PenaDiMorte
Giuseppe Rizzo
Created on November 27, 2024
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Transcript
LA PENA DI MORTE
Storia, simboli e trasformazioni della condanna estrema
AVANTI
cosa è la pena di morte?
La pena di morte è una forma di punizione legale che prevede l'esecuzione di una persona come sanzione per un crimine considerato particolarmente grave, spesso definito come "reato capitale". È stata storicamente utilizzata da molte società come mezzo di deterrenza, vendetta o giustizia retributiva.
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LE ORIGINI DELLAPENA DI MORTE
Le origini della pena di morte risalgono alle prime società organizzate, dove veniva applicata come strumento per mantenere l'ordine e garantire la sopravvivenza del gruppo. La sua funzione era spesso punitiva, ma anche simbolica: rappresentava il potere dell'autorità di imporre la legge.
La crocifissione di Gesù Cristo rappresenta uno degli esempi più emblematici e significativi di pena di morte nella storia.Avvenuta intorno al 30 d.C. sotto il dominio dell’Impero Romano, questa esecuzione non fu soltanto un evento storico, ma divenne un simbolo religioso e culturale che avrebbe influenzato profondamente il mondo occidentale.
Una delle più importanti pena di morte
Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
-Gesù Cristo
ANTICHITà
MEDIOEVO
I METODI DI ESECUZIONE NEL TEMPO
età contemoranea
età moderna
UCCISIONI SECONDO I GRAFICI.
A partire dall'Antichità si stimano circa un milione di morti, fino ad oggi dove sono circa 2000 morti all'anno
Come possiamo notare la parte principale del grafico è occupata da periodi molto antichi, a differenza dei giorni nostri dove i morti sono molto pochi
seconda la mappa dei giorni nostri
Il Codice di Hammurabi è uno dei più antichi codici di leggi scritte nella storia, promulgato intorno al 1750 a.C. dal re Hammurabi di Babilonia. Inciso su una stele di pietra nera, contiene 282 leggi che regolano vari aspetti della vita quotidiana, come il commercio, la proprietà, la famiglia e la giustizia penale.
Nell'Antichità, le condanne a morte erano spesso pubbliche e visibili, con l'obiettivo di fungere da monito per la comunità. Le vittime venivano sottoposte a forme di morte lente e dolorose, con l'intento di infliggere sofferenza fisica e psicologica, mentre la punizione veniva anche simbolicamente associata alla sottomissione al potere delle autorità.
Durante il Medioevo, la pena di morte veniva usata non solo per punire crimini gravi, ma anche per mantenere l'ordine sociale e religioso. Le esecuzioni spesso assumevano una valenza simbolica e venivano realizzate in pubblico, a volte con l'intenzione di purificare la persona dal peccato o di punire crimini contro la fede. Questi atti venivano eseguiti in maniera molto visibile, per trasmettere un forte messaggio alla popolazione.
Nei Tempi Contemporanei, l'evoluzione dei metodi si orientò verso il tentativo di rendere la morte il più indolore possibile, pur mantenendo l'effetto deterrente. Le esecuzioni venivano effettuate in modo più privato e il più possibile "clinico", cercando di eliminare gli aspetti dolorosi e spettacolari delle punizioni. Tuttavia, nonostante l'apparente progresso, la questione della pena di morte resta un tema dibattuto, con diverse opinioni riguardo alla sua moralità e efficacia.
Nel passaggio all'Età Moderna, la giustizia penale si razionalizzò in parte, e le esecuzioni divennero meno cruente rispetto al passato. L'esecuzione veniva realizzata cercando di ridurre al minimo la sofferenza della persona condannata, ma con l'intento di mantenere un impatto visivo forte. Durante questo periodo, le esecuzioni venivano spesso effettuate in pubblico, a volte con l'uso di metodi che cercavano di essere più "rapidi" rispetto alle torture precedenti..
Nell'Antichità, le condanne a morte erano spesso pubbliche e visibili, con l'obiettivo di fungere da monito per la comunità. Le vittime venivano sottoposte a forme di morte lente e dolorose, con l'intento di infliggere sofferenza fisica e psicologica, mentre la punizione veniva anche simbolicamente associata alla sottomissione al potere delle autorità.
Nell'Antichità, le condanne a morte erano spesso pubbliche e visibili, con l'obiettivo di fungere da monito per la comunità. Le vittime venivano sottoposte a forme di morte lente e dolorose, con l'intento di infliggere sofferenza fisica e psicologica, mentre la punizione veniva anche simbolicamente associata alla sottomissione al potere delle autorità.
Nell'Antichità, le condanne a morte erano spesso pubbliche e visibili, con l'obiettivo di fungere da monito per la comunità. Le vittime venivano sottoposte a forme di morte lente e dolorose, con l'intento di infliggere sofferenza fisica e psicologica, mentre la punizione veniva anche simbolicamente associata alla sottomissione al potere delle autorità.
Nell'Antichità, le condanne a morte erano spesso pubbliche e visibili, con l'obiettivo di fungere da monito per la comunità. Le vittime venivano sottoposte a forme di morte lente e dolorose, con l'intento di infliggere sofferenza fisica e psicologica, mentre la punizione veniva anche simbolicamente associata alla sottomissione al potere delle autorità.
Nell'Antichità, le condanne a morte erano spesso pubbliche e visibili, con l'obiettivo di fungere da monito per la comunità. Le vittime venivano sottoposte a forme di morte lente e dolorose, con l'intento di infliggere sofferenza fisica e psicologica, mentre la punizione veniva anche simbolicamente associata alla sottomissione al potere delle autorità.
In molti paesi, come gli Stati Uniti, la pena di morte continua a essere in vigore nonostante le crescenti critiche e il crescente dibattito sulla sua moralità e efficacia. Una delle ragioni principali per cui la pena capitale rimane in uso negli Stati Uniti è legata alla tradizione storica e culturale. Fin dalle origini del paese, la pena di morte è stata una parte integrante del sistema giuridico. Nei primi anni della Repubblica, la pena capitale veniva applicata per una vasta gamma di crimini, e nel corso dei secoli, la sua applicazione si è radicata nella cultura americana come un metodo legittimo di punizione, soprattutto per i crimini più gravi.
In gran parte dell'America Latina, tra cui il Brasile, la pena di morte è stata abolita per i crimini ordinari a seguito di un lungo processo di evoluzione politica, sociale e giuridica che ha riflesso il cambiamento dei valori democratici e dei diritti umani. La firma di trattati internazionali, come la Convenzione Americana sui Diritti Umani, ha giocato un ruolo fondamentale in questo cambiamento, stabilendo che la pena capitale doveva essere limitata o abolita, eccetto che in situazioni straordinarie, come le guerre.
In Europa, la pena di morte è stata abolita per i crimini ordinari come parte di un più ampio movimento di trasformazione sociale, giuridica e culturale che ha avuto luogo nel corso dei secoli. Il processo di abolizione è stato fortemente influenzato dal progressivo sviluppo dei diritti umani e dall'affermazione di principi di giustizia che promuovono il rispetto per la vita umana e la dignità delle persone. A partire dalla fine del XVIII secolo e soprattutto nel corso del XIX secolo, le idee illuministe, che enfatizzavano la razionalità, l'uguaglianza e il diritto alla vita, hanno iniziato a minare le fondamenta della giustizia punitiva e della pena capitale.
In Russia, la pena di morte è stata abolita di fatto per una serie di ragioni politiche, storiche e internazionali che hanno influenzato profondamente la politica del paese, anche se la sua abrogazione formale nella legge non è ancora stata completata. L'abolizione di fatto della pena capitale in Russia è il risultato di un complesso intreccio di pressioni esterne, cambiamenti interni e sfide politiche.