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il Barocco - arte
Maria Domenica Iaquinto
Created on November 26, 2024
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Il Barocco
Da Gian lorenzo bernini a pietro da cortona
Il Barocco
Il Barocco è un periodo culturale e artistico iniziato a Roma all’inizio del Seicento, poi diffusosi in tutta Europa. Il termine “barocco” ha un’origine ambigua, associato a significati negativi dai critici del XVIII secolo per indicare un’arte “bizzarra” e “eccentrica”. Solo nell’Ottocento il Barocco è stato rivalutato e riconosciuto come fenomeno artistico autonomo.
7. gli artisti
Contesto Storico
1. Definizione del Barocco
2. Fine dell’egemonia cattolica
3. Ruolo della Chiesa
4. Sperimentalismo e unione tra le arti
5. Rivoluzione scientifica
6. Estetica della meraviglia
Pietro Da Cortona
Gian Lorenzo Bernini
Francesco Borromini
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Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), nato a Napoli, si trasferisce a Roma nel 1606, dove apprende l’arte dal padre Pietro, uno scultore toscano. Nel 1629 diventa architetto della fabbrica di San Pietro, ma un progetto sui campanili viene smantellato per problemi strutturali. Negli anni Trenta diventa l’artista prediletto di papa Urbano VIII. Sebbene inizialmente sfavorito da papa Innocenzo X, Bernini torna in auge con la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona. Bernini muore nel 1680, lasciando un’importante eredità artistica attraverso allievi e collaboratori.
Le opere
Ratto di Proserpina (1621-1622, Marmo, 255 cm, Galleria Borghese, Roma
Apollo e Dafne, 1622–1625, Marmo, 243 cm, Galleria Borghese, Roma
David, 1623-1624, Marmo, 170cm, Galleria Borghese, Roma
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- Impatto artistico
- Effetto visivo
Il Baldacchino di San Pietro
- Struttura e decorazione
La Cappella Cornaro
Dalla Cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria a Roma, Gian Lorenzo Bernini crea uno spazio scenografico e spirituale dedicato a Santa Teresa d’Avila. L’opera principale raffigura la santa trafitta da un angelo con una freccia infuocata, simbolo dell’amore divino, come descritto nell’autobiografia della santa.La cappella si distingue per il coinvolgimento degli spettatori: i membri della famiglia Cornaro sono scolpiti come se osservassero la scena dai balconcini laterali, suggerendo un parallelo con un teatro.
- Piazza San Pietro (1656-1667) e la Scala Regia
- Fontana dei Quattro Fiumi (Piazza Navona)
- Fontana del Tritone
Bernini Urbanista
- Fontana della Barcaccia (1626)
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Francesco Borromini
Francesco Castelli, conosciuto come Borromini, fu uno dei maggiori architetti del Seicento. Nato nel 1599, si formò a Milano come scalpellino e successivamente a Roma collaborò con Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini. La sua carriera fu segnata da una ricerca stilistica autonoma e complessa, con opere che combinavano rigore geometrico e invenzione spaziale.
- San Giovanni in Laterano (1646)
Le Opere di Borromini
- Sant’Ivo alla Sapienza (1642-1660)
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Pietro da Cortona
Pietro da Cortona (1596-1669) è stato un importante pittore e architetto barocco italiano. Noto per il suo stile innovativo, ha lavorato principalmente a Roma, stringendo legami con famiglie aristocratiche e collezionisti. Tra le sue opere più celebri spicca l'affresco "Il Trionfo della Divina Provvidenza" (1632-1639) nel salone di Palazzo Barberini e il "Ratto delle Sabine" (1630) conservato ai Musei Capitolini a Roma
Studia i grandi maestri del Rinascimento e la statuaria antica, distinguendosi già poco più che ventenne con opere per il cardinale Scipione Borghese. Realizza opere innovative e ritraendo figure di spicco come Richelieu e Carlo I d’Inghilterra. Con Alessandro VII, realizza la sua opera più iconica: la sistemazione di Piazza San Pietro. Nel 1665 si reca in Francia per progettare il Louvre su richiesta di Luigi XIV, ma il suo stile non viene apprezzato
Commissionata da Scipione Borghese, questa scultura illustra il mito tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, dove Dafne, per sfuggire all’amore di Apollo, viene trasformata in un albero di alloro dal padre Penéo. Bernini coglie l’attimo della metamorfosi, con Apollo che afferra la ninfa mentre le sue dita si trasformano in foglie e la pelle in corteccia. La lavorazione del marmo varia per simulare texture diverse, come la corteccia opaca e la pelle lucida, conferendo un’illusione di morbidezza e vitalità straordinarie. Il distico di Maffeo Barberini sul basamento richiama il tema della transitorietà dei piaceri terreni.
Realizzata per il cardinale Peretti Montalto, poi acquisita da Scipione Borghese, la scultura raffigura David nel momento culminante dello scontro con Golia. Bernini supera i canoni rinascimentali con una posa estremamente dinamica e uno sguardo concentrato e intenso. L’armatura e l’arpa ai piedi del David richiamano il rifiuto del superfluo e la sua identità di pastore-poeta, in omaggio a Maffeo Barberini. La composizione coinvolge lo spettatore, che si sente parte della scena, quasi come fosse il bersaglio di David.
Ratto di Proserpina (1621-1622), un gruppo scultoreo commissionato da Borghese e donato a Ludovico Ludovisi, cardinal nepote di Gregorio XV. L’opera, ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, riflette l’interesse barocco per il dinamismo e l’instabilità delle forme sensibili. Nella scultura di Gian Lorenzo Bernini, il momento centrale del rapimento è rappresentato con straordinario dinamismo e realismo.