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Tiberio e Gaio Gracco

Giulia De Vizio

Created on November 25, 2024

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Tiberio e Gaio Gracco

LA RIFORMA IMPOSSIBILE

L'aristocrazia di fronte alla crisi

Antefatti

Dopo il suo periodo di forte espansione Roma affronta un periodo di grande instabilità sfociato poi in una profonda crisi interna.

Ciò ebbe un forte impatto sul ceto sociale che neggli ultimi secoli aveva guidato Roma, la nobilitas, la quale si divise in due orientamenti: popolari e ottimali.

-I popolari erano coloro con una visione più riformatrice.

-Gli ottimali erano i conservatori disposti a tutto pur di tutelare i propri interessi.

Tiberio Gracco

UN TRIBUNO SPECIALE

Nel 133 a. C. entra nella scena politica la figura di Tiberio Gracco, il quale era nipote del grande Scipione l'Africano. Prima di entrare in politica fece parte delle campagne militari contro Cartagine e Numanzia sotto Scipione l'Emiliano

Dunque dopo l'elezione a tribuno della plebe propose la sua idea di legge agraria, scelta che non fu ben vista dai senatori, che dopo varie vicessitudini lo uccisero insieme ad alcuni seguaci. Questo evento inaugurò la pratica dell'omicidio cone strumento politico.

Vocazione politica maturata durante il viaggio in Spagna dove si accorse dello spopolamento delle campagne e procedette nel concepimento di un progetto di riforma.

Gaio Gracco

LA RICERCA DEL CONSENSO

Nel 123 a.C., Gaio Gracco, fratello di Tiberio decise di portare avanti la riforma del fratello, tentando con una serie di misure per garantirsi il consenso dei vari ceti.

Una delle sue proposte, come successe al fratello scatenò il forte malcontento dei ceti timorosi di perdere i loro diritti di cittadini romani e perciò gli ottimati ne approfittarono per dichiarare Gaio un nemico dello stato nel 121 a.C., il quale scelse di farsi uccidere da uno schiavo.

Le rivolte degli schiavi

Nello stesso periodo in cui i Gracchi stavano mettendo in atto le prorpie riforme le migliaia di schiavi giunti in Italia da tutti i territori conquistati vivevano in condizioni disastrose, tanto che cominciarono a darsi al brigantaggio. Le azoni di brigantaggio sfociarono in una serie di sanguinose rivolte servili la prima nel 136 a.C. conclusa solo nel 132, e la seconda nel 105 a.C principalmente in Sicilia.

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