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la Francia

Aurora

Created on November 24, 2024

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Realizzato da Aurora Giglio

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La Francia

La Francia fisica

Le catene montuose

Le principali sono:

  • Massiccio Armoricano
  • Vosgi
  • Giura
  • Massiccio Centrale
  • Alpi Occidentali
  • Pirenei

Le Alpi Provenza

  • Le Alpi di Provenza sono un gruppo montuoso delle Alpi e Prealpi di Provenza.
  • Si trovano nel dipartimento francese delle Alpi dell'Alta Provenza.
  • La Partizione delle Alpi del 1926 parlava di Alpi di Provenza con un'accezione più ampia e comprendendo anche la sottosezione Prealpi di Digne.
  • CONFINANO:
  • a nord con le Alpi del Monviso (nelle Alpi Cozie) e separate dal fiume Ubaye;
  • ad est con le Alpi Marittime (nelle Alpi Marittime e Prealpi di Nizza) e separate dal Colle d'Allos;
  • ad ovest con le Prealpi di Digne (nella stessa sezione alpina).

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Alpi di Delfinato

Le Alpi del Delfinato (in francese Alpes du Dauphiné) sono una sezione delle Alpi. Si trovano nel sud-est della Francia e ad ovest della catena principale alpina. Prendono il nome dall'antica provincia francese del Delfinato, e comprendono essenzialmente il Massiccio degli Écrins la cui vetta principale raggiunge i 4.103 Geografia Sono separate ad est dalle Alpi Cozie dal Colle del Galibier e dalla alta valle della Durance; a nord-est sono separate dalle Alpi Graie dal fiume Arc; ad ovest i fiumi Drac ed Isère le separano dalle Prealpi del Delfinato e dalle Prealpi di Savoia. Interessano i dipartimenti francesi delle Alte Alpi, dell'Isère e della Savoia. Nel dettaglio i limiti geografici sono: Colle del Galibier, torrente Guisane, Le Monêtier-les-Bains, Briançon, fiume Durance, L'Argentière-la-Bessée, Embrun, Lago di Serre-Ponçon, fiume Durance, Tallard, torrente Rousine, Gap, torrente Bonne, colle Bayard, fiume Drac, Lago del Sautet, Grenoble, fiume Isère, Pontcharra, Chamousset, fiume Arc, Aiguebelle, Saint-Jean-de-Maurienne, Saint-Michel-de-Maurienne, torrente Valloirette, Valloire, Colle del Galibier.

Alpi Ligure

Le Alpi Liguri sono il tratto iniziale delle Alpi, e costituiscono la terminazione meridionale delle Alpi occidentali. Sono poste a cavallo fra Piemonte, Liguria e Francia (Dipartimento delle Alpi Marittime) e la loro montagna più elevata è il Marguareis.

Il massiccio della Vanoise è una parte delle Alpi Graie francesi. Il massiccio si trova totalmente nel dipartimento della Savoia. Dent Parrachée (3 697 m )

Massiccio delle Vanoise

Altopiano della Francia nord-orientale (altezza massima Hautes Fagnes, 671 m, altezza media circa 400 m) che si stende anche, in parte, nel Belgio e nel Lussemburgo, fra i fiumi Mosa ad O e Mosella a SE, quasi a forma di triangolo isoscele.

  • Ardenne
  • Montmartre
  • Belleville

Le colline della Francia

Le pianure

  • in particolare a ovest si trova il Bacino d'Aquitania, solcato dalla Garonna; nella regione settentrionale si estende il Bacino di Parigi, attraversato dalla Senna e dalla Loira. Altre pianure importanti sono la Pianura Alsaziana, lungo il corso del Reno, e la valle del Rodano, nella Francia meridionale.

I Fiumi della Francia

I laghi principali

Il lago Lemàno, spesso chiamato lago di Ginevra, è il maggiore lago della Svizzera e dell'Europa occidentale, posto sul confine franco-svizzero ed esteso per il 40% in Francia e per il restante 60% in Svizzera.

Il lago del Bourget è un lago nel dipartimento francese della Savoia. È il più grande e profondo lago del paese, se si eccettua la porzione francese del lago di Ginevra. La città più importante sulle sue sponde è Aix-les-Bains, mentre Chambéry, capoluogo del dipartimento, si trova circa 10 km a sud.

Il lago di Annecy è un lago in Alta Savoia, in Francia. È il secondo del paese in superficie, dopo il lago del Bourget. Il lago blu, noto per essere "il più pulito d'Europa", a causa di severe regolamentazioni ambientali in vigore sin dagli anni sessanta, è un'importante meta turistica per gli sport acquatici.

LAGO DI ANNECY

LAGO DI BOURGET

LAGO DI GINEVRA

  • Corsica 8680 km²
  • Ile d'Oléron 175 km²
  • Isola di Ré 85,2 km²

Le Isole

La Corsica

La Corsica, isola montuosa del Mediterraneo, comprende cittadine costiere alla moda, fitte foreste e montagne rocciose (la più alta è il monte Cinto). Quasi la metà dell'isola è occupata da un parco che comprende percorsi escursionistici, tra cui l'impegnativo sentiero GR 20. La tipologia di spiagge va dall'affollata Pietracorbara fino alle remote Saleccia e Rondinara. Fa parte della Francia fin dal 1768, ma mantiene ancora oggi una forte eredità culturale italiana.

L'isola d'Oléron (in francese: île d'Oléron; in santongese: ilâte d'Olerun) è un'isola della costa atlantica della Francia di fronte a Rochefort. Con una superficie di 175 km², è la più grande delle isole metropolitane, dopo la Corsica.

Ile d'Oléron

Isola di Ré

L'isola di Ré è un'isola francese situata nell'oceano Atlantico, di fronte a La Rochelle. È una famosa località turistica francese.

Un clima semi-continentale nel nord-est: estati calde e inverni freddi. Un clima mediterraneo nel sud e sud-est: estati calde e inverni miti Un clima alpino nelle Alpi, nei Pirenei, nel Massiccio Centrale, nel Giura e Vosgi: estati miti e inverni freddi.

Il Clima

LA POLITICA DELA FRANCIA

  • Situata nell'Europa occidentale, la Francia comprende città medievali, paesi alpini e spiagge sul Mediterraneo. Parigi, la capitale, è famosa per le case di moda, i musei di arte classica, tra cui il Louvre, e i monumenti come la Torre Eiffel. Il Paese è conosciuto anche per i vini e la cucina raffinata. Gli antichi disegni rupestri di Lascaux, il teatro romano di Lione e la grande Reggia di Versailles testimoniano la sua ricca storia.

Parigi

  • Parigi, capitale della Francia, è una delle città più importanti d'Europa, centro mondiale di arte, moda, gastronomia e cultura. L'architettura urbana risalente al XIX secolo è caratterizzata dagli ampi boulevard e dalla Senna. Oltre a monumenti come la Torre Eiffel e la cattedrale gotica di Notre-Dame, del XII secolo, la città è rinomata per i tradizionali caffè e per i negozi di alta moda lungo la Rue du Faubourg Saint-Honoré.
  • Popolazione: 2,103 milioni (2023)
  • Abitanti: 2 145 906 (2020)
  • Area: 105,4 km²

La Torre Eiffel

La torre Eiffel è una torre metallica completata nel 1889 in occasione dell'Esposizione universale e poi divenuta il monumento più famoso di Parigi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia.

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LOUVRE

  • Il Museo del Louvre di Parigi, in Francia, è uno dei più celebri musei del mondo e il primo per numero di visitatori. Si trova sulla rive droite, nel I arrondissement, tra la Senna e rue de Rivoli.

LA CATTEDRALE DI NOTRE-DRAME

  • Nell'area in cui oggi sorge la cattedrale, si trovava un tempio pagano dedicato a Giove,[12] frutto della ricostruzione di Lutezia da parte di Gaio Giulio Cesare dopo la resa di Vercingetorige del 52 a.C.[13] Una più antica cattedrale, dedicata inizialmente a santo Stefano precedette l'attuale edificio.[14] Si trattava di una basilica a cinque navate separate da colonne marmoree e sorgeva più a ovest rispetto alla cattedrale odierna; annesso vi era un battistero dedicato a san Giovanni Battista, con il nome di Saint-Jean-le-Rond, definitivamente demolito nel Settecento.[14] La cattedrale di Santo Stefano venne affiancata (chiesa doppia) e quindi sostituita da un'altra dedicata alla Vergine Maria.

Arco di Trionfo

  • L'Arco di Trionfo è un importante monumento di Parigi. Si trova alla fine del viale dei Campi Elisi, al centro di piazza Charles de Gaulle, anticamente chiamata piazza della Stella. Il monumento fu voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz.

Le città più importanti

MARSIGLIA
LIONE
VERSAILLES
AVIGNONE

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Il settore primario

La Francia è il primo produttore agricolo d'Europa, grazie alle sue pianure fertili e alle varie zone climatiche. Nelle pianure centrali c'è una grande coltivazione di grano oltre ad altri prodotti: barbabietole, patate,ortaggi e frutta. I suoi 19 milioni di capi sono divisi tra bovini quasi equamente tra bovini da carne e vacche da latte.

I formaggi

  1. In Francia produttori contadini, artigiani e industriali producono, dall'inizio del XXI secolo, più di un migliaio di varietà di formaggi[1]. Nel 2015 il Centro nazionale interprofessionale di economia casearia (Centre national interprofessionnel de l'économie laitière) ne indica in repertorio 1200 e la Guide 2015 des fromages au lait cru (Guida dei formaggi di latte crudo) pubblicata dalla rivista Profession frormager non meno di 1800 prodotti classificati per regione e per grandi famiglie tecnologiche[2].
  1. Questa versatilità si esplica con tre variabili nello spazio e nel tempo conosciute dai formaggi fermier (di fattoria) ma anche da un produttore all'altro, e da prodotti derivanti da un'unica ricetta ma che possono essere commercializzati con nomi differenti nel novero dei formaggi di produzione industriale.

Comté

  • Il Comté è, molto probabilmente, il formaggio francese AOP più conosciuto e amato. Ogni anno vengono prodotte circa un milione e mezzo di forme e ognuna di queste pesa circa 20 kg l’una. Il formaggio ha un sapore dolce e grasso nonostante una stagionatura che dura minimo 4 mesi. La pasta è caratterizzata dal fatto che cambia colore e consistenza a seconda delle stagioni: è una pasta semidura color avorio durante l’inverno, mentre si trasforma in un formaggio dalla consistenza simile al burro e dal colore paglierino con l’avanzare dell’estate. Il metodo migliore per gustarlo? Usandolo per la fonduta.

Camembert

  • Famoso tanto quasi come il Comté, il Camembert è considerato il simbolo della regione della Normandia. Questo formaggio è caratterizzato da un odore molto forte, da una pasta morbida e cremosa e da una crosta bianca fiorita. Pare che le modalità di preparazione di questo formaggio risalgano addirittura ai tempi della Rivoluzione Francese. Si racconta che fu un contadino in fuga dalla regione di Brie a insegnare a una contadina del villaggio di Camembert come prepararlo. Durante una visita a Marsiglia vi suggeriamo di partecipare a un Food Tour della città per assaggiarlo in una versione davvero particolare: qui il Camembert viene servito ripieno di Pastis e grigliato.

Brie

Il Brie viene prodotto nell’omonima regione francese che si trova a una cinquantina di chilometri da Parigi e dal 1980 vanta l’etichetta AOC. Questo formaggio a latte crudo, caratterizzato da una pasta molle e morbida e da una crosta bianca e fiorita, è uno dei formaggi francesi più esportati al mondo. Può assomigliare al Camembert, ma a differenza di quest’ultimo per la sua preparazione sono necessarie 8 settimane anziché 4. Durante un soggiorno nella capitale francese, vista la vicinanza con la regione del Brie, tra i piatti da provare assolutamente a Parigi vi consigliamo proprio questo formaggio, re dei taglieri per gli aperitivi, ma perfetto anche per la preparazione di panini con verdure grigliate.

Cantal

  • Il nome di questo formaggio deriva dall’omonimo distretto della regione Alvenia-Rodano-Alpi, l’unico posto dove può essere prodotto. Il Cantal ha dietro di sé una lunga tradizione ed è consumato dai francesi sin dal Medioevo. Questo è un formaggio a pasta pressata non cotta che prende il nome di mie (mollica) per la sua consistenza friabile. Il modo migliore per assaporarlo è in purezza.

Reblochon

Dalla forma circolare e rugosa e dalla pasta morbida, cremosa e grassa, il Reblochon è un formaggio prodotto ad alta quota durante i mesi estivi trascorsi in alpeggio. Il territorio è quello dell’Alta Savoia. Solitamente viene servito con il pain de champagne, un pane a lievitazione naturale, ma è ottimo anche fuso o cotto al forno.

Beaufort

Il Beaufort è un formaggio grasso a pasta dura che prevede una stagionatura medio – lunga. Questa ha luogo in cantine umide che caratterizzano il gusto deciso che il formaggio acquisisce con l’invecchiamento. Questo formaggio fa parte della famiglia dei groviera e ne è considerato il re per le sue dimensioni: una forma pesa circa 50 kg. A differenza della maggior parte dei groviera non presenta buchi all’interno e non è un formaggio a crosta lavata.

Chèvre

  • Per secoli i formaggi caprini freschi sono considerati prodotti meno nobili e di uso quotidiano, ma oggi sono immancabili sulle tavole dei francesi e sui taglieri di degustazione. Lo chèvre si presta a numerose preparazioni: dalle insalate alle tartine.

Cancoillotte

La leggenda narra che questo formaggio cremoso sia nato dalla lotta di due giganti: Cancoillotte e Yotus. Quest’ultimo durante la lotta fece cadere un vasetto di latte cagliato all’interno del paiolo posto sul camino e Cancoillotte, vincitore dello scontro, diede al formaggio il suo nome. Il Cancoillotte viene prodotto nella Francia Orientale e, in special modo, nella zona della Franca Contea. Si ottiene da un blocco di cagliata di latte: questo viene riscaldato e fuso lentamente aggiungendo acqua o latte e burro. Si può mangiare sia freddo che caldo ed è ottimo spalmato sul pane.

Roquefort

Il Roquefort è uno dei più celebri formaggi francesi. Caratterizzato da striature verdi – blu, questo formaggio erborinato caprino stagiona per almeno 90 giorni all’interno di grotte che si trovano alle pendici della montagna di Combalou. La storia del Roquefort risale all’XI secolo ed è un simbolo storico della regione Causses e delle valli dell’Aveyron.

Bleu d’Auvergne

  • il Bleu d’Auvergne, simile al Roquefort, ma prodotto con latte vaccino. Il formaggio nasce nel 1850 grazie a un esperimento di un giovane contadino che provò a contaminare il latte con alcune muffe blu trovate sul pane di segale.

La Storia del Vino in Francia La Francia è il paese la cui cultura enologica ha avuto nel tempo la più grande influenza su tutte le altre nazioni dove viene prodotto il vino. Essa ha compreso e saputo mettere in pratica un modello di qualità senza uguali, che ha fornito le basi per ogni produzione enologica di livello superiore. La qualità del prodotto, dalla vigna alla cantina, e una capacità di comunicare tale qualità ai mercati, è sicuramente il segreto del successo della vitivinicoltura Francese. Le singole zone vinicole della Francia sono considerate da tutti il modello di riferimento per la tipologia di vini che le caratterizza: Bordeaux, la Borgogna e la Valle del Rodano per i vini rossi; la Borgogna, la Valle della Loira e l’Alsazia per i vini bianchi; la Champagne per gli spumanti. La tradizione enologica ha in Francia una storia che si perde nella notte dei tempi. La coltura della vite in Francia sembra presente fin dal 600 a.C. circa, quando i Greci fondarono Massalia, l’attuale Marsiglia, e introdussero la vite. Sotto l’Impero Romano arrivò l’impulso al primo sviluppo dell’enologia e della viticoltura Francese e testimonianze della coltivazione del vino nella Valle del Rodano si trovano anche citate da Plinio Il Vecchio, nella sua monumentale Naturalis Historia. Il successo commerciale del vino Francese ebbe inizio poco dopo, grazie alla posizione di accesso all’oceano Atlantico di Bordeaux, nel cui entroterra esisteva già una produzione di vino di qualità. Gli ordini monastici nel medioevo diedero grande impulso alla coltivazione della vite per la produzione di vino per uso nelle liturgie. Si deve ad essi la prima codifica delle tecniche basilari su cui si basa l’enologia moderna e grazie ad essi nel sesto secolo la coltivazione della vite era già diffusa su tutto il territorio Francese.

I vini

Piper-Heidsieck.

Régis Camus, enologo della Maison, è stato eletto più volte "maestro di cantina dell'anno" dal prestigioso International Wine Challenge, a dimostrazione che gli champagne Piper-Heidsieck, fondati nel 1785 a Reims, sanno il fatto loro! Piper-Heidsieck è una storia di uomini e donne appassionati alla ricerca dell'eccellenza. L'approccio è audace, tutte le uve vengono vinificate varietà per varietà e annata per annata. I vini di Piper-Heidsieck sono indubbiamente potenti, profondi e carnosi, ma sempre con un bel tocco di freschezza. Nel 2023, la Casa conferma il suo impegno per un futuro più sostenibile e ottiene una delle certificazioni più esigenti: la certificazione B Corp.

Pierre Gimonnet & Fils

  • La storia della famiglia Gimonnet è legata alla regione della Champagne dal 1750, ma è a partire dalla metà del XX secolo che Pierre Gimonnet, insieme ai suoi figli, ha iniziato a creare cuvée di grande importanza, basate sul vitigno dello chardonnay. Ci troviamo, non a caso, in Côte des Blancs, dove dai 28 ettari di proprietà, l’azienda Pierre Gimonnet ricava uve con cui produce Champagne dallo stile caratteristico e assolutamente riconoscibile. Potendo contare su vigneti che raggiungono anche i 75 anni di età, condotti nel pieno e totale rispetto dell’ambiente, la Maison Pierre Gimonnet aggiunge sapienza e perfezione. La vinificazione si basa su metodologie tradizionali, con le uve che vengono raccolte manualmente e sono lasciate fermentare in piccoli tini. Segue la fermentazione malolattica, dopodiché si effettua un’unica e leggera filtrazione prima del tirage, mentre la sboccatura avviene solo tre mesi prima della spedizione del prodotto. Il rabbocco, infine, è lieve e delicato, così da non mascherare lo stile naturale, elegante e fresco proprio dello Chardonnay.

Pol Roger.

uno dei più prestigiosi Champagne al mondo. Pol Roger è una vera istituzione nel mondo dello Champagne, con la sua storia lunga 150 anni e il noto legame con Sir Winston Churchill, a cui è dedicata la Cuvée considerata la più alta espressione dell’intera gamma. La storia Pol Roger inizia nel 1849 quando l’omonimo fondatore fa la sua prima vendita di vino ad un commerciante di Aÿ. Precursore dei tempi, Pol orienta la produzione verso lo Champagne secco, intuendo le preferenze che il principale mercato di allora - il Regno Unito - avrebbe premiato. Alla morte del fondatore, nel 1899, il marchio gode già di grande notorietà; la sede si è trasferita ad Epernay, le esportazioni sono in crescita, i ristoranti sugli Champs-Elysées lo servono regolarmente e lo champagne Pol Roger è apprezzato persino dalle Famiglie Reali, ma è con la fine della Seconda Guerra Mondiale che la Maison troverà il suo più grande estimatore: Sir Winston Churchill. Situata in Avenue de Champagne, questa Maison è una somma di eccellenze: 97 ettari di vigneti, cantine silenziose che si estendono per chilometri a -33 mt sotto al livello stradale, una grande componente artigianale. Da sempre di proprietà della Famiglia del fondatore – oggi al timone la quinta e la sesta generazione con Hubert de Billy e Bastien Collard de Billy - la Maison Pol Roger rimane piccola, orgogliosamente indipendente, simbolo di sobria eleganza e raffinata perfezione.

La Maison Pommery propone una delle gamme più ricche e complete di tutta la Champagne. La sua produzione si attesta su 18 milioni di bottiglie all’anno. Il Brut Royal apre la gamma, con la sua vivacità e la sua freschezza; poi, troviamo il Brut Apanage, una cuvée più matura e rotonda. Thierry Gasco, Responsabile cantiniere di Pommery, ha inoltre immaginato tutta una serie di cuvée singolari. Ne è un perfetto esempio la collezione “Quattro stagioni” con il Blanc de Blancs Summertime, il Rosé Springtime, il Blanc de Noirs Wintertime e il Demi-secco Falltime. Altra gamma caratteristica della Maison Pommery, la Collezione POP si presenta con uno stile unico, basato su rotondità e opulenza. La gamma è ultimata dalla Cuvée Louise, vera incarnazione del savoir-faire della Maison.

Pommery

Louis Roederer

  • La Maison Louis Roederer è una delle ultime grandi case di champagne a conduzione familiare e indipendenti. Il suo dominio si estende su 250 ettari (composti da 240 parcelle), situati nel cuore dei 3 principali terroir della Champagne: la Montagna di Reims, la Valle della Marna e la Côte des Blancs. La Maison Louis Roederer lavora con i 3 vitigni storici dello Champagne: lo Chardonnay, che conferisce mineralità, finezza ed eleganza; il Pinot Nero, che struttura gli assemblaggi e li prepara all'invecchiamento; e il Pinot Meunier, che contribuisce all'armonia e all'assouplissement di alcune cuvée. La Maison pratica una viticoltura "su misura", un lavoro di precisione, nel rispetto della biodiversità e della biodinamica.

Taittinger

Maison Taittinger è una delle ultime case familiari della Champagne. Fin dalle sue origini ha scelto di puntare sul vitigno Chardonnay, che oggi rappresenta il 70% del suo vigneto. È da questo vitigno che la casa produce bottiglie di champagne dal gusto squisito. Così, la punta di diamante della casa Taittinger è la cuvée Prestige, uno champagne fresco e arioso, che offre un'ampia tavolozza aromatica. La cuvée Les Folies de la Marquetterie è forse quella che più è legata alla Maison Taittinger Champagne, perché è composta da vitigni piantati attorno al Domaine de la Marquetterie, un castello appartenente alla casa. Infine, la prestigiosa cuvée della casa è Comte de Champagne Blanc de Blancs un, 100% Chardonnay, che trae forza ed eleganza dall'eccezionale terroir della Côte des Blancs.

Tarlant

Tra le nuove generazioni di vigneron, quindi in quel gruppo di giovani che sta proponendo champagne dalla fortissima personalità, figli di una conduzione del vigneto la più naturale possibile e del ritorno al legno in cantina, Benîot Tarlant è senza dubbio uno dei più attivi, dei più credibili, dei più bravi. Ora, per carità, il nome Tarlant significa viticoltura da oltre tre secoli (!) e champagne da almeno cent’anni, inoltre lo stesso papà di Benîot, Jean-Marie, è stato un abilissimo enologo sia nell’azienda di famiglia, sia nelle istituzioni champenoise

Vouette et Sorbée.

La cantina nasce nel 1993 e già nel 1998 riceve la certificazione biodinamica Demeter, in quanto vengono banditi sin da subito qualsiasi tipo di prodotti a base chimica. Tutti gli Champagne Vouette & Sorbee sono Extra Brut in quanto Bertrand predilige la schiettezza alla dolcezza nei suoi vini, per renderli sempre più autentici e vera fotografia della Cote de Bars.

Il settore secondario rappresenta il 24% della popolazione attiva. l'economia francese è principalmente una economia di servizi, per la quale è il secondo esportatore mondiale (è la prima destinazione turistica mondiale con più di 80 milioni di visitatori l'anno). L'industria francese è fra le prime in Europa, sviluppata in tutti i comparti, compresi quelli dell'alta tecnologia. Le industrie sono di diverso tipo: siderurgiche, automobilistiche, tessili, agroalimentari, aerospaziali, petrolifere e farmaceutiche. Gli stabilimenti industriali sono concentrati attorno ai poli industriali come Parigi, Lilla e Lione.

Il settore secondario

LE CENTRALI NUCLEARI IN FRANCIA

  • La Francia è oggi l'unico paese al mondo ad avere una percentuale di produzione nucleare così elevata, in quanto in genere nel resto del mondo i paesi dotati di centrali nucleari generano mediamente attorno al 20-30% dell'energia elettrica della nazione.Questo fatto, congiunto ad un basso costo dell'elettricità, portano la Francia ad essere il primo esportatore netto di elettricità al mondo.

La moda

  • La moda per la Francia è una miniera d’oro che nei secoli ha prodotto dei preziosi esempi che hanno cambiato il corso della storia. Scopriamo alcuni dei designer che hanno segnato la storia della moda Francese, dall’invenzione del pret-à-porter fino ad oggi.

Saint Laurent

  • Fondata nel 1961 a Parigi, Yves Saint Laurent è stata la prima maison di moda a lanciare, nel 1966, il concetto del prêt-à-porter di lusso con la creazione della linea “Saint Laurent Rive Gauche”, sinonimo di gioventù e di libertà. Il mito e l’estetica di Saint Laurent sono più vivi che mai. Riappaiono puntualmente ogni stagione sulla passerella della maison ritornano senza mai finire di sorprendere direttamente da quell’archivio straordinario costruito con passione in 40 anni di carriera e oggi celebrato con due musei Yves Saint Laurent a Parigi e a Marrakech. Due città simbolo che sono state unite dalla visione di un artista.

Givenchy

è una casa di moda francese di haute couture e prêt-à-porter, creata nel 1952 da Hubert de Givenchy. Nell’estate del 1953, lo stilista incontra Audrey Hepburn, che prende in prestito svariati look per il film “Sabrina”. Si tratta dell’inizio di una lunga collaborazione e profonda amicizia tra l’attrice e lo stilista che segnerà anche l’inizio delle collaborazioni tra cinema e moda. Fin dalla sua creazione, Givenchy è sinonimo di eleganza all’avanguardia, tra tradizione e modernità, in grado di rompere i codici della moda e segnare la storia.

Chloè

Uno tra i più giovani dei brand francesi che hanno fatto la storia, Chloé è stata fondata nel 1952 da Gaby Aghion, parigina nata in Egitto, una donna dalla bellezza enigmatica e dallo spirito bohémien. Rifiutando la rigida formalità della haute couture, creò la prima collezione di “prêt-à-porter di lusso”. Il successo della maison continua quando la linea romantica, disinvolta e glamour concepita da Gaby Aghion per Chloé incarna le aspirazioni delle giovani donne degli Anni ’60, e così via in una lunga cavalcata che ad oggi non si è mai interrotta.

In Francia il terziario si presenta vario e differenziato, sviluppandosi in settori quali turismo, trasporti, telecomunicazioni, commercio e finanza. Il più importante è il turismo, con il primato mondiale per l'accoglienza di 70 milioni di turisti stranieri.

Il settore terziario

LE LINGUE IN FRANCIA

Nel territorio della Repubblica francese, il francese è oggi usato pressoché universalmente, a spese sia delle altre lingue che vi si parlano (bretone, fiammingo, basco, tedesco, occitanico, franco-provenzale, corso), sia dei dialetti originari.

LE RELIGIONI IN FRANCIA

LA REPLUBBLICA

La Francia è una repubblica semipresidenziale. Il presidente, capo di Stato eletto direttamente, nomina il primo ministro a capo del governo. Il territorio francese comprende 18 regioni amministrative: 13 regioni metropolitane (la Francia continentale) e 5 regioni d'oltremare.

  • 800 gCipolle dorate
  • 100 gBurro
  • 1 cucchiaiofarina 00
  • 100 mlVino bianco secco
  • 1 lBrodo di pollo (oppure di manzo o vegetale)
  • 3 pizzichiSale fino q.b.
  • Pepe nero 200 gGroviera
  • 2 foglieAlloro (fresco)
  • 1 ramettoTimo (fresco)
  • 1 spicchioAglio
  • 8 fettePane bruscato

L'omelette (termine francese), anche nota come omeletta, è un piatto a base di uova rapidamente cotte con burro o olio in una padella. Differisce dalla frittata per essere cotta solo da una parte e poi ripiegata e farcita. Talvolta, per ottenere una consistenza soffice dell'omelette, vengono impiegati solo gli albumi delle uova, sbattuti con una piccola quantità di latte (oppure anche con dell'acqua). In questo modo vengono rimossi il grasso e il colesterolo del tuorlo.

Le escargot (dal francese: chiocciola) sono un piatto tipico della cucina francese a base di lumache, preparate secondo diverse tipologie di ricette che prendono il loro nome dalla area geografica di appartenenza, come, ad esempio, escargots de bourgogne (area territoriale della Borgogna), escargots a là bordelaise (area territoriale di Bordeaux), escargots à la provençale (area territoriale della Provenza) e via dicendo.

I PIATTI PRINCIPALI

Escargot de Bourgogne.

Omelette

Soupe à l'oignon

Il 21 giugno 1982, con l'iniziativa ideata dal Ministero della Cultura francese, in tutta la Francia, musicisti dilettanti e professionisti invadono strade, cortili, piazze, giardini, stazioni, musei. Dal 1985, la Festa della Musica arriva in Europa e nel Mondo.

Il 14 luglio 1790 è il giorno della Festa della Federazione, esattamente un anno dopo il giorno della presa della Bastiglia, data fondamentale della storia, ma considerata una giornata troppo sanguinosa per il ricordo. Per tutti però è la presa della Bastiglia.

Le feste principali

La Festa della Federazione

  • Festa della Musica

Curiosità

La Provenza, regione nel sud-est della Francia al confine con l'Italia e il Mar Mediterraneo, è conosciuta per la varietà dei suoi paesaggi, dalle Alpi meridionali alle pianure della Camargue fino alle colline lussureggianti di vigneti, boschetti di olivi, foreste di pini e campi di lavanda. A sud si trova la Costa Azzurra (o Riviera Francese), dove si affacciano l'elegante città di Nizza e resort di lusso come Saint-Tropez e Cannes.

LOIRA

  • Città: Nantes, Cosne-Cours-sur-Loire, Tours, La Charité-sur-Loire · Vedi altro
  • Sorgente: Mont Gerbier de Jonc
  • Foce: Oceano Atlantico
  • Lunghezza: 1.006 km
  • Ponti: Saint-Nazaire Bridge, Pont de Cheviré · Vedi altro
  • Altitudine sorgente: 1 408 m s.l.m.
  • Bacino idrografico: 121 000 km²
  • Altitudine: 1.885 m
  • Punto più alto: Puy de Sancy
  • Area: 182.040 km²
  • Cima più elevata: Puy de Sancy (1 886 m )
  • Età della catena: Paleozoico
  • Stati: Francia
Massiccio Centrale

Il Massiccio Centrale è una vasta regione geografica della Francia centro-meridionale, prevalentemente montuosa e collinare, con una superficie di 85.000 km², separata a est dalle Prealpi francesi

SAONA

  • Foce: Rodano
  • Città: Lione, Mâcon
  • Sorgente: Lorena
  • Ponti: Passerelle Masaryk, Passerelle du Palais-de-Justice · Vedi altro
  • Lunghezza: 473 km
  • Portata: 410 m³/s
  • Altitudine sorgente: 402 m s.l.m.

PIRENEI

I Pirenei in Francia fanno parte dei seguenti dipartimenti, da ovest a est: Pirenei Atlantici (Nuova Aquitania), Alti Pirenei, Alta Garonna e Ariège, Pirenei Orientali e Aude (Occitania). I pirenei spagnoli sono compresi nelle comunità autonome di Catalogna, Aragona, e Navarra. Il piccolo Stato di Andorra è ubicato completamente all'interno della zona pirenaica. I Pirenei sono suddivisi in senso longitudinale in tre sezioni: Pirenei occidentali o atlantici, dal golfo di Guascogna al Pic d'Anie; Pirenei centrali, dal Pic d'Anie al Colle del Puymorens; Pirenei orientali o catalani, dal Colle del Puymorens al golfo del Leone sul mar Mediterraneo. I Pirenei centrali includono le cime più elevate della catena: Picco d'Aneto o Pic de Néthou (3.404 m) nella cresta di Maladeta, Monte Posets (3.375 m), Monte Perdido o Mont Perdut (3.355 m). I Pirenei atlantici sono meno elevati e le altezze diminuiscono gradualmente da est a ovest. Nei Pirenei orientali, l'altezza media è abbastanza uniforme fino al declivio improvviso che si ha nella parte della catena nota come Monti Albères.

  • I Pirenei sono una catena montuosa che forma il confine fra la Spagna e la Francia. Separano la Penisola iberica dalla Francia e si estendono per circa 430 km dal mar Cantabrico (golfo di Biscaglia) fino al mar Mediterraneo (cap de Creus). La vetta più alta dei Pirenei è il Picco d'Aneto (3.404 m s.l.m.), situato nel versante spagnolo.

Avignone, città della Provenza, nel sud-est della Francia, sorge sulle rive del Rodano. Dal 1309 al 1377 fu sede dei Papi cattolici, e rimase sotto il loro dominio fino al 1791, quando entrò a far parte della Francia. A testimonianza di questo passato rimane l'imponente Palazzo dei Papi nel centro città, circondato da fortificazioni medievali in pietra.

STORIA

Napoleone Bonaparte, dopo la battaglia di Austerlitz, disse ai soldati che con lui avevano combattuto: "si tornerà alle vostre case solo sotto archi di trionfo" ed infatti un famoso decreto imperiale datato 18 febbraio 1806 ordinò la costruzione di un arco trionfale dedicato appunto alle vittorie conseguite dall'esercito francese. Nell'intento dell'imperatore, la realizzazione dell'arco era il punto di partenza per un grande viale che avrebbe congiunto il Louvre alla Piazza della Bastiglia. Per la progettazione del monumento, l'architetto Jean Chalgrin entrò in concorrenza con il collega Jean-Arnaud Raymond, al punto che tra i due non fu possibile una collaborazione. Il ministero quindi scelse solo Chalgrin per la realizzazione del monumento, e la prima pietra venne posta il 15 agosto 1806, ma le sole fondamenta richiesero due anni di lavoro e nel 1810 i quattro pilastri erano ancora alti appena un metro. In occasione del suo matrimonio con l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, l'imperatore volle che lo stesso Chalgrin costruisse un modello in scala con stucchi e tele dipinte per ricreare così il progetto definitivo, intenzionato a mostrare alla consorte la grandiosità dell'opera da lui voluta. L'architetto morì improvvisamente nel 1811, seguito otto giorni dopo dal suo collega Raymond. Tra le prime sconfitte napoleoniche (Campagna di Russia del 1812), e gli eventi del 1814, la costruzione dell'arco di trionfo venne ripresa e interrotta due volte, per poi venire addirittura abbandonata sotto la Restaurazione: Luigi XVIII infatti non riprese i lavori che nel 1824, anno della sua morte, con gli architetti Louis-Robert Goust, Jean-Nicolas Huyot e poi Louis-Étienne Héricart de Thury. Nel 1830 Luigi Filippo decise di riprendere l'idea iniziale di Napoleone, ma con un nuovo spirito di riconciliazione, attribuendo allo stesso monumento la celebrazione di tutti coloro che combatterono per la Francia tra il 1792 ed il 1815, che fossero rivoluzionari, monarchici o imperiali. L'arco di trionfo è stato classificato tra i monumenti storici della Francia dal 6 febbraio 1896.

STORIA

Le origini Terme di Cluny, di epoca gallo-romana presso l'Hôtel de Cluny, nel quartiere latino L'antico nome della città, "Lutezia", e di due suoi quartieri, le Marais e la montagna di Sainte-Geneviève (l'antica Lucotecia), potrebbe lasciare intuire la presenza di zone paludose nei dintorni della città (probabile di etimologia celtica luto-luteo "palude"[12]). Tuttavia la zona non era paludosa, bensì molto fertile. Eventuali inondazioni da parte della Senna avvenivano nel vallone che dall'estremità orientale del Marais, dal canal Saint-Martin, prosegue ai grandi boulevard, fino al ponte dell'Alma. La valle non è che un lungo meandro abbandonato dal fiume probabilmente 10 000 anni fa, esistendo effettivamente paludi tra Montmartre e la montagna di Sainte-Geneviève intorno a 30 000 e 40 000 anni fa. Tribù celtiche furono stanziate per molti secoli in un'ansa della Senna. Tito Labieno, luogotenente di Cesare nel 53 a.C., assediò l'oppidum dei Parisi, vincendoli. I Romani vi stabilirono un proprio insediamento e lo chiamarono Lutetia Parisiorum. Conquistata e pacificata la Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile civile: il sito è in posizione favorevole per i commerci e i traffici fluviali e le popolazioni locali sono avvantaggiate dall'espansione economica portata dai Romani. Il famoso pilastro dei Nauti, un'opera votiva costruita su richiesta della corporazione dei commercianti fluviali, è testimonianza della feconda attività che gravitava intorno alla città, nonché immagine precorritrice delle sorti di Parigi, che ha infatti per stemma quello della potente corporazione medievale dei Nauti, che per secoli ha guidato le sorti municipali. Lutetia si sviluppa fino a divenire una vera e propria città (in particolare lungo la rive gauche della Senna) e si dota delle strutture essenziali per essere degna di questo nome: il foro, le terme (i cui resti sono visibili all'Hotel de Cluny), l'anfiteatro e un teatro. La tradizione vuole che nel 250 la città venga cristianizzata dal vescovo Dionigi che qualche secolo dopo sarà eletto a patrono della città (Saint Denis). Nel IV secolo la città comincia a essere chiamata Paris[13]. Nel 383 Magno Massimo, autoproclamatosi imperatore della Britannia vince a Lutezia contro il legittimo imperatore Graziano. Nel 445 Clodione razzia la città. Arrestata l'avanzata di Attila nel 451 (secondo la tradizione popolare grazie all'incoraggiamento di santa Genoveffa), nel 465 è il turno di Childerico I di assediare la città. Mancano tuttavia fonti che confermino l'assedio. Parigi è definitivamente merovingia nel 486 con Clodoveo I. Nel 508 diventa capitale del regno franco.[14] Clodoveo, convinto da Genoveffa, fa costruire una chiesa intitolata ai santi Pietro e Paolo su una collina, oggi chiamata Monte di Santa Genoveffa (V arrondissement), dove i due verranno sepolti.

Massiccio Armoricano

Il Massiccio armoricano è un'antica catena montuosa dell'ovest della Francia, corrispondente prevalentemente alla Bretagna, ai rilievi della Mayenne e dell'Orne. Prende il nome dall'antica regione gallica dell'Armorica, situata tra la Loira e Senna.

  • Altitudine: 416 m
  • Età della catena: Paleozoico
  • Tipi di rocce: rocce metamorfiche e rocce sedimentarie

Lione, città francese nella regione storica del Rodano-Alpi, sorge alla confluenza dei fiumi Rodano e Saona. Il centro riflette i suoi 2000 anni di storia, con l'anfiteatro romano delle Tre Gallie, le architetture medievali e rinascimentali della Vieux Lyon (la vecchia Lione) e il moderno quartiere sulla penisola della Presqu'île, alla confluenza dei fiumi. I tipici traboule, dei passaggi coperti tra gli edifici, collegano Vieux Lyon e il colle di La Croix-Rousse

LE ALPI OCCIDENTALI

Le Alpi Occidentali sono una porzione della catena alpina; nelle varie classificazioni, la denominazione "Alpi Occidentali" assume significati diversi, esposti di seguito. Secondo il criterio seguito nella Partizione delle Alpi adottata nel 1926, le Alpi Occidentali sono una delle tre grandi parti in cui sono suddivise le Alpi; le altre sono le Alpi Centrali e le Alpi Orientali. Seguendo quest'accezione, le Alpi Occidentali vanno dalla Bocchetta di Altare o colle di Cadibona, dove si uniscono con gli Appennini, al Col Ferret, dove continuano nelle Alpi Centrali. Si trovano perciò a cavallo di Italia e Francia. La suddivisione didattica tradizionale italiana segue il criterio della "Partizione delle Alpi", suddividendo anch'essa le Alpi in tre parti e dando al concetto di "Alpi occidentali" il medesimo significato[1]. La Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA), del 2005, invece, non segue invece la tripartizione della catena alpina, usata soprattutto in Italia e Francia, proponendo al suo posto due sole grandi parti: Alpi Occidentali e Alpi Orientali, in armonia con le classificazioni utilizzate negli altri paesi della catena alpina, e specialmente l'Austria. Secondo il criterio della SOIUSA, quindi, le Alpi Occidentali hanno un'estensione più ampia rispetto ai criteri precedentemente esposti, comprendendo anche il tratto tra Col Ferret e la linea Reno - Passo dello Spluga - Lago di Como - Adda. Intese secondo il criterio della SOIUSA, le Alpi Occidentali rivestono un'importanza particolare dal punto di vista orografico, perché racchiudono in sé non solo il Monte Bianco, massima vetta delle Alpi, ma anche tutte le altre vette superiori a 4000 m, con la sola eccezione del Pizzo Bernina. Anche dal punto di vista idrografico, questo tratto della catena alpina si segnala, per il fatto che vi si trovano le sorgenti di fiumi importanti, come il Po, il Reno e il Rodano; ai loro piedi si estendono inoltre importanti laghi come il Lago di Ginevra, il Lago di Costanza, il Lago di Zurigo, il Lago di Lugano, il Lago Maggiore e il Lago di Como.

CLIMA

Il clima di Parigi è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima continentale. Generalmente il clima di Parigi è quello tipico dell'Europa occidentale, largamente influenzato dalla corrente del Golfo, quindi un clima oceanico, seppure appunto con picchi di maggiore continentalità. L'inverno è caratterizzato da un'alternanza di periodi miti e piovosi (quando soffiano i venti umidi e tiepidi dall'oceano Atlantico) e di periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -10 °C) quando soffiano i venti dal Polo nord o dall'est. In inverno i giorni sono freddi ma le temperature sono spesso sopra lo zero. Le gelate notturne sono frequenti ma le temperature sotto i -5 °C si verificano di norma solo per qualche giorno all'anno. La neve è rara, ma la città vede a volte leggere nevicate o spruzzate leggere senza accumulo. Tuttavia negli inverni del 2009, 2010 e 2011 intensi fronti freddi hanno portato a violenti episodi nevosi e a temperature che hanno raggiunto i -10 °C e -20 °C nelle periferie. Allo stesso modo l'estate può presentare giornate piuttosto calde e giornate fresche, ventose e piovose (con temperature minime sui +10 °C). In agosto per esempio le temperature medie possono variare tra i +14 °C e i +23 °C. La temperatura media nel mese di luglio 2010 è stata +22,46 °C[7][8]. Inoltre i quartieri meridionali e orientali presentano inverni più rigidi rispetto al centro della città e ai quartieri settentrionali e occidentali. Le minime invernali nel centro della città raramente sono particolarmente basse, grazie al fenomeno dell'isola di calore urbana. I periodi più consigliati per visitare la città sono quindi la tarda primavera (maggio) e l'inizio dell'autunno (settembre e inizio ottobre). La temperatura più alta mai registrata è di 42,6 °C, il 25 luglio 2019[9]. Relativamente invece alla piovosità, i dati del trentennio 1961-1990 mostrano una quantità complessiva di 609 mm, all'incirca, dunque lo stesso ammontare di Londra, ma con maggiori sbalzi tra un mese e l'altro, nonché tra un anno e un altro. Generalmente comunque il periodo più piovoso risulta essere la tarda primavera, mentre le minori precipitazioni si registrano in due periodi: il tardo inverno e la tarda estate.

RENO

  • Foce: Mar del Nord
  • Sorgenti: Reno Anteriore, Reno Posteriore, Hinterrhein
  • Città: Colonia, Ludwigshafen am Rhein, Monheim am Rhein · Vedi altro
  • Lunghezza: 1.233 km
  • Ponti: Rheinbrücke Leverkusen, Ponte Hohenzollern · Vedi altro
  • Portata: 2.000 m³/s
  • Altitudine sorgente: 2 344 m s.l.m.
  • Cattedrale la Major

Marsiglia, città marittima nel sud della Francia, è stata un crocevia di migrazioni e commercio sin dalla sua fondazione a opera dei Greci nel 600 a.C. Il cuore del centro è il Porto vecchio (Vieux Port), dove i pescivendoli vendono pesce fresco lungo i moli assiepati di barche. La basilica di Notre Dame de la Garde si distingue per la sua architettura in stile romanico-bizantino. Edifici più moderni sono il famoso complesso Cité Radieuse dell'architetto Le Corbusier

MOSA

  • Città: Liegi, Huy, Namur, Maastricht, Rotterdam, Verdun, Eijsden · Vedi altro
  • Sorgente: Plateau de Langres
  • Lunghezza: 925 km
  • Foce: Mar del Nord
  • Ponti: Sint Servaasbrug, Pont de Fragnée, Hoge Brug · Vedi altro
  • Portata: 230 m³/s
  • Altitudine sorgente: 409 m s.l.m.

VOSGI

I Vosgi sono una catena montuosa dell'Europa centro-occidentale, che si estende lungo il lato occidentale della valle del Reno in direzione nord-ovest, da Belfort a Magonza (Germania). Dal punto di vista geografico i Vosgi sono compresi completamente nel territorio francese, con il Col de Saverne che li separa dal Pfälzer Wald, la Foresta Palatina. Tuttavia, se si considera l'aspetto geologico, alcune sezioni della Foresta Palatina appartengono ai Vosgi e infatti la sezione francese del Pfälzer Wald è comunemente vista come parte del gruppo settentrionale dei Vosgi.

  • Punto più alto: Grand Ballon
  • Altezza: 1.424 m
  • Cima più elevata: Grand Ballon (1 424 m s.l.m.)
  • Età della catena: Paleozoico
  • Stati: Francia
  • Tipi di rocce: rocce metamorfiche; rocce sedimentarie; rocce magmatiche

DORDOGNA

  • Foce: Estuario della Gironda
  • Sorgente: Massiccio Centrale
  • Città: Bordeaux
  • Lunghezza: 483 km
  • Ponti: Pont de Saint-Projet, Pont de pierre
  • Portata: 450 m³/s
  • Altitudine sorgente: 1 680 m s.l.m

SENNA

  • Foce: La Manica
  • Lunghezza: 777 km
  • Sorgente: Source-Seine
  • Ponti: Pont Neuf, Ponte Alessandro III, Pont des Arts · Vedi altro
  • Città: Parigi, Le Havre
  • Portata: 500 m³/s
  • Altitudine sorgente: 470 m s.l.m.

Versailles si trova in una vasta conca dal suolo sabbioso a base argillosa, ma anche marno-calcarea nel versante del grande bacino del castello, ciò che spiega il carattere in origine paludoso del luogo[4]. La conca propriamente detta è situata tra i 100 e i 150 m d'altitudine. Essa è circondata da alture boscose culminanti a circa 180 m: a sud il plateau di Satory, ricoperto di löss, a est la foresta di Meudon e il plateau di Vélizy, a nord la foresta di Fausses-Reposes. Il comune è prolungato a ovest dalla piana di Versailles.

RODANO

  • Foci: Mar Mediterraneo, Golfo del Leone
  • Città: Lione, Arles, Vienne, Sion, Sierre
  • Sorgente: Ghiacciaio del Rodano
  • Ponti: Puente de Mont-Blanc, Pont Butin, Ponte della ghigliottina · Vedi altro
  • Lunghezza: 814 km
  • Portata: 1.710 m³/s
  • Area: 100.200 km²

GARONNA

  • Città: Tolosa, Agen, Bordeaux, Marmande, Muret, Castelsarrasin, Saint-Gaudens, Langon, Blaye, Royan, Le Verdon-sur-Mer
  • Foci: Estuario della Gironda, Oceano Atlantico, Golfo di Biscaglia
  • Sorgente: Pirenei
  • Ponti: Ponte di pietra di Bordeaux, Pont Neuf · Vedi altro
  • Lunghezza: 529 km
  • Portata: 650 m³/s
  • Altitudine sorgente: 1 870 m s.l.m.

STORIA

La Torre Eiffel venne stata costruita nel 1889 per celebrare il centenario della Rivoluzione francese durante l'Esposizione Universale agli Champs de Mars. Lo scopo era mostrare alle altre nazioni la potenza e le capacità industriali della Francia. La torre stessa venne utilizzata come ingresso alla mostra.

IL GIURA

Il massiccio del Giura (in tedesco e francese: Jura) è una catena montuosa calcarea situata a nord delle Alpi, che segna una parte del confine tra Francia e Svizzera e raggiunge un'altitudine massima di 1 720 metri. In Francia, occupa essenzialmente la regione Franca Contea e si estende nella regione Rodano-Alpi, nell'est del dipartimento dell'Ain e al nord-ovest del dipartimento della Savoia, estendendosi altresì nell'estrema parte meridionale del dipartimento dell'Alto Reno, in Alsazia, dove non supera gli 800 metri d'altitudine. La catena si prolunga in Germania con due altopiani calcarei di altitudine modesta, situati nel Baden-Württemberg (Giura Svevo, in tedesco Schwäbische Alb) e in Baviera

  • Il ripiegamento del Giura svizzero è strettamente correlato all'ultima fase della formazione delle Alpi. Poiché anche i più giovani sedimenti del Miocene presenti sono inclinati, il ripiegamento deve essere avvenuto nel tardo Miocene e Pliocene, cioè tra circa 10 e 2 milioni di anni fa. La spinta associata allo spostamento verso nord del continente africano, accompagnata dalla formazione delle Alpi, ha inoltre sollevato e piegato i più vecchi strati di roccia giurassica, che sono penetrati in superficie a nord-ovest della geosinclinale dell'altopiano svizzero, piena di depositi di molassa e che si estende nella bassa montagna francese e nelle Prealpi del nord.Il basamento cristallino non ha subito ripiegamenti: la superficie di taglio, cioè lo strato di scorrimento tra gli strati di roccia piegata, era formata dagli strati di salgemma e di anidrite del Triassico. La quantità totale di spinta varia da 2 a circa 35 km (in sezione trasversale nella zona a nord di Ginevra, Mont Tendre, Risoux, e cime adiacenti)