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il fumo e l'organismo

ll fumo da combustione incompleta contiene una significativa concentrazione di composti infiammabili. Una nube di fumo potrebbe avere quindi una potenziale infiammabilità sia da parte di un'altra fiamma viva nella zona, sia per la propria temperatura. L'inalazione di fumo è un pericolo che può causare gravi lesioni e la morte.

molti composti del fumo possono essere tossici o irritanti. Il più pericoloso è il monossido di carbonio che porta ad avvelenamento, a volte anche con effetti additivi di cianuro di idrogeno e fosgene. L'inalazione di fumo può quindi portare rapidamente a inabilità e perdita di coscienza. Nel fumo possono trovarsi ossidi di zolfo che in contatto con l'umidità formano acido solforico, acido cloridrico e acido fluoridrico. I composti organici, in particolare gli idrocarburi policiclici aromatici sono causa accertata di tumori.

Il fumo di sigaretta, al pari dei precedenti, è il risultato di una combustione incompleta, ed è un importante fattore di rischio per le malattie polmonari, cardiache, e causa di molti tumori. Inoltre, l'utilizzo delle sigarette, a causa delle sostanze sopra citate, porta alla perdita di movimento delle ciglia del tessuto alveolare per circa trenta minuti dall'ultima sigaretta, provocando l'accumulo di sostanze nocive.

Fumo e tumori: esiste una relazione diretta tra fumo e sviluppo di tumori a livello polmonare, distretto ORL, a livello esofageo, renale e vescicale, tumore del pancreas e del colon. Il 90% delle neoplasie maligne del polmone sono causate dal fumo di sigaretta, Il tumore si verifica a causa dei danni del DNA cellulare indotti dal fumo; tali danni non dipendono dal numero giornaliero delle sigarette fumate né dalla percentuale nicotina in esse contenute, ma dipendono dal numero di anni di esposizione al fumo.

Titolo 1

Gli organi colpiti dal fumo di tabacco sono molteplici: l'apparato broncopolmonare e quello cardiovascolare sono i più bersagliati. Il Center for Disease Control and Prevention - CDC degli USA ha identificato 27 malattie fumo-correlate. Ogni malattia ha un particolare rischio correlato al fumo. La gravità dei danni fisici dovuti all'esposizione (anche passiva) al fumo di tabacco, è direttamente proporzionale all'entità complessiva del suo abuso.

Il fumo rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche, fra cui la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), episodi asmatici, infezioni respiratorie ricorrenti, ed è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare: un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una coronaropatia, superiore da 3 a 5 volte rispetto a un non fumatore. Un individuo che fuma per tutta la vita ha il 50% di probabilità di morire per una patologia direttamente correlata al fumo e la sua vita potrebbe non superare un’età compresa tra i 45 e i 54 anni.

La storia del tabacco comincia nelle Americhe, dove il suo primo uso attestato proviene dalle civiltà precolombiane. La sua popolarità crebbe globalmente con la colonizzazione spagnola delle Americhe; introdotto nel continente europeo venne fortemente commercializzato[1]. La coltivazione ha avuto un ruolo importante tra la popolazione dei Caraibi già a partire dal XVII secolo e subito dopo nel potere economico della colonia della Virginia. A seguito della rivoluzione industriale iniziò ad essere prodotta e consumata la sigaretta; questa non fece che favorire un ulteriore incremento dell'industria del tabacco e del suo utilizzo.

Il tabagismo è l'abitudine di bruciare le foglie tabacco e inalarne i fumi derivanti, per piacere e per una forma di dipendenza. Prima causa di morte nel mondo e prima causa di morte evitabile (sempre nel mondo), il consumo di tabacco ha cominciato a diffondersi in Europa soltanto dopo la scoperta dell'America (1492).

Il tabagismo è l'atto di bruciare le foglie di tabacco e inalarne i fumi che ne derivano, per una forma di dipendenza e per piacere. Nel linguaggio comune, il tabagismo è l'abitudine di fumare tabacco in maniera costante e prolungata. I metodi per fumare tabacco vanno dalle comuni sigarette, ai sigari, alla pipa ecc. Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'abitudine al consumo di tabacco detiene due tragici primati: rappresenta la seconda causa di morte al mondo e la prima causa di morte evitabile (sempre al mondo).

Titolo 1

Oltre il 70% dei fumatori, indipendentemente dal genere, ha iniziato a fumare tra i 15 ed i 20 anni. L'età media di inizio è 17,6 anni con uno scarto di circa 1 anno tra maschi e femmine che hanno la tendenza ad iniziare più tardi dei loro coetanei