RISCHIO CHIMICO
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Transcript
Presentato da:
Giacomo Perotti e Giacomo Rosa
RISCHIO DA CONTATTO
RISCHIO BIOLOGICO
ASSORBIMENTO RISCHIO CHIMICO
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RISCHIO CHIMICO
AEROSOL E AERIFORMI
AGENTI CHIMICI
DOVE SONO PRESENTI
Il rischio chimico è la probabilità per un lavoratore di subire un danno per la salute e la sicurezza a causa del’esposizione ad agenti chimici pericolosi.
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DANNI
LAVORAZIONI
Gli agenti chimici possono essere presenti nei luoghi di lavoro perché sono utilizzati per eseguire lavorazioni (vernici, cementi), sono prodotti dalle lavorazioni stesse (polvere di scavo), sono preesistenti nell’ambiente di lavoro (gas delle fognature).
DOVE SONO PRESENTI
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CLASSIFICAZIONE
Gli agenti chimici pericolosi possono indurre effetti dannosi, più o meno gravi sull’organismo che ne subisce l’azione, in funzione delle specifiche proprietà, delle modalità di utilizzo degli stessi e della dose assorbita.
AGENTI CHIMICI
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AERIFORMI
AEROSOL
Sono le sostanze chimiche inalabili presenti sotto diversi stati fisici. Possono essere distinte in 2 gruppi: aerosol (polvere, fumi) e aeriformi (gas, vapori).
AEROSOL E AERIFORMI
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PREVENZIONE E PROTEZIONE
EFFETTI SULLA SALUTE
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TIPI DI ASSORBIMENTO
ASSORBIMENTO RISCHIO CHIMICO
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L'esposizione al rischio chimico è la condizione di lavoro per cui gli agenti chimici possono essere assorbiti dall'organismo.
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PENETRAZIONE ATTRAVERSO CUTE
INGESTIONE
INALAZIONE
Gli agenti chimici dannosi per l’organismo possono essere assorbiti tramite: - Inalazione: aerosol, gas e vapori; - Penetrazione attraverso la cute; - Ingestione;
TIPI DI ASSORBIMENTO
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LOCALI
INFORTUNIO SUL LAVORO
MALATTIA PROF.
ACUTI
CRONICI
Nel settore edile le misure collettive di prevenzione e protezione riguardo all’esposizione inalatoria consiste nell’utilizzo di aspiratori e di ventilatori. Oltre alle misure collettive si tiene in considerazione anche il DPI.
EFFETTI SULLA SALUTE
Info
Info
Info
Info
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SCELTA DEL DPI
DPI
Nel settore edile le misure collettive di prevenzione e protezione riguardo all’esposizione inalatoria consiste nell’utilizzo di aspiratori e di ventilatori. Oltre alle misure collettive si tiene in considerazione anche il DPI.
PREVENZIONE E PROTEZIONE
Info
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TRASSIMISSIONE
PERICOLOSITA'
Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la determinazione del rischio di esposizione ad agenti biologici Sono forme di vita che presentano dimensioni microscopiche costituiti di norma da una sola cellula.
RISCHIO BIOLOGICO
Info
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PROTEZIONEVISIVA
DPI
Il lavoratore si trova a contatto diretto con sostanze che possono provocare malattie professionali alla pelle. La più frequente è la dermatite da contatto, e spesso le ferite sul lavoro portano a infezioni.
RISCHIIO DA CONTATTO
Info
Info
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In edilizia alcune delle lavorazioni che possono comportare esposizione al rischio chimico sono le opere di scavo, la saldatura, l’asfaltatura, il rifacimento di impianti vari e la tinteggiatura.
LAVORAZIONI
A seconda della tipologia di agenti chimici o di lavorazioni possono verificarsi:
- Danni per la salute dovuti all’esposizione a sostanze tossiche;
- Danni per la sicurezza derivanti da incendi e/o esplosioni legati all’impiego di prodotti chimici;
- Danni per l’ambiente dovuti alla contaminazione dell’ambiente.
DANNI
Sono classificati in:• Sostanze pericolose (elementi chimici);• Preparati pericolosi (miscele costituite da più sostanze);• Agenti chimici che possono comportare un rischioma causa delle loro proprietà e del modo in cui sono utilizzai.
CLASSIFICAZIONE
- Fibre (particelle a forma di filamento presenti nell’aria);
- Polveri (particelle solide disperse in aria che possono entrare nelle vie respiratorie);
- Fumi (si formano dalla condensazione di solidi evaporati o derivano da reazioni chimiche);
- Nebbie (sono sospensioni di particelle liquide in un gas).
AEROSOL
I vapori sono aeriformi che a temperatura ambiente possono esistere in fase liquida o solida.
I gas sono aeriformi che non possono esistere in forma liquida o solida a temperatura ambiente.
VAPORI
GAS
AEROFORMI
La quantità di tossico che viene assorbita per via inalatoria dipende principalmente dalla concentrazione di questo in aria e dal volume di aria respirata nell'unità di tempo.
INALAZIONE
Può avvenire attraverso l'esposizione ad aria inquinata da polveri o fumi, oppure per contaminazione delle mani e del viso o degli alimenti. In questo caso si può avere intossicazione con danni anche gravi.
INGESTIONE
Aerosol e liquidi possono depositarsi sulla pelle con effetti tossici. Si possono avere irritazioni, dermatiti, ustioni chimiche e contaminazioni.
PENETRAZIONE ATTRAVERO LA CUTE
DPI
Il dispositivo di protezione delle vie respiratorie è adeguato se è in grado di ridurre ad un livello accettabile l’esposizione al rischio.Invece è idoneo se è marchiato CE, adeguato, compatibile e in buone condizioni.Il dispositivo di protezione delle vie respiratorie è adeguato se è in grado di ridurre ad un livello accettabile l’esposizione al rischio.Invece è idoneo se è marchiato CE, adeguato, compatibile e in buone condizioni.
SCELTA DEL DPI
La scelta del respiratore si basa su:
- L’attività svolta
- Qualità e quantità dell’agente inquinante
- Valori limite imposti dalla norma.
quando gli effetti si manifestano dopo una lunga l'esposizione a dosi ridotte.
CRONICI
Breve esposizione con elevati danni.
ACUTI
Si manifesta subito dopo il contatto con l'agente chimico.
INFORTUNI SUL LAVORO
Se danneggia solo la parte con cui è entrato in contatto.
LOCALI
Esposizoine per un lungo periodo.
MALATTIA PROFESSIONALE
TRASSMISSIONE
La trasmissione puo avvenire attraverso:
- il contatto (diretto pelle/pelle)
- il sangue (tagli, ferite, morsi)
- ingestione (mani portate in bocca, fumare, mangiare o bere)
- contatto con lavoratori (fuori dal luogo di lavoro)
- fluidi (acqua contaminata)
PERICOLOSITA'
La pericolosità viene classificata in base ai danni che causa ai lavoratori e della popolazione totaleLe caratteristiche:
- Patogenicità riferibile alla capacità di produrre malattia a seguito di infezione;
- l’infettività intesa come capacità di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite;
- la trasmissibilità intesa come la capacità di essere trasmesso da un soggetto infetto ad un soggetto suscettibile
- la neutralizzabilità intesa come la disponibilità di misure profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche per la sua cura.
PROTEZIONE VISIVA
Proteggono gli occhi dagli agenti chimici negando il contatto.Visiera: protegge tutto il volto offrendo una maggiore protezione. Le sostanze possono comunque raggiungere il viso.Maschera: la migliore protezione che difende gli occhi dagli agenti chimici.
DPI
I DPI contro gli agenti chimici servono aproteggere contro il contatto con la pelle per evitare danni.
- La natura dell’agente chimico;
- La gravita di esposizione;
- Le parti del corpo esposte;
- La durata dell’esposizione;