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Droghe Leggere

Marta Gambelli

Created on November 26, 2024

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droghe leggere

Una sostanza psicoattiva è una sostanza chimica farmacologicamente attiva, dotata di azione psicotropa, ovvero capace di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto che agisce su emozioni, ricordi, attenzione, percezione, umore, coscienza, comportamento, abilità intellettive, capacità motorie, ecc. L’azione di una sostanza psicoattiva sull'uomo dipende anche dalle caratteristiche genetiche che rendono gli individui più o meno suscettibili al suo effetto. Sebbene le principali interazioni siano riscontrabili sul sistema nervoso centrale, ogni sostanza psicoattiva può avere delle ripercussioni anche sul sistema nervoso periferico e su altri organi inclusi il sistema cardiovascolare, il sistema respiratorio, il sistema muscoloscheletrico e gli organi riproduttivi.

L’assunzione delle droghe leggere è erroneamente considerata non pericolosa per la salute rispetto alle droghe sintetiche, perciò i danni connessi al loro consumo vengono spesso sottovalutati, soprattutto dagli adolescenti. L’utilizzo eccessivo delle droghe derivanti dalla cannabis possono avere degli effetti negativi piuttosto seri, soprattutto se consumate nell’età adolescenziale. Droghe leggere è un’espressione del gergo comune che identifica quelle sostanze tossiche che hanno effetto psicoattivo sul cervello e sulla mente e possono causare numerosi danni all’organismo.

Nell’accezione comune con “droghe leggere” ci si riferisce alla cannabis e ai suoi derivati, contenenti sostanze psicoattive quali il THC. Si intendono quindi le infiorescenze di canapa essiccate ( le infiorescenze sono aggruppamenti di singoli fiori, raggruppati l’uno accanto all’altro, la cui disposizione è tipica di ciascuna specie ) l’hashish (ottenuto dalla resina dei fiori ) e l’olio di hashish. La sigla TCH è l’abbreviazione per delta-9-tetraidrocannabinolo e uno dei principi attivi della cannabis, Si tratta di una sostanza psicogena euforizzante ma, nelle giuste dosi, ha effetti positivi sul nostro organismo, quale quello antiemetico (calma il senso di nausea e vomito). Il THC va a stimolare il rilascio di dopamina da parte di specifiche zone nel nostro cervello ed Ogni volta che THC si lega ai suoi recettori, stimolerà sensazioni di piacere, quali anche il sollievo da un forte dolore. Si creerà questa sensazione di euforia e benessere generale anche perché i recettori sono sparsi per tutto il corpo. Questi derivati possono avere concentrazioni differenti di THC, derivanti sia dalle caratteristiche della canapa dalla quale è derivata, sia dalle lavorazioni.

L’hashish, sostanza psicoattiva derivata dalla pianta di cannabis , più concentrato e proveniente dalla resina delle infiorescenze, può ad esempio contenere valori di THC tra il 10 e il 20%, mentre le infiorescenze essiccate contengono in generale una percentuale tra il 5 e il 10% di THC. Da considerare anche che negli anni recenti vengono selezionate e ibridate tra loro varianti a concentrazione sempre più alta di THC e dotate quindi di sempre maggiore tossicità. La cannabis viene sfruttata in medicina come trattamento per i pazienti affetti da dolore cronico, vale a dire quello dovuto a malattie come la sclerosi multipla. Inoltre in ospedale si sfrutta l’effetto antiemetico per poter migliorare la condizione di tutti i pazienti sottoposti a chemioterapia per il trattamento dei tumori. Risulta anche che vada a migliorare i sintomi della sindrome di Tourette, una malattia neurologica caratterizzata dalla presenza di tic motori.

Gli effetti collaterali delle droghe leggere sul nostro corpo dopo l’assunzione vengono espressi sotto l’unione di due tipi: quelli causati dal tetraidocannabioli (THC) e quelli provocati dal cannabidiolo (CBD). Il THC è una sostanza psicoattiva con effetto psicotropo, provocando in chi la assume sintomi come: disfunzioni cardiache (es. tachicardia), vertigini, alterazione della percezione visiva e dell’orientamento, limitata coordinazione motoria e paranoia. Nei casi in cui la concentrazione di THC sarà molto elevata, avremo effetti della durata di circa 2-3 ore e l’insorgenza di altri sintomi quali: attacchi di panico e di ansia, riduzione dell’aggressività e euforia incontrollata. Il CBD è una sostanza derivante dai semi della canapa che, al contrario del THC, non ha un effetto psicotropo ma calmante e sedativo; solitamente chi assume farmaci contenenti questa sostanza lo fa per calmare ansia, stress e disturbi del sonno. L’equilibrio tra la presenza in percentuale del THC e del CBD all’interno della sostanza tossica, è causa di diversi sintomi; ad esempio la bassa percentuale di CBD nello skunk (ibridazioni ad alta concentrazione di THC) può indurre più facilmente a crisi psicotiche. Le droghe leggere, come quelle pesanti, se utilizzate assiduamente e in quantità eccessive, portano a cambiamenti nello svolgimento delle attività quotidiane, andando a innescare una dipendenza psicologica e alterare lo sviluppo cerebrale nei più giovani.

ASSUNZIONE TRA GLI ADOLESCENTI

Gli adolescenti sono molto attratti dall’utilizzo delle droghe leggere perché ne sottovalutano i rischi e credono che l’effetto dannoso sul cervello sia minimo e per via dell’accettazione sociale tra i pari come sintomo di persona coraggiosa, forte e ribelle. il consumo incontrollato nel tempo di queste sostanze tossiche porta a deficit cognitivi e problemi di memoria che possono danneggiare il percorso scolastico del giovane. il consumo di cannabis durante l’età adolescenziale altera il normale sviluppo dei neuroni, ciò significa che l’adolescente è maggiormente incline allo sviluppo di disturbi mentali come la depressione, l’ansia e la psicosi. Per le ragazze l’assunzione della cannabis può causare gravi danni come: l’aumento dell’infertilità, deficit fetali e parti pretermine al momento di una gravidanza. Tra i danni collaterali più importanti, per entrambi i sessi, c’è la maggior possibilità di sviluppare tumori e di essere soggetti ad infarti; problemi cardiaci e del sistema respiratorio sembrano, inoltre, essere strettamente connessi all’uso della cannabis.

CBD

THC

A chi rivolgersi? I giovani e i genitori in cerca di aiuto possono rivolgersi a centri specializzati, come il Centro Torinese di Solidarietà, ovvero strutture terapeutiche incentrate nella cura delle tossicodipendenze per persone poliassuntori e che fanno uso di sostanze in presenza di disturbi mentali. Coloro che si rivolgono alla comunità saranno inseriti in un percorso di disintossicazione con medici specializzati, attraverso colloqui psicologici e gruppi di auto aiuto.

OLIO DI HASHISH

HASHISH