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Petronio e Apuleio

Giorgia Rossi

Created on November 26, 2024

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Transcript

Rossi, Grassi, Buzzoni

Petronio E apuleio

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Info

partecipazione alla congiura di pisone.

La questione Petroniana è un dibattito che riguarda il reale autore del Satyricon. Il problema è sorto a causa delle poche informazioni giunte a noi su vita e opera di Petronio. due sono le tesi che si sono sviulppate in merito, la tesi unionista e quella separatista.

Visse nell'epoca neroniana, il suo profilo sembra ricondurre ad un famoso ritratto di Gaio Petronio, proconsole in Bitinia e console, du rante il regno di Nerone. Fu costretto a morire suicida nel 66 d.C., a causa della sua presunta

Petronio

Questione Petroniana

Agamennone

Eumolpo

Quartila

Encolpio

Ascilto

Gitone

Trimalcione

Personaggisatyricon

Satyricon 46
  • Videris mihi= PRINCIPALE
  • Agamemnon dicere= SUB. OGGETTIVA
  • Quid iste argutat molestus?= SUB. INTERROGATIVA
  • Quia tu non loquis= SUB. CAUSALE
  • Qui potes loquere= SUB. RELATIVA
  • Non es nostrae fasciae= PRINCIPALE
  • Et ideo pauperorum verba derides= COORDINATA
  • Scimus= PRINCIPALE
  • Te prae litteras fatuum esse=SUB. OGGETTIVA
  • Quid ergo est? = SUB. INTERROGATIVA
  • Aliqua die te persuadeam = PRINCIPALE
  • Ut ad villam venias= SUB. FINALE
  • Et videas casulas nostras= COORDINATA ALLA FINALE
  • Inveniemus= PRINCIPALE
  • Quod manducemus, pullum, ova= SUB. OGGETTIVA
  • Belle erit= PRINCIPALE
  • Etiam si omnia hoc anno tempestas dispare pallavit= SUB. CONDIZIONALE

Videris mihi, Agamemnon, dicere: "Quid iste argutat" molestus?"Quia tu, qui potes loquere, non loquis. Non es nostrae fasciae, et ideo pauperorum" verba derides. Scimus te prae litteras fatuum esse. Quid ergo est? Aliqua die te persuadeam ut ad villam venias et videas casulas nostras. Inveniemus quod manducemus, pullum, ova: belle erit, etiam si omnia hoc anno tempestas dispare pallavit.

ANalisi Sintattica

focus sulla fabula

La matrona di efeso

Apuleio

Naque nel 125 d.C. nella città di Madaura (Algeria), apparteneva a una famiglia agiata e il padre lasciò ai figli una cospicua eredità. Apuleio si recò ad Atene per intraprendere studi sia filosofici che scientifici che gli permisero di approfondire la conoscenza della ligua greca. Fu un significativo esponente della seconda sofistica e si avvcinò anche alla fiosofia platonica. Morì nel 170 d.C. a Cartagine. Le opere La sua capacità di comporre opere di ogni genere non permette di correlarlo a un preciso genere letterario. Si conservano solo alcune delle sue opere in lingua latina, a differenza della produzione greca andata toltalmente perduta.

Dopo una fuga Lucio-asino viene mandato in campagna. Le abitudini umane dell'asino contribuiscono a farne un’attrazione e il padrone decide di trasformarlo in un spettacolo pubblico, facendolo esibire. Lucio fugge verso la spiaggia di Cencre dove si addormenta supplicando la luna, affinchè gli ridoni forma umana. Egli vede in sogno la dea Iside che gli trasmette istruzioni sui comportamenti da tenere per tornare alla sua forma. Tornato umano, Lucio diviene sacerdote di Osiride e si dedica con successo alla professione di avvocato.

Il protagonista Lucio racconta di un viaggio d’affari verso la Tessaglia dove manifesta una incontenibile curiosità verso la magia. Nel tragitto si aggrega a due viaggiatori che stanno discutendo di storie incredibili e viene così a conoscenza di una storia inquietante. La vicenda tratta delle malefatte di una strega, la quale è in grado di trasformare a suo piacimento gli uomini in animali. Arrivato a Ipata citta della Tessaglia accetta ospitalità da una donna di nome Panfila la quale aveva una serva di nome Fotide di cui si innamora. Lucio scopre che Panfila è in realtà la strega di cui avevano parlato i due viaggiatori. Egli così chiede a Fotide di compiere su se stesso un rito di metamorfosi, che a casusa di un errore trasforma Lucio in un asino anziché uccello. Per ritornare uomo deve mangiare delle rose, e ciò sarà ottenuto solo dopo una serie di peripezie. Lucio-asino viene catturato e imprigionato da un gruppo di briganti e trasportato in una caverna, dove gli capita di ascoltare la storia di Amore e Psiche.

Le metamorfosi

Fotide

Lucio

Aristomene

Amore e Psiche

Personaggi METAMORFOSI

Metamorfosi V 22-23
  • Depromit unam de pharetra sagittam= PRINCIPALE
  • Et punctu pollicis= COORDINATA ALLA PP
  • Extremam aciem periclitabunda= FINALE
  • Dum insatiabili animo Psyche, satis et curiosa, rimatur= SUB. TEMPORALE
  • Atque pertrectat et mariti sui arma= COORDINATA ALLA TEMPORALE
  • Miratur = MODALE
  • Nisu fortiore pupugit altius= SUBORDNATA CAUSALE
  • Trementis etiam nunc articuli= PRINCIPALE
  • Ut per summam cutem roraverint parvulae sanguinis rosei guttae= SUB. CONSECUTIVA
  • Sic ignara= PRINCIPALE
  • Psyche in Amoris incidit amorem= SUB. DICHIARATIVA

Quae dum insatiabili animo Psyche, satis et curiosa, rimatur atque pertrectat et mariti sui miratur arma, depromit unam de pharetra sagittam et punctu pollicis extremam aciem periclitabunda trementis etiam nunc articuli nisu fortiore pupugit altius, ut per summam cutem roraverint parvulae sanguinis rosei guttae. Sic ignara Psyche sponte in Amoris incidit amorem.

ANalisi Sintattica

focus sulla fabula

AMORE E PSICHE

che parla in prima personaTematiche: curiositas (istinto che nasce dal desiderio di sapere qualocsa)

Titolo: Metamorfosi Genere: romanzo picaresco FABULE contenute: le streghe e Amore e psiche Struttura: verticale (il romanzo manifesta una crescita interiore del protagonista descritta nel passaggio da animale a uomo) Narratore: Il narratore è Lucio

Narratore: la storia è narrata in prima persona dal protagonista EncolopioTematiche: libido (voglia), cupiditas (avidità), vilitas (avidità)

Titolo: Satyricon Genere: satira menippea e romanzo FABULE contenute: matrona di efeso, il lupo mannaro, il vetro infrangibile, l'efebo di Pergamo e le streghe Struttura: orizzontale (le vicende narrate sono indipendenti tra loro)

confronto

APULEIO

PETRONIO

  • Curiositas: Causa principale di tutte le grandi scoperte che hanno rivoluzionato il mondo.
Questa però non sempre viene vista in modo positivo, specialmente dagli autori latini.Nell'opera "Le Metamorfosi", il protagonista, a causa della curiositas per la magia, viene trasformato in asino. Solo grazie all'espirazione delle colpe e all'aiuto religioso ritorna umano.

ATTUALIZZAZIONE delle tematihce

SATYRICON- Petronio

  • Libido (voglia): La tematica affrontata è molto forte; ancora oggi, come ai tempi di Petronio, i vari personaggi che popolano le scene sono ossessionati dalla voglia di soddisfare i propri bisogni.
  • Cupitidas (avidità): La continua ricerca di denaro e l'abilità nel procurarselo, diventano dei punti di riferimento per tutte le società.
  • Anche il tema della morte, in Petronio, come nella società odierna, è considerata l'unica cosa certa con cui tutti gli uomini devono confrontarsi. Diventa un pensiero che si cerca sempre di allontanare.

METAMORFOSI- Apuleio

VS

Tesi separatista

Mentre i separatisti non attribuiscono il merito dell'opera a Petronio e ne collocano la scrittura II sec. d.C. Le due motivazioni pricnipali a sostegno di questa tesi sono:

  • Tacito, nel suo ritratto di Petronio, non fa alcun riferimento all’esistenza di un romanzo che è un prosimetro.
  • Tutte le testimonianze sono posteriori al II secolo d. C.

Tesi unionista

Secondo quella che è definita dagli specialisti la tesi unionista, l’autore del Satyricon è Petronio Arbitro e il testo si colloca nel I secolo d.C.. La tesi è supportata dalle seguenti motivazioni:

  • Nel testo vengono citati personaggi pubblici celebri ai tempi di Caligola e Nerone.
  • Eumolpo, un anziano esteta, recita un poema da lui stesso composto, intitolato La presa di Troia, lo stesso di un componimento di Nerone.
  • Alcuni temi del Satyricon, tra cui spicca quello sulla causa della decadenza dell’oratoria
  • La suggestiva coincidenza tra l’espressione riferita all’autore di cognomen arbiter e l’espressione riportata da Tacito elegantiae arbiter

Il Satyricon

Il titolo deriva dal greco satyrikos: significherebbe «libri di storie satiresche», riferendosi al carattere piccante e lascivo.L'opera è difficilmente inquadrabile in un genere preciso, ma è consacrata alla parodia e alle tematiche spinte. Il romanzo è molto esteso e di carattere narrativo, ed è composto da una mescolanza di prosa e versi di cui ne è giunta solo una piccola parte.