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Modulo Didattico Storia

da nie

Created on November 27, 2024

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Transcript

alla scoperta dei micenei

cultura e tradizioni

I Micenei

I Micenei

Era una società gerarchica dominata da re (Wanax)

La loro cultura fu fortemente influenzata dai Minoici.

Il nome micenei deriva dalla città Micene che era uno dei centri principali.

Si sviluppò nella Grecia continentale durante l'età del bronzo.

caratteristiche

Indoeuropei

I principali centri erano: Micene, Tirinto, Pilo, Tebe e argo. Le caratteristiche principali delle cittadelle erano le mura "ciclopiche" perchè costruite dai "ciclopi", e la "porta dei leoni". Erano situati in una posizione strategica per il controllo delle rotte commerciali.

Territori e insediamenti

Info

Era organizzata in un sistema gerarchico con il sovrano (wanax) al vertice, seguito dai nobili e dagli schiavi. I palazzi fortificati erano il centro del potere politico, economico e militare. La società si basava su un'economia redistributiva, con i prodotti raccolti nei palazzi e poi redistribuiti. La scrittura lineare B veniva usata per registrare le attività amministrative.

ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Una società gerarchica

Cnosso (Creta) fu un importante centro di potere e commercio, che si espanse anche nel Mediterraneo. Creta dominava rotte commerciali e colonizzò alcune zone costiere. La Sardegna, la Sicilia e altre aree furono punti di approdo per scambi commerciali. I Micenei esportavano manufatti in bronzo e ceramica, ma dovevano importare risorse come metalli preziosi.

La colonizzazione greca

ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Espansione micenea e guerra di Troia: L’espansione micenea verso oriente portò alla conquista di Troia, intorno al 1230 a.C. Questa città, situata in una posizione strategica, fu distrutta dagli Achei guidati da Agamennone. La guerra di Troia, seppur non centrale nella storia micenea, divenne famosa grazie ai poemi epici di Omero, Iliade e Odissea.

Espansione micenea e la guerra di Troia

LA GUERRA DI TROIA

Heinrich Schliemann scoprì resti che collegava a Troia. Tuttavia, studi successivi indicarono che ci furono diverse “Troia” sovrapposte nel tempo. Troia VII, in particolare, sembra corrispondere alla distruzione violenta descritta nei poemi omerici.

Ritrovamenti archeologici

LA GUERRA DI TROIA

m. Agam.

t. Priamo

Intorno al 1200 a.C.,i palazzi micenei furono distrutti, segnando il rapido crollo della civiltà. Le tavolette d’argilla ritrovate hanno permesso di ricostruire aspetti amministrativi e militari, evidenziando una crisi legata a un “pericolo minaccioso”.

Declino dei Micenei

LA GUERRA DI TROIA

La fine dei Micenei portò a un periodo di declino, con la perdita della scrittura e il cambiamento delle dinamiche culturali nel Mediterraneo.

Le ipotesi principali sono: • Invasione dei Dori, una popolazione indoeuropea proveniente dal nord. • Attacchi dei Popoli del Mare, già responsabili della caduta di altre civiltà. • Mutamenti climatici, che causarono carestie e rivolte interne.

Cause della fine

LA GUERRA DI TROIA

Dopo il crollo dei Micenei, la Grecia fu sconvolta da migrazioni che portarono all'emergere di tre gruppi: Dori, Ioni ed Eoli. Questi gruppi parlavano dialetti diversi e si insediarono in diverse regioni della Grecia e dell'Asia Minore.

Migrazioni in Grecia

I "SECOLI BUI"

Medioevo ellenico

- Dopo il crollo della civiltà micenea (1200-800 a.C.), la Grecia subì un periodo di declino culturale. - La scrittura scomparve, ma fu successivamente reintrodotta. - Emersero aristocrazie con un re e un Consiglio degli anziani. - Il popolo era subordinato all'aristocrazia dei guerrieri. - L'economia era semplice, basata sull'agricoltura e l'artigianato locale. - In questo periodo si gettarono le basi per la successiva civiltà classica greca.

I "SECOLI BUI"

L'età oscura greca

- Comunità autosufficienti basate su agricoltura e allevamento - Lavoratori liberi senza terra (teti) che lavoravano per gli aristocratici - Artigiani producevano beni comuni, tranne i metalli che venivano importati - Commercio basato sul baratto, senza moneta

I "SECOLI BUI"

Economia

- Stranieri visti come nemici o amici da ospitare - Ospitalità con scambio di "doni ospitali" tra famiglie - Violazione delle regole dell'ospitalità considerata grave colpa

I "SECOLI BUI"

Rapporti con gli stranieri

• I poemi omerici, come Iliade e Odissea, sono il risultato di una lunga tradizione orale prima di essere messi per iscritto. • I poemi sono stati “assemblati” integrando elementi di epoche diverse, seguendo un processo di stratificazione. • Trattano eventi come la guerra di Troia (XIII secolo a.C.) e riflettono i valori e la società dei cosiddetti “secoli oscuri” (IX-VIII secolo a.C.).

I POEMI OMERICI

La composizione dei poemi omerici

• Nelle società orali, la poesia non serviva solo a intrattenere, ma anche a trasmettere norme sociali, politiche e valori culturali. • Gli eroi incarnavano virtù come fedeltà, forza e coraggio, rappresentando modelli di comportamento (es. Achille e Penelope).

I POEMI OMERICI

La poesia come elemento educativo

• La morale della società omerica si basava sull’onore, ottenuto attraverso forza e coraggio. • La vergogna (sentirsi inadeguati rispetto agli ideali) era un deterrente per il comportamento scorretto, spingendo gli individui a conformarsi ai valori sociali.

La "cultura della vergogna"

I POEMI OMERICI

I POEMI OMERICI

• Gli dèi omerici erano simili agli uomini, sia nell’aspetto che nei comportamenti (es. litigi, gelosie, passioni).• Questo antropomorfismo rendeva le divinità più vicine agli esseri umani e giocava un ruolo centrale nella religione greca.

Dei antropomorfi

• Nei poemi omerici non esiste una classe sacerdotale dominante, il che distingue la religione greca da altre culture orientali. • Gli eroi, più che le divinità, erano celebrati come modelli da imitare. • La religiosità omerica era più flessibile e priva di una dottrina rigida, favorendo l’unificazione culturale della Grecia attraverso miti e tradizioni comuni.

I POEMI OMERICI

Una società laica con il culto degli eroi

Nel 1876, a Micene, Schliemann scoprì il cerchio di tombe all'interno del quale, tra i vari tesori della "città ricca d'oro", trovò una splendida maschera funeraria, che egli ritenne fosse quella di Agamennone.

La Tomba di Agamennone
Gli Indoeuropei e la lingua originaria

Gli Indoeuropei, popolazioni delle steppe russe meridionali che migrarono in Asia e Europa. Condividevano una lingua comune, l'indoeuropeo, da cui derivano molte lingue moderne. Sebbene avessero elementi culturali comuni, si adattarono alle culture locali, formando diverse tradizioni che influenzarono la cultura occidentale.

Il tesoro di Priamo

Nel 1873 Schliemann porò alla luce una stanza che conteneva oltre 8000 gioielli ed egli ritenne di aver recuperato il "tesoro di Priamo".