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SALTO IN ALTO
samuele putelli
Created on November 26, 2024
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Transcript
Storia, tecniche, fasi, il regolamento.
IL SALTO IN ALTO
- RINCORSA: l'atleta corre prendendo velocita piano piano, la rincorsa non è dritta ma si fà una curva.
- STACCO: l'atleta stacca ad una gamba che di solito è quella forte ed è quella piu lontano dall'asta.
- VOLO: l'atleta è in volo ed inarca la schiena e alza le gambe per non scontrarle con l'asta.
- ATERAGGIO: l'atleta dopo aver superato l'asta cade su un materasso.
LE FASI DEL SALTO IN ALTO
STORIA
Il salto in alto è una specialità sia maschile che femminile dell’atletica leggera nella quale cui l’atleta deve superare con un salto un’asticella orizzontale messa ad una certa altezza. La storia del salto in alto affonda le sue origini nell’antica Grecia ma alcune fonti attestano la pratica anche nell’Africa tribale. La prima gara ufficiale fu disputata in Scozia all’inizio del XIX secolo dove si registrò un record di 1,67 metri; un risultato ridotto rispetto a standard attuali. Fino alla seconda metà del 1900 il salto in alto veniva praticato con la tecnica ventrale o in sforbiciata, che non davano la possibilità di raggiungere elevazioni importanti.
FOSBURY
SFORBICIATA
VENTRALE
LE TECNICHE
IL REGOLAMENTO
- Il salto è considerato nullo quando l'atleta fa cadere l'asta;
- il salto è nullo quando l'atleta tocca il materasso durante durante la fase di stacco;
- dopo tre salti nulli l'atleta vieni eliminato e gli rimane la miglior misura saltata;
- un atleta può saltare anche un salto se l'altezza gli consente di passare alla fase succesiva;
- quando due atleti hanno saltato la stessa altezza si gurda chi ha fatto meno errori per dichiarare chi è il vincitore, o si può fare che la gara finisca in pareggio come alle olimpiadi di Tokyo.
FOSBURY
L’asta viene oltrepassata inarcando la schiena e atterrando sul materasso con le spalle. Si tratta di un movimento vantaggioso perché consente di superare altezze piuttosto elevate tenendo il baricentro basso; di contro, c’è il rischio di sollecitare le articolazioni del piede durante lo stacco e tenere la schiena piatta durante il volo.
Il salto Fosbury si è imposto nel tempo come il salto più utilizzato, anche grazie all’introduzione del tappetino che rende l’atterraggio al suolo più sicuro. Attualmente il record di salto più alto con la tecnica Fosbury appartiene all’atleta cubano Sotomayor, che saltò 2,45 m durante i Giochi Olimpici del 1989.
Dopo lo stacco si effettua una rotazione durante la quale la pancia è parallela all’asta. Parliamo di una tecnica ritenuta meno pericolosa rispetto alla Fosbury e quindi molto spesso viene usata per introdurre all’allenamento ragazzi e bambini. Il vantaggio è che questo tipo di movimento permette di tenere d’occhio l’asticella durante ogni fase del salto, di contro il movimento stesso risulta più difficile perché richiede una grande mobilità articolare.
VENTRALE
SFORBICITA
È lo stile più semplice, usato nelle prime competizioni storiche attestate. Si definisce sforbiciata perché l’asta viene oltrepassata con un movimento a forbice delle gambe. Si tratta di una tecnica piuttosto facile da apprendere ma non basta per superare le altezze raggiunte con la tecnica Fosbury, questo perché durante la fase di stacco viene sprigionata meno forza.