Il colore stampato: la retinatura
Irene Carmina
Created on November 25, 2024
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Transcript
Puntini color magenta distanziati stampati su un foglio bianco, se osservati a grande distanza, appaiono come una zona di colore rosa uniforme.
Una domenica pomeriggio sulla grande Jatte1884-86George Seurat
Sintesi additiva dei punti
Formati di salvataggio
Metodo colore
Profondità bit
Dimensione
Risoluzione
Caratteristiche dell'immagine digitale
Miglior risoluzione per ogni tipo di stampa
Info
La risoluzione di un'immagine corrisponde al numero di singoli elementi (pixel) per unità di lunghezza (cm o pollici). È espressa in ppi (pixel per inch, pollice) o dpi (punti per pollice).
La risoluzione grafica è la grandezza che quantifica il grado di dettaglio, di un'immagine o flusso d'immagini (video o contenuto multimediale), dato dal numero di punti immagine che la compongono linearmente (larghezza o altezza).
Risoluzione
Per ottenere le dimensioni fisiche di un'immagine raster basterà dividere il numero dei pixel di base e altezza per la risoluzione dell'immagine stessa.
Come calcolare la dimensione fisica di un'immagine a partire dalle dimensioni in pixel?
Le dimensioni di un file immagine vengono indicate in pixel.
Dimensione
Risoluzione144 dpi
Dimensione538x869 pixel
Profondità dell'immagine è 8 bit: per ogni canale dell'immagine (in questo caso RGB il pixel può assumere 256 colori)
La profondità di bit definisce quanto toni o colori può avere ciascun pixel in un file raster.Se l'immagine ha profondità di un it potrà essere solo bianco o nero.Se l'immagine ha un profondità di 8 bit potrà assumere 256 toni, ovvero potenza di 2 all'ottava.
Profondità bit
LOSSY: la compressione comporta la perdita di informazioni.LOSSLESS: la compressione non comporta la perdita di informazioni.
Come sono descritti nel file:Grafica vettoriale: descritta tramite curve di Bézier. Bitmap: descritta tramite pixel.Metafile: combinano grafica vettoriale, bitmap e carattere.
I formati di immagini possono essere classificati in base a vari parametri.
Compatibilità con altre applicazioni:Nativo: utilizzato in una sola applicazioneCompatibile: può essere utilizzato in più di un'applicazione
Compressione dei dati:Non compresso: nessuna compressione utilizzata.Compresso: una qualche forma di compressione utilizzata per ridurre le dimensioni del file in modo che occupi meno spazio sul computer.
I formati delle immagini digitali
Come viene riprodotto il passaggio di colore da un'immagine da chiaro scuro?
La retinatura
Per riprodurre, utilizzando qualsiasi sistema di stampa, un'immagine in scala di grigi o a colori in cui percepiamo gradazioni tonali e/o di colore continue, dobbiamo scomporre l'immagine in punti. La retinatura significa scomporre un'immagine in punti per rendere possibile la riproduzione dei suoi vari valori tonali.
Oltre a comprendere i concetti della teoria del colore, in modo che un progetto possa essere stampato con una varietà di toni o a colori, i progettisti devono anche assicurarsi di fare quanto segue: schermare l'immagine, eseguire la separazione dei colori, applicare il colore e le percentuali appropriate e convertire correttamente gli spazi colore di un dispositivo in quelli di un altro.
Tipologia di retinature
Due sono le soluzioni oggi adottate per la retinatura delle immagini destinate alla stampa: la retinatura digitale AM (Amplitude Moderated screening) e la retinatura a modulazione di frequenza FM (Frequency Modulated screening). La prima si basa sui processi di retinatura tradizionale che consiste nel fotografare un soggetto attraverso una griglia di determinata frequenza per poterlo scomporre in punti discreti di dimensioni variabili; la seconda, più recente, utilizza un metodo matematico per disporre punti di dimensioni fisse su posizioni casuali. La caratteristica principale di una retinatura ben eseguita deve essere l’invisibilità.
La retinatura AM (Amplitude Modulation)
L’illusione del tono continuo si ottiene con il metodo a modulazione di ampiezza che prevede il posizionamento di punti di dimensione variabile su una griglia regolare con i rispettivi centri tra loro equidistanti.L’occhio percepisce i punti più piccoli come toni chiari e quelli più grandi come toni scuri. La retinatura è definita da frequenza, forma dei punti e angolo di inclinazione.
Frequenza. Detta anche lineatura, si riferisce alla qualità della griglia di retinatura e si esprime in linee per pollice (lpi). La frequenza è direttamente proporzionale al livello di dettaglio dell’immagine. Il tipo di stampa, la qualità della carta e le caratteristiche del dispositivo di output di stampa influenzano la scelta della frequenza da utilizzare.
Forma dei punti. L’aspetto dei punti della retinatura digitale, a differenza di quella tradizionale, dipende dalla qualità degli spot. Alcune fotounità generano spot piccoli e secchi che permettono la definizione di un'immagine più nitida. Molti programmi di elaborazione delle immagini e di impaginazione consentono di usare punti di forma diversa: tondi, ellittici, quadrati, lineari o cruciformi (Figura). Ipunti tondi trovano utilizzo frequente nellefoto di oggetti, quelli ellittici per soggetti umani, quelli quadrati per soggetti che richiedono immagini a contorni netti.
Angolo di inclinazione. I retini delle immagini digitali a mezzitoni vengono sempre stampati con precisi angoli di inclinazione.Per le immagini a toni di grigio l’angolo è di 45°.Per le immagini a colori gli angoli sono diversi per ogni pellicola: 105° per il cyan, 75° per il magenta, 0° o 90° per il giallo e 54° per il nero.
Perché i retini hanno un diverso angolo di inclinazione. Una volta stampato, ciascun gruppo di punti dei quattro colori assume una caratteristica forma a rosetta, indistinguibile ad occhio nudo se le pellicole sono state posizionate bene a registro. Le ragioni di questa scelta dipendono dalla percezione che l’occhio umano ha di angoli e colori. Gli esseri umani percepiscono in maniera più netta oggetti allineati con il piano orizzontale o con quello verticale, e molto meno oggetti allineati a 45°.Ecco perché il retino del nero, più evidente, si allinea con quest’ultima direzione e il retino del giallo, il più chiaro, si allinea con il piano orizzontale o con quello verticale. La retinatura di cyan e magenta è orientata a 15° dalla verticale, ma in direzione opposta.
L’effetto moiré. Con il termine Moiré si indica uno specifico effetto ottico che può accadere quando un retino non è angolato in modo corretto rispetto agli altri: si verifica spesso durante la stampa di trame o pattern che danno un risultato “non a registro”, cioè ondulato anziché uniforme.
Il fuori registro si verifica invece quando non sono rispettato perfettamente i valori di inclinazione dei retini o quando le lastre di stampa nonsono perfettamente a registro. Altri problemi si incontrano quando si stampano immagini acquisite a scanner e che già avevano subito un processodi retinatura in una precedente fase di stampa. In questo caso è necessario eliminare la retinatura originale già durante la scansione o, successiva-mente, con un programma di fotoritocco.
La retinatura stocastica o retinatura FM o a modulazione di frequenza
FM (Frequency Modulation) detta anche retinatura stocastica, è una modulazione di frequenza, i punti non sono messi secondo una griglia ma sono disposti casualmente. Con la retinatura stocastica si ottiene un effetto migliore, le immagini sono più ricche, le scansioni sono ad alta qualità però c’è un forte svantaggio, che è la difficoltà nel stampare le pellicole.
Vantaggi della retinatura FM
- Annullato completamente l'effetto moiré nelle sovrapposizioni dei vari colori CMYK.
- Non è più necessario fare riferimento ad una struttura “a rosetta” dei punti come nella stampa dei retini tradizionali in quadricromia.
- Non esistono più le varie inclinazioni dei retini tra le tinte di quadricromia CMYK tipiche della retinatura AM.
- La retinatura stocastica è più tollerante a errori di registro nella sovrapposizione CMYK rispetto alla tradizionale AM.
- In applicazioni offset l'utilizzo di punti di retinatura FM con dimensione di 10 micron raggiunge una qualità molto elevata nella riproduzione di fotografie.
- Stampa Offset: 300 ppi (immagini monocrome 600 ppi)
- Rotocalcografia: 300 ppi
- Serigrafia: da 100 a 200 ppi
- Flessografia: da 150 a 300 ppi
- Formati grandi in stampa digitale: da 72 a 150 dpi
- Formati piccoli in stampa digitale: da 240 a 300 dpi