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Transcript

IL CARBONE

ANNA DI LISI

THE FIRST INDUSTRIAL REVOLUTION

Around 1750, farmers began to carry out artisanal work for merchants who provided them with machinery in exchange for the finished product. Thanks to this, the English people bought raw materials at low costs and sold them at high prices. In the textile sector, new machinery was invented:

  • in 1718 Lombe patented a mill to process silk
  • in 1733 Kay increased textile production with the "flying shuttle" loom
  • in 1764 Hargreaves invented the Spinning Jenny, a mechanical spinning machine.
To operate the machinery you need to have the water, therefore it was convenient to concentrate productionnear waterways, the factories are born. Little by little the revolution spread to all sectors. The real revolutionoccurred in 1769 when James Watt invented thesteam engine.

Il carbone veniva inserito nel focolare dove bruciava generando calore. Nella caldaia circolava acqua che, tramite il calore, diventava vapore. Il getto di vapore veniva portato nei cilindri a pistone dove il vapore spingeva il pistone verso il basso esercitando un moto rettilineo . Il sistema biella-manovella trasformava questo moto in moto rotatorio generando energia meccanica. Nel condensatore il vapore diventava acqua e tornava nella caldaia e ricominciava il ciclo.

  • focolare
  • caldaia
  • cilindri a pistone
  • sistema biella-manovella
  • condensatore

CARATTERISTICHE DELLA MACCHINA A VAPORE

LA MACCHINA A VAPORE

Veniva alimentata a carbone e faceva funzionare i macchinari, ma fu importante anche per i trasporti. Infatti nel 1814 Stepherson inventò la locomotiva a vapore e nel 1807 Fulton inventò il primo piroscafo a vapore.

COME SI E' FORMATO

Il legno è costituito da cellulosa a sua volta costituita da idrogeno, ossigeno e carbonio. Durante la decomposizione i batteri hanno "mangiato" l'idrogeno e l'ossigeno della cellulosa lasciando il carbonio che si è accumulato formando i giacimenti carboniferi.

CARBONE

Il carbone è stato il protagonista della prima rivoluzione industriale. E' un combustibile fossile solido. In natura lo si trova come una roccia sedimentaria di colore scuro. Più è presente il carbonio, maggiore sarà il potere calorifero. Il carbone deriva da una decomposizione avvenuta migliaia di secoli fa in mancanza d'aria a elevate temperature e pressione e in presenza di batteri anaerobi.

torba 60%

lignite 70%

appartiene ai brown coal. Si è formata nell'era cesozoica

Si differenziano per la percentuale di carbonio presente e per l'era di formazione.

litantrace 82%

antracite 95%

appartengono all'era paleozoica e mesozoica. Sono i veri e propri carboni e fanno parte degli hard coal

non è un vero e proprio carbone. Detto giovane perchè appartiene all'era quaternaria

TIPI DI CARBONE

ESTRAZIONE DEL CARBONE

Il carbone può essere estratto o in miniere a cielo aperto o in miniere sotterranee. Se i giacimenti di carbone sono in superficie, si utilizza la miniera a cielo aperto, se invece sono sotterranei, si usa la miniera sotterranea. La miniera sotterranea è costituita da gallerie e pozzi, deve essere ventilata per evitare la formazione di un gas inodore e incolore altamente esplosivo: il grisou.

in Europa

GIACIMENTI CARBONIFERI

I giacimenti carboniferi in Europa si trovano principalmente nell'sud-est europeo, tra la Polonia, la Romania, la Croazia, la Serbia, la Turchia; ma ce ne sono anche in Germania e in Spagna. L'Unione Europea ha circa 250 centrali a carbone attive, sparse in una ventina diversi Stati dell'UE. La battaglia fatta dal WWF riguarda in particolare le centrali e miniere di carbone polacche di Opole e di Turow, una centrale elettrica a carbone alimentata dalla lignite estratta dalla vicina miniera di carbone di Turow, le operazioni sull'impianto sono iniziate nel 1962 e si calcola che inquina l'acqua potabile di 30mila persone. Lo sviluppo economico e industriale della Polonia si è fondato sulla disponibilità di abbondanti riserve di carbone. Il ciclo che caratterizza le infrastrutture carbonifere rende difficile abbandonare il settore repentinamente ciò causa un alto inquinamento.

Giacimento carbonifero del Sulcis Iglesiente

Il bacino carbonifero del Sulcis è una zona mineraria situata in Sardegna. Facendo la somma delle produzioni annuali in questo giacimento sono stati estratti quasi 30 milioni di tonnellate di carbone fino al 2015, facendo lavorare quasi 20.000 minatori. Il carbone del giacimento del Sulcis è per lo più formato dalla trasformazione di foglie, spore, pollini e alghe, qualche ramo e radice. Ciò fa pensare che si tratti di depositi di materiale proveniente da altre località trasportato dalle acque e dagli agenti atmosferici.

in Italia

GIACIMENTI CARBONIFERI

L'unico giacimento di carbone presente in Italia si trova in Sardegna, nel bacino, attivo fino al 2015, del Sulcis Iglesiente. Per il resto, nel nostro Paese non sono presenti giacimenti di carbone ed è necessario farlo arrivare via mare da altri paesi.

I MINATORI

Il lavoro del minatore rimane ancora oggi uno dei lavori più pericolosi che esistano.All'interno delle miniere di carbone c'è il metano che spesso causa esplosioni, che possono portare alla morte dei minatori. Spesso perdono la vita anche per la caduta di rocce nella cava di carbone. Sono frequenti le notizie che arrivano da tutto il mondo di incidenti all’interno delle miniere, che spesso costano la vita a decine di persone. L’ultimo è quello accaduto in Iran, nell’esplosione all’interno della miniera di Zemestan-Yurt. Ci sono stati 70 operai intrappolati, 35 morti e 50 in salvo, ma ne rimasero almeno 32 sepolti dalle macerie. I rischi nelle miniere a cielo aperto sono legati alla stabilità del fronte di scavo, quindi alla sua pendenza. In quelle sotterranee i rischi sono legati ai crolli della volta della miniera, alle esplosioni di gas e all'espansione delle rocce circostanti.

LE DÉSASTRE DE MARCINELLE

La catastrophe de Marcinelle s'est produite le matin du 8 août 1956 à la mine de charbon du Bois du Cazier à Marcinelle, en Belgique. Il s'agissait d'un incendie, provoqué par la combustion d'huile à haute pression déclenchée par une étincelle électrique. L'incendie a rempli de fumée toute l'installation souterraine. Sur les 275 présents, 262 sont morts, parmi lesquels 136 étaient italiens.

Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo

Il disastro di Marcinelle fu una tragedia che colpì tutti, un sacrificio di gente andata all'estero per cercare di guadagnare qualcosa per la famiglia. Oggi l'8 agosto è ricordato come "Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo". Erano circa le 8 quando le scintille causate dal corto circuito fecero incendiare 800 litri di olio in polvere e le strutture in legno del pozzo. L’incendio si estese alle gallerie superiori, mentre sottoterra, i minatori venivano soffocati dal fumo. Ci furono due processi, che portarono nel 1964 alla condanna di un ingegnere. In ricordo della tragedia, oggi la miniera Bois du Cazier è patrimonio Unesco.

Donne che portano sacchi di carbone

Il quadro Donne che portano sacchi di carbone fu dipinto da Vincent van Gogh nel 1882. Esso rappresenta alcune donne che con fatica trasportano sulle spalle alcuni sacchi di carbone. Il dipinto si riferisce al periodo trascorso dell'artista nelle miniere del Borinage. L'orgoglio di queste donne povere che lavorano duramente è il tema centrale del disegno. In questo acquerello Van Gogh disegna i caminifumanti in lontananza per suggerire la presenza di una miniera. Le figure sono state fatte sulla base di studi diversi separati e poi inserite nella composizione. La postura delle donneha qualcosa di scontato: quella sullasinistra è diprofilo ma sembra che si sia appena girata verso lo spettatore. Le altre due donne stanno cercandodi guardare dietro.

Germinal

Germinale è un romanzo dello scrittore francese Émile Zola. La vicenda è ambientata in Francia all'epoca della seconda rivoluzione industriale, la trama si svolge nella zona mineraria del nord della Francia e descrive la dura vita dei minatori. Il titolo viene dal fatto che Germinale è un mese del calendario rivoluzionario che combacia con l'inizio della primavera. La storia racconta di Stefano, un minatore, che organizza uno sciopero per i minatori portando alla luce le condizioni di vita. Gli operai resistono per mesi, finché logorati dalla fatica, marciano sulle miniere implorando cibo. Interviene quindi l’esercito e lo sciopero si trasforma in una carneficina. I minatori si adeguano alle condizioni imposte, fino a quando un macchinista russo inonda la miniera. Molti operai muoiono annegati, mentre Stefano si salva con difficoltà. Il racconto si conclude con Stefano che torna a Parigi, dove spera di trovare un mondo più giusto.

FINE

ANNA DI LISI