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Fabrizio Spada

Created on November 27, 2024

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LA MAFIA

La mafia è nata in Sicilia come risposta a disuguaglianze sociali e alla debolezza dello Stato, inizialmente attraverso figure legate ai latifondi feudali. Dopo l’Unità d’Italia, sfruttò il vuoto di potere per strutturarsi come organizzazione criminale, basata su violenza, clientelismo e controllo economico. Nel XX secolo si espanse in attività illecite globali, mantenendo il potere grazie a legami politici ed economici, fino alle grandi azioni di contrasto dello Stato negli anni ’80.
lLa.

COME NASCE LA MAFIA?

La mafia si è sviluppata in Sicilia con Cosa Nostra e si è successivamente diffusa in altre regioni italiane: in Calabria con la ‘Ndrangheta, in Campania con la Camorra e in Puglia con la Sacra Corona Unita. Negli ultimi decenni ha infiltrato il Nord Italia e si è espansa a livello internazionale, operando nel traffico di droga, riciclaggio e appalti. Oggi è un fenomeno globale, radicato in vari settori economici e sociali.1.COSA NOSTRA 2.NDRANGHETA 3.CAMORRA 4.SACRA CORONA UNITA.

Sottotitolo

DOVE E' SVILUPPATA LA MAFIA?

DATA E LUOGO DI NASCITA 18 maggio 1999, Palermo DATA DI MORTE 23 maggio 1992 LUOGO DI MORTE Palermo CAUSA Assasinio

GIOVANNI FALCONE

LE PRINCIPALI VITTIME DELLA MAFIA.

DATA E LUOGO DI NASCITA 19 gennaio 1940 DATA DI MORTE 19 luglio 1992 LUOGO DI MORTE Palermo CAUSA Assassinio

PAOLO BORSELLINO

LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE

La mafia rappresenta uno dei fenomeni più complessi e devastanti della società contemporanea. È un sistema che si nutre di paura, omertà e corruzione, danneggiando profondamente la vita economica, sociale e culturale delle comunità che colpisce. Riflettere sulla mafia significa interrogarsi non solo su un’organizzazione criminale, ma su una mentalità radicata in certe aree del mondo, che privilegia il potere e il profitto personale a scapito del bene comune. Personalmente, trovo che il vero orrore della mafia non risieda solo nei crimini violenti che commette, ma nella sua capacità di infiltrarsi nelle istituzioni, di alterare il corso della giustizia e di soffocare la speranza di chi lotta per un futuro migliore. La mafia si insinua nelle pieghe della quotidianità, facendosi quasi accettare come parte di un sistema inevitabile. Questo è forse il suo aspetto più insidioso. Tuttavia, la storia ci insegna che è possibile opporsi a questa realtà. Le figure di uomini e donne come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e tante altre ci ricordano che la lotta alla mafia non è solo una battaglia contro un nemico esterno, ma un impegno personale e collettivo per affermare i valori di giustizia, dignità e libertà. È importante educare le nuove generazioni al coraggio civile, alla consapevolezza dei diritti e alla solidarietà. Solo in questo modo possiamo sperare di costruire una società capace di spezzare le catene della mafia e di contrastare non solo il crimine organizzato, ma anche il silenzio e l’indifferenza che lo alimentano.

RIFLESSIONE PERSONALE