Modulo Didattico Storia
da nie
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Transcript
I Micenei
cultura e tradizioni
alla scoperta dei micenei
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caratteristiche
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Si sviluppò nella Grecia continentale durante l'età del bronzo.
Il nome micenei deriva dalla città Micene che era uno dei centri principali.
La loro cultura fu fortemente influenzata dai Minoici.
Era una società gerarchica dominata da re (Wanax)
I Micenei
Info
Territori e insediamenti
I principali centri erano: Micene, Tirinto, Pilo, Tebe e argo. Le caratteristiche principali delle cittadelle erano le mura "ciclopiche" perchè costruite dai "ciclopi", e la "porta dei leoni". Erano situati in una posizione strategica per il controllo delle rotte commerciali.
Indoeuropei
Una società gerarchica
ORGANIZZAZIONE SOCIALE
Era organizzata in un sistema gerarchico con il sovrano (wanax) al vertice, seguito dai nobili e dagli schiavi. I palazzi fortificati erano il centro del potere politico, economico e militare. La società si basava su un'economia redistributiva, con i prodotti raccolti nei palazzi e poi redistribuiti. La scrittura lineare B veniva usata per registrare le attività amministrative.
ORGANIZZAZIONE SOCIALE
La colonizzazione greca
Cnosso (Creta) fu un importante centro di potere e commercio, che si espanse anche nel Mediterraneo. Creta dominava rotte commerciali e colonizzò alcune zone costiere. La Sardegna, la Sicilia e altre aree furono punti di approdo per scambi commerciali. I Micenei esportavano manufatti in bronzo e ceramica, ma dovevano importare risorse come metalli preziosi.
LA GUERRA DI TROIA
Espansione micenea e la guerra di Troia
Espansione micenea e guerra di Troia: L’espansione micenea verso oriente portò alla conquista di Troia, intorno al 1230 a.C. Questa città, situata in una posizione strategica, fu distrutta dagli Achei guidati da Agamennone. La guerra di Troia, seppur non centrale nella storia micenea, divenne famosa grazie ai poemi epici di Omero, Iliade e Odissea.
t. Priamo
m. Agam.
LA GUERRA DI TROIA
Ritrovamenti archeologici
Heinrich Schliemann scoprì resti che collegava a Troia. Tuttavia, studi successivi indicarono che ci furono diverse “Troia” sovrapposte nel tempo. Troia VII, in particolare, sembra corrispondere alla distruzione violenta descritta nei poemi omerici.
LA GUERRA DI TROIA
Declino dei Micenei
Intorno al 1200 a.C.,i palazzi micenei furono distrutti, segnando il rapido crollo della civiltà. Le tavolette d’argilla ritrovate hanno permesso di ricostruire aspetti amministrativi e militari, evidenziando una crisi legata a un “pericolo minaccioso”.
LA GUERRA DI TROIA
Cause della fine
Le ipotesi principali sono: • Invasione dei Dori, una popolazione indoeuropea proveniente dal nord. • Attacchi dei Popoli del Mare, già responsabili della caduta di altre civiltà.• Mutamenti climatici, che causarono carestie e rivolte interne.
La fine dei Micenei portò a un periodo di declino, con la perdita della scrittura e il cambiamento delle dinamiche culturali nel Mediterraneo.
I "SECOLI BUI"
Migrazioni in Grecia
Dopo il crollo dei Micenei, la Grecia fu sconvolta da migrazioni che portarono all'emergere di tre gruppi: Dori, Ioni ed Eoli. Questi gruppi parlavano dialetti diversi e si insediarono in diverse regioni della Grecia e dell'Asia Minore.
L'età oscura greca
I "SECOLI BUI"
- Dopo il crollo della civiltà micenea (1200-800 a.C.), la Grecia subì un periodo di declino culturale. - La scrittura scomparve, ma fu successivamente reintrodotta. - Emersero aristocrazie con un re e un Consiglio degli anziani. - Il popolo era subordinato all'aristocrazia dei guerrieri. - L'economia era semplice, basata sull'agricoltura e l'artigianato locale. - In questo periodo si gettarono le basi per la successiva civiltà classica greca.
Medioevo ellenico
Economia
I "SECOLI BUI"
- Comunità autosufficienti basate su agricoltura e allevamento - Lavoratori liberi senza terra (teti) che lavoravano per gli aristocratici - Artigiani producevano beni comuni, tranne i metalli che venivano importati - Commercio basato sul baratto, senza moneta
Rapporti con gli stranieri
I "SECOLI BUI"
- Stranieri visti come nemici o amici da ospitare - Ospitalità con scambio di "doni ospitali" tra famiglie - Violazione delle regole dell'ospitalità considerata grave colpa
La composizione dei poemi omerici
I POEMI OMERICI
• I poemi omerici, come Iliade e Odissea, sono il risultato di una lunga tradizione orale prima di essere messi per iscritto. • I poemi sono stati “assemblati” integrando elementi di epoche diverse, seguendo un processo di stratificazione. • Trattano eventi come la guerra di Troia (XIII secolo a.C.) e riflettono i valori e la società dei cosiddetti “secoli oscuri” (IX-VIII secolo a.C.).
La poesia come elemento educativo
I POEMI OMERICI
• Nelle società orali, la poesia non serviva solo a intrattenere, ma anche a trasmettere norme sociali, politiche e valori culturali. • Gli eroi incarnavano virtù come fedeltà, forza e coraggio, rappresentando modelli di comportamento (es. Achille e Penelope).
I POEMI OMERICI
La "cultura della vergogna"
• La morale della società omerica si basava sull’onore, ottenuto attraverso forza e coraggio. • La vergogna (sentirsi inadeguati rispetto agli ideali) era un deterrente per il comportamento scorretto, spingendo gli individui a conformarsi ai valori sociali.
Dei antropomorfi
• Gli dèi omerici erano simili agli uomini, sia nell’aspetto che nei comportamenti (es. litigi, gelosie, passioni).• Questo antropomorfismo rendeva le divinità più vicine agli esseri umani e giocava un ruolo centrale nella religione greca.
I POEMI OMERICI
Una società laica con il culto degli eroi
I POEMI OMERICI
• Nei poemi omerici non esiste una classe sacerdotale dominante, il che distingue la religione greca da altre culture orientali. • Gli eroi, più che le divinità, erano celebrati come modelli da imitare. • La religiosità omerica era più flessibile e priva di una dottrina rigida, favorendo l’unificazione culturale della Grecia attraverso miti e tradizioni comuni.
La Tomba di Agamennone
Nel 1876, a Micene, Schliemann scoprì il cerchio di tombe all'interno del quale, tra i vari tesori della "città ricca d'oro", trovò una splendida maschera funeraria, che egli ritenne fosse quella di Agamennone.
Gli Indoeuropei, popolazioni delle steppe russe meridionali che migrarono in Asia e Europa. Condividevano una lingua comune, l'indoeuropeo, da cui derivano molte lingue moderne. Sebbene avessero elementi culturali comuni, si adattarono alle culture locali, formando diverse tradizioni che influenzarono la cultura occidentale.
Gli Indoeuropei e la lingua originaria
Nel 1873 Schliemann porò alla luce una stanza che conteneva oltre 8000 gioielli ed egli ritenne di aver recuperato il "tesoro di Priamo".
Il tesoro di Priamo