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Borromini
Simone Cataldo
Created on November 26, 2024
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Transcript
INIZIO
Borromini
4. Piazza Navona
7. Palazzo Spada
6. San Carlo alle Quattro Fontane
5. Sant'Ivo alla Sapienza
3. Il Disegno di Borromini
2. IlBarocco nell’Architettura di Borromini
1. Introduzione
INDICE
CASTELLI
La sua carriera indipendente inizia nel 1634 e termina tragicamente nel 1667 con la sua morte a Roma.
Innovativo e visionario, Borromini si distingue per la sua capacità di unire lo studio teorico dell’architettura con un profondo interesse per le forme classiche.
Nato a Bissone nel 1599, si forma a Milano e successivamente a Roma, dove collabora con Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini.
Francesco Castelli, noto come Borromini, è uno dei massimi protagonisti dell'architettura barocca.
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Francesco
(San Carlo alle Quattro Fontane)
nell’Architettura di Borromini
L’architettura barocca, di cui Borromini è uno dei massimi esponenti, si distingue per la drammaticità, il dinamismo e l’innovazione formale. Nelle sue opere, Borromini rompe con le proporzioni classiche del Rinascimento, introducendo linee curve, superfici ondulate e schemi geometrici complessi. Il suo uso della luce e delle ombre amplifica il senso di movimento e profondità, mentre l’integrazione di elementi simbolici e decorativi trasmette un’intensa carica emotiva e spirituale. Borromini riesce a tradurre i principi del barocco in un linguaggio personale, con edifici che uniscono armonia e inventiva, incarnando perfettamente lo spirito dell'epoca.
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IlBarocco
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Lanterna della chiesa di Sant'Ivo alla Spaienza
Borromini era un maestro del disegno architettonico. Dal 1632 utilizza la grafite per creare tratti precisi e modellare le ombre. Il suo lavoro per la lanterna della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza ne è un esempio lampante: uno studio dettagliato con proiezioni ortogonali che combina precisione geometrica e creatività.
Il Disegno
NAVONA
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Piazza
Piazza Navona è uno degli esempi più celebri dell’urbanistica barocca a Roma, trasformata nel XVII secolo su iniziativa di Papa Innocenzo X della famiglia Pamphili. L'area mantiene la forma ellittica dello Stadio di Domiziano, antico impianto romano, e viene arricchita da sculture e architetture monumentali. La piazza rappresenta un perfetto equilibrio tra elementi architettonici e decorativi. Al centro spicca la Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini, mentre lungo il perimetro si trovano edifici prestigiosi, come Palazzo Pamphili e la Chiesa di Sant’Agnese in Agone, progettata anche da Borromini.
La cupola segue lo schema della pianta, con rientranze e sporgenze che culminano in una lanterna a elica. L'esterno riflette la stessa complessità geometrica, dimostrando la sua maestria nell’adattare spazi preesistenti.
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La chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza è un simbolo di libertà creativa. Progettata tra il 1642 e il 1660, Borromini parte da una pianta centrale basata su un triangolo equilatero, trasformato in una forma unica.
alla Sapienza
Sant'Ivo
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Borromini progetta per i Trinitari Scalzi il complesso di San Carlo alle Quattro Fontane a Roma. Tra il 1634 e il 1647 realizza il dormitorio, il chiostro e la chiesa. Quest’ultima, con la sua pianta ellittica e le superfici sinuose, rappresenta un capolavoro di movimento architettonico. La facciata esterna, dalle forme ondulate, si distingue per un design innovativo che evoca dinamismo e leggerezza.
alle Quattro Fontane
San Carlo
SPADA
GALLERIA
PALAZZO
Pianta
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Struttura
Paragone
Nel 1652 Borromini realizza la celebre galleria prospettica di Palazzo Spada. In collaborazione con un matematico, sfrutta illusioni ottiche per far apparire più lungo un corridoio di soli 8 metri. Il trucco prospettico è reso possibile dall’inclinazione del pavimento e dalla disposizione scalare delle colonne. Questo lavoro rappresenta un perfetto esempio di illusionismo barocco.
Lanterna della chiesa di Sant'Ivo alla Spaienza
La lanterna della Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza si eleva sopra la cupola con una struttura a spirale che richiama un’elica, simboleggiando l’ascesa verso il divino. La forma unica riflette l’approccio creativo di Borromini, che rompe con le convenzioni classiche per adottare soluzioni geometriche audaci e dinamiche. La lanterna, con la sua struttura leggera e slanciata, completa l’andamento mistilineo della cupola, armonizzandosi perfettamente con l’architettura complessiva della chiesa.