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Gli Hittiti e i Persiani

Alessia Esposito

Created on November 25, 2024

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Transcript

Gli Hittiti

Gli Hittiti entrarono in conflitto con l'Impero egizio.La guerra tra Egizi e Hittiti ebbe il culmine nella celebre battaglia di Qadesh, nella Siria settentrionale, dove firmarono un trattato di pace, probabilmente il primo della storia. Ma verso il 1200 a.C "i popoli del mare" invasero sia l'Egitto sia Hittita. Gli Hittiti ,indeboliti dagli invasori e le lotte interne, ebbero il loro declino definitivo nel 1000 a.C.

Fino al 1650 a.C il territorio hittita rimase diviso in piccoli principati indipendenti, spesso in guerra fra di loro. Ma tra il 1650 e il 1300 a.C la regione fu unita da un unico re e la capitale fu spostata a Khattushash,che diventò una delle città più potenti del vicino Oriente. Iniziò così il regno hittita guidato da sovrani come Murshilish l e Tutkhaliya l, i quali conquistarono varie regioni del Mar Nero ed Egeo e poi la Mesopotamia, sconfiggendo l'Impero babilonese.Shuppilulima l, che abbatté il regno hurrita guidato da Mitanni, conquistò la Siria e espanse il suo impero fino al Libano. Nonostante tutto gli hittiti facevano dei popoli sconfitti alleati a cui veniva imposto un giuramento di fedeltà.

L'Impero hittita

Gli Hittiti svilupparono scommesse fiorenti e scambi culturali abbastanza intensi con i popoli mesopotamici, da cui impararono la scrittura cuneiforme, però la loro lingua aveva diverse forme di idiomi mesopotamici.Furono ritrovate migliaia di tavolette d'argilla nella capitale Khattusha Gli Hittiti impararono a costruire opere imponenti, di solito per celebrare il faraone.

La società era semplice.Il re era anche sommo sacerdote e comandante supremo dell'esercito, era eletto è assistito dal pankus, un'assemblea costituita da aristocratici guerrieri. Quando si verificavano carestie o epidemie si pensava che l'ira degli dèi fosse stata suscitata dal sovrano e che lui ne fosse responsabile in prima persona.

La società

La religione

Gli Hittiti erano politeisti e tolleranti nei confronti dei popoli che assoggettavano al loro impero. I loro dèi erano personificazioni delle forze cosmiche della natura. Il più importante era Teshub, dio della folgore e della tempesta

Questo libro offre, un'aggiornata ed esaustiva panoramica dei molteplici aspetti relativi alla diffusione e trasmissione letteraria presso la corte ittita tra il XVII e il XII secolo a.C.La letteratura è il risultato di espressioni culturali che hanno caratterizzato il Vicino Oriente antico del II millennio a.C. Si è fatta portavoce della millenaria cultura letteraria mesopotamica; ha saputo assorbire e rielaborare in modo originale tradizioni orali e scritte vissuti tra l'Anatolia e la Mesopotamia. Attraverso una scelta documentaria vengono presentati testi afferenti a diversi generi letterari, quali: miti,rituali e preghiere

La letteratura

Gli uomini hittiti indossavano tuniche lunghe fino al ginocchio o alla caviglia, in lana o lino. Erano fissate in vita con cinture larghe e ornate.Le classi più alte portavano abiti più elaborati, durante le occasioni formali o cerimonie religiose,i nobili potevano aggiungere mantelli; capi erano progettati per essere pratici le maniche ampie per favorire il movimento. I soldati, invece indossavano abiti rinforzati, come tuniche con elementi metallici o di cuoio per la protezione in battaglia. Gli uomini indossavano spesso berretti in feltro o cuoio, modellati a cono o in forma arrotondata.

Abbigliamento maschile

Il rosso, il bianco e il giallo erano usati nelle stoffe e indicavano ranghi o appartenenze specifiche.I motivi geometrici, come spirali o rombi, rappresentavano la protezione, la fertilità o gli dei.Gli abiti cerimoniali potevano avere simboli religiosi o animali mitologici come leoni e tori. I gioielli erano molto apprezzati, sia dagli uomini che dalle donne, come simbolo di rango e bellezza.Collane, bracciali, anelli e orecchini erano realizzati in oro, argento e pietre preziose.I nobili potevano indossare gioielli molto ricchi, mentre la gente comune portava ornamenti di bronzo.Influenzati dalle relazioni commerciali con altre culture, gli Hittiti assorbirono stili e pratiche straniere, specialmente dai mesopotamici e anatolici.Il costume ittita rifletteva la posizione di un individuo nella società.

Simboli e gioielli

Le donne hittite indossavano abiti lunghi e coprenti, spesso drappeggiati i e fissati da fibbie o spille. Arricchiti da motivi decorativi, pieghe o frange. Sopra la tunica, le donne delle classi alte indossavano un mantello, avvolto sulle spalle o lasciato pendere. le nobili avevano accesso a stoffe più ricche e colorate rispetto alle classi inferiori, che indossavano abiti più semplici e meno ornati. Le donne portavano veli o copricapi di stoffa, decorati con ornamenti per le occasioni speciali. Le donne delle classi alte potevano usare fasce elaborate per raccogliere i capelli, oppure diademi.

Abbigliamento femminile

Gli usi e i costumi

I Persiani

I Medi e i Persiani

Ciro voleva realizzare un impero universale, per questo si mostrò tollerante nei confronti dei popoli vinti.Per la sua saggezza fu nominato "il grande "Però morì improvvisamente combattendo contro gli Sciti. Gli successe il figlio Cambise, che ingrandì l'impero conquistando anche l'Egitto.Morì vittima di una congiura. Con la sua scomparsa il regno persiano rischio di disgregarsi a causa di rivolte interne e lotte per il potere, finché non diventarono re prima Dario I e poi suo figlio Serse I. Sotto il loro regno l'impero raggiunse la sua massima espansione.

L'Impero persiano

I popoli assoggettati dai persiani potevano conservare i propri costumi e la propria tradizione purché riconoscessero l'autorità del re e pagassero dei tributi.Le capitali erano due Susa e Persepoli. per agevolare gli scambi commerciali furono introdotte un sistema di pesi e misura unico per tutto l'impero e una moneta unica, il dorico d'oro. La lingua ufficiale era l'aramaico.

L'esercito persiano era un enorme macchina militare composta da soldati provenienti da tutte le province. L'esercito più importante era quello degli Immortali chiamati così perché il loro numero non cambiava mai in quanto c'erano riserve che prendevano il posto di quelli caduti in battaglia o congedati

Al vertice dello stato persiano c'era il Gran Re dotato di potere assoluto, ma ha aiutato da un consiglio di aristocratici. Alle sue dipendenze c'erano i satrapi governatori delle 2 province (satrapie) in cui era diviso l'Impero: essi avevano potere militare, amministrativo e giuridico e si occupavano della riscossione dei tributi. Il loro operato era controllato da speciali ispettori.

La società

Per mantenere i contatti con le province e le capitali, fu realizzata una fitta rete viaria. L'arteria principale era la strada reale che la collegava le due capitali.La Via Reale di Persia era un'antica strada fatta costruire dal Re persiano Dario I nel V secolo a.C. Dario fece costruire tale strada per consentire rapide comunicazioni attraverso il vasto impero da Susa a Sardi.

La rete viaria

Dario I introdusse una religione ufficiale monoteistica basata sul culto del dio Ahura Mazda e sulla predicazione di un profeta e pensatore Zarathustra. Lo zoroastrismo concepiva il mondo come governato dalla lotta tra il principio del bene simboleggiato dal dio Ahura Mazda e quello del male simboleggiato dallo spirito malvagio Ahriman. Secondo la zoroastrismo gli uomini durante la loro vita con il loro comportamento dovevano portare alla vittoria il bene ; così sarebbero stati ricompensati dopo la morte con il soggiorno in un luogo beato e con la resurrezione dei loro corpi. Gli uomini malvagi invece sarebbero stati rinchiusi in un luogo di dannazione eterna insieme ad Ahriman

La religione

La letteratura persiana, o meglio neo-persiana, nasce a partire dall'incontro/confronto fra la tradizione persiana propriamente detta e la cultura linguistica e letteraria degli Arabi conquistatori, che abbatterono l'Impero sasanide nel 640 d C.Questo evento traumatico portò a grandi trasformazioni sia nella lingua (introduzione dell'alfabeto arabo) che nella letteratura (introduzione di generi e metri poetici arabi). A quell'epoca in territori iranici si può dire che gli intellettuali usassero l'arabo per trattare argomenti scientifici e religiosi e il neo-persiano per la poesia e la storiografia. Dal periodo selgiuchide in poi la letteratura neo-persiana si diffuse dalla culla centro-asiatica al resto dei territori iranici occidentali e, in seguito, dalla Istanbul ottomana sino alla Delhi dei Moghul.

La letteratura

Le persone indossavano tuniche più semplici accompagnate da cinture.Di solito gli uomini indossavano pantaloni lunghi e mantelli per proteggersi dal clima.Nobili e sovrani indossavano tuniche lunghe e molto decorate. La tiara o il copricapo era un segno distintivo del potereI rituali erano spesso legati al fuoco che era simbolo di purezza e verità. I templi erano i centri spirituali più importanti.I persiani erano famosi per i loro tappeti e le ceramiche. L' arte persiana celebrava la natura, la mitologia e la vita quotidiana.La Persia antica era caratterizzata da ricche tradizioni. Uno dei riti più importanti dei persiani è quello delle "torri del silenzio", dove i corpi venivano esposti agli elementi e agli avvoltoi per evitare la contaminazione del suolo.

Gli usi e i costumi

Grazie per l'attenzione

I Persiani vivevano nel sud-ovest dell'Iran attuale sulle montagne e nelle pianure note con il nome Persis. Intorno al 700 a.C non erano ancora passati dalla condizione nomade a quella stanziale e quindi basavano la loro economia solamente sull'allevamento di cammelli e pecore. In pochi decenni il persiano Ciro, della famiglia degli Achemenidi, attaccò prima il Regno dei Medi sconfiggendolo e sottomettendolo per poi occupare il regno di Lidia governato da re Creso. Inoltre conquistò la Licia e le città greche e occupò Babilonia, infine si spinse verso l'India. Nacque così l'impero persiano.

Verso il 1400 a.C due popoli di lingua indoeuropea, i Medi e Persiani, si insediarono in una regione per lo più arida, corrispondente all'Iran di quest'oggi. I Medi furono soggetti agli Assiri ,solo in un secondo momento riuscirono a liberarsi dalla loro dominazione ed è intraprendere una politica di espansione.La loro capitale era Ectabana, ma assomigliò più una federazione di tribù che a una monarchia centralizzata. I Medi però persero quando si scontrarono contro i Persiani .

Gli Hittiti erano un popolo proveniente dalle steppe euristiche a nord del Caucaso e giunsero nella penisola anatolica all'inizio del secondo millennio a.CE sottomisero le popolazioni locali grazie:

  • Ai loro cavalli, animali sconosciuti dal vicino Oriente .
  • Al loro carro da guerra, più leggero di quello mesopotamico, visto che era dotato di ruote piccole e con raggi .
  • E alle armi di ferro, visto che nella Mesopotamia si usava ancora il bronzo .

Localizzazione geografica