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Modulo Didattico Storia

Hiba El ataoui

Created on November 25, 2024

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realizzato da: el ataoui adam

Dante in esilio

Dante Alighieri

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Verona

A Verona, Dante trovò rifugio presso la famiglia della Scala. Bartolomeo della Scala lo accolse inizialmente, e successivamente il fratello Cangrande della Scala, signore della città, divenne il suo principale mecenate. Cangrande è anche citato nel Paradiso (XVII, 70-93) come modello di virtù e generosità.

Venezia

Non ci sono certezze sui dettagli del soggiorno di Dante a Venezia, ma è possibile che abbia avuto contatti con famiglie potenti come i Dandolo o altre figure legate alla nobiltà mercantile, in cerca di protezione o mecenatismo.

Siena

Siena rappresenta un’altra tappa importante nella vita di Dante durante il suo esilio. Nonostante la sua permanenza in città sia stata breve e rifugiandosi in famiglie di fazione guelfa bianca, è documentato il suo passaggio in questo centro, che all’epoca era un’importante potenza economica e culturale della Toscana.

Lucca

A Lucca, Dante fu ospitato dalla nobildonna Gentucca, appartenente probabilmente alla famiglia Moriconi. Nella Divina Commedia (Purgatorio, XXIV, 37-45), Gentucca è menzionata come simbolo di accoglienza e conforto durante il periodo dell’esilio.

Firenze

Dante nacque a Firenze nel 1265, città in cui visse gran parte della sua giovinezza. Appartenente alla famiglia Alighieri, era legato a importanti famiglie fiorentine, come i Donati, anche attraverso il matrimonio con Gemma Donati. Tuttavia, le lotte politiche con i Guelfi Neri lo portarono all’esilio nel 1302.

Padova

A Padova, Dante ebbe contatti con la famiglia Carrara, signori della città. La loro corte, conosciuta per il mecenatismo, offrì un ambiente stimolante, e Padova fu un luogo ideale per sviluppare i suoi studi scientifici e filosofici.

Lunigiana

La Lunigiana fu un luogo significativo per Dante durante il suo esilio. Si recò in questa regione nel 1306, dove fu ospitato dai Malaspina, una potente famiglia feudale della zona, nota per la sua ospitalità e il suo sostegno agli esuli politici.

Ravenna

Gli ultimi anni di Dante si svolsero a Ravenna, dove fu ospitato da Guido Novello da Polenta, signore della città. I da Polenta erano una potente famiglia ravennate, noti per la loro cultura e mecenatismo. Guido Novello gli garantì protezione fino alla sua morte nel 1321.

Roma

A Roma, Dante non fu ospitato da una famiglia specifica, ma si recò presso la corte di papa Bonifacio VIII. Il suo soggiorno a Roma fu breve e politicamente deludente, poiché il papa favorì i Guelfi Neri, i nemici del poeta.

Forlì

A Forlì, Dante fu ospitato dalla famiglia Ordelaffi, in particolare da Scarpetta Ordelaffi, signore della città. Gli Ordelaffi erano noti per la loro influenza politica e per il sostegno agli esuli guelfi bianchi come Dante.

Bologna

Durante il suo esilio, Dante passò per Bologna, dove trovò accoglienza e possibilità di approfondire i suoi studi. Non è noto un mecenate specifico in questa città, ma Bologna era allora un centro intellettuale che attrasse il poeta per un periodo di riflessione.